Qualche ulteriore considerazione sul
Bangladesh ed i fatti di sangue.
Maxdivi ha scritto:La situazione pero' e' da tempo ad una svolta. Gruppi radicali ne stanno nascendo eccome, fomentati chissa' da quali paesi esteri, sfruttando come gia' si e' detto il sentimento antioccidentale di molti in crescita.
<<Chissa' chi >> perche' dati e certezze non ci sono: puo' essere il Qatar, l'Arabia, ecc.
Ma possono anche gli Stati Uniti che sono andati in collsione col governo bengalese a causa degli avvicinamenti alla Cina ( infrastrutture tipo il ponte di Padma o la centrale a carbone o investimenti commerciali nel tessile/ cantieristica navale, piu' base navale d sottomarini cinesi in programma ed esercitazioni militari sino-bengalesi ), avvicinamenti alla Russia ( energia nucleare in progetto ), ecc. ecc. ecc.
Il governo locale per altro nazionalizzo' la banca del tizio del microcredito accusando ( vero o presunta che sia l'accusa ) di essere manipolato dagli Usa e voler rovesciare il governo.
Tra Dacca e Washington esiste questa collisione.
Gli Usa io non dico nulla, ne' punto l'indice. Mi limito a segnalare e menzionare la collisione politica tra l'attuale governo bengalese e Wasington ed elencarne i motivi d'attrito. E non eslcudo mai le eventualita' parallele.
Fra le piste per altro qualche governativo locale ha accusato il Pakistan vecchio nemico dei governativi. Cosa che fu fatta gia' dall'India negli attentati a Bombay di anni fa. E l'isis certo non c'era.
Bangladesh un paese tradizionalmente sicuro, rapportato al mondo asiatico che ha intorno, fino ad un certo tempo fa. Non e' un caso se gli investitori siano tanti laggiu', senza sicurezze investimenti non reggono. Aggressivita' per lo straniero non c'era affatto.
Ma zona attorno sicurissima non direi proprio per gli stranieri. Chiaro che ci si puo' viaggiare tranquillamente ma paesi come l'Indonesia ha visto attentati importanti a Bali, ecc. ecc. Paesi come la Birmania si sa la situazione storica. Idem le turbolenze ed i colpi di stato in Thailandia di recente. Per non parlare dei meno consociuti come lo Sri Lanka che attraversano guerriglie interne da decenni ( tigri Tamil ) o delle guerre nelle FIlippine contro le minoranze islamiche di certe isole ( ne parlo' anche il Papa in visita ).
Ovvio all'idea di Isis Super Deus ex Machina factotum sempre e dovunque non credo affatto.
Il "Terrorismo islamista", anzi generalizzerei, il terrorismo, come concordiamo tutti non e' un corpo unico e testa unica. Certo non lo puoi dunque controllare in blocco a livello mondiale. Ne puoi svegliarti dalla sera alla mattina ed utilizzarlo a tuo piacimento in due mosse.
Considerando pure che tu paese Aplha hai i servizi per fare queste cose, io paese Beta pure ho servizi efficaci per difendermene se sono una nazione di un certo rilievo.
Premesso cio'. Ad un paese grande potenza X ( chiunque Cina, Usa, ecc. ecc. ) in determinate situazioni puo' convenire di sfruttare il movimento Y per sistemare alcune faccende nel paese terzomondista/satellite Z.
Se Y non e' presente, non esiste, posso, se ci sono elementi ( non dal nulla ), lavorare per crearlo.
Talvolta anche al limite del paradosso ideologico ( le idee in politica sono fuffa di fronte agli obiettivi ). Ed ecco che magari ti ritrovi un' Unione Sovietica ( laico anticlericale ) che negli anni settanta si ritrova a foraggiare, alimentare, sostenere il movimento khomeinista per rovesciare il regime filoamericano di Reza Pahlavi ( laico ) non appena si presenta l'occasione-sentore del malcontento di una parte della popolazione-piazza. Soprattutto quando ci si accorge dell'impossibilita' di creare dei movimenti comunisti persiani stabili ed efficaci affini alla propria ideologia nel paese, che avrebbero scarsamente successo, mentre il clericale sembra sfondare di brutto. Sfondi porte aperte. Il fine giustifica i mezzi. Parti col foraggiare ed aizzare i comunisti a Teheran e finisci col portare e favorire l'arrivo degli Ayatollah.
Non vedo perche' ad una potenza come gli Usa non possa ritornare utile favorire l'opposizione in Bangladesh, fortemente collegata con gruppi radicali ed islamisti, pur di sottrarre un paese strategico al diventare un possibile satellite cinese nel futuro a breve. Del resto in Siria e' avvenuto lo stesso: parti con l' Esercito Siriano Libero moderato, ma quando sei in ballo e ti accorgi che il movimento non ha forza per l'obiettivo ampli il tuo gruppo con al Nusra ed affini. Non c'e' nulla di anormale o rettiliano, e' semplicemente politica estera. Non vedo perche' escluderne l'eventualita'.
A livello specchiato ecco che ti ritrovi una Cina dietro le Farc o dietro il Sendero Luminoso in Peru'. Con gli Usa a rinforzare quelle posizioni per difendere il cortile di casa.
Se posso farlo e mi e' utile e mi conviene in quel frangente o in ottica futura, mi avvantaggia, lo faccio, perche' no.