Nuovo Papa Francesco I
Inviato: 14/03/2013, 17:07
Eletto ieri il nuovo papa della chiesa latina.
E' un gesuita, italo-argentino, e questo mi fa molto piacere. Pur essendo un laico, devo ammettere che i gesuiti sono tra i miei preferti ...se non proprio i preferiti.
Prende il nome Francesco, pesante ed importante, dei francescani, ma rotto il tabu' ne verrano altri..ecco perche' "primo"
Era prevedibile l'elezione di un sudamericano. Non tratto la questione da fedele, ma dal punto di vista politico, la temevo e la temo ancora un poco questa del papa sudamericano. Avevo un po' di schizza di fronte al teutobrasiliano di Santa Caterina o un messicano.
La domanda: cosa succedera' ora per il sudamerica?
L'intento dei cardinali e' quello di un pontificato che sia anche argine alle rivoluzioni bolivariane in sudamerica?
Il bolivarismo e' diverso dal sovietismo...non esclude assolutamente, negandola, la religione dallo stato.
Mi auguro che non nasca una contrapposizione dalla quale escano perdenti tutti. Con l'intento di compiere qualcosa di simile a quanto fatto verso il blocco sovietico, perche' si tratta di due cose abbastanza differenti.
Non si possono paragonare, se i cardinali hanno fatto questo ragionamento, per me hanno sbagliato.
Meglio invece una collaborazione tra governi laici e chiesa per ridurre la poverta' nel sudamerica stesso.
In questo senso e' una grande scelta.
Ma ho molta fiducia per il futuro del sudamerica in particolare e l'approccio da gesuita che portera' a tutta la chiesa...sotto anche tantissimi altri aspetti...
Un gesuita al vaticano e' un papato assolutamente proiettato verso il mondo, per le strade, senza confini...
Mi auguro che la salute, non e' giovanissimo, lo sosterra' per permettergli tanti viaggi...
E' un gesuita, italo-argentino, e questo mi fa molto piacere. Pur essendo un laico, devo ammettere che i gesuiti sono tra i miei preferti ...se non proprio i preferiti.
Prende il nome Francesco, pesante ed importante, dei francescani, ma rotto il tabu' ne verrano altri..ecco perche' "primo"
Era prevedibile l'elezione di un sudamericano. Non tratto la questione da fedele, ma dal punto di vista politico, la temevo e la temo ancora un poco questa del papa sudamericano. Avevo un po' di schizza di fronte al teutobrasiliano di Santa Caterina o un messicano.
La domanda: cosa succedera' ora per il sudamerica?
L'intento dei cardinali e' quello di un pontificato che sia anche argine alle rivoluzioni bolivariane in sudamerica?
Il bolivarismo e' diverso dal sovietismo...non esclude assolutamente, negandola, la religione dallo stato.
Mi auguro che non nasca una contrapposizione dalla quale escano perdenti tutti. Con l'intento di compiere qualcosa di simile a quanto fatto verso il blocco sovietico, perche' si tratta di due cose abbastanza differenti.
Non si possono paragonare, se i cardinali hanno fatto questo ragionamento, per me hanno sbagliato.
Meglio invece una collaborazione tra governi laici e chiesa per ridurre la poverta' nel sudamerica stesso.
In questo senso e' una grande scelta.
Ma ho molta fiducia per il futuro del sudamerica in particolare e l'approccio da gesuita che portera' a tutta la chiesa...sotto anche tantissimi altri aspetti...
Un gesuita al vaticano e' un papato assolutamente proiettato verso il mondo, per le strade, senza confini...
Mi auguro che la salute, non e' giovanissimo, lo sosterra' per permettergli tanti viaggi...