ViaggiatorIndipendenti.it

Mi è capitato tra le mani questo ottimo articolo di Paolo Rumiz, uno degli scrittori di viaggio più utili e preziosi dei nostri giorni, ci racconta la nuova bucarest o meglio seminuova Bucarest dopo 20 anni dalla rivoluzione presunta o quel che fu ( lui era là anche 20 anni fa )

http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... atore.html

Negli ultimi anni sono stato 3 volte a Bucarest ne ho avuto varie impressioni differenti anche se mai del tutto negative, anche a Bucarest da fonti locali è arrivata la crisi 100000 licenziamenti , lavori precari malpagati e con salari dimezzati da 600 a 300 euro tanto qualcuno che accetta il posto c'è sempre, call center per i reclami bagagli Alitalia spostati in loco dove vi risponderanno solerti ragazze rumene che hanno imparato l'italiano.
Il vecchio quartiere di Lipscani diventato centro di divertimento quasi all' inglese ( più sobrio e senza ubriachi ), le solite buche, lavori perenni in centro, fili elettrici aggrovigliati ovunque, eppure Bucarest ha fascino e un' antica bellezza che non è stata del tutto cancellata dagli scempi e dalle revisioni urbanistiche di Ceausescu.
L' antica gloria resta comunque tra le righe e sorprende tra antiche ville, viali parigini, facciate scrostate e piccole chiese nascoste e quasi dimenticate.
La sicurezza è più che buona a quel che si dice tanti zingari sono emigrati altrove sembra la maggioparte in Italia o altrove.

Lipscani vuoi dire? è centrale, che locali avete trovato lì?

Regie è il quartiere universitario dove sono alcuni locali

est_rane0 ha scritto:Lipscani vuoi dire? è centrale, che locali avete trovato lì?

Regie è il quartiere universitario dove sono alcuni locali

si Lipscani mi era sfuggita un p in battitura ho corretto

La zona Lipscani e vie annesse sono un concentrato di pub, disco pub, disco vere e proprie sembra da qualche anno ne abbiano aperti sempre di nuovi.

Siamo andati sul classico Twice che resta un bel locale sebbene a Capodanno la vita di disco sia troppo affollata e poco rappresentativa ovunque, sono stati ristrutturati varie vecchie abitazioni dimore di zingari e trasformate in locali disco bar, locali ce ne sono un' infinità ci vuole tempo per
esplorarli tutti ma in giro c'è un bel movimento di gente, comunque l' impressione che ci si è fatta in Romania dopo alcune esperienze fatte è che : se non si ha qualche aggancio in generale ognuno in disco etc si fa i cavoli suoi nel bene e nel male

La notte tra il 25 e il 26 dicembre scorso, la Rai ha trasmesso un documentario sui giorni della rivoluzione del 1989: solo video dell'epoca, amatoriali o della tv romena, sottotitolati in italiano. Davvero bellissimo!!
Peccato solo che, come sempre accade, l'hanno trasmesso alle 3 di notte!

Leo il Grande I ha scritto:La notte tra il 25 e il 26 dicembre scorso, la Rai ha trasmesso un documentario sui giorni della rivoluzione del 1989: solo video dell'epoca, amatoriali o della tv romena, sottotitolati in italiano. Davvero bellissimo!!
Peccato solo che, come sempre accade, l'hanno trasmesso alle 3 di notte!

Credo si tratti di questo :

IL GIORNO DELLA RIVOLUZIONE
(Italia/Romania, 1994, col., 142')
Regia: Leonardo Celi
Negli ultimi giorni del dicembre 1989 il regime di Ceausescu viene rovesciato da una rivoluzione che culmina nella fucilazione del dittatore e di sua moglie. Il film di Leonardo Celi mostra non solo gli avvenimenti del 21 e 22 dicembre 1989 ("il giorno della rivoluzione") ma anche il periodo precedente ( i due mesi di protesta degli studenti e gli scontri con le orde di minatori armati di asce e bastoni) e quello successivo, il periodo della borsa nera, dell'emigrazione, e soprattutto della delusione e della normalizzazione, quando i protagonisti della "rivoluzione" si accorgono ancora una volta di essere stati usati dalla nuova classe politica emergente.

Grazie Jena, l'articolo mi era sfuggito, interessante!!

mi intrometto spammando anche qui il racconto della nostra tappa iniziale a Bucuresti:

http://www.otraweb.it/europa-altri-cont ... arest.html

è descritta la mia visione che poi svilupperò meglio nel racconto del nostro ritorno a fine viaggio.

Ancora devo andare a Vienna ( viewtopic.php?f=3&t=1342 ) ma già vi rompo con l'ormai consueto viaggetto marzolino.

Bucarest.

L'hotel potrebbe essere questo: http://www.tripadvisor.it/Hotel_Review- ... arest.html alla gara de nord.

Staremo 3 giorni quasi interi (arrivo il venerdì mattina ripartenza domenica nel tardo pomeriggio).
Che fare? cosa vedere? dove mangiare e bere? Vita notturna al minimo (magari qualche locale dove suonano musica): saremo due amici con le rispettive mogli.

Grazie.

L'hotel è centrale ma non centralissimo ma considera che Bucarest, in un certo modo è come Roma, nel senso che non tutte le cose da visitare sono concentratissime in un'area e comunque più che altro si passeggia osservando questi palazzi o costruzioni. Opere d'arte o monumenti ce ne sono pochi.

Come centro vero e proprio prendi come riferimento sulla mappa Lipscani, il clamoroso quartiere ex volgare fiore all'occhiello della città. Ex volgare in quanto i lavori di restauro oramai l'hanno fatto diventare un grazioso salotto buono
Da non perdere la visita al Palatul Parlamentului, il palazzo di Ceausescu, una delle costruzioni più imponenti al mondo.
E poi lunghe camminate tra piata Romana, piata Universitatii, il Teatro Nazionale, il Circolo Militare Nazionale, il parco Cismigiu, il Municipio, la sede della Banca Nazionale, l'Hanul lui Manuc (la storica locanda dei viandanti del'600), la vecchia corte, il monumento a Vlad Tepes, bouleverd Unirii con le sue fontane, piata Constitutei, l'Arco di Trionfo, il monumento agli aviatori, il parco Kiseleff, piata Victoriei, il palazzo del governo, il monumento alla Lupa, piata Romana, piata Revolutiei col palazzo da dove Ceausescu scappò in elicottero, la stravagante casa della figlia e...non per ultimo...il mitico "ponte di Radaulpa"... "un ponte che non è un ponte" mai identificato nella zona della Gara du Nord...

Mi hai fatto venire voglia di tornare a Bucarest
Come mio giudizio personalissimo, una città in cui devi recartici più volte per capirla e magari fartela piacere.

aggiungo alcune considerazioni :

per mangiare provate anche se in teoria non è rumena ma cucina serba la taverna surbului noi ci siamo trovati benissimo a Brasov

http://tavernasarbului.ro/bucuresti/taverna_en.html

non lontano dalla " sovietica " Casa della stampa libera vicino al bel parco Herastrau ( eventualmente c'è il museo della vita contadina rumena all' aria aperta ) tempo permettendo.

Come dice il Geo : Bucarest non ti entra subito nella pelle : mischia la maestosità dei viali Parigini, ad una decadenza e trascuratezza generale , e i bei palazzi ci sono eccome, fossero ben tenuti , che testimonia uno sfavillante tempo che fu ,
se aggiungiamo che è stata in parte praticamente semidistrutta e ricostruita secondo le velleità da architetto e urbanista di Ceausescu in stile realista sovietico , sventrando interi quartieri, spostando chiese e radendo al suolo un' intera parte della città , il quadro è fatto.

Nonostante tutto la città ha fascino : consiglio lunghe camminate , per trovare una piccola chiesa di stile bizantino nascosta con affreschi meravigliosi , un particolare palazzo in stile gotico o classico lungo i viali , senza dimenticare il Museo Nazionale di Arte – situato nell’ex Palazzo Reale , insomma almeno 3 giorni pieni a Bucarest ci vogliono per avere un' idea di quella che è pur sempre una capitale da 2 milioni di abitanti ricca di sfacettature, segnata dalla storia nel bene e nel male ed
in via di miglioramento, evoluzione e trasformazione.

Jena Plissken ha scritto: è pur sempre una capitale da 2 milioni di abitanti ricca di sfacettature, segnata dalla storia nel bene e nel male ed
in via di miglioramento, evoluzione e trasformazione.

E' questo che ci incuriosisce.

Intanto grazie al geometra e a te .

Figurati la curiosità è l' arma in più di viaggiatori come noi

un turista classico difficilmente andrà a Bucarest o ne tornerà deluso elogiandone la bruttezza o i particolari negativi che per noi sono " marginali ", bisogna saper guardare e sfatare i luoghi comuni, senza per altro enfatizzare nel bene e nel male , a volte rido quando sento qualcuno pretendere di conoscere un posto e liquidarlo dopo 2 giorni veloci, senza far caso alle sfumature , alle periferie , senza aver parlato o conosciuto qualche abitante del luogo, si può averne un' idea o affermare che ci son capitali più " belle " esteticamente per carità ma alla fine c'è tutto un substrato di storia, di urbanistica, di perchè una città è così, di unicità e peculiarità, di presenze e assenze, che sono fondamentali giusto per darne un giudizio al di là dei gusti personali quanto meno valido e comunque sempre passibile di revisione.

scriverò qualcos' altro su Bucarest appena avrò tempo

Cerco anche di recuperare al più presto "Ad Est" di Capitani-Coen (http://www.einaudi.it/libri/libro/flavi ... 8880619048), ne abbiamo già parlato nel forum.
Mi era sembrato un libro azzeccato e mai banale.
Adatto per un primo approccio sgombro da pregiudizi sull'est.

palaz ha scritto:Cerco anche di recuperare al più presto "Ad Est" di Capitani-Coen (http://www.einaudi.it/libri/libro/flavi ... 8880619048), ne abbiamo già parlato nel forum.
Mi era sembrato un libro azzeccato e mai banale.
Adatto per un primo approccio sgombro da pregiudizi sull'est.

si l' ho letto ed è valido avendo visto piano piano tutte le città presenti nel libro direi che è un ottimo inizio e una buona infarinatura pre viaggio e magari ti riservirà in futuro

Jena Plissken ha scritto:Figurati la curiosità è l' arma in più di viaggiatori come noi

un turista classico difficilmente andrà a Bucarest o ne tornerà deluso elogiandone la bruttezza o i particolari negativi che per noi sono " marginali ", bisogna saper guardare e sfatare i luoghi comuni, senza per altro enfatizzare nel bene e nel male , a volte rido quando sento qualcuno pretendere di conoscere un posto e liquidarlo dopo 2 giorni veloci, senza far caso alle sfumature , alle periferie , senza aver parlato o conosciuto qualche abitante del luogo, si può averne un' idea o affermare che ci son capitali più " belle " esteticamente per carità ma alla fine c'è tutto un substrato di storia, di urbanistica, di perchè una città è così, di unicità e peculiarità, di presenze e assenze, che sono fondamentali giusto per darne un giudizio al di là dei gusti personali quanto meno valido e comunque sempre passibile di revisione.

Come ribadisco, molti posti vanno rivisti una seconda o più volte per comprenderli e "bellezza" di un luogo non è solo l'arte riconosciuta ma è anche altro e molto di più. E' questo che molta gente non vuole capire: Parigi o Firenze ospitano magari bellezze artistiche clamorose ma anche Pristina o Bucarest presentano schemi architettonici, storici o culturali che possono emanare altrettanto fascino anche se a livelli diversi.
La differenza la fa il motivo del viaggio. La curiosità, ceme dice giustamente Jena, è uno di questi.

E' in preparazione e in via di pubblicazione in onore di Palaz che mi ha ispirato

un mio speciale articolo su Bucarest già nelle mani del Geometra

Bucarest nel secolo scorso era paragonata a Parigi dai più.

geom.Calboni ha scritto:Bucarest nel secolo scorso era paragonata a Parigi dai più.

e considerata una delle città più belle del mondo

ho riletto dopo un anno l' articolo di Rumiz da cui ha preso spunto il topic, è davvero splendido secco e preciso

a voce ti parlerò di un' idea che mi era venuta ma che mi dimentico sempre , potrebbe essere fattibile

per tornare al presente non si è certo messi bene leggendo questo

http://www.balcanicaucaso.org/aree/Roma ... ica-rumena

Jena Plissken ha scritto:

geom.Calboni ha scritto:Bucarest nel secolo scorso era paragonata a Parigi dai più.

http://www.balcanicaucaso.org/aree/Roma ... ica-rumena

non ho capito se l'articolo parla della Romania o dell'Italia -

palaz ha scritto:

Jena Plissken ha scritto:

geom.Calboni ha scritto:Bucarest nel secolo scorso era paragonata a Parigi dai più.

http://www.balcanicaucaso.org/aree/Roma ... ica-rumena

non ho capito se l'articolo parla della Romania o dell'Italia -

Quando la crisi economica generale non ha lasciato loro niente da fottere agli altri non è rimasto loro che fottersi fottersi tra di loro...