Cambio Governo in Siria
Inviato: 10/12/2024, 18:30
Riporto qui alcune delle mie considerazioni riguardo la nuova crisi in Siria della scorsa settimana poi sfociata con la caduta di Assad:
E difatti ci ritroviamo ad anni di distanza con una nuova crisi aggravata da quel mancato accordo (Assad-Erdogan ), oggi Erdogan lo ha proprio dichiarato questo.
Stiamo assistendo ad una avanzata rapida dei ribelli, almeno in parte sponsorizzata dalla Turchia, poichè il fronte delle forze resta eterogeneo, perchè già i sunniti sono vari ma i curdi ad ovest restano con gli americani sullo sfondo, che non possono fidarsi completamente di Erdogan e lasciare tutto nelle sue mani.
A causare l'avanzata essenzialmente il vuoto lasciato dai russi per l'Ucraina e da Hezbollah per l'impegno contro gli israeliani, con l'Iran costretto sulla difensiva.
L'idea che qualcosa sia partito o comunque approvato da lontano ( Nato ) per alleggerire il fronte del Donbass c'e' ( abbiamo visto in questo senso le manovre nel Kursk ), ma Ankara si è sempre mossa liberamente specie ora che la Casa Bianca è a fine mandato.
Ma attenzione a Mosca sanno fare i ragionamenti e riflettendoci bene posso ragionarci sopra anch'io:
-Conviene davvero attualemente ( quindi tenendo anche conto della guerra in Ucraina che ha la priorità ) alla Russia mantenere la Siria così com'e', ossia ostinarsi a tenere il potere a Damasco considerato quanto sta avvenendo attorno ( cioè Libano e Gaza ) ed all'interno della Siria difatto comunque divisa tra curdi autonomi e volubili a nord-ovest, idem per i drusi a sud ( strumentalizzabili da Israele ), quindi continuamente minacciata internamente e esternamente ( Turchia, Israele, Usa ) e non in grado di difendersi autonomamente?
Tenendo conto della credibilità ( e forse anche capacità ) di Assad figlio ( che non è il padre ) oramai inviso a diverse fazioni e parti del paese.
-Oppure conviene alla Russia smantellare il già defunto stato siriano, creazione coloniale ( come molti altri stati ) e ritornare "alle origini", ossia salvare il necessario, le basi russe nel mediterraneo, che sono in una zona più stabile e difendibile grazie alla flotta alla fonda sul mare ed alla barriera montuosa ad esso parallela?
Quindi il mantenimento del potere dello stato alawita originario di Latakia sulla costa a nord del Libano , con o senza Assad ( che comunque potrebbe rimanere al sicuro tra i suoi, poichè lui è alawita ).
E sopratutto lasciare la patata bollente in mano ad altri con milizie filo Erdogan ( tutte in comune accordo.... e fino a quando non litigheranno? Fino a quando non faranno guerra a curdi e drusi? ) sistemate a Damasco, quindi a diretto contatto con Israele e con la Giordania ( altra nazione che certo non le manda a dire e che teme/combatte da sempre infiltrazioni, senza contare i palestinesi che ha in pancia ) ed in diretto contatto con il Libano ( Hezbollah che farà? ed i Cristiani Maroniti libanese accetteranno una Siria a giuda sunnita confessionale ostile? )
Io fossi in Putin sceglierei la seconda strada, mi terrei alla finestra sul mare non lontano, ma defilato, da questo vortice e lascerei Erdogan e Netanyahu, nonchè gli Ayatollah ( perchè per loro il corridoio siriano è invece vitale ) scannarsi finchè non si dissangueranno per il controllo e la messa in sicurezza continua di aree per lo più desertiche ( l'Eufrate il controllo Assad non l'ha ripreso ) o comunque urbane già devastate da oltre dieci anni di conflitto.
Alla fine è andata come si poteva intuire con il cambio di regime in pochi giorni.
Onestamente mi sto divertendo moltissimo a vedere i super esperti militari che si stanno alambiccando il cervello per capire come mai l'esercito siriano si sia dileguato sparando pochi colpi o nessun colpo di fronte di fatto a miliziani in pick up e motorini. Abbandonando di fatto mezzi integri sulla strada o nelle basi.
Si avanzano ipotesi più varie ma a nessuno che possa venire in mente un accordo preliminare Putin-Erdogan come menzionavo nell'intervento precedente.
Un qualcosa probabilmente lo ha avuto anche l'Iran poichè tanti mezzi sono stati fatti uscire dalla Siria attraverso l'Iraq.
Alla Russia servono solo le due basi, area e navale e basta. E Putin ha sacrificato Assad ( ormai bruciato, magari dopo un ultimo sondaggio a Latakia dove neanche il suo clan lo ha poi voluto ancora come capo di riferimento ) per ingraziarsi ulteriormente il ben più allocco Erdogan accecato dall'avere il ruolo difensore dell'Islam in Medio Oriente ( essendo ridemnsionata Teheran ), al quale ha regalato un bel pacco: la Siria.
Un pacco nel senso di pacco vero e proprio, fatto di milioni di teste su cui mettere un tetto e bocche da sfamare, per il quale dovrà chiedere aiuto probabilmente ai paesi arabi del golfo per aiuti economici quando se ne renderà conto e soprattutto quando si accorgerà che senza Assad il grano russo per la Russia non sarà più a prezzi di sconto senza avere altri favori dal turco .
Un fatto interessante sono state le dichiarazioni di Trump che possono farci intuire che questo comunichi già con Mosca e sia informato di diversi fatti. Trump dice:<< non capisco che altro interesse i russi avessero a Damasco se non quello di mettere in ridicolo Obama e la sua linea rossa sulla sabbia ( all'epoca 2012, quando i russi tennero ostinatamente il punto ) la Siria è un disastro e la cosa migliore che potesse capitare loro era andarsene. Noi non ci dobbiamo far invischiare>>.
Aggiungo le parole di un euforico Erdogan di stamattina: << Nel mondo sono rimasti solo due leader, io ed il presidente russo Putin>>. E ricordiamo che il mese scorso la Turchia è stata invitata nei Brics.
E difatti ci ritroviamo ad anni di distanza con una nuova crisi aggravata da quel mancato accordo (Assad-Erdogan ), oggi Erdogan lo ha proprio dichiarato questo.
Stiamo assistendo ad una avanzata rapida dei ribelli, almeno in parte sponsorizzata dalla Turchia, poichè il fronte delle forze resta eterogeneo, perchè già i sunniti sono vari ma i curdi ad ovest restano con gli americani sullo sfondo, che non possono fidarsi completamente di Erdogan e lasciare tutto nelle sue mani.
A causare l'avanzata essenzialmente il vuoto lasciato dai russi per l'Ucraina e da Hezbollah per l'impegno contro gli israeliani, con l'Iran costretto sulla difensiva.
L'idea che qualcosa sia partito o comunque approvato da lontano ( Nato ) per alleggerire il fronte del Donbass c'e' ( abbiamo visto in questo senso le manovre nel Kursk ), ma Ankara si è sempre mossa liberamente specie ora che la Casa Bianca è a fine mandato.
Ma attenzione a Mosca sanno fare i ragionamenti e riflettendoci bene posso ragionarci sopra anch'io:
-Conviene davvero attualemente ( quindi tenendo anche conto della guerra in Ucraina che ha la priorità ) alla Russia mantenere la Siria così com'e', ossia ostinarsi a tenere il potere a Damasco considerato quanto sta avvenendo attorno ( cioè Libano e Gaza ) ed all'interno della Siria difatto comunque divisa tra curdi autonomi e volubili a nord-ovest, idem per i drusi a sud ( strumentalizzabili da Israele ), quindi continuamente minacciata internamente e esternamente ( Turchia, Israele, Usa ) e non in grado di difendersi autonomamente?
Tenendo conto della credibilità ( e forse anche capacità ) di Assad figlio ( che non è il padre ) oramai inviso a diverse fazioni e parti del paese.
-Oppure conviene alla Russia smantellare il già defunto stato siriano, creazione coloniale ( come molti altri stati ) e ritornare "alle origini", ossia salvare il necessario, le basi russe nel mediterraneo, che sono in una zona più stabile e difendibile grazie alla flotta alla fonda sul mare ed alla barriera montuosa ad esso parallela?
Quindi il mantenimento del potere dello stato alawita originario di Latakia sulla costa a nord del Libano , con o senza Assad ( che comunque potrebbe rimanere al sicuro tra i suoi, poichè lui è alawita ).
E sopratutto lasciare la patata bollente in mano ad altri con milizie filo Erdogan ( tutte in comune accordo.... e fino a quando non litigheranno? Fino a quando non faranno guerra a curdi e drusi? ) sistemate a Damasco, quindi a diretto contatto con Israele e con la Giordania ( altra nazione che certo non le manda a dire e che teme/combatte da sempre infiltrazioni, senza contare i palestinesi che ha in pancia ) ed in diretto contatto con il Libano ( Hezbollah che farà? ed i Cristiani Maroniti libanese accetteranno una Siria a giuda sunnita confessionale ostile? )
Io fossi in Putin sceglierei la seconda strada, mi terrei alla finestra sul mare non lontano, ma defilato, da questo vortice e lascerei Erdogan e Netanyahu, nonchè gli Ayatollah ( perchè per loro il corridoio siriano è invece vitale ) scannarsi finchè non si dissangueranno per il controllo e la messa in sicurezza continua di aree per lo più desertiche ( l'Eufrate il controllo Assad non l'ha ripreso ) o comunque urbane già devastate da oltre dieci anni di conflitto.
Alla fine è andata come si poteva intuire con il cambio di regime in pochi giorni.
Onestamente mi sto divertendo moltissimo a vedere i super esperti militari che si stanno alambiccando il cervello per capire come mai l'esercito siriano si sia dileguato sparando pochi colpi o nessun colpo di fronte di fatto a miliziani in pick up e motorini. Abbandonando di fatto mezzi integri sulla strada o nelle basi.
Si avanzano ipotesi più varie ma a nessuno che possa venire in mente un accordo preliminare Putin-Erdogan come menzionavo nell'intervento precedente.
Un qualcosa probabilmente lo ha avuto anche l'Iran poichè tanti mezzi sono stati fatti uscire dalla Siria attraverso l'Iraq.
Alla Russia servono solo le due basi, area e navale e basta. E Putin ha sacrificato Assad ( ormai bruciato, magari dopo un ultimo sondaggio a Latakia dove neanche il suo clan lo ha poi voluto ancora come capo di riferimento ) per ingraziarsi ulteriormente il ben più allocco Erdogan accecato dall'avere il ruolo difensore dell'Islam in Medio Oriente ( essendo ridemnsionata Teheran ), al quale ha regalato un bel pacco: la Siria.
Un pacco nel senso di pacco vero e proprio, fatto di milioni di teste su cui mettere un tetto e bocche da sfamare, per il quale dovrà chiedere aiuto probabilmente ai paesi arabi del golfo per aiuti economici quando se ne renderà conto e soprattutto quando si accorgerà che senza Assad il grano russo per la Russia non sarà più a prezzi di sconto senza avere altri favori dal turco .
Un fatto interessante sono state le dichiarazioni di Trump che possono farci intuire che questo comunichi già con Mosca e sia informato di diversi fatti. Trump dice:<< non capisco che altro interesse i russi avessero a Damasco se non quello di mettere in ridicolo Obama e la sua linea rossa sulla sabbia ( all'epoca 2012, quando i russi tennero ostinatamente il punto ) la Siria è un disastro e la cosa migliore che potesse capitare loro era andarsene. Noi non ci dobbiamo far invischiare>>.
Aggiungo le parole di un euforico Erdogan di stamattina: << Nel mondo sono rimasti solo due leader, io ed il presidente russo Putin>>. E ricordiamo che il mese scorso la Turchia è stata invitata nei Brics.