Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Lebowski » 20/07/2009, 20:44

Lebowski e il dono dell’ubiquità…
Attraversare le strade e farsela sotto dalla paura…
Spari di pistola in lontananza nella notte…

L’avvenimento più incredibile mai visto prima nei viaggi di Lebowski, avvenuto in un pomeriggio sulla spiaggia di Durazzo.

Questo e molto altro ancora in

Albania: oltre ogni possibile immaginazione

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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Daje » 20/07/2009, 21:04

Lebowski ha scritto:Spari di pistola in lontananza nella notte…


uhhh racconta racconta :?

Lebowski ha scritto:L’avvenimento più incredibile mai visto prima nei viaggi di Lebowski, avvenuto in un pomeriggio sulla spiaggia di Durazzo.


/popcorn mode on :geek:
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Jena Plissken » 20/07/2009, 21:13

Tiri la pietra e poi nascondi il braccio ? :lol: :lol:

Siamo tutt' orecchie ;)
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

il mio nuovo blog : http://jenaplissken.tumblr.com/
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Moran » 20/07/2009, 21:55

Stappo una birra e mi metto comodo. :mrgreen:
...quel misterioso gerundio dell'anima che è l'eterno presente del viaggio.
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda scareface » 20/07/2009, 22:20

skizzate per tutti?


scusate mi sono cangaizzato :lol:






pero' voglio senti' la storia degli spari notturni :D
- Anton -

qui tu non riderai, tu non piangerai qui si riga dritto e basta!

Destinazioni passate presenti e future - Fotogallery viaggi - scare playlist [pdf]


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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda geom.Calboni » 20/07/2009, 22:55

scareface ha scritto:pero' voglio senti' la storia degli spari notturni :D

ma quali spari... era l'amico di Lebowski che tuonava dopo un bel piattone di fasuoli pllagi tipici di tutta l'Albania... :D
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Lebowski » 20/07/2009, 23:32

Ok, fresco di stesura. Sono tornato oggi pomeriggio. Ecco la prima parte. Daje:
per te e per voi del gruppo di Roma ho pure una fotografia scattata su un viale di Tirana. Una dedica personale della gente del posto.

I giorni prima e il giorno 1. L’impatto devastante e il dono dell’ubiquità.

“Sai, ho visto che Alitalia ha sparato una serie di offerte. Una mi ispira: Tirana, Albania. Quando mai ci potrà ricapitare? 130 euro”. Avevo deciso di fare il viaggio in solitaria ma per educazione mi sono sentito costretto a dirlo anche ad altri amici, pongo questa domanda a G. e al Gustel. Ero convinto del loro no per i motivi più disparati. Purtroppo, o per fortuna, ottengo 2 sì.
Siamo partiti in tre, quindi. Ma il Gustel - causa indecisione fino all’ultimo minuto - è partito in solitaria un giorno prima perché l’offerta per partire lo stesso giorno era finita.
A M. non l’abbiamo detto, visto che ancora prima di fargli la domanda fatidica già sapevamo che non avrebbe avuto le ferie. Gli abbiamo solo chiesto “hai ferie a luglio?” senza entrare nei particolari.
Memore del primo commento al lavoro alla notizia che andavo a Vilnius (un paio di anni fa) “ah, vai a donnine” e dell’esclamazione infastidita della mia “amica” L. alla notizia che andavo a Cracovia “ah, vai a Cracovia…” decidiamo di non dir niente a nessuno, ove possibile, o di dire altre luoghi. Un po’ perché è meglio che M. non lo sappia, altrimenti ci rimane male perché non l’abbiamo portato, un po’ perché con L. non ho ancora skizzato (non temete, non sarà un racconto canga style!), un po’ perché ho le palle piene di spiegare alle persone che non sono mignotte e che comunque se pensano ciò vuol dire che non capiscono un cazzo.
Risultato?
Alla partenza, la squadra è così formata:
io e G. in viaggio il 16
il Gustel è salpato il 15
Volo Alitalia – Tirana con rientro (questa volta assieme) il 20 luglio.
2 giorni a Tirana (3 per Gustel) e 2 a Durres
Per le vicende sopra esposte ci ritroviamo però in questa situazione:
Io
per L. “a Spalato”
per mia sorella “Spalato”
per M. “sono via al mare, in Puglia, volo Bergamo-Brindisi con G.”
per il lavoro “non ho ancora deciso: Jesolo, Bibione o Lignano”

G.
per il lavoro “in Liguria”
per M. “al mare con me a Brindisi”

Gustel
per il lavoro “in Spagna”
per gli altri, compreso M., ”in Croazia, vicino a Spalato”

Il Gustel cambia appositamente la falsa destinazione a M. proprio per rendere più credibile il fatto che non viaggiando assieme non stiamo andando via senza di lui.

In pratica, per molte persone siamo stati ovunque in quei giorni, in mezza Europa, ma nella realtà eravamo insieme in Albania. Abbiamo avuto il dono dell’ubiquità se mai qualcuno verrà a sapere del nostro segreto. O, se ci gireranno le palle, avremo un altro dono: quello di mandare allegramente a quel paese la gente qualora dovesse scassare i maroni.

Il giorno della partenza ci rechiamo in aeroporto. Se mi avessero detto, solo un anno fa, che avrei volato con Alitalia sarei scoppiato a ridere. sarà Airone a farci atterrare a Tirana. Ma la cosa più sorprendente avviene quando passo l’imbarco a Malpensa. Mi controllano i documenti e lo steward mi comunica: “l’hanno messa in Business!”. Mai avrei pensato di volare in Business. Sorrido ed esclamo sorridente “grazie!”.
La stessa cosa avverrà con G.
Non c’è una grande differenza tra Business ed Economy se non per lo spazio laterale dei sedili, visto che sono due, e per il cibo. A noi arriva una colazione con tutto, dal formaggio (scartato ovviamente: è una colazione!), al cornetto, alla scelta di caffè etc. allo yogurt. Insomma: tutto. All’Economy solo una scelta tra biscottini o salatini.
L’aereo è pieno, la cosa mi sorprende: così tanta gente in viaggio verso l’Albania in un giorno infrasettimanale di luglio. Ma la cosa che mi lascia più perplesso è un’altra: il 95% della gente è albanese. Saremo sì e no una quindicina di italiani. In Business ci siamo finiti, mia ipotesi, perché erano finiti i posti in Economy. In Economy, presumo dalla tipologia di persone, ci sono “di diritto” 4 persone su 16. Gli altri 12 sono lì per il mio stesso motivo: una botta di culo.
E su questi 12, 10 sono italiani. Strano. Se la statistica non è un’opinione, la scelta non è stata casuale. Mah, un po’ razzista la cosa. Ma visto che non è colpa mia, che ci guadagno, che a botta di culo in fondo è minima visto che non è tutto questo privilegio, godo alla faccia di chi è rimasto in economy. Tra loro il Gustel il giorno precedente, che infatti si becca una bella presa per i fondelli al nostro arrivo.
I pregiudizi sugli albanesi? Il viaggio sarà fatto anche per sfatare alcune cose, è una delle motivazioni che mi ha fatto scegliere questa meta inusuale. Vedere con gli occhi e tastare con le proprie mani la realtà. Noto però che alla partenza un uomo sale a bordo con la gazzella della polizia e verrà ritirato all’aeroporto di Tirana dalla pula albanese. L’aeroporto è il più piccolo che abbia mai visto: ma non importa. Siamo arrivati. Sono in Albania e l’avventura sta per cominciare.

Il primo impatto con la realtà albanese è devastante. Non tanto per chissà cosa, ma per il tempo: il termometro segna 35 gradi. Che divenne addirittura poco al raggiungimento - dopo aver accuratamente evitato i soliti tassisti abusivi (molto rompiballe quelli albanesi) - del pullman che da Rinas ci porterà a Tirana. Veniamo accolti da un “Italiani? Albanesi e italiani fratelli!” esclamato dall’autista. È un pullman vecchio per noi, anzi: probabilmente era così vecchio che una volta viaggiava proprio da noi. Una volta. Infatti non ha alcun tipo di aria condizionata a bordo ed è lasciato allegramente in pieno sole in attesa della partenza. Per prendere un po’ di refrigerio viaggerà con le porte aperte (giuro) ma l’attesa e i primi minuti sono da ricovero. Sto male, e non sono il solo. Ci saranno 50 gradi. Come minimo. grondo letteralmente di sudore. Una doccia, se abbasso la testa cadono copiose le gocce. I primi 10 minuti e i 5 minuti di attesa sull’autobus prima della partenza sono infernali per il caldo insostenibile. Potessi tornare indietro nel tempo accetterei l’invito dei tassisti, ma ci penseranno alcune cose e alcune scene a farmi tornare indietro nel tempo, nei giorni seguenti, specie a Durazzo. Ma stavolta non si tratta di qualche minuto, ma di qualche decennio.
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda geom.Calboni » 21/07/2009, 0:49

mi sa che siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
come scrissi, l'Albania è l'ultimo baluardo in Europa delle emozioni forti. Correvano gli anni '70... ;)

avverto una certa nostalgia... :|
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Lebowski » 21/07/2009, 19:49

Geo, qualcosa ti avevo già accennato quando ero là. Mi sa che le impressioni sono le stesse, però ho visto solo Tirana e Durres. Il ritorno al passato l'ho vissuto solo a Durres, Tirana è la capitale quindi comunque è "moderna". Tu hai visto e vissuto di più.

Cambio di programma. Il racconto prosegue, ma non sarà più cronologico ma per argomenti, altrimenti non ci capirei più una fava. Con dovute impressioni, aneddoti, racconti, etc. Ovviamente le impressioni sono soggettive. Forse meno scanzonato, ma la tappa sconosciuta ai più lo richiede.

Albania – Italia: ci divide una striscia di mare, ma la differenza è molto più larga. Brevi considerazioni personali.

Sono lontani i tempi in cui arrivavano con le carrette del mare disperati. Guardavano la tv italiana che mostrava loro un falso El Dorado. Ora è rimasta l’ammirazione verso l’Italia, vista ancora come un esempio ma meno illusorio, e la lingua parlata: quasi tutti conoscono l’italiano. “Italiani amici” o “Italiani fratelli” l’ho sentito più di una volta.
Uno dei motivi del viaggio era vedere una sorta di ultima frontiera prima dell’arrivo degli yankee, i turisti che la invaderanno negli anni a venire. Si nota subito che:
1) vogliono aprirsi al turismo
2) vogliono sentirsi europei, nel senso di appartenenti all’UE, cancellando il passato
In entrambi i punti la strada è ancora molto lunga, più di quanto loro pensino. È un viaggio nel tempo, indietro, in tutti i sensi. Le strutture ricettive non mancano, per carità. Ma per fare capire questo concetto basti pensare che non esiste un ufficio turistico. A Tirana, così mi han detto, e penso pure nelle altre città albanesi. Non c’è nemmeno la volontà di fregare i turisti, che vengono ben accettati, se italiani. Su questo tema tornerò con vari racconti; non sopportano, tra i turisti, i Kosovari. Molti albanesi li odiano, questo mi ha sorpreso, visto le vicende storiche con gli odiati serbi. Una sorpresa è stata il trovare un bel po’ di italiani in visita turistica. Intendiamoci: non molti, ma sicuramente più di quanto pensassi.
Emblematica la frase del gestore dell’albergo di Tirana, durante quattro chiacchere di conoscenza, dopo che gli avevo detto che ero rimasto sorpreso dal fatto che gli italiani erano ben visti:
“voi italiani non fate troppo casino, pagate, vi divertite (con un gesto fa capire che la f. è una delle motivazioni che spinge l’italiano a viaggiare): non c’è niente di male e fate benissimo”.
I vandali, non molti, sono passati prima di noi. Ma non vedrete italiani modello Costantino, quello è sicuro.
O forse la frase è dovuta ai suoi anni passati a lavorare qui. Ci conosce bene.

Sul secondo punto, che dire…
La voglia di sentirsi “europei” è ben rappresentata dalle tante bandiere Ue presenti in città, negli alberghi, quasi ovunque. Troverete la loro bandiera (molto bella) e accanto quella blu con le stelle gialle.
Oltre a quelle della Nato, vista per loro come una sorta di ingresso nel mondo nuovo per abbandonare quello vecchio, dell’Est. Loro in fondo ci sono entrati anni fa (nella Nato). Da noi è quasi sconosciuta. Inoltre, le elezioni sono appena terminate e come capita anche da noi molti muri hanno ancora i manifesti elettorali. Destra o sinistra poco importa: molti di questi hanno la bandiera UE.
La voglia di appartenere all’Ovest ha i suoi contro. Un paio di esempi.
Le ragazze sono ormai modello fighette milanesi (non temete: ci tornerò su questo argomento) ma non “cagano” il turista per altri motivi, non per altezzosità o presunta superiorità.
E la tv ha moltissimi canali modello MTV. La musica è emblematica in tal senso: è un minestrone mal riuscito. Un tentativo maldestro di imitare il vicino invidiato. Ad ogni ora del giorno e della notte ci sono canali musicali che trasmettono video di albanesi/e cantanti. È un miscuglio di hip hop o pop music modello “Britney Spears / Aguilera & co.” con forti basi di musica araba, quasi turca. E chi canta veste all’occidentale, con tutti movimenti simil “gangsta rapper americani”. Ma è uno scimmiottare. È quasi difficile capire dove termini l’imitazione e cominci l’originalità. Ne viene fuori una sorta di “Mai dire TV” esilarante.
Scusate se tratto di temi musicali, ma trovo che sia uno dei primi fattori culturali che mostra la cultura di un popolo e la sua contaminazione con le altre culture, una delle più permeabili in tal senso.

Dopo queste impressioni e considerazioni (un bel panettone, lo so) ecco proseguire la mia avventura (per temi).
Ultima modifica di Lebowski il 22/07/2009, 10:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Lebowski » 21/07/2009, 19:51

La sicurezza. A domanda rispondo.

Se raccontassi ad amici dove sono stato ci sarebbe questo dialogo:
“Dove sei stato?”
“Albania”
E poi una domanda su un argomento e una su un altro. L’altro sarebbe sicuramente la sicurezza.
È un paese sicuro. Polizia ovunque come le guardie giurate, giorno e notte. Una delle cose incredibili viste è stata proprio il vedere un guardia giurata, di giorno, fuori da una banca. Armata di kalashnikov, giuro.
Non l’ho fotografata onde evitare una sua possibile incazzatura e il pericolo di ritrovarmi il sedere pieno di buchi.
Non ho mai avuto la sensazione di pericolo. L’unica scena di violenza l’ho vista la prima sera fuori da un locale: i rom vendono sigarette nel quartiere del divertimento, sono parecchi. Un paio si sono presi a ceffoni, probabilmente per questioni di territorio.
Ma l’ultima sera a Tirana, verso le 2 di notte, al rientro in albergo, proprio a 100 m dal cancello sentiamo in lontanza due spari. Giuro. O almeno era qualcosa di molto, ma molto simile a uno sparo. Il rumore non proveniva da G., noto petomane. Così mi ha garantito. Il loro suono ha posto fine alle serate di Tirana, ormai stanchi siamo rientrati in albergo.
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Lebowski » 21/07/2009, 19:55

Strade, smog, traffico. Un’esperienza che ti cambia la vita. Sempre che questa continui.

Attraversare una strada in Albania è un’esperienza unica, adrenalinica. Sia che tu stia al semaforo di un passaggio pedonale con il segnale verde, sia che tu lo faccia in qualunque punto di questa: di conseguenza il semaforo pedonale può pure non esserci, tanto... ci saranno sempre e comunque auto che passeranno nella tua direzione senza la minima intenzione di fermarsi. Un vero e proprio slalom.
La guida, poi, è da pazzi. Emblematiche le rotonde: non esiste precedenza. Tutti entrano nella rotonda e fanculo gli altri. Passa chi entra per primo, è più aggressivo o ha l’auto più grossa (e quindi il pisello più piccolo, secondo una famosa teoria. Infatti io ho sempre avuto auto piccole).. Una volta ho attraversato la strada con il segnale verde, ovviamente è scattata nella mia direzione un’auto. L’autista mi ha fatto il segno di 3 con la mano, sapevo che per i serbi corrisponde a vittoria. Però non so a cosa coincida per gli albanesi. Avrei voluto salutarlo con un solo dito alzato, il medio, ma in meno di 2 secondi era già a 300 metri. E visto il diverso significato non avrei voluto comunicargli qualcosa di buono.
Lo smog di Tirana è infestante. Ma a Durazzo si è aggiunta la nebbia (documento 1, di giorno). Strada non asfaltata e quindi nebbia di polvere, niente illuminazione e le due avventure più adrenaliniche in tal senso:
attraversare la strada accanto all’albergo di Durres, il ritorno in aeroporto sul taxi.
La prima avventura è stato qualcosa di nuovo, a tratti divertente. Ricordo ancora quando, chiedendo informazioni alla reception sul miglior locale di Durazzo, ci venne detto “è vicino, venti minuti a piedi”. Va detto che noi eravamo piuttosto fuori. La strada era una sorta di tangenziale con, non l’ho ancora capito, tre o due corsie. Una asfaltata, le altre no. La sera l’illuminazione è praticamente assente. In Italia non ho mai viste certe strade, forse negli anni 60 erano presenti. Per loro è assolutamente normale l’attraversamento, che consiste nell’evitare accuratamente le auto provenienti da sinistra, fermarsi in mezzo, evitare quelle da destra. In mezzo a una gigantesca nube di polvere. A volte mentre eri in mezzo poteva capitare che un’auto, contromano, provenisse da sinistra. Non era insolito. Potevi metterci anche 10 minuti per attraversarla. Adrenalina pura. Cacarella garantita. Poi, sarà che è diventata abitudine, una giorno ci siamo divertiti ad attraversarla un paio di volte. Così, solo per provare emozioni. Una di queste è stata filmata.
Ma l’idea di farci un paio di km a piedi in mezzo alla polvere per raggiungere la disco, con la vita messa a repentaglio, l’abbiamo scartata. Taxi e via. Anche perché saremmo arrivati bianchi per via della polvere e dubito che ci avrebbero fatto entrare. Da notare la costante presenza, con gabbiotto, di un poliziotto messo a dirigere il traffico, proprio al di là della strada. Cosa diriga non l’abbiamo ancora capito visto che è un continuo fischiare e fare cenno alle macchine di andare, cosa che loro fanno ovviamente anche senza la sua presenza. Non ha mai, dico mai, fermato il traffico per far attraversare i pedoni. Se una persona dovesse avere problemi di deambulazione è meglio che si metta l’anima in pace e stia dal suo lato della strada. Oppure chiami il taxi per attraversarla. Noi l’attraversavamo perché sul nostro lato non c’era nulla, di là c’erano spiaggia e locali.

Il viaggio verso l’aeroporto per il rientro è stato da film. Siamo in tremendo ritardo. Il volo parte alle 11:50 (poi sarà in ritardo, come all’andata, di circa 45 minuti: brava Alitalia!). Il check in chiude alle 10:50. Alle 10:10 siamo ancora in albergo in attesa del taxi. Eccolo arrivare, gli comunico che siamo in ritardo. Il tassista si prende bene, è una sorta di invito a nozze: guidare come se fosse un videogioco. Il tragitto è da paura, intermezzato da continui colpi di clacson e da una parola che suona come “ashlashla” ripetuta ad almeno una quindicina di persone con annesso gesto con il braccio del tipo “vaffanculo, levati dai coglioni”. La rotonda che troviamo sul tragitto ovviamente è come se non esistesse. Si infila dentro e se ne frega. Arriviamo alle 10:47, per un pelo.

(continua)
durres.JPG
La strada di fronte all'albergo di Durazzo.
durres.JPG (78.43 KiB) Osservato 4764 volte
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda geom.Calboni » 21/07/2009, 20:39

stai dipingendo le cose come davvero sono. forse meglio di come l'ho fatto io.
tutto questo quadro però, per me, non è negativo come potrebbere essere per molti. io vedo il lato positivo: la semplicità da noi oramai perduta.
certo dovranno fare molto per portarsi almeno in pari ma...è proprio questo "antico" che mi esalta.

dove ,lo trovi più in Europa?
qualcosa nel resto dei Balcani ed in alcune zone del sud Italia. per il resto è tutto, grosso modo, uguale.
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Lebowski » 22/07/2009, 10:05

geom.Calboni ha scritto:stai dipingendo le cose come davvero sono. forse meglio di come l'ho fatto io.
tutto questo quadro però, per me, non è negativo come potrebbere essere per molti. io vedo il lato positivo: la semplicità da noi oramai perduta.
certo dovranno fare molto per portarsi almeno in pari ma...è proprio questo "antico" che mi esalta.

dove ,lo trovi più in Europa?
qualcosa nel resto dei Balcani ed in alcune zone del sud Italia. per il resto è tutto, grosso modo, uguale.


Meglio non lo so, non credo. Non dire così, mi emozioni. ;)

In linea di massima sono d'accordo. Vengo da un piccolo paesino di campagna, non è perduta nemmeno da noi; c'è ancora, è solo diversa.
Continuerò la descrizione, con tutto ciò che è successo, compreso un tentativo di avvelenamento che ci ha rovinato l'ultimo giorno.
Ultima modifica di Lebowski il 22/07/2009, 13:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda pibi » 22/07/2009, 10:55

Lebowski ha scritto:Strade, smog, traffico. Un’esperienza che ti cambia la vita. Sempre che questa continui.

Attraversare una strada in Albania è un’esperienza unica, adrenalinica. Sia che tu stia al semaforo di un passaggio pedonale con il segnale verde, sia che tu lo faccia in qualunque punto di questa: di conseguenza il semaforo pedonale può pure non esserci, tanto... ci saranno sempre e comunque auto che passeranno nella tua direzione senza la minima intenzione di fermarsi. Un vero e proprio slalom.
La guida, poi, è da pazzi. Emblematiche le rotonde: non esiste precedenza. Tutti entrano nella rotonda e fanculo gli altri. Passa chi entra per primo, è più aggressivo o ha l’auto più grossa (e quindi il pisello più piccolo, secondo una famosa teoria. Infatti io ho sempre avuto auto piccole).. Una volta ho attraversato la strada con il segnale verde, ovviamente è scattata nella mia direzione un’auto. L’autista mi ha fatto il segno di 3 con la mano, sapevo che per i serbi corrisponde a vittoria. Però non so a cosa coincida per gli albanesi. Avrei voluto salutarlo con un solo dito alzato, il medio, ma in meno di 2 secondi era già a 300 metri. E visto il diverso significato non avrei voluto comunicargli qualcosa di buono.
Lo smog di Tirana è infestante. Ma a Durazzo si è aggiunta la nebbia (documento 1, di giorno). Strada non asfaltata e quindi nebbia di polvere, niente illuminazione e le due avventure più adrenaliniche in tal senso:
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La prima avventura è stato qualcosa di nuovo, a tratti divertente. Ricordo ancora quando, chiedendo informazioni alla reception sul miglior locale di Durazzo, ci venne detto “è vicino, venti minuti a piedi”. Va detto che noi eravamo piuttosto fuori. La strada era una sorta di tangenziale con, non l’ho ancora capito, tre o due corsie. Una asfaltata, le altre no. La sera l’illuminazione è praticamente assente. In Italia non ho mai viste certe strade, forse negli anni 60 erano presenti. Per loro è assolutamente normale l’attraversamento, che consiste nell’evitare accuratamente le auto provenienti da sinistra, fermarsi in mezzo, evitare quelle da destra. In mezzo a una gigantesca nube di polvere. A volte mentre eri in mezzo poteva capitare che un’auto, contromano, provenisse da sinistra. Non era insolito. Potevi metterci anche 10 minuti per attraversarla. Adrenalina pura. Cacarella garantita. Poi, sarà che è diventata abitudine, una giorno ci siamo divertiti ad attraversarla un paio di volte. Così, solo per provare emozioni. Una di queste è stata filmata.
Ma l’idea di farci un paio di km a piedi in mezzo alla polvere per raggiungere la disco, con la vita messa a repentaglio, l’abbiamo scartata. Taxi e via. Anche perché saremmo arrivati bianchi per via della polvere e dubito che ci avrebbero fatto entrare. Da notare la costante presenza, con gabbiotto, di un poliziotto messo a dirigere il traffico, proprio al di là della strada. Cosa diriga non l’abbiamo ancora capito visto che è un continuo fischiare e fare cenno alle macchine di andare, cosa che loro fanno ovviamente anche senza la sua presenza. Non ha mai, dico mai, fermato il traffico per far attraversare i pedoni. Se una persona dovesse avere problemi di deambulazione è meglio che si metta l’anima in pace e stia dal suo lato della strada. Oppure chiami il taxi per attraversarla. Noi l’attraversavamo perché sul nostro lato non c’era nulla, di là c’erano spiaggia e locali.


http://www.youtube.com/watch?v=BoibsDuv7GA :lol:

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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Lebowski » 22/07/2009, 11:43

Il ragazzo di campagna è un mio cult movie. Conosco le battute a memoria, al punto che pensavo di cambiare nick in Artemio. E forse siamo proprio così quando giriamo: ci siamo io e G., ovvero Severino Cicerchia, per i motivi già esposti in altre vicende! :lol:

La cosa dei Kosovari ha sorpreso anche me, ma l'ho sentita da 4 persone, le uniche 4 che mi hanno parlato di loro (un po' poco per fare statistica, ma pur sempre il 100%). magari è stata sfortuna, una coincidenza, ma non credo. E un po' ho iniziato a odiarli anche io, erano nell'albergo a Durazzo. famiglie con i figli che girano a piedi nudi per l'albergo insozzandolo e, come se non bastasse, i bambini erano sempre attaccati all'unico pc in funzione a giocare ai giochini online. Sempre. S-E-M-P-R-E. Con il risultato che più di una volta l'hanno rotto.
Le kosovare, poi, sono dei cessi. ma su questo punto ci tornerò.
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Lebowski » 22/07/2009, 12:38

Le ragazze. Una sorpresa ricevuta e una (quasi) fatta.

Quando mia nonna mi parlava dei rapporti tra ragazzi e ragazze nei suoi anni di gioventù (gli anni 20) mi ricordo che mi diceva che uscire era difficile, ci si teneva al massimo mano nella mano, baci mai in pubblico e che uscire era già quasi sinonimo di matrimonio futuro.
Anche per le ragazze albanesi sembra, con i dovuti paragoni di epoca, la stessa cosa. Non stupitevi, ora spiego. Non dico che fosse così, per carità: siamo pur sempre in un altro secolo, intendo dire che sono “all’antica” e difficilmente daranno confidenza, specie ai turisti. È stata una mia impressione confermata anche da alcuni albanesi.
Non pensavo di trovarmi una sorpresa simile: la quantità di belle ragazze, in percentuale, è molto alta. È sul mio podio personale, e di luoghi ne ho girati un bel po’. Vestono bene, si curano, etc. e molte fanno girare la testa per guardarle meglio. Eppure non sono nemmeno riuscito a conoscerne una: negli altri viaggi almeno la conoscenza l’ho, molto spesso, fatta. Qualche volta si è passati oltre, non molte a dire il vero. (non specifico cosa intendo per oltre).
Non siamo ai livelli di Riga, come percentuale, ma poco ci manca.
Grandi differenze con le Kosovare, sicuramente meno carine, al punto che nella disco di Durazzo mi divertivo a indovinare se erano albanesi o kosovare: non saprò mai se ho azzeccato, ma sono quasi sicuro di averne imbroccate parecchie.
Tornando a loro già Edmun mi aveva detto che loro sono un po’ all’antica, ma il taxista che ci ha riportato in albergo a Durres sabato sera è stato chiarissimo:
“bella la disco?”
“Sì” rispondiamo.
“Di dove siete?”
“Crema, vicino a Milano”
“Non conosco, però ho vissuto tre anni a Legnano, facevo manovale. Cazzo, là si che mi divertivo. Mica qua. Ne conosci una e subito a pensare di matrimonio. Cazzo, Milano è meglio”.

A Durazzo la sorpresa l’ho tentata, non ricevuta.
Arrivati in albergo, saliamo al piano delle stanze. Ne abbiamo prese due e io dormirò da solo (era più conveniente).
Come saliamo ci sono le ragazze delle pulizie lungo il corridoio. Una è molto carina, incrocio il suo sguardo e lei sorride.
Entro in camera, lascio giù le valigie. Esco ancora sul corridoio, biondina, carina. Ancora saluti ma stavolta ha notato che l’ho notata. Fa caldo, porta un grembiule bianco e sotto solo la biancheria. È accovacciata a prendere le salviette e in tale posa finisco per far cadere volontariamente l’occhio sulle gambe che si trovano in bella mostra. Lei nota la cosa e fa un sorrisino, non le dispiace affatto. Anzi, le muove facendo alzare il grembiule che finisce per salire a livello coscia. Mi dimentico di essere all’estero e che conoscono l’italiano, guardo G. che è uscito sul corridoio “visto che bella? Domani mi sa che mi faccio trovare nudo in camera come entra” (per nudo intendo in slip, ma lei ha probabilmente inteso "come mamma l'ha fatto"). Probabilmente ha sentito, ma me ne frego.
Il giorno dopo tento il piano, un po’ quello della disperazione. Sento che sono arrivate, esco per farmi vedere. Saluti, lei c’è.
Sono vestito, vado nella camera degli altri due. Il Gustel dorme, comunico a G. che ho intenzione di effettuare il piano.
Torno in camera, mi sdraio sul letto e sono ancora vestito: maglietta e pantaloncini. Suona il telefono, è G. dall’altra stanza (cazzo mi telefona a fare! Sempre nei momenti meno opportuni).
Proprio in quei 2 minuti di conversazione sento una chiave che apre la porta. È lei, sa benissimo che ero in camera e probabilmente si ricorda pure della frase del giorno prima.
Come apre fa finta di rimanere sorpresa: “ahh" esclama, e richiude la porta. Riattacco il telefono, apro e le dico di entrare pure, tanto sto uscendo. Richiamo G. e gli comunico che non ce l’ho fatta. Intanto sono arrivate pure le sue colleghe, sento che scambiano qualche battuta e ridono.
Secondo me sapeva benissimo della cosa, si ricordava e pensava che mi avrebbe trovato così: aveva preparato la scena del finto sconvolgimento, in realtà poi ero "purtroppo" vestito e lei l'ha fatta lo stesso.
Una cosa innocente, se mi avesse trovato in mutande non ci sarebbe stato nulla di male (ok, sono un po’ pirla, ma non è che mi sarei fatto trovare in mutande volontariamente, sarei riuscito a farlo facendo sembrare la scena “normale” come se dormissi così, che poi era la verità: dormivo così).
Ultima modifica di Lebowski il 22/07/2009, 14:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda vilmer7 » 22/07/2009, 14:05

interessante e bella narrazione, artemio, direi romantica ;)
cavolo, ma il prima di partire è uno stress dalle tue parti: tra amici parenti e colleghi non si fa nessuno i cassi propri? :mrgreen:
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Lebowski » 22/07/2009, 14:10

vilmer7 ha scritto:interessante e bella narrazione, artemio, direi romantica ;)
cavolo, ma il prima di partire è uno stress dalle tue parti: tra amici parenti e colleghi non si fa nessuno i cassi propri? :mrgreen:


No, qua il problema è L. che ancora non si è fatta il mio!
E dopo questa battuta, un po' volgare lo ammetto (specie perché fatta a una donzella), da ban temporaneo, chiedo scusa. ma era servita su un piatto d'argento.
Nel pomeriggio provo a continuare la descrizione.
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Aideena » 22/07/2009, 14:29

Lebowski ha scritto:Le ragazze. Una sorpresa ricevuta e una (quasi) fatta.

Quando mia nonna mi parlava dei rapporti tra ragazzi e ragazze nei suoi anni di gioventù (gli anni 20) mi ricordo che mi diceva che uscire era difficile, ci si teneva al massimo mano nella mano, baci mai in pubblico e che uscire era già quasi sinonimo di matrimonio futuro.
Anche per le ragazze albanesi sembra, con i dovuti paragoni di epoca, la stessa cosa. Non stupitevi, ora spiego. Non dico che fosse così, per carità: siamo pur sempre in un altro secolo, intendo dire che sono “all’antica” e difficilmente daranno confidenza, specie ai turisti. È stata una mia impressione confermata anche da alcuni albanesi.
Non pensavo di trovarmi una sorpresa simile: la quantità di belle ragazze, in percentuale, è molto alta. È sul mio podio personale, e di luoghi ne ho girati un bel po’. Vestono bene, si curano, etc. e molte fanno girare la testa per guardarle meglio. Eppure non sono nemmeno riuscito a conoscerne una: negli altri viaggi almeno la conoscenza l’ho, molto spesso, fatta. Qualche volta si è passati oltre, non molte a dire il vero. (non specifico cosa intendo per oltre).
Non siamo ai livelli di Riga, come percentuale, ma poco ci manca.
Grandi differenze con le Kosovare, sicuramente meno carine, al punto che nella disco di Durazzo mi divertivo a indovinare se erano albanesi o kosovare: non saprò mai se ho azzeccato, ma sono quasi sicuro di averne imbroccate parecchie.
Tornando a loro già Edmun mi aveva detto che loro sono un po’ all’antica, ma il taxista che ci ha riportato in albergo a Durres sabato sera è stato chiarissimo:
“bella la disco?”
“Sì” rispondiamo.
“Di dove siete?”
“Crema, vicino a Milano”
“Non conosco, però ho vissuto tre anni a Legnano, facevo manovale. Cazzo, là si che mi divertivo. Mica qua. Ne conosci una e subito a pensare di matrimonio. Cazzo, Milano è meglio”.

A Durazzo la sorpresa l’ho tentata, non ricevuta.
Arrivati in albergo, saliamo al piano delle stanze. Ne abbiamo prese due e io dormirò da solo (era più conveniente).
Come saliamo ci sono le ragazze delle pulizie lungo il corridoio. Una è molto carina, incrocio il suo sguardo e lei sorride.
Entro in camera, lascio giù le valigie. Esco ancora sul corridoio, biondina, carina. Ancora saluti ma stavolta ha notato che l’ho notata. Fa caldo, porta un grembiule bianco e sotto solo la biancheria. È accovacciata a prendere le salviette e in tale posa finisco per far cadere volontariamente l’occhio sulle gambe che si trovano in bella mostra. Lei nota la cosa e fa un sorrisino, non le dispiace affatto. Anzi, le muove facendo alzare il grembiule che finisce per salire a livello coscia. Mi dimentico di essere all’estero e che conoscono l’italiano, guardo G. che è uscito sul corridoio “visto che bella? Domani mi sa che mi faccio trovare nudo in camera come entra” (per nudo intendo in slip, ma lei ha probabilmente inteso "come mamma l'ha fatto"). Probabilmente ha sentito, ma me ne frego.
Il giorno dopo tento il piano, un po’ quello della disperazione. Sento che sono arrivate, esco per farmi vedere. Saluti, lei c’è.
Sono vestito, vado nella camera degli altri due. Il Gustel dorme, comunico a G. che ho intenzione di effettuare il piano.
Torno in camera, mi sdraio sul letto e sono ancora vestito: maglietta e pantaloncini. Suona il telefono, è G. dall’altra stanza (cazzo mi telefona a fare! Sempre nei momenti meno opportuni).
Proprio in quei 2 minuti di conversazione sento una chiave che apre la porta. È lei, sa benissimo che ero in camera e probabilmente si ricorda pure della frase del giorno prima.
Come apre fa finta di rimanere sorpresa: “ahh" esclama, e richiude la porta. Riattacco il telefono, apro e le dico di entrare pure, tanto sto uscendo. Richiamo G. e gli comunico che non ce l’ho fatta. Intanto sono arrivate pure le sue colleghe, sento che scambiano qualche battuta e ridono.
Secondo me sapeva benissimo della cosa, si ricordava e pensava che mi avrebbe trovato così: aveva preparato la scena del finto sconvolgimento, in realtà poi ero "purtroppo" vestito e lei l'ha fatta lo stesso.
Una cosa innocente, se mi avesse trovato in mutande non ci sarebbe stato nulla di male (ok, sono un po’ pirla, ma non è che mi sarei fatto trovare in mutande volontariamente, sarei riuscito a farlo facendo sembrare la scena “normale” come se dormissi così, che poi era la verità: dormivo così).
Drugo, scrivi molto bene e ti faccio i miei più sinceri complimenti per il racconto..peccato per la palesissima lode alle donne straniere...
:roll:
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Re: Albania 2009: oltre ogni possibile immaginazione

Messaggioda Daje » 22/07/2009, 15:07

Aideena ha scritto:peccato per la palesissima lode alle donne straniere... :roll:


Aidì rassegnati, le italiane so troppo rompicojoni, questo no, quell'altro no, i tuoi amici me stanno sulle palle etc etc 8-)
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