da MisterG » 04/12/2009, 19:18
ohhhh che ricordi affiorano nitidi nella mia mente ... davvero quanti rocordi...e con piacere ve li racconto .
Forse il primo , bizzarro , pasaggio di frontiera . All'epoca c'era ancora il Baltic Express una sorta di biglietto interrail per i paesi baltici. Correva l'estate del 1995 . Dalla Polonia alla Lituania il percorso ferrato attraversava la Bielorussia.
Mi ricordo ancora , era l'alba , per dire, erano le 4 di mattina. Agosto un freddo invernale. Il treno si ferma . Salgono i milizianieri di frontiera bielorussi. Ci chiedono il visto . Noi nulla ovviamente, e chi lo avrebbe mai pensato. Eravamo in transito! Non andava bene , quindi : giu dal treno con bagagli, caricati in macchina di un estraneo dettoci milizianiere. Arriviamo in una casottino. Paghiamo 50 USD, e qui scatta l'incredibile , avevamo diversi pezzi e quello voleva le banconote del 1991 .... le nostre erano tutte del 1986 ...ma ecco che finalmente ne salta fuori una del 1991 ....paghiamo il dazio, ci riporta in stazione , entriamo in un uificietto squallido con carta da parati sgualcita e sporca, con fili elettrici sguainati aperti penzolanti, lampadina da 12 watt con luce tenue , quasi inesistente. Passaporti in mano , timbrone in verde sulla pagina del passaporto . Lo compilano . Ritoniamo al binario dove ovviamente il treno era ripartito da mo ! Che fare.... aspettiamo il prossimo . Quando ? Non ricordo .
Questo ragazzi me lo ricorderò sempre.
Un'altro passaggio che rimarrà indelebile nella mia mente è il passaggio a Majkapcigaj - Jeminai ( confine Kazako - Cinese ) .
Arriviamo in taxi a una manciata di chilometri dal confine Kazako. Da li il taxista ci disse di non poter piu proseguire e così noi a piedi , carichi come muli, procediamo verso la Cina . Siamo sicuri di essere sotto controllo e magari anche sotto tiro di qualche cecchino . Il confine Kazako era la, in lontananza si vedeva la bandiera azzurra con l'acquila gialla sventolare e ancora più in la si vedeva nel cielo la rossa bandiera cinese . Arriviamo al check point . Ci guardano tutti in modo molto strano e curioso. Qua i miliziano sembrano più cattivi. Meno solidali o altro. Mha . Impressione ?
Consegnamo i passaporti . Ci chiedono monete italiane in ricordo. Una foto o forse due , non ricordo.
Ci chiedono che caxxo ci facciamo li, a piedi , a quell'ora e a quel giorno !
Finalmente dopo una trafila burocratica dovuta a scarse conoscenze , perchè frontiiera di scarso passaggio e quindi poca pratica ci lasciano andare con i passaporti in mano . Proseguiamo a piedi verso la Cina. Terra di nessuno. Anch qui siamo sotto il tiro dei cecchini cinesi . Arriviamo al cancello , e si tutto il confine cinese con gli altri stati e segnato da una palizzata o staccionata di filo spinato elettrificato. Lo avevo gia visto in Tajikistan e in Mongolia. E qui uguale. Quindi il passaggio obbligato attraverso un cancello che alle 12,00 era chiuso. E si chiuso con una catena. Il sole a picco , il clima secco . Non ombra . Non nulla da bere. Era il deserto.
Troviamo riparo sotto un ponte dove aspettiamo. Ma presi dalla curiosità andiamo al cancello e ci facciamo vedere . Arriva un giovinotto . Senza barba, e che cavolo cinesi con barba ??? E senza baffi ! Curioso inizia a parlare, in cinese, noi si replica in Inglese. Alla fine in qualche modo capiamo che alle 2.00 avrebbe aperto il confine. Regaliamo una birra kazaka, Alma Ata , al nostro amico cinese. Aspettiamo mentre fumiamo una meravigliosa cinese.
Finalmente l'ora X arriva. Varchiamo il confine e un'aria euforica ci asale . Iniziamo a ridere. Non ci fermiamo piu. Non si capiva nulla. Tutto in cinese. Entriamo in un ufficio e tutti ci guardano allibiti . Consegnamo i passaporti. Ci danno una sorta di carta d'immigrazione dove ci veniva chesto se avevamo malatie infettive o sangue con noi ! Notiamo che ci fotografano. Poi uno si avvicina e ci intervista . era un giornalista del Remin Ribao, il giornale del popolo. Che emozione un'intervista in inglese al confine da un cinese.
Mi ha poi spedito la copia originale del giornale con la foto e l'intervista .
Sbrigate le pratiche ci danno il passaporto . Siamo in Cina.
Prendiamo un taxi ...e subito l'aria euforica ci assale . Si inizia a ridere. E parlare cinese .
Eravamo in Cina !
Mr.G