Bekim Fehmiu. L' Ulisse venuto dai Balcani
Inviato: 26/01/2013, 21:27
Bekim Fehmiu è un attore balcanico attore che sinceramente non conoscevo ma è stato, invece, è un artista di nota fama.
Nato a Sarajevo nel 1936 da famiglia albanese, quindi jugoslavo di etnia albanese, riuscì ad emergere e a sfondare a livello internazionale. Cosa non facile per chi era originario dei Balcani.
Una origine travagliata la sua visto che il padre Ibrahim nasce in Kosovo, a Prizren, quando questa località faceva parte dell' Impero Ottomano. Ibrahim fu uno dei più ferventi attivisti che contribuirono al disfacimento dell' Impero Ottomano. E fu uno dei primi a rompere la tradizione, iniziando a dare ai propri figli nomi albanesi al posti di quelli tipici turchi. Proprio per il suo essere attivista albanese fu doppiamente perseguitato: in Jugoslavia per la politica di sradicare gli albanesi dai loro luoghi di origine e mescolarli nei vari angoli dello stato ed in Albania per rinfacciare alacremente la sudditanza all' Italia ed il non avere annesso il Kosovo. Fu costretto quindi a trasferirsi a Sarajevo dove nacque quindi Bekim.
Bekim subì il primo trasferimento dopo pochi anni, quando Ibrahim riuscì a portare la sua famiglia a Scutari, in Albania.
Rientrarono nuovamente a Prizern dopo che una parte del Kosovo fu annessa al Protettorato del Regno d' Albania.
Nata formalmente la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, il padre Ibrahim fini in carcere e poco dopo il rilascio morì.
Dopo essersi avvicinato al teatro si iscrive come primo albanese in assoluto all' Accademia di arte drammatica di Belgrado, nonostante conoscesse poco la lingua serbo - croata. Entra come primo albanese anche alla compagnia del Teatro drammatico.
La sua carriera inizia a salire, tra teatro e qualche film, fino a quello che lo ha reso famoso: Ho incontrato anche zingari felici, vincendo premi a Cannes e candidandosi all' Oscar.
Dino de Laurentiis lo scrittura per L' Odissea, in cui recita nella parte di Ulisse. E' la consacrazione anche in Italia.
Continua a girare film, anche ad Hollywood con ancheJohn Houston, Ava Gardner, Claudia Cardinale.
Fino al 1987. Quando mentre nell' opera Madame Colontein interpreta i personaggi sia di Lenin che di Stalin, abbandona il palcoscenico in segno di protesta contro la crescente politica nazionalista serba e la discriminazione verso l' etnia albanese.
Si ritira pian piano fino all' isolamento totale e muore, forse suicida, a Belgrado nel 2010.
Il figlio disse:
"La disgregazione della Jugoslavia, una terribile guerra fratricida, la distruzione di Vukovar, il bombardamento di Dubrovnik, il lungo assedio di Sarajevo, la guerra in Kosovo, i bombardamenti della Repubblica Federale di Jugoslavia, hanno spinto mio padre ad isolarsi sempre di più. Ha rinunciato anche alle parole che per un attore sono la migliore e più potente risorsa. Ha rinunciato ad esse trasformandole in silenzio, in protesta, come avrebbe detto Amleto.. il resto è silenzio".
https://www.google.com/search?q=Bekim+F ... swbZx4GgAQ
Nato a Sarajevo nel 1936 da famiglia albanese, quindi jugoslavo di etnia albanese, riuscì ad emergere e a sfondare a livello internazionale. Cosa non facile per chi era originario dei Balcani.
Una origine travagliata la sua visto che il padre Ibrahim nasce in Kosovo, a Prizren, quando questa località faceva parte dell' Impero Ottomano. Ibrahim fu uno dei più ferventi attivisti che contribuirono al disfacimento dell' Impero Ottomano. E fu uno dei primi a rompere la tradizione, iniziando a dare ai propri figli nomi albanesi al posti di quelli tipici turchi. Proprio per il suo essere attivista albanese fu doppiamente perseguitato: in Jugoslavia per la politica di sradicare gli albanesi dai loro luoghi di origine e mescolarli nei vari angoli dello stato ed in Albania per rinfacciare alacremente la sudditanza all' Italia ed il non avere annesso il Kosovo. Fu costretto quindi a trasferirsi a Sarajevo dove nacque quindi Bekim.
Bekim subì il primo trasferimento dopo pochi anni, quando Ibrahim riuscì a portare la sua famiglia a Scutari, in Albania.
Rientrarono nuovamente a Prizern dopo che una parte del Kosovo fu annessa al Protettorato del Regno d' Albania.
Nata formalmente la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, il padre Ibrahim fini in carcere e poco dopo il rilascio morì.
Dopo essersi avvicinato al teatro si iscrive come primo albanese in assoluto all' Accademia di arte drammatica di Belgrado, nonostante conoscesse poco la lingua serbo - croata. Entra come primo albanese anche alla compagnia del Teatro drammatico.
La sua carriera inizia a salire, tra teatro e qualche film, fino a quello che lo ha reso famoso: Ho incontrato anche zingari felici, vincendo premi a Cannes e candidandosi all' Oscar.
Dino de Laurentiis lo scrittura per L' Odissea, in cui recita nella parte di Ulisse. E' la consacrazione anche in Italia.
Continua a girare film, anche ad Hollywood con ancheJohn Houston, Ava Gardner, Claudia Cardinale.
Fino al 1987. Quando mentre nell' opera Madame Colontein interpreta i personaggi sia di Lenin che di Stalin, abbandona il palcoscenico in segno di protesta contro la crescente politica nazionalista serba e la discriminazione verso l' etnia albanese.
Si ritira pian piano fino all' isolamento totale e muore, forse suicida, a Belgrado nel 2010.
Il figlio disse:
"La disgregazione della Jugoslavia, una terribile guerra fratricida, la distruzione di Vukovar, il bombardamento di Dubrovnik, il lungo assedio di Sarajevo, la guerra in Kosovo, i bombardamenti della Repubblica Federale di Jugoslavia, hanno spinto mio padre ad isolarsi sempre di più. Ha rinunciato anche alle parole che per un attore sono la migliore e più potente risorsa. Ha rinunciato ad esse trasformandole in silenzio, in protesta, come avrebbe detto Amleto.. il resto è silenzio".
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