La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

In questa sezione del forum si può discutere di tutto ciò che riguarda notizie, storia, fatti riguardanti le varie località.

La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda fedea » 27/01/2009, 15:44

A sfogliare Wikipedia si legge questo, tra l'altro:

L'assenzio è un distillato ad alta gradazione alcolica all'aroma di anice derivato da erbe quali i fiori e le foglie dell'assenzio maggiore (Artemisia absinthium), dal quale prende il nome. Talvolta viene erroneamente definito un liquore, ma non lo è; essendo l'assenzio prodotto da una trasformazione a caldo tramite alambicco e imbottigliato senza l'impiego di zucchero, perciò è classificato come distillato. Essendo generalmente di colore verde (naturalmente o mediante l'uso di coloranti artificiali), l'assenzio si è affermato anche con l'epiteto Fée Verte (Fata Verde). Viene generalmente bevuto aggiungendo dell'acqua ghiacciata e/o dello zucchero. Questo tipo di preparazione rende il distillato più torbido per consistenza e più leggero per gradazione alcolica, cosa che consente di degustarne meglio il sapore. Per questo motivo tale era il modo più comune di gustarlo nell'800, secolo di massima diffusione dell'assenzio.
L'assenzio infatti è noto, specialmente a causa dell'associazione con gli scrittori ed artisti parigini del Romanticismo, per la popolarità che ebbe in Francia alla fine di quel secolo e all'inizio del successivo, fino alla sua proibizione nel 1915. La marca di assenzio più conosciuta nel mondo era la Pernod Fils.

Questi i dati nudi e crudi, poi ci sono i percorsi che si snodano per Parigi, io direi di cominciare da questo negozio:

http://www.vertdabsinthe.com/

Siamo nel cuore del Marais, una delle zone piu' cool di Parigi. Il locale e' meraviglioso tanto quanto e' caro, ci si trova di tutto, dalle bottiglie agli alambicchi ai cucchiaini allo zucchero da scioglierci. Quello dell'assenzio era un rituale, e di vittime non ne ha mietute poche.

Un giretto per il Musee D'Orsay ci mostrera' parecchie tele dove vengono ritratte persone di diversa estrazione sociale perse tra i fumi di questa bevanda... in primis la tela di Degas, che si intitola proprio L'assenzio.

Ma a volerlo assaggiare, come si fa? Ormai non e' piu' illegale, anche se forse e' stato un po' edulcorato rispetto ad allora... io ho trovato questo posto, dal nome emblematico:

http://www.sitebits.com/2007/absinthe_c ... _2007.html

E' a meta' di Rue de Turbigo, due passi dalla fermata della linea 11 arts et metiers. Il posto e' delizioso, anche se l'assenzio che vi viene servito mi sembra un po' troppo leggero... comunque, i prezzi sono onestissimi, e l'atmosfera parecchio piacevole. Occhio a non esagerare per sentirvi Toulouse o Rimbaud: sono finiti entrambi maluccio. :)

Qualche mese fa mi sono imbattuta in una piccola mostra sull'assenzio, nel bel museo di MontMartre

http://www.museedemontmartre.fr/

dove peraltro viene ospitata anche una piccola vigna. C'erano parecchi manifesti dell'epoca, ai tempi in cui il quartiere era quello degli artisti e di conseguenza uno dei piu' malfamati di Parigi. Altro che i prezzi stellari di adesso, ci vivevano i poveracci... gli artisti squattrinati e le ballerine del can can.

A due passi da li' il Lapin agile, famosissimo treatro-cabaret

http://www.au-lapin-agile.com/

Si puo' prenotare uno spettacolo direttamente su internet, occhio, e' perlopiu' parlato, insomma il francese bisogna conoscerlo ;-)
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda Aideena » 27/01/2009, 17:43

che figata, brava Fede! :mrgreen:
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda Sua Eminenza » 27/01/2009, 18:31

quando ho letto il post mi sono detto che di sicuro il primo a replicare sarebbe stato qualcuno... e ci ho preso :lol:
se è una ciozza l'accoppo...

QUESTO WEEKEND SEMIFINALE E FINALE DI COPPA

http://www.youtube.com/watch?v=PAKtxEYRUvY

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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda fedea » 27/01/2009, 18:50

per forza, l'ho scritto dietro imput suo ;)
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda scareface » 27/01/2009, 19:41

mhmm
ho sentito sempre un gran parlare di questa bevanda (si puo' chiamare cosi'?!)
e l'ho vista sempre con un alone di scetticismo, sara' anche perche' ho avuto sempre la sensazione che il suo nome si dicesse sempre mezzo sottovoce..
Ultima modifica di scareface il 27/01/2009, 19:50, modificato 1 volta in totale.
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda Aideena » 27/01/2009, 19:48

Sua Eminenza ha scritto:quando ho letto il post mi sono detto che di sicuro il primo a replicare sarebbe stato qualcuno... e ci ho preso :lol:
:lol: :lol: :lol:
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda Aideena » 27/01/2009, 19:50

scareface ha scritto:mhmm
ho sentito sempre un gran parlare di questa bevanda (si puo' chiamare cosi'?!)
e l'ho vista sempre con un alone di scetticismo, sara' anche perche' ho avuto sempre la sensazione che il suo nome si dicesse sempre mezoz sottovoce..
diciamo che il principio attivo della droga è l'equivalente del THC della marijuana, adesso mi banneranno è stato un piacere...
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda Jena Plissken » 27/01/2009, 19:53

Davvero un bel report brava ! ;)
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

il mio nuovo blog : http://jenaplissken.tumblr.com/
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda fedea » 27/01/2009, 19:54

scareface ha scritto:mhmm
ho sentito sempre un gran parlare di questa bevanda (si puo' chiamare cosi'?!)
e l'ho vista sempre con un alone di scetticismo, sara' anche perche' ho avuto sempre la sensazione che il suo nome si dicesse sempre mezzo sottovoce..


beh per molto e' stata vietata... e ora e' liberamente vendibile ma se non ho capito male e' una versione edulcorata.
comunque anche considerando questo... e' una sassata! quindi occhio.

grazie Jena, i tuoi complimenti sono stra-graditi, intendo continuare su questa strada, ho il privilegio di poter vedere parigi con occhi diversi, del louvre ve ne puo' parlar chiunque alla fine...
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda darietto » 27/01/2009, 21:20

fedea ha scritto:
scareface ha scritto:mhmm
ho sentito sempre un gran parlare di questa bevanda (si puo' chiamare cosi'?!)
e l'ho vista sempre con un alone di scetticismo, sara' anche perche' ho avuto sempre la sensazione che il suo nome si dicesse sempre mezzo sottovoce..


beh per molto e' stata vietata... e ora e' liberamente vendibile ma se non ho capito male e' una versione edulcorata.
comunque anche considerando questo... e' una sassata! quindi occhio.

grazie Jena, i tuoi complimenti sono stra-graditi, intendo continuare su questa strada, ho il privilegio di poter vedere parigi con occhi diversi, del louvre ve ne puo' parlar chiunque alla fine...

Io lo provai la prima volta a praga, gita di classe di 3a superiore. La mattina dopo ci svegliammo tutti con la gola in fiamme.
Son passati molti anni, ce l'ho anche a casa. Sinceramente non mi piace molto, ha un sapore un po' troppo forte (lo bevo liscio, non lo allungo). Il gusto ricorda un po' quello della sambuca ma senza il dolce. Non vi dico un mix terribile che bevevo in Russia altrimenti il Geometra mi banna
Ah, in America non solo è illegale berlo, possederlo o importarlo ma anche solo chiedere informazioni
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda scareface » 27/01/2009, 21:51

grazie per le delucidazioni

misah che non fa per me, troppo forte
gia' schifo la grappa..

molto meglio un sambuca o un pastis, visto che si parla di anice
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda scareface » 27/01/2009, 21:58

Aideena ha scritto:diciamo che il principio attivo della droga è l'equivalente del THC della marijuana, adesso mi banneranno è stato un piacere...
il tujone?

a quanto pare sarebbe da sfatare un po', almeno nelle concentrazioni presenti nel assenzio

http://it.wikipedia.org/wiki/Assenzio#L ... sul_tujone

boh
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda iceman85 » 27/01/2009, 23:38

darietto ha scritto:
fedea ha scritto:
scareface ha scritto:mhmm
ho sentito sempre un gran parlare di questa bevanda (si puo' chiamare cosi'?!)
e l'ho vista sempre con un alone di scetticismo, sara' anche perche' ho avuto sempre la sensazione che il suo nome si dicesse sempre mezzo sottovoce..


beh per molto e' stata vietata... e ora e' liberamente vendibile ma se non ho capito male e' una versione edulcorata.
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grazie Jena, i tuoi complimenti sono stra-graditi, intendo continuare su questa strada, ho il privilegio di poter vedere parigi con occhi diversi, del louvre ve ne puo' parlar chiunque alla fine...

Io lo provai la prima volta a praga, gita di classe di 3a superiore. La mattina dopo ci svegliammo tutti con la gola in fiamme.
Son passati molti anni, ce l'ho anche a casa. Sinceramente non mi piace molto, ha un sapore un po' troppo forte (lo bevo liscio, non lo allungo). Il gusto ricorda un po' quello della sambuca ma senza il dolce. Non vi dico un mix terribile che bevevo in Russia altrimenti il Geometra mi banna
Ah, in America non solo è illegale berlo, possederlo o importarlo ma anche solo chiedere informazioni


ho conosciuto la Fata Verde un pò come Dario! Io ero a Budapest, gita di 5a. per il resto non faccio che comprendere in pieno che cosa dice Dario circa il sapore...
...Ma i veri viaggiatori partono per partire;
cuori leggeri, s’allontanano come palloni,
al loro destino mai cercano di sfuggire,
e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!

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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda darietto » 28/01/2009, 0:59

iceman85 ha scritto:ho conosciuto la Fata Verde un pò come Dario! Io ero a Budapest, gita di 5a. per il resto non faccio che comprendere in pieno che cosa dice Dario circa il sapore...

Mi sa che non dovremo mai organizzare un viaggio insieme ad Amsterdam altrimenti non torniamo vivi...
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda geom.Calboni » 28/01/2009, 10:44

fedea ha scritto:intendo continuare su questa strada, ho il privilegio di poter vedere parigi con occhi diversi, del louvre ve ne puo' parlar chiunque alla fine...

brava.è questa la "strada" che ci piace seguire su questo forum.

riguardo la bevanda in questione,non l'ho mai provata e non mi ha mai attirato particolarmente.
ma ora,dopo questo post,un sorsetto ci potrebbe star bene...
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda iceman85 » 28/01/2009, 16:40

darietto ha scritto:
iceman85 ha scritto:ho conosciuto la Fata Verde un pò come Dario! Io ero a Budapest, gita di 5a. per il resto non faccio che comprendere in pieno che cosa dice Dario circa il sapore...

Mi sa che non dovremo mai organizzare un viaggio insieme ad Amsterdam altrimenti non torniamo vivi...


meglio che non lo leggano i torinesi :lol: :lol: :lol:
...Ma i veri viaggiatori partono per partire;
cuori leggeri, s’allontanano come palloni,
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e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!

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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda Tarvisium » 28/01/2009, 17:25

a dire la verità mi sorprendono un po' le vostre risposte in cui dite di non averla mai provata/conosciuta... io ne ho sempre una bottiglia in casa e ne bevo (pura) abbastanza spesso... vabbeh che sono veneto... :D

Per dare un contributo al topic segnalo la seguente piccola distilleria a Saumur (zona castelli della Loira) che produce alcuni distillati molto buoni tra cui anche un assenzio (anche se nel sito non ne parlano):

http://www.combier.fr/

Si può visitare ed effettuare degustazioni. Il produtto più famoso è il Triple Sec, simile al cointreau. Ovviamente nel negozio sono in vendita i loro prodotti.
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda nelloyanto » 30/01/2009, 19:40

penso di averne bevuto uno shot solo una volta.. stavo facendo il barman a una festa e un ragazzo la ordinò, la annusò e la lasciò subito sul bancone, non so perchè... ora io non ricordo se me ne impossesai o la regalai all'altro barman o cosa... questo vi fa capire lo stato nel quale mi trovavo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: e sopratutto che non venni riconfermato come barman dato che su ogni cockatil che mi ordinavano uno lo facevo per me :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :lol: :lol: :lol: :lol:
Instagram: @vespa_nello
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda nonnomario » 01/02/2009, 18:47

ho a casa un vassoio di quelli da bar francesi su cui stà scritto:
ABSINTHE FRANÇAISE
Marius Charvin
ROMANS (DRÔME)
Da sinistra: c'è disegnata una bottiglia, delle medaglie, una coccarda, altre medaglie.

Ciao
solo se vive una vez, caramba
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Re: La fata verde, storia dell'assenzio nella capitale francese

Messaggioda Aideena » 01/02/2009, 19:33

nonnomario ha scritto:ho a casa un vassoio di quelli da bar francesi su cui stà scritto:
ABSINTHE FRANÇAISE
Marius Charvin
ROMANS (DRÔME)
Da sinistra: c'è disegnata una bottiglia, delle medaglie, una coccarda, altre medaglie.

Ciao
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