Mi sono letto il topic tutto d'un fiato dopo aver guardato tutte le foto di Fede.
Essendo ebreo ed avendo visitato piu' volte lo stato di israele (oltre ad aver vissuto a Gerusalemme per 5 mesi tra il 99 ed il 2000) potrei essere immediatamente accusato di essere di parte e/o come troppo spesso accade di sentirmi dire "eh ma voi fate questo e quest'altro...". Sono cittadino italiano, quindi di cio' che fa il governo di uno stato che non e' il mio non rispondo e non ne voglio rispondere...
Non voglio nemmeno entrare troppo nel merito delle ragioni del viaggio di Fede, ognuno sostiene le cause per cui crede.
Ho avuto la fortuna di poter parlare con gente palestinese che vive nella west bank (non siamo andati nei campi profughi, ma tante persone ci hanno aperto le porte delle loro case e ci siamo intrattenuti in quella di un rappresentante), di poter ascoltare la loro sofferenza e i racconti sui soprusi che ogni giorno subiscono dall'esercito israeliano.
D'altra parte, ho avuto la stessa fortuna di poter parlare anche con gente che vive nei kibbutzim della Galilea che ci ha raccontato cosa significhi essere svegliati nel cuore della notte ed avere 3 minuti esatti per lasciare le proprie case e raggiungere i rifugi antimissile (so che non era nello scopo del vostro viaggio, ma uscendo dalle logiche di partito, non pensi Fede che sia giusto sentire le due campane? Non mi dire che la versione israeliana la leggiamo tutti i giorni sui giornali di casa nostra perche' sai bene che non e' cosi', anche in questo campo l'informazione non e' sempre veritiera...).
Tutto questo nel 99, quando girare per Gerusalemme e per tutta Israele da soli non era assolutamente un problema, quando Arafat e Barak erano vicinissimi ad un accordo di pace, quando Sharon non aveva ancora fatto la ca***ta di quella maledetta passeggiata sulla spianata delle moschee.
Insomma, io tuttora non riesco a farmi un'idea precisa sulla situazione, soprattutto perche' non vivo li'. Penso comunque che la soluzione migliore sia ovviamente quella di "due popoli e due stati" e fosse per me i coloni li manderei tutti al militare (visto che la maggior parte di loro non lo fa pur essendo obbligatorio) invece di passare il tempo a occupare case ed il muro, nonstante il numero di attentati all'interno di israele sia diminuito (ma secondo me non grazie al muro come invece vogliono farci credere), non credo risolva niente.
Penso anche che piu' volte non si e' avuto abbastanza coraggio, soprattutto nel 2000 a camp david, perche' clinton non ha spinto di piu' su barak e arafat? perche' sia barak che arafat non hanno avuto quel pizzico di coraggio in piu' per arrivare ad una soluzione pacifica? Li' si' che si era vicini per davvero. Ora sembra che solo Rabin avesse capito che la pace si fa con i nemici...
Poi se da un lato gli israeliani continuano a votare coglioni come Netanyahu e dall'altra parte la gente si affida a Hamas, allora si' che non si arrivera' mai a nulla...
Ci sono poi un paio di precisazioni che mi sento di fare, visto che ne e' uscito un topic estremamente interessante mi sembra giusto essere precisi nei dettagli che a volte riguardano anche "l'altra parte":
non voglio e non posso credere che i soldati israeliani "fucilino" (stesso verbo usato da Fede) un bambino che gioca per strada giusto per puro divertimento. Piu' volte, anche recentemente, mi e' capitato di parlare con amici di ritorno dal servizio militare e spesso uscivano fuori le stesse cose che ha visto e raccontato Fede, ma mai la questione dell'uccisione per puro divertimento. Non crediate che per i soldati sia cosi' facile servire nei territori, molti di loro se ne starebbero molto piu' volentieri in un ufficio, ma purtroppo e' il governo che decide ed il militare e' obbligatorio. Inoltre con che spirito ce ne staremmo tutto il giorno ad un check-point sapendo che siamo costretti a fermare tutti ma che qualsiasi delle persone che fermiamo potrebbe avere addosso una bomba e farsi esplodere esattamente quando inizio ad interrogarlo?
La questione dei confini poi e' sempre stata un casino, ma e' innegabile che quando l'ONU approvo' la risoluzione 181 a novembre del 47, questa fu accettata dall'Agenzia ebraica che a quell'epoca rappresentava la popolazione di quello che divenne nel 48 lo stato di israele. Tutti i paesi arabi rifiutarono.
Poi si puo' discutere ore se quella fosse la soluzione migliore o meno, ma in quel momento tutti si fidavano dell'ONU e quella era stata la decisione...
Gli anni di militare sono 3 per gli uomini e due per le donne in Israele, Dario avevi tolto un anno a tutti...
Infine (anzi mi scuso per la lunghezza del post e per la totale assenza di connessioni logiche fra i vari pezzi), avrei qualche domanda su questa affermazione:
Jena Plissken ha scritto:A mio avviso chi ha immaginato una soluzione del genere lo ha fatto consapevolmente, la storia dei due piccioni con una fava : americani ed inglesi con l' egida delle nazioni Unite hanno messo deliberatamente gli ebrei in una situazione permanentemente instabile al fine di limitarne l' influenza economica ed culturale ( creado uno stato ad hoc in una polveriera ) e per questo si sono serviti degli ovvi problemi che sarebbero nati con palestinesi ed arabi ,oltrettutto come " amici " di Israele avrebbero avuto sempre una porta aperta sul Medio Oriente.
Cosa intendi Jena per "influenza economica e culturale"? ed eventualmente cosa c'era di pericoloso in una eventuale "influenza economica e culturale" da parte degli ebrei? (tra l'altro il regno unito si astenne in quella votazione...)
Come dice una canzone scritta da un coro di bambini ebrei e palestinesi,
Salam, alenu ve al kol ha-olam (pace, a noi ed al mondo intero)!
ps: spero nessuno si sia sentito offeso dalle mie parole, nel qual caso mi scuso e vi assicuro che non era mia intenzione.