DDR e ostalgie

In questa sezione del forum si può discutere di tutto ciò che riguarda notizie, storia, fatti riguardanti le varie località.

Re: venntennale della caduta del muro

Messaggioda geom.Calboni » 04/11/2009, 19:21

grifis ha scritto:questa volta mi avete sorpreso!!!
nessuno ha aperto un thread sul ventennale della caduta del muro??? :D

io sarò a berlino a cavallo del 9 novembre, ci sarà qualcun altro?

intanto vi posto un bell'articolo:
http://www.repubblica.it/interstitial/i ... 71837.html

topic riunificato.
come le due Germanie... 8-)

dell'articolo citato da Grifis, riporto il finale, che ricalca grosso modo il pensiero espresso nell'articolo su riportato tratto da Italia-Bulgaria:

...Gli Ossis, come sarebbero poi stati chiamati con sufficienza i tedeschi orientali, scoprivano nella realtà la vita dei Wessis, i tedeschi occidentali. L'avevano scrutata per anni sui teleschermi, seguendo tutte le sere, nel segreto delle famiglie, i programmi occidentali a lungo vietati e poi via via tollerati e infine permessi da Honecker, il guardiano del comunismo di guerra, ormai nell'impossibilità di impedire alle trasmissioni di scavalcare il Muro, invalicabile per gli umani. L'attrazione esercitata nelle prime ore, nei primi giorni, dal consumismo, si è poi lentamente rivelata meno irresistibile. E tra Ossis e Wessis non è mancata una certa ostilità. I Wessis, cresciuti nella democrazia e nel capitalismo, hanno via via disprezzato gli Ossis post comunisti. E gli Ossis hanno maturato il sentimento di essere stati "comperati" dall'Ovest, e di essere stati privati di tante cose che rendevano la vita mediocre ma facile: gli asili infantili, i grandi magazzini carichi di prodotti scadenti ma a basso prezzo, i ritmi di lavoro non troppo competitivi ma neppure troppo faticosi. Né è nata una vaga "ostalgia" per il passato. Non quello politico. Ma per un passato che è parte di un'esistenza lontana il cui ricordo, sempre più vago, serve a difendersi quando il presente diventa difficile.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda grifis » 05/11/2009, 13:04

eheheh in effetti lo potevo scrivere direttamente qua :D

cmq la domanda resta...nessun altro sarà a berlino?
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda geom.Calboni » 08/11/2009, 22:04

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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda darietto » 08/11/2009, 22:20

no dei 1000 pezzi di muro che verranno fatti cadere domani (foto di luglio - Sony center)
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda geom.Calboni » 08/11/2009, 22:43

rilancio con la vecchia sede della DDR, il check-point "Charlie" ed il simbolo della DDR:
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda darietto » 08/11/2009, 23:13

Qualche immagine di Berlino
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n658382676_140717_8346.jpg
Karl-Marx st., correva l'anno 2004......
Se riesco a trovarne altre (c'era ancora il palazzo del governo dell'ex Ddr) le uploado
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Re: venntennale della caduta del muro

Messaggioda palaz » 08/11/2009, 23:19

geom.Calboni ha scritto:
...Gli Ossis, come sarebbero poi stati chiamati con sufficienza i tedeschi orientali, scoprivano nella realtà la vita dei Wessis, i tedeschi occidentali. L'avevano scrutata per anni sui teleschermi, seguendo tutte le sere, nel segreto delle famiglie, i programmi occidentali a lungo vietati e poi via via tollerati e infine permessi da Honecker, il guardiano del comunismo di guerra, ormai nell'impossibilità di impedire alle trasmissioni di scavalcare il Muro, invalicabile per gli umani. L'attrazione esercitata nelle prime ore, nei primi giorni, dal consumismo, si è poi lentamente rivelata meno irresistibile. E tra Ossis e Wessis non è mancata una certa ostilità. I Wessis, cresciuti nella democrazia e nel capitalismo, hanno via via disprezzato gli Ossis post comunisti. E gli Ossis hanno maturato il sentimento di essere stati "comperati" dall'Ovest, e di essere stati privati di tante cose che rendevano la vita mediocre ma facile: gli asili infantili, i grandi magazzini carichi di prodotti scadenti ma a basso prezzo, i ritmi di lavoro non troppo competitivi ma neppure troppo faticosi. Né è nata una vaga "ostalgia" per il passato. Non quello politico. Ma per un passato che è parte di un'esistenza lontana il cui ricordo, sempre più vago, serve a difendersi quando il presente diventa difficile.


Ve lo ricordate il Bennato dei tempi d'oro? Cantava questo:

"Franz è il mio nome e vendo la libertà
a chi vuol passare dall'altra parte della città
compra il biglietto e non ti pentirai
per quello che ti dò non costa assai

Domani è il giorno, domani si partirà
con una carrozza per l'altra parte della città
e come pinocchio non crederai ai tuoi occhi
quando vedrai il paese dei balocchi

West Berlino splndente ti apparirà
e nella notte la luce ti abbaglierà
e nelle vetrine aperte ai desideri
i sogni tuoi proibiti fino a ieri

Senti che suoni, c'è musica dall'altra parte
e nelle strade la gente che si diverte
è sempre festa, l'altra città ti aspetta
non perder tempo, compra il biglietto in fretta

Lì tutto è permesso, lì tutto si può comprare
e ti conviene spendere senza pensare
e se non avrai più i soldi una mattina
ti troverai dall'altra parte della vetrina


È come un gioco, e ognuno ha la sua parte
e quando alla fine avrai giocato tutte le tue carte
non ci pensare non aver paura
che nella vetrina farai la tua figura!"
E. Bennato "Franz è il mio nome"


p.s. fu facile profeta di una evoluzione che ci compra l'anima.
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda cozzi11 » 10/11/2009, 11:49

Bel documentario ieri sera su Discovery,incentrato sugli ultimi difficili mesi per la DDR fino alla sera del 9 novembre,impreziosito da alcune interviste di oggi a chi è stato protagonista in qualche modo all'epoca.
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda Leo il Grande I » 10/11/2009, 12:24

cozzi11 ha scritto:Bel documentario ieri sera su Discovery,incentrato sugli ultimi difficili mesi per la DDR fino alla sera del 9 novembre,impreziosito da alcune interviste di oggi a chi è stato protagonista in qualche modo all'epoca.


Visto! Io mi son beccato anche quello su History Channel. :mrgreen:
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda darietto » 10/11/2009, 12:57

Anch'io. Visto sia quello serale sugli ultimi giorni del muro che quello pomeridiano sulla costruzione ed i fuggitivi
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda cozzi11 » 10/11/2009, 13:04

Leo il Grande I ha scritto:
cozzi11 ha scritto:Bel documentario ieri sera su Discovery,incentrato sugli ultimi difficili mesi per la DDR fino alla sera del 9 novembre,impreziosito da alcune interviste di oggi a chi è stato protagonista in qualche modo all'epoca.


Visto! Io mi son beccato anche quello su History Channel. :mrgreen:


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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda darietto » 10/11/2009, 14:53

cozzi11 ha scritto:
Leo il Grande I ha scritto:
cozzi11 ha scritto:Bel documentario ieri sera su Discovery,incentrato sugli ultimi difficili mesi per la DDR fino alla sera del 9 novembre,impreziosito da alcune interviste di oggi a chi è stato protagonista in qualche modo all'epoca.


Visto! Io mi son beccato anche quello su History Channel. :mrgreen:


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Ma voi non dovreste lavorare? :lol:
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda Leo il Grande I » 10/11/2009, 16:22

darietto ha scritto:
cozzi11 ha scritto:
Leo il Grande I ha scritto:
cozzi11 ha scritto:Bel documentario ieri sera su Discovery,incentrato sugli ultimi difficili mesi per la DDR fino alla sera del 9 novembre,impreziosito da alcune interviste di oggi a chi è stato protagonista in qualche modo all'epoca.


Visto! Io mi son beccato anche quello su History Channel. :mrgreen:


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Ma voi non dovreste lavorare? :lol:


Erano alle 21 e alle 22! ;)
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda geom.Calboni » 10/11/2009, 20:54

in "esclusiva" 8-) la foto che ritrae il momento storico :roll: in cui si annuncia la caduta del muro.
La conferenza stampa del 9 novembre 1989 durante la quale il giornalista italiano Ehrmann induce Schabowski ad affermare che l'apertura delle frontiere è già operativa.

(nella feccia è indicata la posizione di Ehrmann, in primo piano nel riquadro)
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda Moran » 10/11/2009, 21:18

geom.Calboni ha scritto:in "esclusiva" 8-) la foto che ritrae il momento storico :roll: in cui si annuncia la caduta del muro.
La conferenza stampa del 9 novembre 1989 durante la quale il giornalista italiano Ehrmann induce Schabowski ad affermare che l'apertura delle frontiere è già operativa.
(nella feccia è indicata la posizione di Ehrmann, in primo piano nel riquadro)
Ieri l'hanno intervistato a Caterpillar su Radio2. Un mito.
...quel misterioso gerundio dell'anima che è l'eterno presente del viaggio.
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda geom.Calboni » 10/11/2009, 23:30

Riccardo Ehrman, dice che Oscar Wilde una volta ha descritto la vita come un brutto quarto d'ora, con qualche momento buono. "Questa conferenza stampa", spiega Ehrman, "è stato uno dei momenti più belli della mia vita." Eppure io ho solo fatto a Günter Schabowski una domanda". E' il 9 novembre 1989. Schabowski, un importante ufficiale del SED e portavoce del governo della RDT, si apre in una conferenza stampa internazionale. Riccardo Ehrman, corrispondente da Berlino Est dell' ANSA, l'agenzia italiana di notizie, è seduto su una sedia quasi immediatamente di fronte a lui. Precisamente sono le 6:53. Ehrman riesce finalmente a porre la sua domanda. Si riferisce ad un regolamento che consentirà ai cittadini della RDT di trascorrere 30 giorni in un anno all'estero - ma solo dopo aver attraversato una quantità enorme di burocrazia: "Signor Schabowski, non crede che sia stato un grosso errore introdurre questa legge di viaggio alcuni giorni fa?". Inizialmente, Schabowski elude questa provocazione, ma poi dice:" ... oggi abbiamo deciso di applicare un regolamento che consente ad ogni cittadino della DDR di lasciare la DDR attraverso uno dei valichi di frontiera. "Ciò vale" immediatamente, senza indugio ". In seguito emerse che questo nuovo regolamento di viaggio era stato solo un progetto di proposta. Tuttavia, la risposta alla domanda di Riccardo Ehrman ha creato fatti che non potevano essere ripudiati.


ma quest'anno esce fuori questo:

La notte in cui la storia svoltò, le cose non accaddero per caso. Era il 9 novembre 1989, il regime comunista della Germania dell' Est (Ddr) vacillava da settimane sotto la pressione di migliaia di cittadini che volevano uscire dalla gabbia di Muro e filo spinato. Il governo, per respirare, aveva deciso di emanare alcune leggi che permettevano una certa libertà di circolazione. Un' ora prima di una conferenza stampa programmata, che sarebbe stata tenuta dal ministro della Propaganda Günter Schabowski, il telefono nell' ufficio di Riccardo Ehrman, il corrispondente dell' agenzia di stampa Ansa a Berlino, squillò. «Sono l' uomo del sottomarino», disse una voce. «Capii immediatamente chi era - racconta oggi Ehrman -. Si trattava di Günter Pötschke, membro del comitato centrale della Sed (il partito al potere, ndr), che mi parlava in codice, i telefoni erano controllati. Il sottomarino era il nome che si usava per la sede, in uno scantinato, dell' agenzia di stampa ufficiale del regime, la Adn, della quale era direttore. Mi consigliò di fare a Schabowski una domanda sulla libertà di viaggio». Verso la fine della conferenza stampa - alle 18.53, ora entrata nei libri di storia - il giornalista italiano la fece. Chiese al ministro della Propaganda quando le restrizioni di viaggio sarebbero state tolte. «Credo anche subito», fu la risposta incerta che scaricò un brivido nella mente di Ehrman. Corse in ufficio e subito lanciò una breve notizia Ansa: «Un annuncio - diceva - che equivale alla caduta del Muro di Berlino è stato dato questa sera dal governo», ricorda Ehrman. Un paio d' ore dopo, le Trabant attraversavano da Est a Ovest i check-point chiusi da quasi trent' anni, il Muro iniziava a sbriciolarsi e, in piena festa, iniziava l' era post-comunista. Finora, della telefonata di suggerimento fatta dell' alto funzionario del regime non s' era saputo. Ehrman è diventato famoso nel mondo per quella domanda, la domanda della vita che decise il momento del grande crollo. Fino a oggi, però, era sembrata una domanda ingenua, forse un po' casuale. Anzi, alcuni giornali in Germania e Spagna, di recente, hanno proprio sostenuto che si trattò di un caso, di una curiosità fortunata. «Per questo ho deciso di raccontare l' episodio - spiega ora al telefono da Madrid, dove vive, l' ex corrispondente dell' Ansa - Ho saputo che Pötschke è morto di recente e quindi posso parlare liberamente. Non fu un caso. E nemmeno una manovra di partito o di regime come ha sostenuto qualcuno. Quello fu il risultato del lavoro di un giornalista che conosceva il Paese, aveva molti contatti e tra questi la fonte che mi mise sulla strada giusta». Non fu la domanda, naturalmente, a causare il crollo del regime della Ddr. Ma certamente fu essa a provocare l' esplosione di felicità e di incredulità in una delle notti più straordinarie della storia recente: la Berlino unificata nella gioia, la Germania unica un anno dopo, la fine della Guerra Fredda sventolata sul Muro della vergogna. Quel che Ehrman oggi rifiuta è l' idea, che ieri circolava in alcuni giornali tedeschi, che si sia trattato di un complotto, che «l' uomo del sottomarino» avesse un obiettivo politico, forse dettato da scontri interni al regime nei giorni del crepuscolo. «No - dice il giornalista italiano -. Non ci fu manovra: Pötschke era informato dei fatti del regime, mi conosceva, si fidava e mi diede un suggerimento. Non fu nemmeno un caso: fu giornalismo».


http://www.youtube.com/watch?v=g_eWa7fm ... r_embedded
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda obe » 12/11/2009, 17:06

mi son sparato anch'io un bel pò di documentari in questi giorni.

Pensare che erano solo 20 anni fa...

però l'euforia e la voglia di ripartire che si provava in quei giorni penso che noi non la vivremo mai
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda palaz » 13/11/2009, 22:27

Segnalo un interessante articolo "Uno sguardo lontano dalla Porta di Brandeburgo": http://it.peacereporter.net/articolo/18 ... 9+novembre
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda Jena Plissken » 15/11/2009, 2:06

leggetevi questo particolare ritrovamento ;)

http://www.repubblica.it/2009/01/sezion ... a-ddr.html

e soprattutto questi in effetti il muro è caduto nella realtà in Ungheria con l' apertura dei confini in agosto e poi a Lipsia idealmente il 9 ottobre ( di cui non si parla mai )

Il muro è caduto a Lipsia

http://www.presseurop.eu/it/content/art ... uto-lipsia

Il picnic che cambiò l'Europa Sopron

http://www.presseurop.eu/it/content/art ... io-leuropa
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

il mio nuovo blog : http://jenaplissken.tumblr.com/
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Re: DDR e ostalgie

Messaggioda cozzi11 » 15/11/2009, 3:46

Jena Plissken ha scritto:leggetevi questo particolare ritrovamento ;)

http://www.repubblica.it/2009/01/sezion ... a-ddr.html


Questo mi fa pensare che ce ne possano essere anche altre :geek:

Jena Plissken ha scritto:e soprattutto questi in effetti il muro è caduto nella realtà in Ungheria con l' apertura dei confini in agosto e poi a Lipsia idealmente il 9 ottobre ( di cui non si parla mai )

Il muro è caduto a Lipsia

http://www.presseurop.eu/it/content/art ... uto-lipsia

Il picnic che cambiò l'Europa Sopron

http://www.presseurop.eu/it/content/art ... io-leuropa


Di questo il documentario che ho appena visto ne parlava,si vocifera di decine di migliaia di persone che dalla Germania Est sono scappate attraverso l'Ungheria e successivamente in Austria.
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