Alcune considerazioni: (venute fuori già sul forum russia-italia e le riporto giustamente anche qui)
- A differenza di Russia, Bielorussia ed Ukraijna (in base alle mie esperienze) la milizia è tutta un'altra cosa. (In Armenia, Georgia ed Azerbaijan milizia non pervenuta)
E' vero che ad Almaty i mie due compari sono stati chiusi in una stanza e perquisiti ma ne sono usciti altamente indenni e , a detta dei due, la milizia si è comportata comunque bene.
Anche sugli Altai (ma non anticipo il racconto
) quella notte tutto alla fine andò bene.
Tutte le altre volte che ci hanno fermato è stato in treno in quanto in Kazakhstan, abbiamo intuito, tutti i treni sono presidiati. La milizia viaggia a turno sul treno con controlli, verifiche e controlla l'eventuale disordine.
Con noi si sono mostrati tutti gentili tra cui una volta si sono anche seduti con noi a chiedere notizie su Toto Cutugno
e l'Italia in genere, un'altra volta che, non trovando biglietto, abbiamo viaggiato in obshij (l'ultima classe del treno) con la marmaglia, ci hanno chiesto i motivi del nostro viaggiare in quel modo e che si sarebbero prodigati per trovarci un posto in kupè (ma i posti poi non c'erano davvero).
In strada, anche notandoci stranieri, non ci hanno mai fermato.
Da questo punto di vista è stato molto più rilassante del giro in Caucaso dove ci/mi fermavano a vista da 300 metri ogni 10 minuti ed era diventato stressante. Anche perchè non sai mai cosa in realtà vogliono da te
Naturalmente, però, come ho scritto, mai abbassare la guardia
- Nell'ex URSS, Toto Cutugno, Celentano, etc. sono conosciuti da tutti e nominati dall'80% della popolazione.
In Kazakhstan, non esagero, il 100% della popolazione appena sapeva della nostra italianità recitava, quasi a memoria, Toto Cutugno, Adriano Celentano, commissario Cattani (in quest'ordine) e solo dopo iniziava una conversazione
- Di Almaty ed Astana ce lo si poteva immaginare ma di Ust o Pavlodar non proprio. L'inglese tra i giovani non sarà largamente diffuso ed anche se non lo parlano tutti, qualcuno conosce almeno 2-3 parole. In altre zone ex URSS non abbiamo trovato questo livello. Naturalmente la maggior parte dei giovani parla solo russo ma...anche 2-3 parole e basta qualcuno si è trovato nelle città
- io non ho mai studiato russo. ho imparato a leggere il cirillico sulle strade di Minsk
durante la mia prima gita lì e poi ho sempre cercato di leggere, capire ed esercitarmi anche a scrivere l'italiano in cirillico
.
E' vero anche che ho una leggera base di serbo (l'ho studiato pochissimo dopo averlo iniziato ad imparare viaggiando) ma anche quel pochissimo di russo che posso sapere l'ho imparato a furia di viaggiare e di calarmi nella realtà locale.
Bisogna però dire che in zone come l'Altai o, ribadisco, nel Caucaso russo senza neanche una parola forse non ci vai ma, almeno fino ad ora, non ho mai avuto problemi a viaggiare senza conoscere la lingua.
Devi essere anche predisposto mentalmente però, alcune persone sono così tarate mentalmente che vogliono solo parlare inglese e non imparano neanche "ciao" in lingua locale.
Il bello del viaggio, per me, è anche districarsi con la tua (mia) ignoranza e la lingua locale. Una volta che la parli...che gusto c'è a viaggiare e ad infilarti o ad uscire da eventuali situazioni più delicate?