Parto da queste due frasi
est_rane0 ha scritto:uno straniero in Russia sara' sempre straniero, e su questo sono tollerantissimi, infatti non discriminano affato per il colore della pelle: sei straniero e basta
sfolli ha scritto:Anche io ho notato un razzismo esagerato in russia.... non solo verso i caucasici, verso i neri, ecc, ma per esempio anche un antisemitismo molto radicato...!
........omissis......
Qui in Italia parliamo di razzismo a vanvera.... lì sono razzsti per davvero.... altro che cori indicanti chiaramente atteggiamenti di discriminazione teritoriale....! E vai con le multe...:!
Purtroppo quello scritto è la sintesi della Russia. Specialmente questi ultimi anni c'è una forte tendenza ad alzare e distendere un po' troppo il braccio destro. E la cosa grave (anche se grave è inesatto in quanto quel comportamento è da cogl*oni e sempre sbagliato) è che l'odio dai centro asiatici/caucasici si sta spostando anche verso gli europei.
E' inutile stare a filosofeggiare su cosa sia la Russia e cosa significhi russo, a questa gente non frega nulla di dove sei, prima ti prendono a mazzate e poi ti chiedono (forse) di dove sei. La discriminante sono i capelli neri o lo sguardo caucasico/centro asiatico, tutto il resto è filosofia. Il parlare russo è addirittura controproducente, rischi che pensano che tu li stia prendendo per il c**o, va bene solo per capire quello che stan dicendo ma MAI far vedere di conoscere la loro lingua se non in maniera stentatissima.
Io vivo in una zona normale, media borghesia e studenti MGIMO ma l'altra sera son stato costretto a prendere il taxi per uscire. Perchè? Semplice, l'amica con cui ero in casa ha sentito cori poco incoraggianti che rimandavano ad un poco simpatico quindicennio. E non è la prima volta.
Sfolli parlava di scene da Sud Africa. Secondo me invece la situazione è molto differente. A parte pochi cre**ni (ma molto influenti) l'apartheid non era un sentimento diffuso, non c'era odio verso i neri, al massimo paura per quello che era successo nei paesi vicini e la convinzione - sbagliatissima - che governando in quel modo si potessero evitare le scene viste in Rodesia o Angola. Qui, invece, per moltissimi versi è molto peggio. La società è intrinsicamente razzista, il disprezzo per certi popoli è trasversale ed attraversa tutte le classi sociali estremizzandosi man mano che si scende verso il basso. E che si acuisce con l'altro grande problema della Russia, l'alcolismo. La maggior parte delle aggressioni, perchè di queste ultime più pestaggi ed omicidi si parla - mica di cori sulla vendita dei fiori o banane lanciate in campo -, avviene infatti nelle serate di venerdì e sabato quando il tasso alcolico schizza alle stelle.
D'altronde è facile canalizzare l'odio verso queste popolazioni. A parte un retaggio storico di disprezzo è molto più semplice dare la colpa dei propri problemi (personali o, n questo caso, di alcune classi sociali) a fattori esterni che cercare di modificare la situazione. E canalizzare l'odio (più o meno) sopito verso certi gruppi è la via più comoda per mantenere l'equilibrio interno (si, a me vengono i brividi a leggere queste cose nel 2011 però è così).
Pensate, questo è quello che mi scrive una carissima amica "
Be careful in evenings - i told you, that you can be percieved as a guy from Caucasus by some people and have problems becuase of that... convince them immediately that you are Italian. I'm really scared thinking about you alone in Moscow, I wish you were here with me. Or me there with you)))) ".
Non sono un sociologo ed ancora meno posso prevedere il futuro ma condivido l'analisi di Max, la Russia non è un paese per "diversi". Vi porto 3 esempi:
1) un mio conoscente, famiglia normale, abituato a viaggiare per il mondo. Sapete cosa pensa dei caucasici/centro asiatici? che sono delle scimmie e dovrebbero essere educati a bastonate finchè non diventano esseri umani
2) amica russo-armena, una delle ragazze più ricche di Mosca. Cresciuta anche lei all'estero è tornata qui per vari motivi, ragazza se la vedete normalissima, prende addirittura la metro. Però dalle 5 di sera in avanti ha paura e si muove solo in taxi, ovviamente ufficiale, e chiama a caso una qualsiasi persona appena entrata ed ogni 10 minuti circa dicendo dove si trova.
3) amico carissimo, ometto ogni dettaglio perchè è una persona famosa. Ha rischiato tante volte di essere picchiato in quanto i suoi vestiti, normali a Milano, Londra o NY qui son visti come "diversi" (esempio scarpe bianche) e quindi è "automaticamente" identificato come possibile gay. E per questo motivo "da punire" (ah, anche a me è successa la stessa cosa, sono stato pesantemente insultato in metro perchè avevo i mocassini viola acceso)
Concludo con questo pensiero: Qui lo scrivo e qui lo nego ma ricordatevi che in Russia esiste ancora la schiavitù. E quando parlo di schiavitù intendo proprio schiavi pagati - se va bene - 100 dollari al mese, privati del passaporto (indi illegali) e di ogni diritto. Ed altro che il racket di chi chiede l'elemosina o le prostitute da noi, qui è molto peggio (ma non voglio assolutamente entrare nei dettagli, se volete altre info cercate su google).
Edt: ed aggiungo, se mai avessi un figlio MAI e per nessuna ragione al mondo lo farei crescere in questo paese. Una figlia si, ma solo fino alla fine delle superiori poi via in Europa o negli Usa.
latvia ha scritto:e a Mosca tra l'altro ho conosciuto anche una figlia di un italiano passato da quelle parti negli anni 80'....a vederla te ne accorgi subito che è "nostra" ma poi parla solo russo,perchè è cresciuta in Russia con la madre
Se studia alla MGIMO ed il nome inizia con la K la conosco