ma tu guarda, abbiamo viaggiato a distanza di pochi giorni e abbiamo avuto impressioni molto molto diverse
intanto un piccolo appunto: Yangon non e' la capitale. La capitale e' Naypyidaw.
Per il resto, consapevole delle esperienze di diversi amici che son stati in Birmania negli anni passati, io non l'ho trovata quasi per nulla diversa dalla Thailandia come "turistificazione": si vede benissimo che negli ultimi 4-5 anni il boom del turismo e' stato massiccio, son stati costruiti (sia a Yangon che Mandalay) diversi centri commerciali (certo, siamo ancora lontani dal Siam Paragon di Bangkok ma e' ormai roba di pochi anni anche per quello) con brand internazionali, i venditori nei mercati sono rompiscatole tanto quanto in altri paesi del sud est asiatico ed e' stata massiccia anche la costruzione di alberghi e resort privati (con la giunta militare tutte le strutture erano in mano allo stato), visibile soprattutto nelle aree di New Bagan e nei paesini intorno al lago Inle. Le strutture private sono un vantaggio sicuramente perche' han fatto scendere i prezzi ma insomma, l'urbanizzazione in fieri in certe aree e' parecchio evidente, Nyaungshwe e' tutto un cantiere. E un po' di tristezza che dire sta cosa la mette. Certo, una maggiore onestà di fondo rispetto al furbissimo thailandese l'ho riscontrata (ma ricordatevi anche che la Thailandia non e' solo Bangkok ed in aree piu' piccole la gente e' meno ruffiana ed approfittatrice), pero' temo che ormai sia solo questione di tempo. L'unico paese, ed ormai il sud est asiatico l'ho girato davvero praticamente tutto, che ho trovato diverso da questo punto di vista e' il Laos.
Il cibo a me ha deluso immensamente. a parte che dopo qualche giorno son stata male ma vabbe' questo puo' capitare ovunque, l'ho trovato monotono e ripetitivo, alla fine fanno semplicemente il riso al curry con la carne che ci vuoi aggiungere tu o le verdure se non vuoi mangiare carne. e stop. scordatevi la varieta' di gusti e sapori della cucina thailandese o di quella vietnamita.
Andiamo sui posti: io sono partita da Yangon, dove son stata circa due giorni, che non mi e' dispiaciuta e che anche io ho girato usando grab o oway ride. poi ho comprato un volo per Bagan preferendolo alle 10 ore di bus. A Bagan ho girato in bicicletta non fidandomi a portare lo scooter, e devo dire che e' stato piacevole e divertente. Bagan e' splendida, ci sono alcuni dei templi che sono bellissimi e che ho rivisto piu' volte, la pagoda Shwezigon a me e' piaciuta anche di piu' di quella di Yangon, e tutta l'area e' piacevolissima da girare in bici, pochi tratti in salita (davvero pochissimi), per il resto pianeggiante, e davvero disseminata ovunque di resti di templi che al tramonto si accendono di rosso fuoco. Bagan non ha la magnificenza di Angkor, e' piu' "intima", "raccolta", meno appariscente diciamo, ma passare due giorni li' e' stato davvero molto bello.
Preso anche io il bus per il lago inle, dove ho dormito quasi tutto il tempo quindi mi sono poco accorta delle problematiche delle strade in costruzione
tra l'altro bus comodissimo coi sedili che si reclinavano quasi completamente...
Il lago inle m'e' parso l'apoteosi del turistificio, purtroppo. A cominciare dai "pescatori" finti all'inizio pagati solo per farsi fotografare. Pero' c'e' da dire che a pochi chilometri da Inle (purtroppo raggiungibile solo in taxi, perche' e' in the middle of nowhere) c'e' la perla autentica ed imperdibile di questo viaggio, una delle cose piu' belle che abbia mai visto non in Myanmar ma in tutta la mia vita: Kakku. Uno spot con circa 2000 bellissimi stupa con colori che vanno dall'oro al bianco al rosa con in cima del campanelli che suonano leggeri trasportati dal vento. E' un posto assurdo e bellissimo, che non si puo' perdere per nessun motivo al mondo, vale tutti i 30 euro che ho pagato di taxi per andare e tornare (poi perche' ero sola, il costo e' a macchina, in piu' ci si divide la spesa).
Mandalay io l'ho girata in bici invece che in taxi (cosa che a Yangon e' proprio proibita, sembra ci sia stato un incidente molto brutto diversi anni fa e da allora hanno vietato l'accesso al centro sia a scooter che a biciclette), e' semplicissima da girare avendo una struttura per lo piu' quadrata. Il top di Mandalay e' la salita alla collina, ci vuole circa una mezz'ora di buon passo ma merita assolutamente, soprattutto al tramonto. Con l'hotel dove alloggiavo ho organizzato anche il tour alle antiche citta' imperiali che e' stato molto interessante.
Io sono ripartita per l'Italia poi da Bangkok dove cerco sempre di ripassare per fare un po' di shopping prima del rientro.
Considerazioni finali: e' stato un bel viaggio, ma forse son partita con aspettative troppo alte, dovute ad anni di racconti favolosi sul Myanmar di diversi amici che son stati tempo fa. temo proprio che quel Myanmar non esista piu', e comunque quello che ha da offrire, almeno secondo me, pur nella bellezza indubbia della piana di Bagan e di qualche chicca che ho indicato, e' nettamente inferiore alla varieta' artistica e naturale offerte da Thailandia e Vietnam. Cosi' come e' nettamente inferiore nella autenticita' e semplicita' del contatto con le persone rispetto al Laos. Vale la pena indubbiamente, ma mentre in Thailandia e Vietnam son gia' tornata piu' volte e ci tornero' in Myanmar non penso tornero', non ne vedo il motivo.