C. Napoca 2010: Ustiz, Ustiz

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

C. Napoca 2010: Ustiz, Ustiz

Messaggioda Lebowski » 17/03/2010, 17:43

In un bar, domenica xxx gennaio, ore 18:30 - aperitivo

“Ora come facciamo? Devi farmi toccare la tetta sinistra!”
C.: “Maddai”
“Guarda che non scherzo. E se resto sotto i ferri?”
C. (un po’ stizzita) “Piantala”
“Ok, però ricorda: se dovessi restare sotto i ferri mi avrai sulla coscienza tutta la vita. Non era per me, avresti dovuto sacrificarti alla nobile scienza”.
C. (tono molto più stizzito): “Cretino”

Avrei dovuto capirlo già da prima che non avrebbe capito la mia ironia. Avrei dovuto capirlo già quando sono stato costretto a toccarmi lì. Era forse colpa mia? Ero stato forse io a pronunciare la frase “tra qualche mese andrai sotto i ferri, e se ci restassi? Ti rimarrebbero pochi giorni, ci sta un viaggetto”? No, era stato M. Ed io cosa dovevo fare? Toccarmi, ovviamente. Era lei che si trovava nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Pochi secondi, mi ero solo dato una grattatina innocente sopra i jeans nelle mie parti basse. Ma la faccia schifata nel momento del mio dovere non la dimentico. Schifata per cosa, poi? Mi stavo toccando non per piacere, ma per dovere. Dato che la tetta sinistra svolge la stessa funzione avevo giustamente pensato che due attività scacciasfiga sono meglio di una. Mi sembrava giusto.
Poi non è che io certe le frasi mi metta a dirle alla prima che passa. E come la mettiamo con A. che quando mi vede, ogni tanto, per salutarmi mi tocca il lato b? Come la mettiamo con la par condicio?
Basta.
Ha ragione M.
Lo guardo, anzi: li guardo. La mia Corona in mano, un sorso, mi dirigo da loro e li raggiungo al tavolino.
“Ok, vada per il viaggio. Marzo, intorno al mio compleanno, così se deve essere l’ultimo (altra grattatina) almeno sarà per festeggiare. Vi accontento pure nella località. Vada per la Romania, anche se non è in cima alla mia lista. Così almeno per un po’ starò lontano dalle ragazze italiane, mi fanno venire l’orticaria. Forse è per quello che mi grattavo, non per scaramanzia. L’Italia è un paese da Disperato erotico stomp e in un posto simile l’impresa eccezionale è essere normale”. (cit.)
Ricevuto un chiaro segnale di approvazione da parte dei tre decidiamo di informarci. Mi informerò come sempre solo io, solo io dovrò trovare volo e alloggio, solo io sbrigherò tutte le formalità. E, ovviamente, la scintilla che diede il la alla spedizione, colui che continuava a scassare sulla Romania non verrà: M. Ma questo me lo aspettavo.

E fu così che io, G. e il Gustel prendemmo questa decisione:
Cluj Napoca, stiamo arrivando.
Ultima modifica di Lebowski il 07/04/2010, 11:31, modificato 3 volte in totale.
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda est_rane0 » 17/03/2010, 22:27

grande! aspetto con ansia. Fate una bella mappa dei divertimenti mi raccomando.
Quanti giorni starete? se potere andate a Sibiu, è la città più bella di Romania
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda Moran » 18/03/2010, 0:17

Stappo una birra, prendo i popcorn e mi metto comodo.
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda geom.Calboni » 18/03/2010, 10:30

sono curioso di leggere che sensazioni vi ha dato Cluj rispetto alla mia sortita, con sun semper chi ed il poeta, lo scorso dicembre...
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda Lebowski » 18/03/2010, 11:05

est_raneo:
3 giorni, rientro lunedì. Quindi c'è tempo solo per cluj. (purtroppo)

Moran:
rimettila in frigo allora, altrimenti diventa calda. ;)
Partiamo domani.

Geo:
vediamo. Un paio di notizie sull'albergo sono confortanti, spero sia cioè che penso. :)
Ho aperto il topic prima, raccontando come è nata la vicenda per avere conferme o notizie. La mia preziosissima fonte mi ha citato tre locali (spero non si sia sbagliata: seven, obsession, after8), oltre alla bellezza del centro, la comunità ungherese, etc.
Dato che si va per festeggiare, la nightlife avrà il suo peso.
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda Moran » 18/03/2010, 11:11

Lebowski ha scritto:Moran:
rimettila in frigo allora, altrimenti diventa calda. ;)
Partiamo domani.

Troppo tardi, l'ho già bevuta.
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda Lebowski » 18/03/2010, 12:43

Moran ha scritto:
Lebowski ha scritto:Moran:
rimettila in frigo allora, altrimenti diventa calda. ;)
Partiamo domani.

Troppo tardi, l'ho già bevuta.


Preparane una per la prossima settimana, allora.
Ho buone prospettive per il futuro. Spero di aver materiale sufficiente per narrare.
Ciao
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda nelloyanto » 18/03/2010, 13:14

Divertiti a fa divertire noi al ritorno con il racconto :P
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda geom.Calboni » 18/03/2010, 13:37

Lebowski ha scritto:Dato che si va per festeggiare, la nightlife avrà il suo peso.

su questo punto vai sicuro... ;)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda Lebowski » 22/03/2010, 19:57

Qualche flash:

nightlife? Discreta, ma nulla di eccezionale. C’è di molto meglio, oggettivamente.
Città carina, centro storico piccolo ma abbastanza ricco.
Cena del sabato nel locale più volgare in cui io abbia mai cenato. “Gigi il troione” in confronto è un 5 stelle Michelin. Spettacolare, cena ripetuta la domenica.
Birra niente di che (sia Ursus che Ciuk).
Città economica.
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda est_rane0 » 22/03/2010, 20:52

qualche dettaglio in più?
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda Lebowski » 22/03/2010, 21:55

Est_ raneo: so che sei interessato alla nightlife. Prima partiamo con il racconto, già lì ne descrivo un bel po' di locali. Poi provo a ricapitolare tutto su quella voce. ;)

Partiamo, dunque.

Come detto, la vacanza è un w-e in una città che preziose fonti danno come buona scelta per la nightlife.
Giunti in città raccattiamo il primo taxi fuori dal miniaeroporto e gli diamo l’indirizzo.
I sobborghi cittadini si presentano in pieno stile città dell’Est, casermoni e via dicendo.
Poi si arriva nel centro storico. E la città cambia faccia.
Notiamo subito una cosa che troverà conferma nei giorni del soggiorno: i taxi sono talmente economici che praticamente un’auto su quattro circolante nel centro è un taxi. Il tragitto dall’aeroporto (occhio e croce una decina di chilometri) ci è costato 5 euro, molto poco.
La scelta dell’alloggio è caduta sulla pensione Siago che alla modica cifra di 16 euro a notte (ca) in tripla ci offre una doccia con 8 getti di idromassaggio. Albergo quasi interamente rinnovato. Unici difetti: leggermente decentrato e i quasi 44 gradi costantemente presenti in camera.
L’arrivo nel tardo pomeriggio ci impone un’uscita rapida per cambiare gli euro prima che chiudano gli uffici-cambio, dato che le banche hanno già finito la loro giornata.
Camminando notiamo una cosa: c’è una presenza molto numerosa di cliniche e piccoli ospedali privati. Dentisti, cardiologi, etc. In modo particolare ne sorgono come funghi nella via dell’albergo, in altre zone il numero cala sensibilmente. I rumeni sono leggermente ipocondriaci, oppure il business delle cure sanitarie con pazienti dall’estero ha raggiunto vette insperate. La sensazione trova conferma negli spot televisivi: 1 su tre è su medicinali e nella presenza delle farmacie, anch’esse molto numerose.
Ma non siamo qua per quello.
Cambiato denaro, rifocillatomi velocemente con un panino volante, torniamo in camera e prepararci per la prima serata.
La cena decidiamo di farla in un ristorante pub convenzionato con l’albergo, con lo sconto del 10%. So già che in questi casi alla fine si prende comunque una fregatura ma data l’ora, la non conoscenza della città e la vicinanza del ristorante decidiamo di accontentarci. Per ottenere lo sconto dobbiamo presentare la chiave della camera al momento del pagamento.
Io opto per una scaloppina con patate, i miei due compari per un piatto di carne di maiale con una non meglio precisata salsa. La salsa si rivelerà di uva e un tocco di peperoncino. Io apprezzerò il mio piatto, G. mangerà il suo e il Gustel ne avanzerà l’90% non trovando il tutto di suo gradimento.
A servirci un cameriere. Uomo, quindi, di grossa stazza.
Non abbiamo ancora capito se la frase del proprietario dell’albergo “per ottenere lo sconto dovete mostrare la chiave al momento del pagamento” sia vera. Ma i dubbi ci fanno tirare a sorte su chi, per il resto della vacanza, sarà il mastro di chiavi. Sarà lui a trovare una buona guardiana di porta. Purtroppo la prima occasione si presenta con un degno maschione rumeno. La sorte bacia G. Spetterà a lui mostrargli la chiave della camera per ottenere lo sconto. Sa che potrebbe equivocare, ma la birra gli dà il giusto coraggio. Mostriamo la chiave con il numero della camera al cameriere che fortunatamente non equivoca la situazione e torna soltanto con il conto. Tanto era il corpo di G., non mi sarebbe interessato molto.
Un totale di circa 70 lei in tre (un euro al cambio attuale è circa 4 lei).
La cosa più fastidiosa è il fumo, specie per noi tre non-fumatori. In un paese dove almeno il 99% della popolazione è fumatrice appariamo come marziani, e la vita per noi sarà messa veramente a dura prova. Sono solo 5 anni di legge antifumo in Italia ma mi sembra passato un secolo. E tornare indietro di 6 o più anni non mi piace molto: gola arrossata, occhi lacrimanti, raffreddore, vestiti puzzolenti.
Ora realizziamo il perché di tutte quelle cliniche.
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda geom.Calboni » 22/03/2010, 23:36

Lebowski ha scritto:Camminando notiamo una cosa: c’è una presenza molto numerosa di cliniche e piccoli ospedali privati. Dentisti, cardiologi, etc. In modo particolare ne sorgono come funghi nella via dell’albergo, in altre zone il numero cala sensibilmente.

alloggiavate sulla salita del giardino botanico?
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda est_rane0 » 23/03/2010, 9:15

Lebowski ha scritto:Est_ raneo: so che sei interessato alla nightlife. Prima partiamo con il racconto, già lì ne descrivo un bel po' di locali. Poi provo a ricapitolare tutto su quella voce. ;)

Partiamo, dunque.

Come detto, la vacanza è un w-e in una città che preziose fonti danno come buona scelta per la nightlife.
Giunti in città raccattiamo il primo taxi fuori dal miniaeroporto e gli diamo l’indirizzo.
I sobborghi cittadini si presentano in pieno stile città dell’Est, casermoni e via dicendo.
Poi si arriva nel centro storico. E la città cambia faccia.
Notiamo subito una cosa che troverà conferma nei giorni del soggiorno: i taxi sono talmente economici che praticamente un’auto su quattro circolante nel centro è un taxi. Il tragitto dall’aeroporto (occhio e croce una decina di chilometri) ci è costato 5 euro, molto poco.
La scelta dell’alloggio è caduta sulla pensione Siago che alla modica cifra di 16 euro a notte (ca) in tripla ci offre una doccia con 8 getti di idromassaggio. Albergo quasi interamente rinnovato. Unici difetti: leggermente decentrato e i quasi 44 gradi costantemente presenti in camera.
L’arrivo nel tardo pomeriggio ci impone un’uscita rapida per cambiare gli euro prima che chiudano gli uffici-cambio, dato che le banche hanno già finito la loro giornata.
Camminando notiamo una cosa: c’è una presenza molto numerosa di cliniche e piccoli ospedali privati. Dentisti, cardiologi, etc. In modo particolare ne sorgono come funghi nella via dell’albergo, in altre zone il numero cala sensibilmente. I rumeni sono leggermente ipocondriaci, oppure il business delle cure sanitarie con pazienti dall’estero ha raggiunto vette insperate. La sensazione trova conferma negli spot televisivi: 1 su tre è su medicinali e nella presenza delle farmacie, anch’esse molto numerose.
Ma non siamo qua per quello.
Cambiato denaro, rifocillatomi velocemente con un panino volante, torniamo in camera e prepararci per la prima serata.
La cena decidiamo di farla in un ristorante pub convenzionato con l’albergo, con lo sconto del 10%. So già che in questi casi alla fine si prende comunque una fregatura ma data l’ora, la non conoscenza della città e la vicinanza del ristorante decidiamo di accontentarci. Per ottenere lo sconto dobbiamo presentare la chiave della camera al momento del pagamento.
Io opto per una scaloppina con patate, i miei due compari per un piatto di carne di maiale con una non meglio precisata salsa. La salsa si rivelerà di uva e un tocco di peperoncino. Io apprezzerò il mio piatto, G. mangerà il suo e il Gustel ne avanzerà l’90% non trovando il tutto di suo gradimento.
A servirci un cameriere. Uomo, quindi, di grossa stazza.
Non abbiamo ancora capito se la frase del proprietario dell’albergo “per ottenere lo sconto dovete mostrare la chiave al momento del pagamento” sia vera. Ma i dubbi ci fanno tirare a sorte su chi, per il resto della vacanza, sarà il mastro di chiavi. Sarà lui a trovare una buona guardiana di porta. Purtroppo la prima occasione si presenta con un degno maschione rumeno. La sorte bacia G. Spetterà a lui mostrargli la chiave della camera per ottenere lo sconto. Sa che potrebbe equivocare, ma la birra gli dà il giusto coraggio. Mostriamo la chiave con il numero della camera al cameriere che fortunatamente non equivoca la situazione e torna soltanto con il conto. Tanto era il corpo di G., non mi sarebbe interessato molto.
Un totale di circa 70 lei in tre (un euro al cambio attuale è circa 4 lei).
La cosa più fastidiosa è il fumo, specie per noi tre non-fumatori. In un paese dove almeno il 99% della popolazione è fumatrice appariamo come marziani, e la vita per noi sarà messa veramente a dura prova. Sono solo 5 anni di legge antifumo in Italia ma mi sembra passato un secolo. E tornare indietro di 6 o più anni non mi piace molto: gola arrossata, occhi lacrimanti, raffreddore, vestiti puzzolenti.
Ora realizziamo il perché di tutte quelle cliniche.


ecco già va meglio, sono si interessato alle vostre impressioni sulla night life, ma anche ai personaggi con cui avete interagito se ne avete avuto occasione. Anche se la mia idea ce l'ho già. Uno dei rammarichi del racconto del viaggio del Geometra in Moldova e dintorni è che non emerge uno spaccato della società, ma capisco che girando in gruppo, su molte tappe differenti e ad un primo viaggio in un luogo sia molto difficile avere occasione di approfondire o di notare.
In ogni caso il Geometra può scrivermi in privato quelle impressioni che eventualmente non ha potuto scrivere per una questione di "politicamente corretto"
Idem per Jena
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda obe » 23/03/2010, 10:34

Grande Leb!
son sempre interessanti i tuoi racconti ;)

Poi dopo aver letto delle avventure del Geo.. mi interessa avere un altro punto di vista 8-)
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda Lebowski » 23/03/2010, 20:00

Geo:
Sì, la via era quella. Str. Republicii, per intenderci.

est_raneo:
cosa intendi per "una mia idea ce l'ho già"?
A te era piaciuta la città?

Obe:
mi sa che su certi aspetti avrai veramente un altro punto di vista. ;)
Io ho avuto una visione meno positiva.

Ciao
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda est_rane0 » 23/03/2010, 20:33

Lebowski ha scritto:Geo:
Sì, la via era quella. Str. Republicii, per intenderci.

est_raneo:
cosa intendi per "una mia idea ce l'ho già"?
A te era piaciuta la città?

Obe:
mi sa che su certi aspetti avrai veramente un altro punto di vista. ;)
Io ho avuto una visione meno positiva.

Ciao


Intendo che benchè individualmente qualche rara eccezione possa risultare naturalmente più attraente per le ragazze locali, specialmente coloro che godono già di un discreto successo in patria, in generale in Romania non si trova l'ambiente più favorevole e ricettivo all'Italiano per il rimorchio. Oltre ad alcune difficoltà linguistiche per chi parla soltanto inglese, pur tuttavia superabili, la cultura locale fa si che il maggiore potere d'acquisto non si traduca in appeal seduttivo, non nel senso di apparire figo perchè hai i soldi, ma nel senso di opportunità di corteggiamento più galante che non si traducono in "atmosfera", ma semplicemente in una occasione di profitto e che comunque sono finezze che non vengono apprezzate, o al più lo sono come segno di debolezza
In soldoni la maggioranza delle rumene con cui si avrà a che fare non si lasciano secondo me sedurre, semmai provano a volgere a loro favore l'interazione con lo straniero. Un certo nazionalismo e maschilismo locale vuole che sia vista più in cattiva luce una relazione con uno straniero che non abbia un fine utilitaristico, nel qual caso se non giustificata viene almeno "capita"

In realtà questa mia impressione merita un approfondimento con una sessione prolungata in un arco temporale di un mese come fa il Canga e in cui sperimentare "scientificamente" tutta l'esperienza con serrati test sul campo.

Ti posso dire però che in generale ho letto molti "report" concordanti.
Ovvio che naturalmente lascianno tutti il tempo che trovano se hai quel quid in più che in loco ti rende un predatore naturale. Io posso dire questo quid di averlo in Polonia ma non in Romania, a meno che non si tratti di quid ma semplicemente di ambiente più favorevole o al rimorchio in generale o a noi Italiani (ad esempio per gli Inglesi in Polonia credo che sia come per noi in Romania, lo stesso accade in Slovacchia)


Per curiosità ti dico che anche quel simpatico marpione di seduction.net concorda col sottoscritto, mi è capitato di leggere le sue opinioni in merito, e mi trovano concorde al 100%
(Tralasciando la prima impressione che ho di tale sito, ma che in realtà sto leggermente rivalutando alla luce delle mie esperienze "antropologiche" personali, tranne il fatto che uno l'abilità se la deve sviluppare da solo, non pagando per qualcosa che non ti cambierà dentro anche se avesse un fondamento se il cambiamento non è un percorso interiore individuale: se sei buzzurro o trovi il modo di sbuzzurrirti psicofisicamente o rimani buzzurro :mrgreen: oppure trovi la donna a cui piace il buzzurro :mrgreen: )

Nulla vieta nel caso specifico di qualche città. in questo caso romena, che il fattore geografico influisca positivamente calmierando una situazione in generale non positiva. Non avendo sperimentato coi miei sensi, mi affido a quelli tuoi in questo caso, riservandomi una futura occasionale verifica. Ad esempio l'influenza del fattore geografico, o forse del caso, tra Breslavia e Varsavia l'ho avvertita in maniera netta nel mio ultimo viaggio
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda Lebowski » 23/03/2010, 22:21

Ah, era quello a cui ti riferivi… avevo capito sbagliato, pensavo alla città.
Ti anticipo già che a me la Romania, da quel punto di vista, è parsa quasi impossibile. Per una serie di ragioni: alcune magari le spiegherò più avanti raccontandole. Ma si tratta solo e pur sempre della mia brevissima esperienza.
Domenica sera a cena abbiamo scambiato 4 chiacchiere con un rumeno che ha vissuto in Italia, qualcosa conferma. Arriverò forse a parlarne nel racconto.
Non sono andato però là per quel motivo. Ma per la città e la nightlife, che comprende anche (ma non solo) quello. ;)

Tema location in generale. Per me conta fino a un certo punto, sempre togliendo i casi atipici e tenendo presente alcune cose. Mi è capitato di conoscere e fare qualcosa con ragazze in posti che tutti dicono ormai out perché ultrainflazionati, conoscere e non concludere nulla in altri o non conoscere affatto in altri ancora. Come a tutti, credo.
Secondo me conta poco.
Per questo non reputo interessante quel sito e preferisco tralasciare l’opinione sul suo gestore. ;)
Ciao
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda Lebowski » 23/03/2010, 22:40

Rifocillati (almeno io e G.) usciamo dal locale fumante e decidiamo di fare 4 passi per digerire. La serata è abbastanza fredda (ci saranno un paio di gradi sopra lo zero) a fronte di giornate tiepide, quasi sempre sui 12.
Notiamo che non c’è molta gente in circolazione. Conoscendola come città universitaria, e dato che si tratta pur sempre di un venerdì sera, la cosa inizia a insospettirmi.
Quattro passi per il centro e decidiamo di entrare in un pub a bere qualcosa. La scelta cade sul Medieval Pub, nei pressi di Plata Unirii. Beviamo non ricordo cosa al bancone per evitare l’unica saletta dove una nebbia fumosa la fa da padrone. Un’altra cosa che notiamo, dopo averla già vista a cena, è che i camerieri in Romania versano da bere nel bicchiere. Spiego meglio: se si ordina una birra o una coca-cola o altro, arriveranno con il bicchiere, la bottiglia e verseranno direttamente loro nel bicchiere il contenuto della bottiglia. La cosa troverà conferma in altri posti durante il soggiorno.
Dopo circa mezz’ora decidiamo di recarci nel locale scelto per l’occasione, conosciuto come il club più famoso della città: l’Obsession.
Per arrivarci decidiamo di farla a piedi per conoscere meglio la città. Si trova abbastanza fuori, nella stessa via dell’albergo ma molto più su. La via è infatti in salita. Avremo fatto circa un paio di chilometri a piedi. Lungo il cammino notiamo un’altra cosa: la presenza numericamente molto cospicua di spazzini. Ne avremo visti una ventina. Ognuno è armato di scopa di legno e, a turno, uno scopa e il compare raccatta. Lavorano a coppie.
Dopo la salita giungiamo nei pressi del locale.
Il locale non è esattamente quello che fa per noi.
Notando poi il nostro abbigliamento temo un rimbalzo. Ma ormai siamo al locale del “o la va o la spacca” considerando anche l’ora. Di tornare indietro non se ne parla, quindi decidiamo di buttarci. Incredibilmente ci accettano.
Costo 20 lei, dopo aver passato un corridoio e aver gentilmente declinato l’invito di un paio di hostess preposte ad omaggiarci di sigarette, arriviamo nel locale.
Come struttura non è male, non grandissimo, una sola sala. Ma ben arredato. Pista centrale, due bar ai lati e divanetti qua e là. Il locale è mezzo vuoto, anche se la mezza è già passata da venti minuti. Ma la cosa che più ci insospettisce è la presenza è un po’ strana per i paesi dell’Est: su 10 presenti, 7 sono uomini. E di quei 7, 5 sono vestiti un po’ troppo “tirati” per i nostri gusti. Insomma: è l’hollywood di Cluj.
Ci sediamo e dopo pochi minuti, con la pista ancora vuota, salgono su due cubi due cubiste. Molto carine. Ma la situazione con pista vuota e locale mezzo vuoto a me ha dato l’impressione della festa delle medie, tanto ben decantata dagli Eelst.
Quando notiamo che dopo un quarto d’ora una cubista viene sostituita sul cubo da un butterato tutto muscoli del luogo, proprio nel ruolo di cubista del locale, dalle movenze del famoso Jessie Malone, decidiamo di alzare i tacchi. Una notevole tristezza e la consapevolezza di aver preso la decisione giusta nel tornare a casa: è circa l’una e un quarto ma il locale era ancora mezzo vuoto.
La prima serata a Cluj, in terra straniera, ci vede perdenti. Inizio a temere una sconfitta di routine lungo tutto il soggiorno. Una sconfitta perenne, costante. Un po’ come l’Inter in Europa, per farla breve.
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Re: Cluj napoca 2010:

Messaggioda geom.Calboni » 24/03/2010, 9:40

Lebowski ha scritto:Dopo circa mezz’ora decidiamo di recarci nel locale scelto per l’occasione, conosciuto come il club più famoso della città: l’Obsession.

Il locale non è esattamente quello che fa per noi.
Notando poi il nostro abbigliamento temo un rimbalzo. Ma ormai siamo al locale del “o la va o la spacca” considerando anche l’ora. Di tornare indietro non se ne parla, quindi decidiamo di buttarci. Incredibilmente ci accettano.
Costo 20 lei, dopo aver passato un corridoio e aver gentilmente declinato l’invito di un paio di hostess preposte ad omaggiarci di sigarette, arriviamo nel locale.
Come struttura non è male, non grandissimo, una sola sala. Ma ben arredato. Pista centrale, due bar ai lati e divanetti qua e là. Il locale è mezzo vuoto, anche se la mezza è già passata da venti minuti. Ma la cosa che più ci insospettisce è la presenza è un po’ strana per i paesi dell’Est: su 10 presenti, 7 sono uomini. E di quei 7, 5 sono vestiti un po’ troppo “tirati” per i nostri gusti. Insomma: è l’hollywood di Cluj.
Ci sediamo e dopo pochi minuti, con la pista ancora vuota, salgono su due cubi due cubiste. Molto carine. Ma la situazione con pista vuota e locale mezzo vuoto a me ha dato l’impressione della festa delle medie, tanto ben decantata dagli Eelst.
Quando notiamo che dopo un quarto d’ora una cubista viene sostituita sul cubo da un butterato tutto muscoli del luogo, proprio nel ruolo di cubista del locale, dalle movenze del famoso Jessie Malone, decidiamo di alzare i tacchi. Una notevole tristezza e la consapevolezza di aver preso la decisione giusta nel tornare a casa: è circa l’una e un quarto ma il locale era ancora mezzo vuoto.
La prima serata a Cluj, in terra straniera, ci vede perdenti. Inizio a temere una sconfitta di routine lungo tutto il soggiorno. Una sconfitta perenne, costante. Un po’ come l’Inter in Europa, per farla breve.

avete incocciato una serata sfortunata... :?
due maschioni italiani che sono stati all'Obsession, durante la mia sosta a Cluj, mi hanno raccontato di una grande serata: elegante, vip ma tirata fino alle 6 di mattina.
io invece mi sono dedicato ai locali del centro. soddisfatto, come anche il sabato in compagnia di Sun Semper Chi ed il Poeta.
le stesse impressioni le ebbe, durante il suo giro, Sbernaz circa due anni fa.
ma sia chiaro...ognuno vive un'esperienza differente...ed è proprio questo il bello ;)
prosegui... :)
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Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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