da geom.Calboni » 28/01/2009, 12:09
segnalo un'altra opera teatrale che nasce da un documentario filmato:
La Russia dell'Uomo d'Oro,storia di un padre e di migliaia di figli.
è il primo progetto teatrale internazionale in Russia,dedicato all'Armir.nel 1941/42 quasi220.000 soldati italiani,per lo più poveri contadini analfabeti,male equipaggiati e male organizzati,vennero spediti da Mussolini a combattere sul fronte russo.
la lavorazione del progetto è nata nel 2007 con un viaggio in Ucraina,nella regione di Donotsk,la zona di occupazione raggiunta dal primo Corpo di Spedizione in Russia (Csir) nell'esta del 1941.
ad ottobre 2007 è seguito un secondo viaggio,questa volta in Russia,nella regione di Vorenez,ovvero il teatro delle operazioni dell'Armir.In questi due viaggi abbiamo girato il materiale video e raccolto le testimonianze che poi sono diventati il film-documentario Russia - Italia: il fronte della memoria.
proprio durante le riprese sul Don ha iniziato a prendere forma l'idea dello spettacolo teatrale.mentre ripercorravamo le tappe della ritirata italiana,l'immagine di un soldato che arranca nella steppa coperta di neve si è sovrapposta a quella di un padre che ne attende il ritorno.poi quel soldato si è trasformato in una colonna di "poveri cristi" abbandonati a se stessi e quel padre che ostinatamente lo attende è diventato "tutti i padri".a rappresentare questa quasi mitica di padre è stato eletto l'Omino d'Oro,un calzolaio di Arezzo,morto alla fine degli anni settanta.suo figlio partì per la Russia nel '42 e non è mai tornato.lo attese sempre,anche quando la follia si impossessò di lui e vestito d'oro andava ogni giorno alla stazione: "se mio figlio non potrà mai riconoscermi" diceva.è così che è nata l'idea dello spettacolo teatrale.
ancora a metà degli anni settanta,chiunque ad Arezzo conosceva l'Omino d'Oro e la sua storia.tutto è inventato,ma niente è falso.situazioni e personaggi provengono rigorosamente da materiali storici.
tratto dalla presentazione dello spettacolo.
di conseguenza segnalo il film - documentario Russia - Italia: il fronte della memoria.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".
Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.
Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.
"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"