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Kazakhstan rapimento problema sociale

MessaggioInviato: 06/04/2012, 19:12
da Jena Plissken
Leggo da un vecchio libro di Enzo Bettizza sull' Urss : "
ad Alma Ata i maschi rapiscono ancora le femmine, e la prepotenza, che può finire in tragedia , spesso non indigna neppure le organizzazioni di partito permeate dallo spirito e dalle tradizioni locali."

Fin qui si può pensare a vecchie usanze ancestrali ormai superate dopo il crollo dell 'Unione sovietica o con la modernità o ad una battuta del film Borat, un film che ha avuto abbastanza successo per la sua satira e irriverenza che comunque ha reso famoso il paese nel mondo sebbene girato altrove e potrebbe anche fare ridere se in questo caso non avesse dei fondamenti di verità :

In Kazakhstan abbiamo molto hobbies: discoteche, l’ arco, il rapimento e il tennis!

Questi rapimenti non sono casi sporadici ma nella mia settimana in Kazakhstan e dopo diverse frequentazioni e persone con cui parlato anche dopo questa cosa è venuta fuori più volte in tutta la sua tragicità e ho saputo almeno altri due casi simili.

Ad Almaty ho conosciuto Irina ( nome di fantasia ) oggi ha 25 anni e una bambina frutto di questa brutta esperienza ed è sola, pochi anni fa è stata rapita da un ceceno, mentre camminava tranquillamente per le strade della sua città, praticamente caricata su una Mercedes nera e tenuta segregata per molto tempo da questo individuo che chiamare uomo sarebbe riduttivo. Alla fine è riuscita ad andarsene.
Il problema dei rapimenti a scopo matrimoniale o sessuale, è uno dei problemi del paese che bisognerebbe combattere con pene esemplari, anche se la denuncia di tali casi non è mai facile visto la possibilità di violenze e ritorsioni sui familiari della vittima da parte di individui senza scrupoli, spesso danarosi criminali senza nulla da perdere.
Senza contare che le spese di avvocati e processi fino ad una possibile condanna sono a spese della vittima.
Anche il problema della violenza tra le mura domestiche sia in ambito familiare che di coppia come in Russia non è un problema da sottovalutare.
Mi dispiace per Irina e tante altre brave ragazze che hanno avuto la vita segnata e rovinata da eventi del genere, il viaggio è anche questo trovarsi di fronte a storie tragiche da film, impensabili, almeno con queste modalità, in paesi che si possono dire civili.