Considerazioni sparse sulla Nord Corea e la situazione attuale, sono prese da altre discussioni:
perche' non intercettano i mssili?
La guerra e' anche denari.
Facendo un esempio piu' classico non ha senso "sprecare" anche un Patriot* per interecettare uno Scud che gia' sai finira' in mare senza colpo ferire.
Anche perche' poi non avresti nulla da lamentarti alla stampa-pubblico: << Tizio mi sta lanciando dei pericolosi missili addosso>> che negli ambienti militari tutti sanno benissimo invece che otto su dieci li butti giu' tranquillamente e non sono poi chissa' che minaccia per un paese avanzato militarmente come gli Usa.
Se invece non sai come intercettarli ( un paese magari piccolo ) anche in quel caso ti conviene lamentarti per cercare di scuotere gente piu' potente all'Onu in tuo aiuto.
* Prezzo Patriot per gli amici 3 milioni di dollari al pezzo. Se la Corea del nord vuol buttare i suoi soldi in continui bagni al mare di missili faccia pure. Idem Seul con altrettante azioni dimostrative di bombardamento.
Negli Usa Donald Trump e' sotto osservazione dei suoi nemici politici, deve stare attento a cio' che fa. La stampa americana e' sempre pronta a segnalare ogni eventuale spreco di denaro. Va tenuto conto anche di queste sciocchezzuole di questi tempi laggiu'.
https://www.washingtonpost.com/news/mor ... f028854dadhttp://edition.cnn.com/2017/03/16/ameri ... /index.htm
Gli ultimi missili poi sono stati lanciati come messaggio alle manovre congiunte di Corea del Sud e Stati Uniti di questi giorni, manovre ritenute un test di invasione (a ragione, con ogni probabilità... asd asd asd ).
In un mondo non dominato da una informazione anglosassone, probabilmente il pazzo da fermare ad ogni costo, il sanguinario con il potenziale per distruggere il pianeta, il guerrafondaio seminatore di odio, non sarebbe il cicciottello coreano, ma il ciuffo rosso...
e' un Leitmotiv storico e cronico, quello dell'informazione monocolore ( almeno la piu' prosima che noi riceviamo ) e quella del nemico da indicizzare periodicamente. Ma come quello che in quel settore strategico di mondo, ognuna di quelle nazioni, da Seul, a Tokyo, a Pechino, a Pyeongyang ( ma scendendo piu' in giu' e cambiando lo scenario abbiamo Manila, Kuala, Hanoi, ecc. che fanno altrettanto ) faccia sempre e comunque il suo ruolo-copione nella rappresentazione.
Ne abbiamo gia' discusso che Seul e Tokyo non siano esattamente delle nazioni gandhiane anche oggi.
Ma Ciuffo Rosso sarebbe Trump? Seguendo il discorso inizialmente avevo inteso il buon vecchio Rosso Malpelo di Verga asd asd che nel discorso dei LeitMotiv e degli indicizzati ci rientrerebbe tutto..
intercettare ed abbattere un missile è di fatto una dichiarazione di guerra?
I missili sono armi quando contengono ordigni, sono semplici vettori in tutti gli altri casi. Quelli lanciati dalla Corea del Nord sono vettori che uno stato ha tutto il diritto di testare, considerando che hanno traiettorie suborbitali (non volano nello spazio aereo di un Paese, per intenderci) e che vengono lanciati in modo da partire dal territorio nazionale e ricadere nello stesso od in acque internazionali.
I test costituiscono un rischio e sono un problema-pericolo condannabile se chi li fa non informa i vicini dell'esercitazione stessa. Per esempio Russia e Usa, gia' da quando si era Urss, avevano ed hanno l'abitudine di comunicare i test di missili balistici, per evitare incidenti anche fosse soltanto il rischio di interpretare il lancio come un attacco reale ( nonostante questo problemi ci sono stati comunque ). Tiizio comunica a Caio il giorno X alle ore Y lancio Z in direzione W. Caio ne prende atto e si regola.
Buttare giu' un missile altrui inoltre, aldila' delle dichiarazioni-azioni guerra ( se si vuole le guerre si evitano lo stesso, lo si e' visto ultimamente con l'aereo russo abbattuto dai turchi cui non ha fatto seguito nessun conflitto, ma solamente una diatriba-ritorsione commerciale ed una temporanea inflessione dei rapporti diplomatici poi appianata) diviene un rischio, una collisione non inzialmente prevista che ricade con frammenti sul terreno in area non preventivata. Quindi oltre ai costi, far procedere il missile fino al suo inabissamento previsto senza toccarlo e' sempre preferibile all'abbattimento con ricaduta possibile di materiale indesiderato sul suolo giappponese che un danno minimo imprevisto puo' sempre comportarlo. Gli urti non sono sempre perfetti.
Cosa diversa se la politica ha gia' deciso proprio la dimostrazione di forza al nemico e/o se se c'e' gia' uno stato di guerra tra le parti. Qua il gioco diplomatico e' gia' saltato o lo si vuole far saltare. Ed ecco la situazione di messaggi netti anche non necessari come per esempio l'affondamento della Belgrano nella guerra delle Falkland decisa dalla Thatcher quando la nave si stava allontanando senza minacciare gli inglesi e senza cercare lo scontro. Ma era una situazione diversa e gia' di guerra in essere anche se quei morti si potevano evitare.
Ma le atomiche evitano o chiudono le guerre...*
* Almeno fino ad oggi settembre 2017 e' andata cosi'
E' d'obbligo perche' il futuro nessuno di noi ha la sfera di cristallo, e la politica non e' annoverabile tra le scienze esatte come fosse chimica o matematica. Esiste sempre l'imponderabile dietro l'angolo.
Il paradosso dei paradossi e' che armi tanto potenti e distruttive siano storicamente diventate delle garanti della salvaguardia della pace.
Ma e' un paradosso gia' dei latini: << se ami la pace, prepara la guerra>>. Avranno avuto buoni motivi per dirlo.
Dotarsi di strumentazioni missilistiche a medio raggio, uscire dal NPT ed infine testarne una decina in tre mesi non si cataloga più come pericolosa provocazione all'ordine stabilito e alle leggi internazionali?
Un tempo gli sceriffi erano più reattivi.
Dipende.
Il caso del Pakistan e' stato uno di questi. Ci si e' mossi non troppo vivacemente, quei test atomici e la dotazione di Islamabad di tali armi servi' ad attenuare-spegnere e far restare sul convenzionale i conflitti con l'India e non farli allargare.
Ci fu chi aiuto' la produzione pakistana, ossia proprio i cinesi. Poi arrivo' Musharaff (ed in mezzo l'annullamento americano del debito, riutilizzato ancora nel riarmo ).
Ad oggi a "democrazia" ristabilita laggiu' si ha prolifreazione netta di armi atomiche per quel paese e si sospetta abbiano passato qualcosa anche ai sauditi e proprio ai nordcoreani.
Aldila' di borbottii e sanzioncine non e' che si sia fatto qualcosa di concreto e soprattutto discussioni fiume/polveroni come per Iran e Nord Corea.
Ma e' possibile che la nuova condotta nordcoreana sia come eterodiretta da pechino per qualche motivo?
Credo che se non avesse le spalle ben coperte si sarebbe già calmato da un pezzo, invece va avanti da mesi con una provocazione dopo l'altra.
E' una teoria che non si puo' escludere.
Se fosse vero il passaggio dal Pakistan a Pyongyang, cio' non potrebbe essere avvenuto senza il volere-benestare della Cina ( partner storico di entrambi ).
Se dietro il topolino c'e' la montagna e' un problema alla Castro. Se invece la montagna ha scaricato i topolino e' un problema alla Saddam Hussein.
Consiglio sicurezza nazioni uniti in riunione tra circa un'ora. ( fatto martedi' )
Tornando al discorso cinese di ieri, oggi "protesta formale cinese" oltre ai solti inviti di abbassare i toni per tutti.
Per come la vedo io riprendendo il discorso non vedo una spinta cinese per alzare il rumore internazionale di crisi in loco. Certo la teoria come dicevo non puo' essere esclusa ma ci vedo una via di mezzo.
Da un lato la Cina non ha certo piacere ( come gli altri del club ) che si aggiunga un paese al "club dei nucleari", cosi' come non ha piacere nelle cose che fanno rumore. Dall'altra pero' non ha nessun interesse a mollare la sua presa-interesse-predominio nella penisola coreana settentrionale.
in pratica fa capire che comanda lei, gli occidentali aldila' del parellelo non potranno passare e sara' comunque garante dlla sovranita' territoriale nordcoreana se ci saranno violazioni di Seul o dei suoi alleati. Esiste un perimetro cinese ( che pero' e' in spansione ) che Washington non deve toccare.
Il regime nordcoreano subisce l'influsso cinese ma fino ad un certo punto. Si sa che i coreani ( tutti i coreani ) ci tengono a non essere completi pupazzi di cinesi o giapponesi che siano, ma sanno che senza l'appoggio cinese ( e indirettamente il russo ) sarebbero quasi diplomaticamente isolati e senza protezione. L'obiettivo di questi stati piccoli e' tirare il guinzaglio ma non spezzarlo.
La mia opinione e' che sarebbe sbagliato fare embarghi completi o compltamente isolare la Nord Corea. Il regime si comporta cosi' poiche' si sente minacciato ed in difficolta (e conomicamente non se la passa neanche benissimo )'. Aumentandogli il cappio attorno al collo reagirebbe trincerandosi ancor piu' e rialzando il tiro per far capire di potersi difendere/aggredire.
Se davvero voglio spegnere i fuochi e non far proliferare riarmi nella penisola dovrebbero lasciare vie e canali aperti.
Credo che questa sara' l'idea anche di Russia e Cina oggi al consiglio ( fatto poi martedi' ndr ). Linea che vedo corretta ( ovvio questi stati fanno cosi' anche per tutelare i propri interessi ).
Se la Cina davvero si e' stancata a gestire le bizze di Kim per scaricare la pressione da se stessa o pensa che stia esagerando e sia poco controllabile potrebbe fare l'invasione per il cambio di regime?
Questa e' una cosa che abbiamo gia' detto assieme tempo fa.
Se vi fosse la necessita', concordata da parte cinese, di un cambio di vertice in Nord Corea sarebbe Pechino e solo Pechino ad agire. Con continuazione di un regime filocinese, comunista o non comunista ma sempre filocinese.
Senza ricorrere all'invasione cinese che sarebbe una marea umana e di mezzi rapida sulla Nord Corea ( ed e' un ' eventualita' che Kim sa benissimo ) basterebbe un semplice colpo di stato interno coadiuvato dai cniensi stessi scegliendo un membro dell'entourage di Kim o dell'esercito popolare coreano.
I motivi dell'India sono gli stessi della Cina, ci sono materie prime in Nord Corea che si vuole continuare sfruttare in maniera esclusiva. Che e' una storia analoga all'Iran dal quale Dehli e Pechino hanno sempre voluto continuare ad importare petrolio a buon prezzo. qui siamo un passo avanti, vi e' proprio un controllo cinese su certi siti estrattivi ( all'epoca parlai del molibdeno ad esempio ).*
*Un nuovo fattore strategico di primo piano puo' essere l'eventuale presenza e scoperta di giacimenti di Terre Rare (l'oro del futuro ) in Nord Corea, materie di cui la Cina, maggiore e quasi unica titolare mondiale vuole mantenere l'esclusiva e farne il prezzo in monopolio.
per chi volesse approfondire sulle Terre Rare:
http://www.metallirari.com/scoperto-un- ... -del-nord/http://www.agichina.it/focus/notizie/ld ... -rarerdquo