Caos Catalano
Inviato: 25/09/2017, 13:47
Una raccolta di alcune considerazioni su quanto sta avvennendo a Barcellona e dintorni:
Blitz della Guardia Civile negli uffici del governo catalano per impedire il referendum relativo all'indipendenza, con ben 14 arresti ( ora rilasciati ). Nella notte sono scese circa 40'000 persone in piazza a manifestare.
In genere gli indipendentisti veri catalani piu' accesi coincidono con l'estrema sinistra locale, fautrice di uno stato autonomo e repubblicano.
Diversamente i pezzi da novanta degli anni novanta e primi duemila erano dei conservatori che aspiravano a larghe autonomie ( ottenute ).
Gli indipendentisti di "comodo" e ne ho gia' parlato, e sono altri pezzi grossi sono analoghi agli scozzesi, ossia buttano in mezzo lo spauracchio secessionista semplicemente perche' puntano al soldo.
Cioe' il nodo di Gordo della questione e' semplicemente la fiscalita', magnati e pezzi grossi polticanti e funzionari puntano a ciucciarsi tutta la cassa ( alla catalana la caixa asd che e' pure il nome della nota banca locale ) tenendo lontana Madrid.
Considerata la Catalogna e' un bel pacco di soldini.
Aggiungo una mia considerazione personale. queste manovre politichesi locali non fanno bene alla Catalogna intesa come societa' e comunita' di persone. Tutti questi polveroni voluti solo da alcuni e non di certo dalla maggioranza dei catalani non fanno altro che inimicare ( per intero senza distinzioni ) il popolo e la cultura catalana nei suoi aspetti nei confronti del resto della popolazione spagnola. O quantomeno a creare freddezza e distacco nei confronti di Barcellona e dintorni.
E' una cosa che ho notato nel mio recente viaggio in Andalusia, che gia' di suo e' da sempre lontana per vari motivi ( storici, geografici, culturali, ecc.) dalla Catalogna.
Per dirla in breve nell'occasione dell'attentato di Barcellona di agosto, si c'e' stato dispiacere e rammarico, per carita', seguito anche in tivu', ma e' stato tutto come se fosse avvenuto in un paese straniero, con le autorita' catalane che raccontavano l'accaduto in catalano prontamente sottotitolato o doppiato da voce fuori campo dalla tivu' andalusa. E' stato come se l'attentato fosse accaduto in Francia per dire. Se una persona non avesse visto sul web o in tivu' per il resto tutto normale con la gente che continuava a godersi le feste estive andaluse senza variare neanche un minimo i programmi festivi ( al contrario di quanto per esempio avvenuto da noi ad Amatrice, dove col terremoto molti eventi locali furono sospesi ).
In altri momenti invece ho colto delle battute dei locali su Barcellona, ormai considerata una localita' di superbi ( un po' alla San Francisco negli Usa da parte dell'americano medio ).
Ho guardato le immagini stamane presto ( giorno post blitz ndr ). Appunto gli estremisti di sinistra repubblicana ( bandiera catalana stellata ) di cu si parlava. Per Barcellona 40'000 persone sono poche.
Certo l'intervento della Guardia Civile ( non polizia nazionale attenzione ) e' un evento assolutamente eccezionale in Catalogna.
Nei momenti di più alta mobilitazione sono scese in piazza pure un milione di persone, in realtà come in Scozia all'incirca metà* della popolazione catalana se ne vorrebbe andare ( meta' a cui vanno sottratti gli indipendentisti di comodo, i "fiscali", accontentabili concedendo l'amministrazione dei soldini )
Ma non e' successo stanotte. Stamane ho visto solo vessilli stellati.
Per altro ricordiamo che ci sono state manifestazioni unioniste dell'altra meta' tempo fa in Plaça Espanya mi pare.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi le differenze tra l'identita' nazionali catalana e quella andalusa. Da giustificarne uno stato autonomo per i primi e non per i secondi. Forza e coraggio.
Qua nessuno mette in dubbio le peculiarita' catalane. Quando ero piccolo ero un fan sfegatato di questi secessionismi ( comprai il dizionarietto tascabile italiano-catalano a 13 anni ad esempio asd ) .
Poi crescendo ho capito due cose:
Primo le secessioni-nazionalismi per il 99 per cento ( specie in europa ) sono una truffa dei politicanti locali per accaparrarsi soldi e poltrone ( in Catalogna potremmo parlare dal vertice a scendere ad esempio del vecchio Puyol che fu, Jordi, non Carles il giocatore asd ).
Secondo, l'unione fa la forza. E' inutile interstardirsi sui campanilismi quando sei una formica mondiale rispetto a giganti economici. Per quanto tu possa essere ricco resti una formica. Una Gibilterra ricchissima senza Londra non va da nessuna parte per dire, pur avendo le sue peculiarita' ed i suoi soldini.
Ripeto, i passionari della costellazione repubblicana-comunista catalana non li sto proprio considerando. Questi qui e' chi ci si butta per convinzione idealistica ( e tizi cosi' li trovi anche in veneto, sicilia, ora anche napoletani duosicilianisti ecc. e ne ho conosciuti a bizzeffe ) o chi inciucia ( alla stregua di un sindacalista che inciucia col padrone della ditta ) per avere la propria "mancetta" o privilegi. E' non e' una cosa nuova l'accordo-spauracchio indipendentista, il primo "baronato" Puyol post epoca franchista venne partorito proprio da un accordo liberal-democristiano coi comunisti-repubblicani. Con i socialisti all'opposizione.
La Germania non va nominata, ha il suo sistema federale ed i bavaresi come altri hanno il controllo delle loro finanze, che e' una spartizione dei poteri locali, collossi finanziari-industriali, chiesa cattolica bavarese compresa. Il tutto ripartito da un reset del 1945. In Spagna queste cose non le puoi fare oggi nel 2017. Il reset parti' nel 1936, ebbe un suo sviluppo, seguito da un rimpasto-rimaneggiamento col ritorno monarchico. oltre questo non ha senso andare. Crea troppi ed ulteriori squilibri. La costituzione fu votata da tutti del resto e non e' cosi' lontana nel tempo.
Se va fatta un'ulteriore discussione e proposta di modifica cio' deve essere preceduto da colloqui concertatti tra tutte le parti, non da dichiarazioni unilaterali che scavalchino l'autorita' centrale. In Scozia si e' discusso, qua no. Partorito da un accordo Cameron-Snp. Il referendum ( burla ) si sarebbe fatto, in caso di bocciatura comunque si sarebbe ridiscussa la situazione scozzese e Cameron si sarebbe schierato per il <<Remain>> nell'altro referendum ( burla ), compattando con gli scozzesi.
Qua i democristiani-libarali catalani invece hanno semplicemente accordato coi repubblicani di sinistra catalani per far passare il voto scavalcando Madrid. Con Rajoy non ci ha parlato nessuno ( al massimo han parlato con Podemos ).
In poltica non si fa niente per niente. Se Rajoy non riceve niente non fara' niente.
C'e' lo strascico franchista obiettivamente, ma da allora siamo anni luce avanti politicamente per la Spagna parlando di decentramento ed autonomie.
Cioe' in Catalogna ( ma anche altrove ) si e' avuto tutto fuorche' l'indipendenza ed idee strampalate ( tipo il passaporto catalano, che obiettivamente non si puo' fare ).
C'e' la moda, c'e' la tradizione pure.
Certo e' che se un partito si mette a predicare un giorno si e l'altro pure che la causa di ogni male sia stare con Madrid e che l'unica via di prosperita' sia l'indipendenza, qualcuno che ci crede e ti segue lo trovi eccome. Affondi il coltello nel burro.
La storia e' la storia, ed anche la storia e' fatta di soldi.
In Spagna tutti sanno che il 90 per cento delle rivolte catalane medievali contro l'Aragona ( quindi ancora non Spagna unita ) venivano fuori da movimenti nobiliari catalani che reclamavano a Ferdinando la volonta' di non pagare le tasse, non pagare gli eserciti aragonesi, ecc. ecc. Salvo poi essere i primi a giurare fedelta' quando e se Ferdinando li accontentava sulla cassa, e pur essendo questi nobili catalani i primi a reclamare guerre verso la Francia, continue, per il possesso del Rossiglione ( Catalogna francese, quindi Perpignan ).
Nonche' i primi ad ingrassarsi anche con la Riconquista, quando sono gli eserciti catalani a calare sulla regione di Valencia ( ecco perche' oggi il valenzano e' piuttosto simile al catalano come linguaggio-dialetto ). O pretendendo sempre dal Re di Aragona la conquista delle baleari per proteggere ed allargare i commerci catalani. Arricchendosi espandendo i territori-porti catalani a diretta competenza. Cacciati i musulmani si faceva spazio ai coloni catalani. Ed ecco barcellona regina del mediterraneo occidentale fino alla scoperta delle americhe.
Anche l'altro gruppo indipendentista ha la sua storia trita e ritrita, quindi la parte popolana ( legata ai movimenti comunisti o quelli anarcosocialisti quasi sempre intenti a scannarsi tra loro), che fece la parte del leone a fine ottocento e nel novecento, con l'industrilizzazione fino all'arrivo di Franco nel 1939.
Per i parlamenti/assemblee ognuno ne aveva, i "fueros" fanno parte della tradizione iberica. Aragona potrebbe lamentarsi di aver perso i suoi storicamente.
Ognuno tiene alla sua autonomia ed ognuno ha la storia che potrebbe supportarlo. Cosi' come le sue peculiarita'. E' cosi' per la Navarra che potrebbe reclamare di essere stata annessa di forza, e' cosi' per le Asturie che si sentono la sola e vera Spagna ( <<Asturias es España y lo demás tierra conquistada.>> ) e' il motto che orgogliosamente dicono gli asturiani quando si infervorano. E certamente regioni come l'Andalusia o la Galizia per legge hanno il diritto di definirsi come << nazioni costituenti la Spagna>> analogamente alla Catalogna.
Per dire anche il leonese ( Leon ) viene considerato come una lingua neoromanza ( alla stregua del catalano o del castigliano, ecc. ) e Bruxelles prescrive come lingua a rischio scomparsa da preservare.
Facendo un paragone matrimoniale...se tu sei sposato ad una determinata moglie si presume che ci siano stati dei motivi per i quali ti ritrovi a condividere la tua vita con questa e non con un'altra. Motivi che possono essere di affinita' varie o semplicemente perche' ti e' stato piu' facile e spontaneo ( o inevitabile ) averci a che fare perche' abitava alla porta accanto.
Esiste il divorzio consensuale ( o la battaglia legale, cosi' come esistono i litigi domestici ) ma per il divorzio dovrebbero esserci i motivi concreti per questa separazione.
A me non sembra che in Catalogna se la passino male ( anzi dalla meta' degli anni ottanta con l'aiuto di tutta la Spagna per riconvertirsi e rilanciarsi hanno avuto un boom da farne una localita' famosa e' nota per tutti oggi, corsa partita dalle Olimpiadi del 92 ). Ne' mi sembra che Madrid negli ultimi anni abbia agito per ridurre o eliminare le autonomie di Barcellona, ne' le rappresentanze.
Discorso diverso appunto la Crimea del 2014. Che di colpo si e' vista cancellare ad esempio il diritto al trilinguismo ( ucraino, russo, tartaro ) ed ha subito passivamente un golpe palese allo stato centrale a Kiev senza il diritto di far sentire la sua opinione in merito.
Blitz della Guardia Civile negli uffici del governo catalano per impedire il referendum relativo all'indipendenza, con ben 14 arresti ( ora rilasciati ). Nella notte sono scese circa 40'000 persone in piazza a manifestare.
In genere gli indipendentisti veri catalani piu' accesi coincidono con l'estrema sinistra locale, fautrice di uno stato autonomo e repubblicano.
Diversamente i pezzi da novanta degli anni novanta e primi duemila erano dei conservatori che aspiravano a larghe autonomie ( ottenute ).
Gli indipendentisti di "comodo" e ne ho gia' parlato, e sono altri pezzi grossi sono analoghi agli scozzesi, ossia buttano in mezzo lo spauracchio secessionista semplicemente perche' puntano al soldo.
Cioe' il nodo di Gordo della questione e' semplicemente la fiscalita', magnati e pezzi grossi polticanti e funzionari puntano a ciucciarsi tutta la cassa ( alla catalana la caixa asd che e' pure il nome della nota banca locale ) tenendo lontana Madrid.
Considerata la Catalogna e' un bel pacco di soldini.
Aggiungo una mia considerazione personale. queste manovre politichesi locali non fanno bene alla Catalogna intesa come societa' e comunita' di persone. Tutti questi polveroni voluti solo da alcuni e non di certo dalla maggioranza dei catalani non fanno altro che inimicare ( per intero senza distinzioni ) il popolo e la cultura catalana nei suoi aspetti nei confronti del resto della popolazione spagnola. O quantomeno a creare freddezza e distacco nei confronti di Barcellona e dintorni.
E' una cosa che ho notato nel mio recente viaggio in Andalusia, che gia' di suo e' da sempre lontana per vari motivi ( storici, geografici, culturali, ecc.) dalla Catalogna.
Per dirla in breve nell'occasione dell'attentato di Barcellona di agosto, si c'e' stato dispiacere e rammarico, per carita', seguito anche in tivu', ma e' stato tutto come se fosse avvenuto in un paese straniero, con le autorita' catalane che raccontavano l'accaduto in catalano prontamente sottotitolato o doppiato da voce fuori campo dalla tivu' andalusa. E' stato come se l'attentato fosse accaduto in Francia per dire. Se una persona non avesse visto sul web o in tivu' per il resto tutto normale con la gente che continuava a godersi le feste estive andaluse senza variare neanche un minimo i programmi festivi ( al contrario di quanto per esempio avvenuto da noi ad Amatrice, dove col terremoto molti eventi locali furono sospesi ).
In altri momenti invece ho colto delle battute dei locali su Barcellona, ormai considerata una localita' di superbi ( un po' alla San Francisco negli Usa da parte dell'americano medio ).
Ho guardato le immagini stamane presto ( giorno post blitz ndr ). Appunto gli estremisti di sinistra repubblicana ( bandiera catalana stellata ) di cu si parlava. Per Barcellona 40'000 persone sono poche.
Certo l'intervento della Guardia Civile ( non polizia nazionale attenzione ) e' un evento assolutamente eccezionale in Catalogna.
Nei momenti di più alta mobilitazione sono scese in piazza pure un milione di persone, in realtà come in Scozia all'incirca metà* della popolazione catalana se ne vorrebbe andare ( meta' a cui vanno sottratti gli indipendentisti di comodo, i "fiscali", accontentabili concedendo l'amministrazione dei soldini )
Ma non e' successo stanotte. Stamane ho visto solo vessilli stellati.
Per altro ricordiamo che ci sono state manifestazioni unioniste dell'altra meta' tempo fa in Plaça Espanya mi pare.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi le differenze tra l'identita' nazionali catalana e quella andalusa. Da giustificarne uno stato autonomo per i primi e non per i secondi. Forza e coraggio.
Qua nessuno mette in dubbio le peculiarita' catalane. Quando ero piccolo ero un fan sfegatato di questi secessionismi ( comprai il dizionarietto tascabile italiano-catalano a 13 anni ad esempio asd ) .
Poi crescendo ho capito due cose:
Primo le secessioni-nazionalismi per il 99 per cento ( specie in europa ) sono una truffa dei politicanti locali per accaparrarsi soldi e poltrone ( in Catalogna potremmo parlare dal vertice a scendere ad esempio del vecchio Puyol che fu, Jordi, non Carles il giocatore asd ).
Secondo, l'unione fa la forza. E' inutile interstardirsi sui campanilismi quando sei una formica mondiale rispetto a giganti economici. Per quanto tu possa essere ricco resti una formica. Una Gibilterra ricchissima senza Londra non va da nessuna parte per dire, pur avendo le sue peculiarita' ed i suoi soldini.
Ripeto, i passionari della costellazione repubblicana-comunista catalana non li sto proprio considerando. Questi qui e' chi ci si butta per convinzione idealistica ( e tizi cosi' li trovi anche in veneto, sicilia, ora anche napoletani duosicilianisti ecc. e ne ho conosciuti a bizzeffe ) o chi inciucia ( alla stregua di un sindacalista che inciucia col padrone della ditta ) per avere la propria "mancetta" o privilegi. E' non e' una cosa nuova l'accordo-spauracchio indipendentista, il primo "baronato" Puyol post epoca franchista venne partorito proprio da un accordo liberal-democristiano coi comunisti-repubblicani. Con i socialisti all'opposizione.
La Germania non va nominata, ha il suo sistema federale ed i bavaresi come altri hanno il controllo delle loro finanze, che e' una spartizione dei poteri locali, collossi finanziari-industriali, chiesa cattolica bavarese compresa. Il tutto ripartito da un reset del 1945. In Spagna queste cose non le puoi fare oggi nel 2017. Il reset parti' nel 1936, ebbe un suo sviluppo, seguito da un rimpasto-rimaneggiamento col ritorno monarchico. oltre questo non ha senso andare. Crea troppi ed ulteriori squilibri. La costituzione fu votata da tutti del resto e non e' cosi' lontana nel tempo.
Se va fatta un'ulteriore discussione e proposta di modifica cio' deve essere preceduto da colloqui concertatti tra tutte le parti, non da dichiarazioni unilaterali che scavalchino l'autorita' centrale. In Scozia si e' discusso, qua no. Partorito da un accordo Cameron-Snp. Il referendum ( burla ) si sarebbe fatto, in caso di bocciatura comunque si sarebbe ridiscussa la situazione scozzese e Cameron si sarebbe schierato per il <<Remain>> nell'altro referendum ( burla ), compattando con gli scozzesi.
Qua i democristiani-libarali catalani invece hanno semplicemente accordato coi repubblicani di sinistra catalani per far passare il voto scavalcando Madrid. Con Rajoy non ci ha parlato nessuno ( al massimo han parlato con Podemos ).
In poltica non si fa niente per niente. Se Rajoy non riceve niente non fara' niente.
C'e' lo strascico franchista obiettivamente, ma da allora siamo anni luce avanti politicamente per la Spagna parlando di decentramento ed autonomie.
Cioe' in Catalogna ( ma anche altrove ) si e' avuto tutto fuorche' l'indipendenza ed idee strampalate ( tipo il passaporto catalano, che obiettivamente non si puo' fare ).
C'e' la moda, c'e' la tradizione pure.
Certo e' che se un partito si mette a predicare un giorno si e l'altro pure che la causa di ogni male sia stare con Madrid e che l'unica via di prosperita' sia l'indipendenza, qualcuno che ci crede e ti segue lo trovi eccome. Affondi il coltello nel burro.
La storia e' la storia, ed anche la storia e' fatta di soldi.
In Spagna tutti sanno che il 90 per cento delle rivolte catalane medievali contro l'Aragona ( quindi ancora non Spagna unita ) venivano fuori da movimenti nobiliari catalani che reclamavano a Ferdinando la volonta' di non pagare le tasse, non pagare gli eserciti aragonesi, ecc. ecc. Salvo poi essere i primi a giurare fedelta' quando e se Ferdinando li accontentava sulla cassa, e pur essendo questi nobili catalani i primi a reclamare guerre verso la Francia, continue, per il possesso del Rossiglione ( Catalogna francese, quindi Perpignan ).
Nonche' i primi ad ingrassarsi anche con la Riconquista, quando sono gli eserciti catalani a calare sulla regione di Valencia ( ecco perche' oggi il valenzano e' piuttosto simile al catalano come linguaggio-dialetto ). O pretendendo sempre dal Re di Aragona la conquista delle baleari per proteggere ed allargare i commerci catalani. Arricchendosi espandendo i territori-porti catalani a diretta competenza. Cacciati i musulmani si faceva spazio ai coloni catalani. Ed ecco barcellona regina del mediterraneo occidentale fino alla scoperta delle americhe.
Anche l'altro gruppo indipendentista ha la sua storia trita e ritrita, quindi la parte popolana ( legata ai movimenti comunisti o quelli anarcosocialisti quasi sempre intenti a scannarsi tra loro), che fece la parte del leone a fine ottocento e nel novecento, con l'industrilizzazione fino all'arrivo di Franco nel 1939.
Per i parlamenti/assemblee ognuno ne aveva, i "fueros" fanno parte della tradizione iberica. Aragona potrebbe lamentarsi di aver perso i suoi storicamente.
Ognuno tiene alla sua autonomia ed ognuno ha la storia che potrebbe supportarlo. Cosi' come le sue peculiarita'. E' cosi' per la Navarra che potrebbe reclamare di essere stata annessa di forza, e' cosi' per le Asturie che si sentono la sola e vera Spagna ( <<Asturias es España y lo demás tierra conquistada.>> ) e' il motto che orgogliosamente dicono gli asturiani quando si infervorano. E certamente regioni come l'Andalusia o la Galizia per legge hanno il diritto di definirsi come << nazioni costituenti la Spagna>> analogamente alla Catalogna.
Per dire anche il leonese ( Leon ) viene considerato come una lingua neoromanza ( alla stregua del catalano o del castigliano, ecc. ) e Bruxelles prescrive come lingua a rischio scomparsa da preservare.
Facendo un paragone matrimoniale...se tu sei sposato ad una determinata moglie si presume che ci siano stati dei motivi per i quali ti ritrovi a condividere la tua vita con questa e non con un'altra. Motivi che possono essere di affinita' varie o semplicemente perche' ti e' stato piu' facile e spontaneo ( o inevitabile ) averci a che fare perche' abitava alla porta accanto.
Esiste il divorzio consensuale ( o la battaglia legale, cosi' come esistono i litigi domestici ) ma per il divorzio dovrebbero esserci i motivi concreti per questa separazione.
A me non sembra che in Catalogna se la passino male ( anzi dalla meta' degli anni ottanta con l'aiuto di tutta la Spagna per riconvertirsi e rilanciarsi hanno avuto un boom da farne una localita' famosa e' nota per tutti oggi, corsa partita dalle Olimpiadi del 92 ). Ne' mi sembra che Madrid negli ultimi anni abbia agito per ridurre o eliminare le autonomie di Barcellona, ne' le rappresentanze.
Discorso diverso appunto la Crimea del 2014. Che di colpo si e' vista cancellare ad esempio il diritto al trilinguismo ( ucraino, russo, tartaro ) ed ha subito passivamente un golpe palese allo stato centrale a Kiev senza il diritto di far sentire la sua opinione in merito.