Se parliamo di linguistica mi diverto!!
L'italiano si scrive piu' o meno come si legge, tranne eccezioni come i gruppi gn- , gl-, sc- la C e la G che sono dure o meno a seconda della vocale che le segue e che se no devono avere l'H. Queste sono le principali anomalie dell'italiano.
Il giapponese se venisse scritto in alfabeto latino sarebbe ancora piu' coerente dell'italiano, praticamente non ci sono eccezioni.
Ma quello che intendevo io quando dico che per noi e' semplice, e' il fatto che le vocali sono 5 come da noi, e la pronuncia di ciascuna e' simile alla nostra (tranne un pochino la U). Se chiedete a un inglese di pronunciare le vocali italiane o giapponesi, per quanto sia "una lettera = un suono", loro non la sanno pronunciare, devi scrivere che U si legge come "OO", oppure che I si legge come EE, e ancora lo pronunciano strano. Invece noi italiani abbiamo gia' naturalmente la pronuncia corretta del giapponese, o quasi, per cui basta un po' di allenamento e i giapponesi non sentiranno quasi il nostro accento straniero.
Idem dicesi per le consonanti: i suoni esistono tutti anche in italiano, non come la T inglese che diventa quasi una C, o la R inglese che sparisce con la lingua sul palato. Unica eccezione e' l'H che va aspirata, e un po' la R che e' un po' meno forte della nostra (ma a volte la si sente anche pronunciare arrotatissima RRRR eh eh eh). La L non esiste, se la si sente pronunciare e' considerata una variante della R.
I suoni sono gli stessi come in italiano, ma si scrivono diversamente e in modo piu' coerente. La G e' sempre dura come in Gatto (non come in Gelato), mentre la G di Gelato si scrive sempre J. La C non si usa se non per il gruppo CHI che si legge come il nostro CI, e la K e' la nostra C dura come in Cane. SH sostituisce il nostro SC. Per kui dovrei skrivere in kuesto modo kome i jovani di ojji e non kome i vekki shimuniti kuali noi siamo, chi kapiamo? (chi = ci!!)
Altre cose da sapere per pronunciare correttamente il giapponese non ce ne sono.
@ nonnomario: i vocaboli che assomigliano alle lingue europee non e' che ci assomigliano, SONO presi pari pari dalle lingue europee, come da noi la parola computer. Ovviamente storpiano la pronuncia in modo che sia "coerente" con il resto del giapponese. Pero' non sono piu' antiche di 100 anni, non ci sono parole dall'origine comune alle nostre che si sono sviluppate nel tempo. In inglese, tedesco e anche nelle lingue slave invece, i prestiti dal latino e dal greco sono talmente tanti che spesso (specie in inglese) si puo' intuire il senso. E comunque, anche se non ci sono prestiti, siamo piu' o meno tutti a conoscenza di alcuni vocaboli, dei numeri, delle cose principali. Io anche solo per il fatto di aver passato settimane bianche in Alto Adige ho imparato un po' di parole tedesche, con le lingue slave e' un po' meno semplice ma insomma alla fine qualche punto di contatto si trova, sono tutte lingue indoeuropee. Invece col giapponese ho dovuto imparare TUTTO da zero, a partire da come si dice "io" (watashi). La parola "bere" se ci pensi nelle lingue germaniche la sai anche solo per sentito dire (drink, trink etc), mentre se ti dico che in giapponese si dice "nomu" te la devi memorizzare da zero. Intendevo dire questo
@ darietto: gli aggettivi giapponesi sono un po' strani perche' si comportano come verbi. In pratica quando noi diciamo "e' bello", loro usano una sola parola "utsukushii", e la coniugano come un verbo. Per cui "era bello" si dice "utsukushikatta" con la desinenza del passato. All'inizio pare strano ma poi e' semplice
Scusate se ho esagerato