Scopri le Marche. Senz'auto
Guida propone un altro viaggio nella regione di Leopardi e Rossini. Utilizzando treni regionali e bus, senza perdesi nulla. E' la prima di una serie attraverso il Paese.
Non è propriamente una guida turistica ma può essere più utile di una guida. È il simpatico libretto Un altro viaggio nelle Marche scritto da Paolo Merlini e Maurizio Silvestri, accompagnato dagli scatti del celebre fotografo Mario Dondero e pubblicato da Exòrma Edizioni. Propone e racconta un viaggio possibile nelle Marche senza auto, utilizzando unicamente i mezzi pubblici: treni regionali e autobus di linea. Gli autori, ispirati dalla parole del viaggiatore italiano per eccellenza, Guido Piovene, per il quale "Un viaggio nelle Marche, non frettoloso, porta a vedere meraviglie", raccontano il loro "viaggio immobile" nella terra natale come se invece di spostarsi di pochi chilometri facessero un viaggio avventuroso pari a quelli di Giulio Verne o di Robinson Crusoe, almeno per la passione e la partecipazione emotiva che ci mettono.
Ne nasce una via di mezzo tra un reportage e una guida atipica, che è anche un inno al vivere slow, un resoconto di un itinerario insolito, ripetibile e sostenibile, che conduce alla scoperta delle Marche segrete, ricca di sapori indimenticabili, colori e persone. Una specie di antiguida che tocca osterie e luoghi sacri, che in terre papaline sono numerosi, senza dimenticare veri propri gioielli come la Pieve Collegiata di San Ginesio, il Palazzo degli Ottonia Matelica, lo splendido Santuario di Macereto o il teatro Pergolesi di Jesi, i bronzi dorati di Pergola o il fascinoso cimitero ebraico abbandonato e in rovina di Ancona. Nel viaggio a occhi aperti e passo lento per le Marche si scopre la provincia meno "tipica" e più vera, da Ascoli Piceno fino dalla costa di Grottammare, toccando Offida, Acquasanta Terme,Trisungo, Amandola, Tolentino, Matelica, Jesi, Ancona e, ancora più a nord, Senigallia, Arcevia, Pergola e Acqualagna. La lentezza è filosofia anche dello "slow food" e non mancano quindi le segnalazioni di trattorie, osterie, vigneti e vinerie.
Da Emma, l'ostessa di San Martino, che cucina funghi paradisiaci contro il consumista globale che definisce "pollastrone d'allevamento", al locale di Vincenzo Pizioli sui Sibillini, dalla scoperta del pecorino di Onorato a Trisungo ai tartufi di Acqualagna, fino ai vini di Eugenio Benedetti, che nei primi anni Ottanta a Matelica cambiò i connotati al Verdicchio.
L'itinerario proposto da Un altro viaggio nelle Marche parte in bus da Ascoli Piceno, raggiungibile in treno, dura otto giorni. Il libro è il primo della serie I viaggi senz'auto, una nuova collana pensata per il viaggiatore consapevole e curioso. Le prossime uscite previste per il 2013 sono dedicate all'Abruzzo e alle Langhe.
http://viaggi.repubblica.it/articolo/sc ... ef=HRERO-1