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parto da questo articolo:
http://www.repubblica.it/2009/01/sezion ... a-ddr.html

per iniziare con voi una discussione sulla Deutsche Demokratische Republik e il rinnovato vento di ostalgia che soffia nella oramai Germania unificata e non solo.

segnalo anche il primo museo sulla vita ai tempi della DDR,ubicato a Wiiteneberg non lontano da Berlin.
il museo fa rivivere la vita al tempo della Germania est dalla vita in casa,ai negozi,ai locali notturni.
questo il sito ufficiale in tedesco:
http://www.pflug-ev.de/

Se mai un giorno andrò in zona mi ci ficco di sicuro

A questo proposito ti ri-ricordo il film "Le vite degli altri"

cozzi11 ha scritto:Se mai un giorno andrò in zona mi ci ficco di sicuro

A questo proposito ti ri-ricordo il film "Le vite degli altri"

per non parlare di good bye lenin!
cmq anche io se avrò occasione di andare non mi perderò il museo...

Io l'ostalgia non l'ho mai capita, come si fa ad aver nostalgia della vita al tempo dei regimi comunisti? Secondo me, in fondo, è solo un'operazione di marketing per sviluppare il turismo in zone che altrimenti non l'avrebbero. Imho ovviamente

Comunque, sempre sul tema Ddr, cercate Schwarze Kanal, il vecchio tg della Germania est che aveva lo scopo di smentire le informazioni trasmesse dalle tv/radio occidentali

bellissimi entrambi i film, vedremo il museo, prima o poi
la prima volta che sono andata a berlino era l'86 : in treno, attraversata la ddr con controlli ai confini esagerati, quasi due ore fermi, i vopos che battevano i vagoni con dei ferri e i cani che giravano per gli scompartimenti, per vedere di stanare eventuali transfughi
a berlino era un'esperienza fisica e mentale pazzesca attraversare il muro e vedere i due mondi, così vicini ma così lontani
ricordo che la prima volta che sono andata all'est mi colpì un casino: il grigiore dei palazzi, le strade pulitissime pure grigie, con poca gente in giro ma con le mitiche trabant con dei colori pastello e anche sgargianti , i negozi pure grigi e con poche cose in vendita anch'esse grigie, e la sensazione che provai era che una "puzza di lavoro sporco" aveva pervaso l'aria e la città
nonostante questa descrizione di grigiore, che non potevi non notare, aveva un fascino indescrivibile che, per quanto ancora ami quella città, ora ultramoderna, colorata e piena... che nostalgia....
magari un'altra volta vi racconterò della nonna del mio amico, che siamo andati a trovare in peter hiller strasse, e loro non si erano mai visti!!!!

sei stata davvero a Berlino est prima della caduta del muro?

voglio sapere tutto.parlaci di quel viaggio.

vorrei avere la macchina del tempo e vivere un giorno di quei tempi,respirare quell'atmosfera.
la mia non è ostalgia per il regime comunista ma esclusivamente nostalgia dei tempi passati,di un mondo che non c'è più e sono altamente interessato a lato storico e sociale di quei posti all'epoca per comprendere davvero come si viveva.

vilmer7 ha scritto:magari un'altra volta vi racconterò della nonna del mio amico, che siamo andati a trovare in peter hiller strasse, e loro non si erano mai visti!!!!

qui siamo tutti curiosi!

darietto ha scritto:Io l'ostalgia non l'ho mai capita, come si fa ad aver nostalgia della vita al tempo dei regimi comunisti? Secondo me, in fondo, è solo un'operazione di marketing per sviluppare il turismo in zone che altrimenti non l'avrebbero. Imho ovviamente

non si dice .. si stava meglio quando si stava peggio..

Grande Vilmer urge un report particolareggiato del tuo viaggio pre caduta muro siamo tutti curiosi

beh, sono passati più di 20 anni, ma i ricordi, soprattutto delle sensazioni vissute, ci sono ancora: metterò giù qualcosa a breve in apposito topic
sono stata a berlino nell'86 e siccome mi era piaciuta un casino sono tornata nell'87
da qualche parte ho anche un pezzo di intonaco/vernice dei graffiti staccato dal muro
sono andata a capodanno 2007/08 e mi ero portata dietro la cartina di allora, con tutte le strade diverse e la divisione del muro, quando ho ri-visto la potsdamer platz, pur sapendo circa cosa era diventata, sono rimasta scioccata: prima la piazza era uno spiazzo sterrato con attorno edifici diroccati rimasti come dopo la guerra, tagliata in due dal muro, che lì non era solo un muro ma un doppio muro distante anche più di 10 metri, con in mezzo un'area tipo terra di nessuno, dove stavano solo i vopos a controllare e sparare a chi cercava di scappare va beh, mi tocca fare un report
anche per me non si tratta di rimpiangere o essere favorevole a certi tipi di società, ma veramente si respirava un'aria diversa in quegli anni a berlino, nè meglio nè peggio ma diversa
o.t. l'essere vecchiotta a volte dà dei vantaggi

Visto che sono appena stata a Berlino per la prima volta non posso fare report di com'era prima del muro. Posso pero' dire che un museo della vita nella DDR c'e' anche li', in pieno centro, basta andare dall'isola dei musei verso Alexanderplatz e appena passato il ponte, sulla sinistra lungo il fiume si scendono 3 gradini e c'e' il DDR Museum. Veramente ben fatto, interattivo, racconta bene la vita nella DDR dall'infanzia alla scuola, dal lavoro al tempo libero, dalla vita in famiglia alle vacanze etc. Interessantissimo!!!

Girare Berlino adesso, 20 anni dopo la caduta del muro, non rende sicuramente l'idea di come fosse prima, pero' hanno cercato di non lasciare che la cosa venisse dimenticata, ci sono molti musei o mostre all'aperto che parlano del muro e di altro. Noi siamo andati ad esempio al museo della Stasi, dove si possono vedere oggetti usati per spiare (dalle borse o cravatte con macchina fotografica nascosta alle "spugne" usate per catturare un odore e farlo poi annusare ai cani), documenti dell'epoca, medaglie e altri trofei, e gli uffici rimasti ESATTAMENTE come negli anni 70, un tuffo nel passato incredibile.

A chi e' appassionato di moto invece consiglio il DDR Motorrad Museum, ci siamo imbattuti nell'insegna per caso, mentre da Alexanderplatz tornavamo verso l'isola dei musei e a destra volevamo entrare a cenare da Brauhaus Mitte: il museo e' esattamente di fronte alla brauhaus. Il mio ragazzo è un motociclista sfegatato e quindi mi è toccato accompagnarlo la' dentro il giorno dopo: piccolo ma ben fatto, una chicca per gli appassionati.

vilmer7 ha scritto: da qualche parte ho anche un pezzo di intonaco/vernice dei graffiti staccato dal muro 8-

Anch'io ne ho un pezzo. L'acquistai lì in piazza nel 1991...ma crescendo mi son venuti seri dubbi sulla sua autenticità.

Inutile dire che non si tratta di paragonare lo stile di vita dell'epoca con quello attuale - cosa che peraltro potrebbe fare soltanto chi li ha vissuti entrambi - ma certi paesi e certi periodi storici hanno un fascino ed un senso di mistero particolare, spesso trasmesso da libri, film o documentari.
Direi che ci son due discorsi paralleli, entrambi validi: per fortuna c'è chi ha migliorato la propria qualità della vita; ma purtroppo certi luoghi perdono molto agli occhi del curioso visitatore. Tra poco, ahimé, andare ad Oslo o a Sofia, sarà più o meno la stessa cosa.

in tema di ostalgie,alcuni prodotti dei tempi della DDR,sono tornati sugli scaffali dei negozi come la Vita - Cola,che spero di assaggiare prima o poi mentre altri come le automobili Trabant o le Wartburg non torneranno più...

nuovamente di moda è invece l'ampelmannchen,l'omino del semaforo,tra semafori appunto e gadget di varia natura.

darietto ha scritto:Io l'ostalgia non l'ho mai capita, come si fa ad aver nostalgia della vita al tempo dei regimi comunisti?

io posso comprenderla: i perdenti della riunificazione, gli "Ossie" (non che i "Wessie" siano usciti vincitori, sarebbero stati meglio senza la DDR) quarantenni o più vecchi é naturale che rimpiangano un sistema in cui stavano meno peggio di ora e avevano qualche certezza/speranza/illusione che ora non hanno più.
Chissà se invece di fare un fare un cambio 1:1 OM/DM al momento della riunificazione per questione di politica di "dignità" condannando l'ex DDR al deserto attuale, Kohl avesse dato retta alla Bundesbank per un 2:1 o ancor meglio 3:1, forse gli Ossie starebbero meno peggio e non ci sarebbe l'ondata di DDR mania che accompagna i musei DDR che spuntano come funghi almeno uno a berlino e uno a Dresda

Goldendragon ha scritto:

darietto ha scritto:Io l'ostalgia non l'ho mai capita, come si fa ad aver nostalgia della vita al tempo dei regimi comunisti?

io posso comprenderla: i perdenti della riunificazione, gli "Ossie" (non che i "Wessie" siano usciti vincitori, sarebbero stati meglio senza la DDR) quarantenni o più vecchi é naturale che rimpiangano un sistema in cui stavano meno peggio di ora e avevano qualche certezza/speranza/illusione che ora non hanno più.
Chissà se invece di fare un fare un cambio 1:1 OM/DM al momento della riunificazione per questione di politica di "dignità" condannando l'ex DDR al deserto attuale, Kohl avesse dato retta alla Bundesbank per un 2:1 o ancor meglio 3:1, forse gli Ossie starebbero meno peggio e non ci sarebbe l'ondata di DDR mania che accompagna i musei DDR che spuntano come funghi almeno uno a berlino e uno a Dresda

Certamente, anche se non mi sembra che si vivesse così bene nella DDR.
A proposito, come mai Kohl fece approvare il cambio 1:1 ?
I ricordi di quell'epoca son troppo sfumati, ero troppo piccolo, ma nella mente ho un flash di un'immagine di un concerto epocale nella Berlino est di non mi ricordo più chi. Forse i Pink Floyd o i Rollin Stones? oppure altri?

darietto ha scritto:Certamente, anche se non mi sembra che si vivesse così bene nella DDR.

la psicologia umana: meglio essere un ceto medio in una società relativamente povera che essere un pezzente in un mondo di ricchi, anche se in termini assoluti il pezzente é più ricco del ceto medio, non importa solo il livello assoluto ma anche lo scarto relativo.
Anche prima della crisi attuale, i tassi di disoccupazione nell'ex DDR erano molto più elevati che all'ovest. Almeno nella DDR avevi un lavoro che ti permetteva di campare, Trabant invece di Mercedes, ma non eri "povero". E la DDR come nanny state per molti versi era meglio della Germania di oggi.

darietto ha scritto:A proposito, come mai Kohl fece approvare il cambio 1:1 ?

prevalse l'aspetto politico ideologico: per una questione di dignità non si poteva ammettere che una cameriere/operaio all'ovest guardagnasse 2000 DM mentre uno all'est per lo "stesso" tipo di lavoro ne guadagnasse 600. In realtà ci stavano anche ragioni ciniche: se avessero creato una gabbia salariale 2:1 o 3:1 per l'est, ci sarebbero state migrazioni massive di tedeschi est a ovest: perché un cameriere est deve guadagnare 600 DM all'est quando ne puo' guadagnare 2000 DM all'ovest (in teoria)?
Il risultato pero' fu di desertificare economicamente l'est: il cambio 1:1 rese di colpo antieconomica buona parte dell'economia est e solo i pochi operai/camerieri che riuscirono a conservare il posto di lavoro guadagnarono in teoria i 2000 DM, il resto perse il posto di lavoro col Treuhandstalt incaricato di salvare il salvabile (poco) e di liquidare il resto.
La cosa costa ancora oggi una fortuna al contribuente ovest e al bilancio federale per via dei sussidi/trasferimenti/ristrutturazioni, per non parlare poi degli effetti sociali di tale situazione.

La tesi della Bundesbank del 2:1 o 3:1 non era cattivismo ma fondata su solide motivazioni economiche: produttività est inferiore non poteva essere retribuita agli stessi livelli della produttività ovest. Salari più bassi avrebbero mantenuto funzionante l'economia est permettendole, col tempo, di convergere ai livelli ovest, sia come salari che come produttività. Col tempo: presto e bene non vanno insieme, in Italia come in Germania.

Qualche settimana fa la trasmissione Chi l'ha visto si è occupata di un caso molto interessante. Una donna della Berlino est era scomparsa non molto tempo dopo la caduta del muro. La sorella dopo tanti anni aveva perso la speranza di rivederla.
Si è scoperto che viveva spostandosi nei boschi e era stata convinta a tornare.
Nell'intervista ha raccontato i motivi del gesto. Dopo la caduta del muro i 2 figli erano diventati filo-nazi, lei credo avesse perso il lavoro e il capitalismo non le piaceva. Schifata, aveva fatto questa scelta. Nell'intervista appariva anche la sorella, una bella signora, che non era scappata e aveva vissuto il cambiamento ma era concorde nel dire che "prima" era meglio.

uuuuuuuuh m'ero quasi perso questo topico


avrei molto da dire sulla DDR

mia mamma lavoro' da giovane ragazza per diversi come infermiera diversi anni a Berlino, aveva amici e conoscenti da entrambe parti del muro; me ne ha raccontate di tutti i colori...
mio papa' si trovo' un certo punto a Berlino in quanto era l'unico modo per scampare la leva militare obbligatoria...
mia nonna e' originaria di Berlino


ma probabilmente lo faro' nella prossima vita

darietto ha scritto:Io l'ostalgia non l'ho mai capita, come si fa ad aver nostalgia della vita al tempo dei regimi comunisti?

manco io...

Io credevo che i rumeni non potessero averne per niente (di nostalgia) ma spesso parlo che gente che mi dice cose come: magari prima non si stava bene ma non si sta neppure adesso bene.
Una tipa mi ha raccontato che quando era all'università, dopo dei trambusti, è stata portata in caserma e interrogata per ore, lei però non aveva assolutsamente niente da dire. E' stato snervante ma niente di più e dice che non crede che adesso la pol. sia migliore.
Certo, ad un'amica di mio fratello hanno ridato tutte le "proprietà" (ville) che aveva prima della DDR, e non credo che questa si lamenti .
Secondo non dovevano mica restituile proprio tutto tutto

in tema di DDR, oltre al museo segnalato nel primo post, aggiungo:

- il Forum di storia contemporanea a Lipsia.
mostra interattiva sulla storia della DDR, dalla fine della II° guerra mondiale fino alla sua fine.
http://www.hdg.de/index.php?id=4719&L=1

- il museo della Stasi, sempre a Lipsia. con il bunker segreto visitabile.
http://www.runde-ecke-leipzig.de/cms/in ... ?id=76&L=1

- il punto di osservazione Alfa a Geisa nell'ex DDR, oggi museo.
una ex base americana, situata sul confine tra le due Germanie, da cui si teneva d'occhio la DDR.

- la casa sul confine a Lipsia.
una sorta di museo in stile check-point Charlie.