Berlino e i due mondi che furono

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda vilmer7 » 29/01/2009, 21:10

Questo non è esattamente un resoconto di viaggio, quanto una narrazione vagamente nostalgica di cose viste, emozioni e sensazioni vissute una ventina di anni fa in un mondo che non c'è più: est-ovest, la guerra fredda, un paese e una città divisi fisicamente dal muro e socialmente da diverse (opposte? :? ) concezioni di vita

Premetto che la nostalgia nel mio caso è dovuta anche al fatto che avevo vent'anni, che ora non ho più :cry:
Aho, mi sembro quei vecchi: ah...i miei bei vecchi tempi :roll: e si stava meglio quando si stava peggio :lol:
Tra l'altro, quando alcuni hanno mostrato interesse a sentire questa storia, mi è ripiombata addosso come non succedeva da molto tempo, e mi fa veramente piacere rivivere a memoria e parole l'esperienza vissuta, quindi grazie a voi :)

Il viaggio
A fine settembre dell'86 con due amici, Mauro e Marco, partiamo da Rimini alla volta di Berlino in treno; viaggio lunghissimo, intervallato dai cambi a Bologna e a Monaco, dove ci fermiamo un giorno per fare tappa all'Oktoberfest
I treni all'epoca non erano come ora: avevano quell'odore di ferro e i sedili squadrati e rigidi, di una similpelle marrone che col caldo ti si attaccava addosso, favorendo delle gore di sudore e dei fiezzi che dopo ore di viaggio gridavano vendetta :mrgreen:
Fino a Monaco viaggiavano anche diversi emigranti, che alla ricerca di una vita migliore si erano trasferiti in terra teutonica, e questi viaggiavano stracarichi di bagagli e con le borse di plastica piene di roba da mangiare di prodotti tipici, soprattutto del sud, che quando era ora di soddisfare il palato nello scompartimento si propagavano odori di pomodori secchi, pane, salumi e formaggi, frutta, corposo vino rosso, e l'odore di ferraglia veniva finalmente nascosto e sovrastato da più calorosi aromi
Il treno per Berlino l'abbiam preso di notte, riusciamo a sonnecchiare comodamente tirando i sedili in avanti, e veniamo svegliati quando il treno si ferma al confine.
Ricordo che siamo stati fermi alla dogana tra le due Germanie circa un'ora e mezza, nel buio pesto delle campagne c'era solo la stazione: prima sono saliti i doganieri dell'ovest, poi quelli dell'est, che hanno fatto doppi accurati controlli; i Vopos ci han messo i timbri di transito (se riesco prossimamente li posto), mentre altri giravano con pastori tedeschi negli scompartimenti, facendo spostare o aprire bagagli, richiudere i sedilie cercando possibili nascondigli o merci strane, vedevamo fuori nel buio muoversi delle luci di altri che con le pile controllavano sopra e sotto i vagoni, battendo a volte con dei ferri (non so bene cosa fossero) per vedere se c'era qualcuno o qualcosa di nascosto!
Quando si riparte è ancora buio, poi inzia a far giorno e dai finestrini vediamo passare campagne desolate e vuote, con qualche casa sparsa e piccole cittadine in cui il treno non si ferma mai, infine si arriva alla mitica stazione di Zoologischer Garten: scendiamo e siamo stupiti che la metropoli abbia per stazione due-binari-due- un corridoio e la scala d'uscita! Nello stesso svincolo passavano anche la s-bahn e la u-bahn, niente sale d'attesa e mi pare la biglietteria fosse fuori o sotto, ma non ricordo bene

Prologo e breve storia della famiglia di Marco
Questo era il mio secondo viaggio all'estero, dopo Vienna '83 attirata dal decadentismo del video degli Ultravox, stavolta ero stata affascinata da libro e film "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino". Dopo qualche richiesta andata buca alle amiche (della serie: Berlino? ma va, meglio Londra o Parigi) mi sono aggregata ai ragazzi, che già l'avevano in programma, anche perchè Marco andava a trovare la nonna materna all'est; non ricordo esattamente, mi sembra fosse la prima volta che si incontravano di persona!
La storia della sua famiglia è speciale, anzi è meglio dire normale per l'epoca e i luoghi :roll:
Fino alla notte del 13 agosto '61 il muro non esisteva fisicamente: i due mondi e la città erano divisi da confini e dogane controllate, i contatti tra le due popolazioni erano difficili ma era possibile ottenere i permessi per passare dall'est all'ovest e viceversa temporaneamente; nel corso degli anni un numero sempre maggiore di tedeschi dell'est riusciva a scappare, attratta dall'eldorado occidentale e soprattutto dalla libertà (o presunta tale), pur rischiando e a volte perdendo la vita :cry: ragion per cui si decise di erigere quella barriera, fatta di steccati, fili spinati e barricate in cemento. Tutto in una notte :shock:

Per maggiori informazioni vedasi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Muro_di_Berlino
http://www.viaggio-in-germania.de/muro-berlino.html

E proprio quella notte la mamma di Marco, che viveva all'est, era andata all'ovest da dei parenti, mi sembra per andare a ballare da una cugina, e lì rimase, in quanto da quella notte, come nei giochi crudeli dei bambini, chi era fuori era fuori, chi era dentro era dentro! :shock:
Tantissime famiglie furono divise, chi per scelta di non tornare, chi per impossibilità, perdendo o meglio lasciando obbligatoriamente al di là parenti, amici, case e lavoro...insomma una tragedia che segnò le loro vite e il mondo intero
So che la mamma di Marco non poteva tornare di là, pena il doverci rimanere e non da donna libera, così come tutti quelli come lei passati al nemico.
Qualche anno dopo la sua vita la portò in vacanza a Rimini, nei primi anni del boom di turismo, e ad incontrare un italiano che sposò, si trasferì qua e nel '66 nacque Marco :D

- continua -
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda geom.Calboni » 29/01/2009, 21:40

bellissimo racconto.
sembra di rivivere un film...
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Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda Jena Plissken » 29/01/2009, 21:51

Brava vilmer aspetto con impazienza la continuazione ;)
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda nelloyanto » 29/01/2009, 22:12

bellisimo ed entusiasmante questo racconto vintage... vai avanti ;) ;)
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda cozzi11 » 29/01/2009, 22:34

Uau uauau,cavoli sembra davvero di vedere un film,anche quando battevano con dei ferri sotto il vagone...mi ricorda il film di uno che tornava dal casinò di Montecarlo,ne sai niente tu Geometra? :mrgreen:

Attendo il continuo Vilma!!!
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda geom.Calboni » 29/01/2009, 22:43

i cosiddetti "martellatori" sono figure mitiche delle ferrovie.in Italia martellavano fino a pochi decenni fa.
poi sono rimasti solo nei paesi dell'Europa centro-orientale ma ora questa figura inizia a sparire anche lì.
capitava di vedere magari il treno fermo alla stazione di Villa Opicina mentre i "martellatori" sloveni martellavano sotto lo sguardo divertito dei ferrovieri italiani :)
ma "martellatori" famosi erano anche i polacchi ed i ceki.

più che altro non capisco il significato di questo antico rituale 8-)

Uau uauau,cavoli sembra davvero di vedere un film,anche quando battevano con dei ferri sotto il vagone...mi ricorda il film di uno che tornava dal casinò di Montecarlo,ne sai niente tu Geometra? :mrgreen:

o quando si partiva per la settimana bianca... :D

ma torniamo a Berlino ed al clamoroso racconto di Vilmer ;)
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Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda vilmer7 » 30/01/2009, 14:59

geom.Calboni ha scritto:i cosiddetti "martellatori" sono figure mitiche delle ferrovie.in Italia martellavano fino a pochi decenni fa.
poi sono rimasti solo nei paesi dell'Europa centro-orientale ma ora questa figura inizia a sparire anche lì.
capitava di vedere magari il treno fermo alla stazione di Villa Opicina mentre i "martellatori" sloveni martellavano sotto lo sguardo divertito dei ferrovieri italiani :)
ma "martellatori" famosi erano anche i polacchi ed i ceki.

più che altro non capisco il significato di questo antico rituale 8-)


si, ora ricordo che da bambina prendendo il treno si sentivano anche da noi questi martellatori
allora credo che l'idea che in dogana ddr-frd battessero per cercare di stanare eventuali persone non è realistica, tutt'ora non conosco il motivo del martellamento :?

il proseguimento mi impegno di farlo nel week end, con le descrizioni dei due mondi ;)
sono contenta sia piaciuto, in effetti mentre lo scrivevo mi sembrava di rivedere un film, forse per questo è risultato così romanzato 8-)
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda fedea » 02/02/2009, 12:00

vilma, i due mondi ci sono ancora, purtroppo... appena hai finito aggiungero' un po' di miei ricordi anche, se ti/vi fa piacere, avendo vissuto anche io un'evoluzione berlinese costante nel tempo (ci son stata la prima volta nel 1991... )
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda vilmer7 » 02/02/2009, 14:27

ehm...ho avuto da fare nel week end, appena posso scrivo il seguito :oops:
lo so che ancora c'è del campanile tra i due popoli, che a volte non si sopportano proprio, ma almeno ora c'è della continuità territoriale e più vagamente anche sociale
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda Aideena » 03/02/2009, 10:46

Vilma è stupendo il tuo racconto, questo weekend forse ci tornerò per la seconda volta e cercherò di vederla con un occhio diverso..
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda fedea » 03/02/2009, 12:27

Aideena ha scritto:Vilma è stupendo il tuo racconto, questo weekend forse ci tornerò per la seconda volta e cercherò di vederla con un occhio diverso..


ma vedi di togliere il forse che ti aspetto per la bisboccia:D

per me e' la sesta volta...
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda Aideena » 03/02/2009, 14:59

fedea ha scritto:
Aideena ha scritto:Vilma è stupendo il tuo racconto, questo weekend forse ci tornerò per la seconda volta e cercherò di vederla con un occhio diverso..


ma vedi di togliere il forse che ti aspetto per la bisboccia:D

per me e' la sesta volta...
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda fedea » 06/02/2009, 13:33

Aideena ha scritto:
fedea ha scritto:
Aideena ha scritto:Vilma è stupendo il tuo racconto, questo weekend forse ci tornerò per la seconda volta e cercherò di vederla con un occhio diverso..


ma vedi di togliere il forse che ti aspetto per la bisboccia:D

per me e' la sesta volta...
(Entro domani vedrò di togliere ogni dubbio sperém!)


allora, ci sarai?
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda Moran » 21/02/2009, 0:58

geom.Calboni ha scritto:i cosiddetti "martellatori" sono figure mitiche delle ferrovie.in Italia martellavano fino a pochi decenni fa.
poi sono rimasti solo nei paesi dell'Europa centro-orientale ma ora questa figura inizia a sparire anche lì.
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Un tempo si usava questo metodo per verificare che non ci fossero incrinature o defrormazioni nel metallo delle ruote. Dal suono del metallo percosso i verificatori potevano capire a orecchio se c'era qualcosa che non andava.
Con l'avvento di materiali nuovi e più affidabili, o forse con altri metodi di controllo, questo metodo è scarsamente usato ormai; forse su qualche treno locale con carrozze vecchie.
C'è una scena (una delle poche divertenti) al riguardo in "Scuola di Ladri 2 " con Paolo Villaggio.
...quel misterioso gerundio dell'anima che è l'eterno presente del viaggio.
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda fabietto » 23/02/2009, 9:20

bello...
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda pibi » 23/02/2009, 17:31

ho usato poco il treno in vita mia. Tantomeno all' est o meglio andai a Jena quando oramai era "ovest" ,1999, ma non pi pare di aver vsto martellatori all' opera.
E quelli che picchiano sulle angurie per vedere se sono buone? :D
"L' Expo è una mezza stronzata" semicit.
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda vilmer7 » 21/04/2009, 16:08

allora, mi sono un pò informatizzata e ho rimediato finalmente qualche residuato :D
inizio col visto transitvisum:
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda vilmer7 » 21/04/2009, 16:17

le foto sono abbastanza bruttine di loro, in più non rendono bene da scannerizzate...ma tant'è...
inizio con la stazione "centrale" di berlino ovest: a parte me che non mi si può guardare :roll: :( :oops: la stazione era praticamente due binari, tutta lì!
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questa è una panoramica con berlino est vista dalla cima dell'angelo del 17 juni, si vede la torre della tv di alexander platz e il palazzone bianco e nero mi sembra fosse un albergo...non so/ricordo bene
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda cozzi11 » 21/04/2009, 16:25

Vogliamo parlare dell'accozzaglia dei colori delle auto che si vedono? :lol:
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Re: Berlino e i due mondi che furono

Messaggioda vilmer7 » 21/04/2009, 16:39

pazienta un attimo che arriva anche la trabant :lol:
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