Parchi d'Abruzzo (e dintorni)
L’Abruzzo è una regione meravigliosa, con mia moglie, ne avevamo parlato molto ed avevamo deciso di visitarlo quest’anno, poi dopo il 6 Aprile, quel terribile giorno del terremoto, ne parlammo ancora, considerando se era il caso di andare a visitare questa estate, quella terra, oppure rimandare a quando ci sarebbero state meno difficoltà, telefonammo all’ente del turismo della regione e ci dissero che al di fuori dell’area colpita dal sisma, non c’erano particolari problemi e che anzi saremmo stati ben accetti, in quanto la paura generalizzata aveva causato parecchie cancellazioni.
Abbiamo chiuso la porta di casa al mattino del 19 Agosto, sulla A1 fino quasi a Bologna non abbiamo trovato molto traffico, poi nell’attraversare la cintura di Bologna, a causa di qualche incidente, la marcia si è rallentata, successivamente sulla A14 verso Cesena si è ripreso ad andare.
Un paio di giorni al mare, poi venerdì 21 Agosto alla sera, abbiamo superato il confine tra Marche ed Abruzzo prendendo alloggio in un B.&B. a Controguerra (Te). Alla sera dopo cena nella piazza del paese era stato montato un ring per incontri di pugilato dilettanti (tre riprese per incontro da 1 minuto e mezzo l’una), abruzzesi contro marchigiani,…certi cazzotti…
Al mattino del sabato siamo tornati ad Ascoli Piceno per visitarla, poi al pomeriggio l’ultimo bagno nell’affollata spiaggia di Alba Adriatica. Quella sera a Controguerra, sempre in piazza, commedia dialettale “Un padre campa cento figli – cento figli non campano un padre”, qualche difficoltà nella comprensione linguistica ma piacevolissima.
Domenica mattina, lasciato il B.&B., abbiamo raggiunto Atri con la sua splendida cattedrale
ed i calanchi
proseguendo poi per Teramo che forse per il caldo era semideserta, anche qui, notevole la cattedrale
Ripreso il viaggio, il tempo ha cominciato a guastarsi, siamo entrati nel Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga, oltrepassando Montorio al Vomano ed arrivando a Pietracamela, paesino attualmente non visitabile perché molto danneggiato dal terremoto
salendo fino ai Prati di Tivo (circa 1500 m. alt.) ma il tempo era oramai compromesso.
Siamo scesi e ci siamo diretti ad Isola del Gran Sasso, dove nella frazione di San Gabriele, ci siamo sistemati presso un Ristorante a conduz. famigliare con affittacamere a 50 m. dal Santuario.
In questa città ci fermeremo 3 notti e devo dire che la scelta di fare la mezza pensione è stata ottima in quanto a cena ci venivano proposti e serviti ottimi piatti di cucina abruzzese, apprezzata anche la simpatia dell'intera famiglia.
Lunedì 24 Agosto, ore 7.30, mi sveglio e c’è molta luce, sollevando la tapparella, il Corno Grande del Gran Sasso appare in tutta la sua grandezza
La giornata inizia bene, dopo l’ottima colazione, chiedendo consiglio anche al figlio del proprietario, decidiamo di salire a Campo Imperatore passando da Castelli, famosissima per le sue ceramiche, un bel panorama ma con numerosi segni del terremoto.
Lasciamo Castelli, saliamo, direzione Rigopiano, la vista del territorio sottostante è molto bella,
Passiamo attraverso dei fitti faggeti ed arriviamo sull'altopiano di Campo Imperatore
Ci dirigiamo verso Castel del Monte che improvvisamente ci appare sotto
proseguiamo nella discesa ed incontriamo Calascio
la strada per S. Stefano di Sessanio è interrotta, dobbiamo scendere alla SS17 fino a Barisciano e risalire per incontrare
qui il terremoto c'è andato pesante, pochissima la gente rimasta, è rimasto aperto un agriturismo, un bar, ma ci dicono che l'acquedotto è interrotto.
lasciamo S. Stefano di Sessanio e saliamo nuovamente, da lontano scorgiamo le rovine di Rocca Calascio
fino ad arrivare nuovamente nella desolata ed affascinante prateria dell'altopiano di Campo Imperatore (15 Km. di lunghezza per 5 Km. di larghezza ad una altitudine media di 1800/2000 m.
incontriamo dei cavalli, ci verrà detto che vivono selvaggi, senza alcun proprietario
abbiamo raggiunto l'osservatorio astronomico (siamo a quota 2130 m. s.l.m.)
l'hotel dove venne tenuto prigioniero per circa 2 settimane, nell'estate del 1943 Benito Mussolini
in questo piccolo prato atterrò l'aereo tedesco che lo liberò
Si è fatta sera, ed inizia a fare freddo, scendiamo in direzione L'Aquila, arrivati ad Assergi prendiamo l'autostrada che attraversa il Gran Sasso con un tunnel a doppia canna lungo poco più di 10 Km., pochi minuti ed arriviamo a San Gabriele/Colledara, costo € 1,40 (una inezia in confronto al costo dell'attraversamento dei tunnel del Frejus o del M. Bianco, che sono a doppio senso di circolazione).
Ottima la cena.
Dal Santuario arrivano i primi canti serali dei giovani della tendopoli che stanno allestendo, mia moglie dirà che hanno cantato fino a mezzanotte, io mi son addormentato molto prima, e domani torneremo a Prati di Tivo, Massimo ci ha detto che farà bello.
continua.....