Palmira invece è strategicamente utile in quando controlla nelle immediate vicinanze un discreto numero di pozzi petroliferi e per il sito archeologico, per i pozzi l'importanza è evidente sia per Assad che per IS, mentre per il sito archeologico la valenza è opposta, dato che per Assad ha importanza tenerlo e preservarlo (sia in ottica turistica/prestigio sia in ottica di propaganda estera), per l'IS la valenza principale è economica dato che la distruzione dei monumenti è fatta principalmente per venderli al mercato nero (la storia degli idoli è la facciata propagandaistica che copra l'aspetto più 'pratico' )
Per altro Palmira diventa simbolo culturale propagandistico anche per la Russia stessa, come legittimazione pubblcitaria dell'intervento. Fatto che a Mosca sanno bene ed hanno gia' sfruttato.
Sui pozzi nella zona si, ma non sappiamo quanti ne siano ancora utilizzabili dopo mesi di bombardamenti massicci.
Le linee di rifornimento "sicure" per ora sono per l'is le piste nel deserto che vanno oltreconfine a sud.
Frattanto sta finendo la battaglia di Aleppo.
A tal proposito:
http://time.com/4601897/eiffel-tower-syria-aleppo/http://www.corriere.it/esteri/16_dicemb ... d0aa.shtmlhttp://www.corriere.it/foto-gallery/est ... d0aa.shtmlMah vediamo dove inzia e finisce la propaganda pero'.... sicuramente quando una piazza cambia padrone in molti rischiano sempre....ma motivi per i quali Assad dovrebbe prendersela-accanirsi con i civili?
Soprattutto dopo aver applicato l'amnistia su 3'000 guerrigileri e passa che si sono arresi lasciando tornare nei loro paesi..insomma perche' lasciare questi e punire sistematicamente i civili? :sisi:
Vero che nelle guerre si perde spesso la razionalita' delle azioni, ma questa rasenta l'assurdo se fosse strategia del terrore sistematica.
Piuttosto penso che tanti video in rete rilasciati in queste ore siano da parte di oppositori o attivisti dichiarati del regime appositamente per sensibilizzare l'opinione pubblica mediatica: un estremo tentativo, raschiando il barile, di prolungare la caduta ( ma anche l'agonia di Aleppo ) non esendoci altra chance sul terreno per i ribelli ( ovviamente accanto alle dichiarazioni Usa, Gb e Francia di queste ore anche all'Onu ).
Poi magari sono malpensante io...ma mi sembrano cose gia' viste ( ragazze nordcoreane che raccontano, video I'm ukranian del maidan, ecc. ecc. )
La storia di Parigi è inevitabile dal momento che la Francia è andata all'appoggio (e continua ad insistere) sui rivoltosi siriani in quanto 'democratici contro il tiranno', oltre ad essere utile continuare a presentarli come tali e non come terroristi all'opinione pubblica, che in gran parte ignora o è disinteressata alle conseguenze (nella stessa Francia peraltro) della tattica dei 'finanziamenti a pioggia agli insorti' attuata dal 2011 al 2013 [come noto dall'inzio della 'primavera araba', ci devono essere miei interventi in materia sparsi negli altri topic specifici]
In realtà pure a Francia ed occidente (Turchia per ora esclusa, a meno che il riavvicinamento russo-turco non porti ad un voltafaccia), converrebbe l'archiviazione dei rivoltosi, dato che una loro vittoria appare una possibilità remota, così come la rimozione di Assad, ora come ora rappresentano più che altro un ostacolo al coordinamento e riallineamento della Siria nella comunità internazionale.
Che poi difatti quello della Francia e' il classico gioco delle parti. Uno "ritornare" ad una politica mediterranea faceva comodo in quel periodo, per altro ancor piu' in aree dove si era stati in passato ( Siria ) e di contrasto sulla politica energetica proprio col colosso russo. Non dimentichiamo la rete di gasdotti-oleodotti e tutto quel discorso sul territorio siriano ( ma tra Francia e Russia c'e' anche una sfida nucleare civile ).
Oggi con la dipartita di Hollande e' un po' tutto al tramonto, cosi' come la direttirce politica futura francese appare meno chiara e determinata.
Ed anche quell'asse Francia-Qatar, che pure rientra in quel gioco delle parti, col Qatar altro oppositore russo ( quale produttore gasiero in primis ) che in Francia ha fatto fior fior di investimenti a partire dai servizi sociali e ristrutturazione delle periferie alla Total, alle case di moda, al noto Psg ecc..
Il tutto in una sorta di circolo vizioso di soldi e finanziamenti: Qatar-Francia-Siria-ecc. ecc.