Nel '700 e nell' '800 Varsavia era famosa per la sua bellezza, tanto che era conosciuta con il nome di "Parigi del nord". Purtroppo durante la Seconda Guerra Mondiale la città venne quasi completamente distrutta e venne velocemente ricostruita tale e qual'era, grazie ai dipinti del pittore italiano Bernando Bellotto, che passò gli ultimi anni della sua vita nella capitale polacca, dipingendo varie panoramiche della città.
La Stare Miasto di Varsavia, cioè il centro storico (città vecchia) fa parte del patrimonio dell'Unesco. La piazza centrale è la Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta). D'estate è molto carina perchè tutti i bar e ristoranti mettono i tavoli fuori ed è piacevole bere un po' di wòdka o mangiarsi una pizza all'aperto.
Seguendo il flusso dei pedoni e passando di fronte alla Cattedrale di S. Giovanni Battista (molto belli gli interni gotici, eretta come cappella reale e chiesa parrocchiale già nel 1406) ci si sposta nella piazza del Castello (Plac Zamkowy) con la colonna di Sigismond Wasa opera degli artisti italiani Tencalla e Molli, le ricche case seicentesche e la mole dello Zamek: l'ex castello reale adesso adibito a museo. A chi piace l'arte ne rimarrà colpito per la bellezza dei quadri, tra cui le opere d'arte di artisti italiani: uno su tutti il Canaletto. Nella strada che collega le due piazze, da segnalare la presenza di una gelateria, la migliore di Varsavia.
Intorno alla città vecchia è suggestivo il Barbacane (Barbakan) che presenta ancora il fitto impianto medievale di stradine e cortili. Qui è possibile passeggiare e fermarsi a guardare il monumento al Małego Powstańca (Bambino Soldato), in ricordo dei bambini polacchi che purtroppo combatterono per difendere la loro città. Nella stare miasto si trova il monumento a Jan Kilinski, calzolaio e uno dei capi dell'Insurrezione di Kosiuszko a Varsavia nel 1794; dove anticamente si svolgevano le esecuzioni.
Poco fuori dalla dalla città vecchia, in Piazza Krasiński (Plac Krasińskich) davanti alla chiesa di Santa Maria si trova il monumento dedicato agli eroi della rivolta di Varsavia (Pomnika Powstania Warszawskiego) e il tribunale della città.
Uscendo dalla piazza del castello inizia la Strada Reale (Trakt królewski), antica via che conduceva verso sud, dalla città vecchia alla residenza reale di Wilanów. Il primo tratto è costituito da Krakowskie Przedmieście, grande viale alberato dove si trovano il Palazzo del Presidente della Repubblica, la Chiesa neoclassica di Sant'Anna, una statua dedicata a Niccolò Copernico, la Chiesa della Santa Croce dove appunto è presente una grossa statua con Cristo e la Croce e che custodisce al suo interno un’urna con il cuore di Chopin. Poi troviamo il monumento al poeta nazionale Adam Mickiewicz e la "città" universitaria, dove è possibile vedere una statua di uno studente seduto su una panchina davanti alla ex biblioteca nazionale.
Successivamente inizia la Ulica Nowy Świat, forse la via più bella della città che nei giorni di festa estivi viene chiusa al traffico e tutti possono camminare liberamente lungo la strada costeggiata da palazzi, edifici, ristoranti e pub.
Altri punti che meritano una visita sono: il palazzo del sindaco di Varsavia in plac Bankowy, il quartiere ebraico di Muranòw dove è possibile vedere il Momumento alla rivolta del ghetto di Varsavia (Pomnik Bohaterów Getta w Warszawie), il sontuoso edificio del Teatro Grande (Teatr Wielki) fondato nel 1778 e progetatto da Antonio Corazzi davanti al quale si trova il palazzo Jablonowski , la Chiesa della Visitazione (Koscioł Wizytek), il bel palazzo barocco di Krasinskich e l'immenso complesso chiamato Palazzo della Cultura e della Scienza (Pałac Kultury i Nauki). Quest'ultimo è stato un "regalo" del dittatore russo Stalin, per cercare di scusarsi con i polacchi quando i tedeschi hanno raso al suolo Varsavia, per questo gli abitanti di Varsavia odiano questo palazzo, tanto da preferirlo visto abbattuto, infatti tra i giovani viene disprezzato in vari modi: "il matitone", "l'elefante bianco", "il regalino",ecc....Un'atra definizione è quella di Mały brat (piccolo fratello), ovvero rappresentante il grande occhio di Mosca sulla Polonia (ce ne sono altri sparsi nei paesi dell'ex blocco sovietico, uno molto simile si trova a Riga, in Lettonia).
Tra i luoghi di maggiore interesse artistico da citare il grande parco di Łazienki in cui si trovano il Palazzo sull'acqua (Pałac na Wodzie) cioè il palazzo Lazienkowski costruito dall'italiano Domenico Merlini come residenza estiva per il re Stanislao Poniatowski e un teatro costruito su un isolotto nel laghetto artificiale al centro del parco. Uscendo dal parco e tornando in direzione centro si incontra il palazzo del Senato della Repubblica polacca (Sejm Rzeczypospolitej Polskiej) e un monumeto dedicato alla rivolta di Varsavia. Mentre, uscendo e andando dalla parte opposta, nel viale Ujazdowskie c'è il palazzo del Belvedere (Belweder) con la statua dedicata a Józef Klemens Piłsudski, mentre andando più avanti si trova l'altra residenza reale: il Palazzo di Wilanów (Pałac w Wilanowie), chiamato la Versailles polacca. Anche qua c'è un museo, pieno di quadri, ma anche di oggettistica. Al fianco del quale è possibile vedere la Chiesa di Saminary.
Da ricordare anche il Giardino Sassone (Ogród Saski), con 21 statue delle muse e delle virtù: l'orgoglio solare e una fontana costruita sul modello del tempio di Vesta di Tivoli. All' entrata di questo parco, in płac Piłsudskiego, è situato il Monumento al Milite ignoto (Pomnik Nieznanego Żołnierza), di cui non bisogna perdere il suggestivo rito del cambio della guardia. Qui papa Giovanni Paolo II tenne una famosa messa e qui si è recato anche il suo successore Benedetto. Infatti si trova un omaggio per il papa con una croce, dei fiori, delle foto e delle scritte davvero emozionanti. Qua inoltre è possibile vedere anche il monumento a Jozef Pilsudski e non lontano il museo della prigione Pawiak e il palazzo della Gestapo.
Numerose sono le chiese da visitare a Varsavia. Alcune di esse sono: la Chiesa delle Visitandine, all'interno della quale è possibile ammirare l'arredamento originale degli interni perchè è passata indenne tutte le guerre, davanti si trova il monumento al celebre primate di Polonia Stefan Wyszynski. Po la chiesa barocca delle Sacramentine e di San Giacomo, la chiesa della Santissima Maria Vergine, la più antica della città nuova, voluta nel 1411 dalla Duchessa di Masovia Anna Danuta. Inoltre sulla piazza delle tre Croci all'inizio di Nowy Świat dove si unisce con il viale Ujazdowskie, si trova la chiesa di S.Alessandro.
In Ulica Anders si trova il bellissimo monumento dedicato alla guerra di Monte Cassino all'interno del Giardino Krasinskich, mentre all'incrocio con Ulica Muranowska è possibile vedere il monumento dedicato ai combattenti e alle vittime scomparse all'Est. Qui vicino è possibile osservare il palazzo Mostowskich, sede della polizia e opera di Antonio Corazzi
In plac Wileńska nel quartiere di Praga (dall'altra parte della Vistola) c'è il monumento alla liberazione di Varsavia da parte dell'armata rossa. In questa zona si trovano numerose chiese ortodosse e anche il famoso Stadio del Decennale (Dziesięciolecia) che lascerà presto il posto allo stadio nuovo per gli europei del 2012. Sempre in questo quartiere, attraversando la Vistola sul ponte Gdanski è possibile vedere una parte di Varsavia che si è conservata dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale specialmente in Via Zabkowska, ma questa è identificata come una zona un po' pericolosa della capitale polacca.
Una visita merita senz'altro il museo della Rivolta di Varsavia del 1944 (Muzeum Powstania warszawskiego) in Ulica Grzybowka, quello dedicato all'eccidio di Katyń che si trova in periferia, in ulica Powsinska 13 e il Muzeum Historyczne Miasta Warsawy che raccoglie testimonianze e documenti che illustrano la vita della città dall’XI secolo ai giorni nostri, con una particolare attenzione dedicata alle vicende belliche subite dalla città durante la seconda guerra mondiale.
Da visitare senza dubbio anche il cimitero Powązki, il più antico cimitero cattolico della città, situato in ulica Powązkowska dove riposano polacchi celebri, tra i quali molti ragazzi giovani deceduti durante la rivolta di Varsavia compresi i famosi "Rudy" e "Alek". Vicino c'è il cimitero militare Wojskowy e il vecchio cimitero ebraico.
Raggiungibile con ogni mezzo pubblico, scendendo alla fermata "Politechnika", non lontano dal centro, è possibile ammirare il bel palazzo del Politecnico.
Vicino Plac Grzybowski, proprio dietro il teatro ebraico si trova la sinagoga Nozyk: l'unica sopravvissuta alla seconda guerra mondiale.
Un ambiente un po' pittoresco è il mercato Mirowska, dove si vende un po' di tutto: dalla frutta ai capi di abbigliamento.
La città essendo divisa in due parti dalla Vistola presenta numerosi ponti che collegano le due sponde, suggestivo è il nuovo ponte Świętokryski, dall'architettura somigliante al ponte di San Francisco in America.
Sotto il Palazzo Reale, non lontano dall'Uinversità è possibile visitare gratuitamente il bel giardino che si trova sul tetto della biblioteca, dal quale si può osservare uno splendido panorama sulla Vistola e passaggi elevati.
In città ci sono anche due musei dedicati al pianista Frédéric Chopin; uno si trova in ulica Okòlnik e l'altro in Krakowskie Przedmieście. Inoltre, in Ulica Tamka presso il palazzo Gninskich, c'è la sede dell'associazione dedicata al pianista polacco, mentre a 52 Km ad Ovest di Varsavia è possibile visitare la sua casa natale nella piccola città di Żelazowa Wola.
Il nome "Warszawa" secondo una leggenda popolare pare che venga dalla fusione del pescatore Wars e della sirena della Vistola che si chiamava Sawa. Infatti la sirena è il simbolo della città ed è possibile vedere due grandi statue di essa: una al centro della Rynek Starego Miasta e un'altra in cima ad un alta colonna poco fuori dalla città vecchia nel Viale Solidarności e osservabile dall'alto da Via Miodowa.
Nella capitale polacca ci sono tantissimi centri commerciali: il più grande, si trova accanto alla stazione centrale, è lo złote tarasy (terrazza d'oro) pieno di negozi e caratterizzato da una grossissima parete a vetri che ricorda un'onda marina. Un altro piuttosto grande nel Viale Jana Pawła è l'Arkadia composto di circa 180 negozi. Mentre nel Viale Jerozolimskie si trova il multipiano Blue City e il più piccolo Reduta.
Da e per l'aeroporto prendere l'autobus numero 175 (2,80 Zl, ogni 8/15 minuti, dalle 5 alle 23) che porta diretti in centro e alla stazione centrale. Se invece volete andare dall'altra parte della Vistola bisogna prendere l'autobus numero 188. Se arrivate a tarda notte, l'autobus notturno numero 611 (la N davanti al numero indica appunto "noc", cioè "notte") collega l'aeroporto con la stazione centrale ogni mezz'ora dalle 23 alle 5. Il biglietto si compra all'edicola Ruch dell'aeroporto, situata nella hall degli arrivi (si può comprare anche direttamente dall'autista pagando un sovrapprezzo). Il biglietto si oblitera sull'autobus.