Il Giappone questo sconosciuto

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo l'Asia ed il Medio Oriente.

Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda nonnomario » 17/11/2009, 14:26

Leia74 ha scritto: Le poesie più famose della letteratura giapponese sono gli haiku, fatte di tre versi rispettivamente di 5, 7 e 5 sillabe.


Il 3 - 5 - 7 ricorre spesso nelle tradizioni.
Vedi: shichi-go-san (7-5-3) festa per i bambini al compimento di quell'età.

San-po (3 passi) = piccola passeggiata (noi siamo più atletici perchè facciamo quattro-passi).
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda radaulpa » 17/11/2009, 15:14

ciao!
questo topic mi piace ;)
spero di partecipare attivamente
volevo chiederti : (scusa se l'argomento non è granchè allegro)
so che hanno un culto degli antenati molto radicato. Quindi verosimilmente la sepoltura avviene tramite la tumulazione del corpo intero, giusto?
e ci sono particolari cerimonie (intendo pubbliche, come da noi) per i funerali?che ne so mangiano insieme piuttosto che si evita l'argomento e non ci sono proprio funerali accessibili ad estranei alla famiglia?
poi verrò al resto (tipo matrimoni e battesimi) , ma comincio spesso dal fondo :roll:
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda Leia74 » 17/11/2009, 15:45

La religiosita' giapponese e' abbastanza complicata e spesso unisce piu' religioni. E' molto comune che quando nasce un bambino si faccia una cerimonia shintoista, il matrimonio si celebri all'occidentale in una finta cappella (ma spesso fanno anche le cerimonie shinto) e i funerali sono di solito buddhisti. Il corpo viene cremato generalmente. Non so se le ceneri restino nell'urna a casa, dove c'e' l'altarino dedicato agli antenati. Ci sono certamente molti cimiteri anche in mezzo alle case: da dove abitavo io, quartiere residenziale nel nord di Tokyo, dalla mia finestra ne vedevo uno.
La cerimonia credo sia aperta a tutti, ma non ho mai avuto modo di vederla. Non so se fanno come in America che dopo si mangia tutti assieme o no... mi informo :P
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda scareface » 17/11/2009, 16:06

Quindi verosimilmente la sepoltura avviene tramite la tumulazione del corpo intero, giusto?
no, di solito essendo buddisti vengono cremati
in realtà è un rito abbastanza complesso e non ti so dire i dettagli (magari Leia ci saprà dire qualcosa di più)
comunque la salma rimane nella casa del defunto per 24h per la veglia funebre, poi viene il sacerdote buddista per le funzioni religiose
le ceneri vengono messe in un'urna e tenute a casa in attesa di un posto al cimitero (a meno di non essere in campagna sono sempre molto affollati e stretti come spazi)

poi in un angolo della casa ci sono sempre il tempietto votivo dedicato agli antenati al quale rivolgere le proprie preghiere e fare le proprie offerte
Immagine

come anche el foto degli antenati sulle pareti
Immagine

il lutto dura un anno durante il quale i parenti stretti (di solito la moglie) non partecipano a feste, non va in vacanza etc

a casa dovrei avere qualche foto di un cimitero giapponese (che sono molto diversi dai nostri), stasera do un'occhiata
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda Leia74 » 17/11/2009, 17:59

Io forse ho una foto del panorama da casa mia, con cimitero annesso :P
Nelle case di citta' e' difficile trovare ancora le foto degli antenati, che belle quelle foto che hai messo scareface!!
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda radaulpa » 17/11/2009, 18:07

e che tipo di offerte si fanno?
fiori?
incensi?
micro poesie?

il primogenito nella cultura hindù si rasa la testa e zero e getta i propri capelli nella pira del padre.
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda scareface » 17/11/2009, 21:36

uff
niente foto di cimiteri,
comunque per rendere l'idea ecco un paio di foto prese da google:
Immagine

Immagine


il tutto è abbastanza semplice, una stele di pietra centrale, le tavolette di bambù con inscritte le preghiere e poco altro
direi quasi 'zen-style'

Leia74 ha scritto:Nelle case di citta' e' difficile trovare ancora le foto degli antenati, che belle quelle foto che hai messo scareface!!
grazie,
queste foto infatti sono a casa (abbastannza vecchia, tant'è che ha ancora i muri scorrevoli in legno e carta...) della nonna che vive in campagna, in città non si trovano più così

e che tipo di offerte si fanno?

non mi ricordo di preciso,
abbastanza sicuro incensi e le tavolette di bambù con sopra le preghiere
poi non so che altro
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda Goldendragon » 17/11/2009, 22:28

vilmer7 ha scritto:sulla loro concezione di clan e appartenenza: in effetti è proprio questo che mi fa paura della loro cultura, forse perchè così distante dalla nostra idea di individuo


"paura": che termine infelice ;) sicuramente differenti ma hai problemi ad accettare la diversità? In fondo ognuno fa come gli pare a casa propria e se tu sei felice come individuo e loro come membri di una collettività, che c'é di male?

vilmer7 ha scritto:il tipo che deve accettare la terza proposta di fidanzamento per non offendere :shock:


non sono giappo, ma questa non l'ho mai sentita. Più che un discorso di individualismo si/no, é una questione di cultura e di società: la "faccia" é un valore importante in Asia, non solo la propria ma anche quella altrui e sta anche a chi fa l'offerta sapere se é "opportuno" farla una terza volta: se dire no puo' essere considerato scortese, lo é ancor di più obbligare l'altro a rfiutare... :lol: a meno di farlo apposta e cercare rogna :twisted: sono stato chiaro?

vilmer7 ha scritto:a pensarci bene potrebbe non essere così lontana da noi: in negativo mi ricorda un pò la mentalità mafiosa, un pò in positivo l'appartenenza ad un gruppo da cui trarre forza e protezione, per esempio CL o qualunque altra setta (anche se, per me, non è poi così positivo manco questo!)


mafiosa/setta, dai non esagerare :mrgreen:
valori differenti, visione del mondo differente, evoluzione differente: modelli di organizzazione sociale (che sia la mafia, CL, una dittatura, una democrazia, l'associazione pensionati o dei boyscout etc etc) che non sono bene o male in sé a parte le proprie preferenze/inclinazioni personali e arbitrarie, al max si possono valutare sulla base "funziona/non funziona" nell'ambito di un determinato contesto.

Anche nella società occidentale individualista in realtà gli individui non lo sono mai completamente tali ma spesso si definiscono in funzione a dei gruppi più o meno formali: religione, appartenenza politica, tifo sportivo, modo di consumo etc etc.
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda Leia74 » 18/11/2009, 9:59

Goldendragon ha scritto:
vilmer7 ha scritto:il tipo che deve accettare la terza proposta di fidanzamento per non offendere :shock:

non sono giappo, ma questa non l'ho mai sentita.


A dire il vero mi e' stata raccontata durante le lezioni all'universita', anche se nella mia esperienza personale non ho mai conosciuto nessuno a cui fosse capitato (a lui o a conoscenti). Penso che sia una pratica un po' antiquata, ormai i giovani giapponesi si adeguano sempre meno alle usanze tradizionali e si sposano per amore quasi sempre. Di sicuro c'e' il fatto che fino a un po' di anni fa (30? 50? non so) i matrimoni erano spesso combinati dalle famiglie.
Ho un sacco di altre cose da raccontare, se ce la faccio scrivo stasera, ma domani mattina ho un volo alle 6:45 (per lavoro :evil: ) e vorrei andare a letto presto :lol: Per cui probabilmente dei miei contributi se ne riparla nel weekend :x
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda vilmer7 » 18/11/2009, 18:04

Goldendragon ha scritto:
vilmer7 ha scritto:sulla loro concezione di clan e appartenenza: in effetti è proprio questo che mi fa paura della loro cultura, forse perchè così distante dalla nostra idea di individuo


"paura": che termine infelice ;) sicuramente differenti ma hai problemi ad accettare la diversità? In fondo ognuno fa come gli pare a casa propria e se tu sei felice come individuo e loro come membri di una collettività, che c'é di male?

vilmer7 ha scritto:il tipo che deve accettare la terza proposta di fidanzamento per non offendere :shock:


non sono giappo, ma questa non l'ho mai sentita. Più che un discorso di individualismo si/no, é una questione di cultura e di società: la "faccia" é un valore importante in Asia, non solo la propria ma anche quella altrui e sta anche a chi fa l'offerta sapere se é "opportuno" farla una terza volta: se dire no puo' essere considerato scortese, lo é ancor di più obbligare l'altro a rfiutare... :lol: a meno di farlo apposta e cercare rogna :twisted: sono stato chiaro?

vilmer7 ha scritto:a pensarci bene potrebbe non essere così lontana da noi: in negativo mi ricorda un pò la mentalità mafiosa, un pò in positivo l'appartenenza ad un gruppo da cui trarre forza e protezione, per esempio CL o qualunque altra setta (anche se, per me, non è poi così positivo manco questo!)


mafiosa/setta, dai non esagerare :mrgreen:
valori differenti, visione del mondo differente, evoluzione differente: modelli di organizzazione sociale (che sia la mafia, CL, una dittatura, una democrazia, l'associazione pensionati o dei boyscout etc etc) che non sono bene o male in sé a parte le proprie preferenze/inclinazioni personali e arbitrarie, al max si possono valutare sulla base "funziona/non funziona" nell'ambito di un determinato contesto.

Anche nella società occidentale individualista in realtà gli individui non lo sono mai completamente tali ma spesso si definiscono in funzione a dei gruppi più o meno formali: religione, appartenenza politica, tifo sportivo, modo di consumo etc etc.


guarda, in linea di massima ammetto di avere esagerato coi termini usati ;)
come disse qualcuno anni fa a mai dire gol: sono d'accordo a metà :lol:
è giusto e ovvio che ognuno a casa sua fa come meglio crede e sa, ma permettimi di dire e pensare che certi tipi di mentalità e associazioni non mi piacciono ;)
sulla diversità stai pur certo che non mi fa paura, anzi la trovo un arricchimento, sempre che non comporti il ledere la libertà di pensiero, mia e anche degli altri
tornando in tema giappone: in effetti mi incuriosisce moltissimo questo popolo contemporaneamente così moderno e così legato alla tradizione, cosa che mi pare un pò contraddittoria; probabile che sia io ad avere qualche problema nel contemplare idee distanti, finanche opposte e a farle stare insieme in modo "normale" e pacificamente; lo stesso si potrebbe dire dell'india, in cui sono stata recentemente: affascinante ma anche incomprensibile per certi versi :roll:
però ora ho capito perchè i giapponesi girano sempre con le mascherine :D : prima pensavo fossero dei fissati igienisti, e invece lo fanno per rispetto verso gli altri! complimenti :D
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda Leia74 » 20/11/2009, 23:03

Sono rientrata, e il venerdi' sera a casa (troppo stanca per uscire) va riempito in qualche modo.. continuo a scrivere del Giappone :P

in effetti mi incuriosisce moltissimo questo popolo contemporaneamente così moderno e così legato alla tradizione, cosa che mi pare un pò contraddittoria; probabile che sia io ad avere qualche problema nel contemplare idee distanti, finanche opposte e a farle stare insieme in modo "normale" e pacificamente


In realta', Vilma ha toccato un tasto dolente del Giappone contemporaneo.
L'apparente fusione perfetta tra modernita' e tradizione porta anche a dei problemi. I giapponesi si trovano da un lato a imitare modelli americani o europei di comportamento, dall'altro a ricevere comunque un'educazione tradizionale che implica "negazione di se'".

Molti giovani non sanno come sfuggire a questa societa' che ti lega in tutto quello che fai, dove devi stare sempre alle regole, e o si suicidano oppure si chiudono in casa e non ne escono piu'. Non so se avete mai sentito parlare degli "hikikomori", sono ragazzi che si chiudono in camera per mesi o anni e aprono la porta solo per ricevere cibo dai genitori, per il resto comunicano col mondo tramite internet. E' una delle varie reazioni a un modo di vivere che non condividono piu'.

Del resto i poveri bambini giapponesi iniziano presto: fino ai 3-4 anni sono lasciati liberi di fare quello che gli pare. Poi pero' devono andare all'asilo e allora iniziano a far parte di gruppi e gruppetti. Quello che e' peggio e' che il loro destino sembra segnato fin da piccolissimi: se non riescono ad entrare nell'asilo buono, non riusciranno poi a entrare in una buona scuola elementare, passo necessario per fare una buona scuola media, che poi aiuta nell'entrare in un buon liceo e a sua volta questo serve per entrare in una buona universita', requisito fondamentale per essere assunti in una buona azienda.
Risultato: i bambini iniziano alle elementari a studiare per gli esami di ammissione, passano anni a fare "doposcuola" cioe' lezioni supplementari pomeridiane, oltre a scuole di preparazione agli esami di ammissione per la scuola successiva. Passano le serate a fare i compiti che non hanno avuto il tempo di fare nel pomeriggio, non hanno tempo di giocare, sono sempre stanchi e al mattino dormono in classe. Per inciso addormentarsi in classe, come anche a una riunione di lavoro, e' tollerato senza problemi.

Una mia amica italo-giapponese nata e vissuta sempre a Tokyo mi ha raccontato che il padre (italiano) non ha assolutamente voluto che lei e i fratelli studiassero nelle scuole giapponesi, e in assenza di scuole italiane li ha iscritti a quelle francesi. In teoria se nessuno dei due genitori e' di lingua francese non avrebbero potuto, ma il padre ha insistito cosi' tanto da riuscire a farli entrare, e si sono fatti dalle elementari al liceo in francese.

Senza contare il metodo di studio. Una mia amica giapponese che studiava italiano all'universita' li' a Tokyo mi ha raccontato che i loro libri di storia al liceo erano grossi un quarto di quelli italiani, e uno bastava per 3 anni. Le lezioni di giapponese (il corrispettivo delle nostre lezioni di italiano) non prevedevano nessun tipo di studio approfondito della grammatica, tanto che lei ha fatto analisi logica per la prima volta all'universita' quando studiando italiano ha scoperto cosa sono il complemento oggetto, il complemento di specificazione etc.
Non ho idea di come siano le altre materie, ma una cosa certa e' che per imparare a scrivere i bambini giapponesi (come quelli cinesi del resto) impiegano molto piu' tempo dei bambini di tutti i paesi con scrittura alfabetica (non solo la nostra, immagino sia lo stesso anche per l'hindi o il thai che si scrivono comunque in modo fonetico e non ideografico). Un bambino giapponese deve imparare a scrivere ciascuna parola, non semplicemente a mettere assieme i suoni. Fino alle medie hanno ore dedicate all'apprendimento di nuovi caratteri.

Peccato che una riforma della scrittura, proposta gia' nell'Ottocento, non abbia mai avuto molti sostenitori. Si teme che tutta la cultura giapponese del passato vada perduta nel giro di poche decine d'anni se si cambia sistema di scrittura.
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda Leia74 » 20/11/2009, 23:08

Dimenticavo di allegare questo file, sul tema dei cimiteri.
E' il panorama dal ballatoio su cui si affacciava la porta del mio appartamento.
La "foresta" di basse steli e' un cimitero.

Approfitto anche per far notare l'accozzaglia di edifici tipici di un qualsiasi quartiere residenziale di Tokyo. Appena arrivata, mentre camminavo per le strade la' attorno cercando di familiarizzarmi un pochino, ricordo di aver pensato: "Ammazza che brutti! Ora capisco perche' i giapponesi in Europa fotografano anche i sassi, da noi tutto e' piu' bello!!" :lol:
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda scareface » 21/11/2009, 0:03

-edit-
Ultima modifica di scareface il 21/11/2009, 13:18, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda cametauval » 21/11/2009, 10:51

ragazzi è tutto molto interessante, veramente. Del resto mi aspettavo che lo fosse, come mi aspettavo che venissero citati i vari aspetti positivi della vita in Giappone ma, sarà forse che ho tanti luochi che vorrei visitare, che questo paese continua a non attirarmi.
Ovviamente spero che il 3d prosegua, lo trovo in ogni caso molto utile :!:
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda scareface » 21/11/2009, 13:17

Leia ha scritto:I giapponesi si trovano da un lato a imitare modelli americani o europei di comportamento, dall'altro a ricevere comunque un'educazione tradizionale che implica "negazione di se'".

Molti giovani non sanno come sfuggire a questa societa' che ti lega in tutto quello che fai, dove devi stare sempre alle regole, e o si suicidano oppure si chiudono in casa e non ne escono piu'. Non so se avete mai sentito parlare degli "hikikomori", sono ragazzi che si chiudono in camera per mesi o anni e aprono la porta solo per ricevere cibo dai genitori, per il resto comunicano col mondo tramite internet. E' una delle varie reazioni a un modo di vivere che non condividono piu'.

verissimo,
oppure li vedi adare in giro per le strade di Tokyo così
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http://www.flickr.com/photos/13766186@N00/2508968815/
http://www.flickr.com/photos/julietbanana/2215674668/

il cosidetto street style giapponese!
il loro obiettivo chiaramente e' quello di farsi notare, a tokyo ne vidi diversi dalle ragazze vestite con dei strani kimoni, alla ragazze con il 'tipico' abbinamento black-shocking pink (che sembra andare tanto), ai ragazzi con chiome piu' o meno variopinte e di varie foggie...

ci sono i cosidetti punk a ore, dato che chiaramente in ufficio non possono certo presentarsi in questa maniera!..



Leia74 ha scritto:Dimenticavo di allegare questo file, sul tema dei cimiteri.
E' il panorama dal ballatoio su cui si affacciava la porta del mio appartamento.
La "foresta" di basse steli e' un cimitero.

Approfitto anche per far notare l'accozzaglia di edifici tipici di un qualsiasi quartiere residenziale di Tokyo. Appena arrivata, mentre camminavo per le strade la' attorno cercando di familiarizzarmi un pochino, ricordo di aver pensato: "Ammazza che brutti! Ora capisco perche' i giapponesi in Europa fotografano anche i sassi, da noi tutto e' piu' bello!!" :lol:

beh in effetti non sono un granchè (anche se ho visto di peggio),
per non parlare del annoso problema dei cavi della luce decisamente raffazzonati che sembrano quasi abusivi per come sono messi su :o
quando lì vidi al inizio pensavo di esser capitato a BKK o in qualche altra città del sudeestasiatico da questo punto di vista :lol:
in realtà negli ultimi anni hanno dato una bella sistemata e il problema è un po migliorato..

si salvano giusto i templi fatti a casa, ovvero capita che qualche riccone decide di comprare un vecchio tempio e di farne una casa in un certo senso salvandolo quindi..
ricordo che Tokyo ha uno dei costi di terreno per mq più alti al mondo, arrivano a valere anche parecchio più della casa stessa.. tant'è che quando una casa è vecchia si preferisce raderla al suolo e costruirne una nuova piuttosto che mettere a posto quella vecchia..
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda nonnomario » 21/11/2009, 18:02

scareface ha scritto:......per non parlare del annoso problema dei cavi della luce decisamente raffazzonati che sembrano quasi abusivi per come sono messi su :o
quando lì vidi al inizio pensavo di esser capitato a BKK o in qualche altra città del sudeestasiatico da questo punto di vista :lol:
in realtà negli ultimi anni hanno dato una bella sistemata e il problema è un po migliorato....


ho avuto la stessa impressione; sui pali, un gran casino di fili volanti.
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda palaz » 21/11/2009, 22:54

Giapponese multato invia mail per pagare. Il comune di Caltagirone lo ringrazia.

CATANIA (21 novembre) - «Il suo è un esempio per tutti, che è giusto evidenziare perché ha dimostrato grande correttezza». Così il Comune di Caltagirone, in provincia di Catania, ha scritto in una lettera inviata a un turista giapponese che nel settembre scorso era stato multato e che, una volta tornato nel suo Paese, dove sarebbe stato impossibile notificargli la contravvenzione, ha chiesto via mail le indicazioni per potere pagare e lo ha fatto.

Il giapponese posteggiò un'auto presa a noleggio sulle strisce blu senza i previsti tagliandi e venne così multato da un operatore del Comune. Era ripartito senza potere pagare e per l'amministrazione sarebbe stato impossibile e costoso rintracciarlo nel suo Paese per notificargli la contravvenzione di 38 euro. (messaggero.it).

Generalizzare è sempre pericoloso, ma certo che, se questo è il prototipo del giapponese medio, abbiamo tuto da imparare.
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda Leia74 » 22/11/2009, 10:49

In Giappone la criminalita' "comune" e' quasi inesistente, la gente e' abituata a rispettare le regole senza neanche chiedersi se sono giuste o sbagliate e senza fare eccezioni.
Se perdi il portafoglio per terra e torni dopo 1 ora, al 99% sara' ancora li' oppure appoggiato su un muretto li' accanto, con dentro tutto.
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda scareface » 22/11/2009, 11:51

nonnomario ha scritto:
scareface ha scritto:......per non parlare del annoso problema dei cavi della luce decisamente raffazzonati che sembrano quasi abusivi per come sono messi su :o
quando lì vidi al inizio pensavo di esser capitato a BKK o in qualche altra città del sudeestasiatico da questo punto di vista :lol:
in realtà negli ultimi anni hanno dato una bella sistemata e il problema è un po migliorato....


ho avuto la stessa impressione; sui pali, un gran casino di fili volanti.

infatti,
per essere in Giappone mi sembrava quasi una 'contraddizione' e non ne ho neanche mai capito bene il perchè
una gran parte sembravano abusivi..


Leia74 ha scritto:In Giappone la criminalita' "comune" e' quasi inesistente, la gente e' abituata a rispettare le regole senza neanche chiedersi se sono giuste o sbagliate e senza fare eccezioni.

vero,

io invece vorrei sapere qualcosa di più sul misterioso e chiuso mondo della Yakuza tu ne sai qualcosa in più o magari hai addirittura qualcosa da consigliare da leggere?!

a proposito di Yakuza, anche se magari non te ne accorgi non sono è raro incontrarli, anche se è praticamente impossibile che ti diano fastidio, hanno i loro giri e affari..
noi ad esempio ne incontrammo uno in un onsen (terme) in campagna, dopo che scoprì che eravamo italiani ci si mise a fare un lungo discorso e complimenti su auto e donne italiane... al inizio eravamo un pò come dire 'straniti' del incontro, alla fine risultò quasi simpatico :shock: :D
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Re: Il Giappone questo sconosciuto

Messaggioda Leia74 » 27/11/2009, 10:07

A proposito di yakuza non so molto, non ne ho mai conosciuto uno. So che sono sostanzialmente innocui per la gente che non c'entra coi loro affari.

Una delle cose su cui sono abbastanza schifata della cultura giapponese e' il ruolo della donna.
Sostanzialmente, la donna deve stare a casa e badare ai figli mentre l'uomo lavora. Deve sopportare che il proprio marito faccia le 11 di sera bevendo coi colleghi dopo aver lavorato fino alle 9, torni a casa ubriaco, e si faccia vedere dai figli praticamente solo nel fine settimana. Pero' se ha un amante non e' un grosso scandalo...
Di base le ragazze studiano, si laureano, trovano lavoro. In ufficio pero' le considerano un "impiegato a termine", perche' la maggioranza (almeno in passato) appena si sposava si licenziava.
Eppure erano partite cosi' bene... attorno all'anno 1000 la letteratura giapponese e' nata grazie alle donne. Gli uomini scrivevano in cinese classico (un po' come da noi in latino) mentre le donne si inventavano un "alfabeto" tutto loro, lo hiragana, e lo usavano per scrivere in giapponese. I "nikki" (diari) sono il primo genere letterario scritto in giapponese, e non sono semplici diari, sono delle vere opere letterarie. I primi veri e propri romanzi (i "monogatari") sono scritti da donne, tra cui il capolavoro della letteratura giapponese "Genji Monogatari" o "Storia di Genji" di Murasaki Shikibu. Certo loro erano le donne della corte, ma insomma...

Una cosa che invece va chiarita e' quella delle geishe. O meglio geisha (plurale uguale al singolare in giapponese :-) ). Non sono semplici prostitute, anzi! Fare sesso col cliente e' l'ultima cosa, l'eventualita' c'e' ma non e' cosi' frequente. Geisha significa "persona esperta di arti", e infatti la loro educazione comprende musica, danza, poesia, pittura. Devono intrattenere, suonando, declamando poesie, danzando. Devono sapersi truccare e vestirsi in maniera tradizionale.
In realta' geisha non e' un nome femminile, dato che in giapponese non esiste il genere nei nomi. Potrebbero benissimo essere uomini, anche se sono in effetti quasi tutte donne. E' un lavoro molto rispettato, ci sono vari stadi nell'istruzione e all'inizio le apprendiste si chiamano maiko, sono gia' in grado di lavorare ma non sono ancora geisha.

Uhm forse e' il caso che per ora mi fermi e mi metta a lavorare :lol:
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