San Patrizio a Dublino

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San Patrizio a Dublino

Messaggioda giuli » 19/03/2010, 23:59

Piccolo report della recente sortita a Dublino in occasione della festa dedicata al patrono San Patrizio che si celebra il 17 marzo, giornata di festa nazionale in tutta Irlanda.

Il viaggio inizia lunedì sera con il classico volo Ryan serale da Orio per Dublino prenotato con largo anticipo, aereo come prevedibile strapieno e oltre all'arcinoto dramma dei bagagli sfortuna vuole che al sedile dinnanzi al mio capitino due emerite cretine che per tutto il viaggio in maniera volgare rompono le scatole a tutti tra l'indifferenza delle pavide hostess, per qualche istante si è rischiato il "linciaggio" da parte dei passeggeri, posso dire che mi sarei volentieri offerta ad aprire il portellone... :lol:

Giunta all'areoporto prendo il taxi , siamo infatti in 4 ed è la soluzione più conveniente e ovviamente comoda in luogo dei 6-7 euro delle varie compagnie di bus che fanno la spola tra areoporto e centro città.
Il tassista ci scarica direttamente sotto l'ostello,l' Avalon House dove passeremo le prime due notti , ostello spartano tutto sommato promosso.
Esco subito a mangiare e complice la stanchezza di una giornata iniziata almeno 18 ore prima finisco in un comune negozio con spazio tavoli dai quali si può vedere la strada grazie ad un'ampia vetrata, e proprio dalla strada compare un tizio, dall'aspetto con tutta probabilità un barbone che inizia ad inveire contro di me gridando I'll kill you... sbattendo i pugni contro la vetrina, non posso fare a meno di sorridere alla scena :roll: ...
L'idea di passare la serata asseragliata nel negozio non mi esalta, fortunatamente una pattuglia di passaggio blinda il nonnetto che si allontana in fretta, finalmente posso uscire tranquillamente e godermi una tanto desiderata pinta nel pub dall'altra parte della strada... :P


Al mattino mi sveglio abbastanza presto, ho infatti dinnanzi a me un percorso quasi a tappe forzate per poter vedere quanto più possibile in considerazione del poco tempo e soprattutto perchè l'indomani ci sarà la festa...
Per un attimo mi passa per la mente di prendere in affitto una bici dall'ostello per la cifra di 10 €al giorno ( anche se in diversi della città ho visto aree di bike sharing),il tempo incerto, e ammetto anche il fiato ormai andato, mi fanno desistere dal proposito.
Uscendo dall'ostello ho come l'impressione di essere in un'altra città ma devo comunque dire che è una sensazione che provo abbastanza frequentemente quando arrivo in una nuova città quando ormai è buio.

Mi metto in marcia e percorro Grafton Street, la via dei negozi di Dublino, già si avverte l' aria di festa: pub addobbati con palloncini e bandiere, camioncini che scaricano fusti di birra, ragazzi in giro a vendere shamrock per beneficienza, chili di paccottiglia verde venduta nei negozi di souvenir della città e così via...

Ben presto arrivo dinnanzi alla statua di Molly Malone ribattezzata amichevolemente dai concittadini "the tart with the cart", vicino alla statua c'è un uomo che con la chitarra canta la celebre ballata a lei dedicata che risentirò spesso nei pub. http://www.youtube.com/watch?v=pXKLkLcdtjI

Alle spalle di Molly c'è il Trinity College, l'antica università dublinese che custodisce il Book of Kells, uno dei manoscritti più antichi arrivati ai giorni nostri, decido di entrarvi, il college che è un' università funzionante a tutti gli effetti offre scorci interessanti, non ci sono molte indicazioni al suo interno circa gli edifici, la loro storia e quant'altro fortunatamente ho con me la guida.
Risalgo la via passando davanti all'edificio della banca di Irlanda , sulla destra è segnalato temple bar, devio leggermente nel dedalo di viuzze acciottolate che compongono quest'antico quartiere mi ripropongo di passarci però in serata.
Arrivo davanti al Dublin Castle, che si rivelerà infatti una mezza delusione, non si tratta infatti di un castello ma piuttosto di un palazzo che ha subito negli anni ristrutturazioni invasive che ne hanno stravolto completamente la struttura, solo alcuni scavi sono rimasti originari.
All'interno della cinta muraria, se così si può chiamare, si trova la Chester Beatty Library, un'ampia collezione appartenuta a sir Chester Beatty con materiale, testimonianze archelogiche provenienti un pò da tutto il mondo, veramente interessante il piano dedicato alle religioni del mondo.

All'uscità dal piccolo museo avverto una certa fame, si è però alzato anche un vento forza 9, accantono l'ipotesi di prendere un fish and chip da asporto da Leo Burdock che si trova poco distante, nonostante la fila di avventori che attende fuori dal negozio, e riparo in un pub nei pressi della Christ Church Cathedral che vedo solo da fuori, intanto iniziano ad aumentare i cappelli verdi in circolazione...
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Re: San Patrizio a Dublino

Messaggioda geom.Calboni » 20/03/2010, 14:49

Dublin a me è piaciuta, non come Pristina o Taganrog ovvio :D ma mi ha lasciato un buon ricordo.
era la prima volta per te? non l'ho capito bene.
se già a Firenze per st Patrick c'era casino mi immagino a Dublin quello che non c'era...
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: San Patrizio a Dublino

Messaggioda giuli » 21/03/2010, 13:07

geom.Calboni ha scritto:Dublin a me è piaciuta, non come Pristina o Taganrog ovvio :D ma mi ha lasciato un buon ricordo.
era la prima volta per te? non l'ho capito bene.
se già a Firenze per st Patrick c'era casino mi immagino a Dublin quello che non c'era...



si, era la prima volta a Dublino e in terra verde.
si, casino tanto, gran bella festa molto partecipata con migliaia di persone in giro,
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Re: San Patrizio a Dublino

Messaggioda giuli » 21/03/2010, 13:25

proseguo con il racconto:

Pranzo in un pub e non posso che prendere fish and chips annaffiato con una guinnes, alle pareti sono appese foto in bianco e nero delle contee rurali irlandesi, alcune anche d’epoca,le osservo rapita e pochi minuti dopo decido di far rotta su Howt per una mini gitarella nei dintorni di Dublino.

Howt è raggiungibile con i trenini interurbani della Dart, il tragitto è breve e i treni sono molto frequenti, raggiungere questa piccola cittadina sul mare è insomma molto facile.
Il treno parte dalla stazione di Parnel ed ha i sedili non a caso verde-irlanda :P , quando viaggio apprezzo molto prendere mezzi d trasporto locali per pendolari e simili, ci troviamo infatti in uno scompartimento con solo locals dagli inconfondibili tratti somatici, le uniche "latine" siamo noi.
Il tragitto è breve, 20 minuti circa passati ad osservare fuori dal finestrino alcuni scorci della baia di Dublino, Howt è il capolinea quindi impossibile sbagliarsi, la stazioncina è piccolissima così come la parte vecchia di questo ex villaggio di pescatori.
Passeggiamo sul porticciolo : barchette, pescatori che aggiustano le reti, il faro e la passeggiata a mare, i gabbiani, negozietti di pesce e un minuscolo ufficio turistico sul molo, il tutto è molto caratteristico soprattutto se sotto un cielo brumoso con un forte vento, non può che venirmi in mente la canzone mare d’inverno della bertè :lol:
Nonostante il freddo è bello stare davanti al mare con il vento sferzante che punisce i miei capelli cit. …

Decidiamo di rientrare a Dublino , finiamo nei pressi di Marrion Square dove per San patrizio è stata allestita una vasta area luna park, nei pressi c’è anche la National Gallery, purtroppo chiude molto presto , 17.30 siamo in ritardo e per questa volta non possiamo entrarvi.
La gente con i cappelli verdi in giro a fare festa nei pub è veramente tanta, aprofittiamo anche noi per fare qualche acquisto irish…
Dopo un piccolo aperitivo ceniamo nell’ immancabile pub, è però pieno il che mi costringe a torcere di tanto in tanto il collo per seguire la mia inter su uno schermo vicino :D
Subito dopo, nemmeno a dirlo, ci buttiamo in temple bar tra la folla che riempie i pub, la gente è veramente molta e i pub che in genere non sono molto grandi sono affollatissimi, in molti è quasi impossibile accedervi per la calca o una volta all’interno non è facile muoversi ed è un’impresa raggiungere il bancone che manco a farlo apposta è una meta molto ambita :P , non è possibile consumare alcoolici in strada, la gente si attiene alla regola e mio malgrado vengo ripresa da un buttafuori mentre tento di raggiungere ingenuamente la strada con una birra in mano per fumare… :oops:
Giriamo di pub in pub, di guinnes in guinnes, socializzare è facile la gente è molto amichevole e abbastanza aperta anche solo per fare quattro chiacchere.
Tantissima gente in giro: molti dublinesi, ma anche irlandesi di ritorno sparsi in tutto il mondo che ritornano in patria per San Patrizio ed anche ovviamente un elevato numero di turisti.

L’ora si fa tarda e si sente già anche qualche sirena che accorre per gente che ha esagerato un po’ con il bere, finiamo la serata in micro club, ultima pinta e a nanna, bella serata, pienamente soddisfatte torniamo in ostello.
Ultima modifica di giuli il 21/03/2010, 14:21, modificato 3 volte in totale.
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Re: San Patrizio a Dublino

Messaggioda giuli » 21/03/2010, 14:03

La mattina seguente è quella della St. Patrick's parade, la partenza è diesel però, anche se nonostante le ore piccole della serariusciamo ad uscire abbastanza presto direzione sfilata, notiamo che la strada è transennata per qualche chilometro, prendiamo qualche birra e generi di conforto 8-) e prendiamo posto vicino alle recinzioni dove passerà la sfilata, ben presto la gente di verde vestita inizia ad aumentare, bel colpo d'occhio molto scenografico.
Inganniamo l’attesa parlando e socializzando un po’ con i vicini anche loro in trepidante attesa, finalmente vediamo spuntare il primo gruppo mascherato e via via gli altri, sfilano anche gruppi musicali e carrettini allegorici, una specie di carnevale insomma.

Rispetto ai carnevali nostri come Viareggio o Cento , la sfilata è semplice nel senso che non vi sono carri spettacolari costruiti da maestri cartapestai, i carri sono artigianali e in genere di piccole dimensioni sospinti a braccia da valorosi volontari, sono però molto belli ed ingeniosi così come i costumi dei vari gruppi che si altenano,la sfilata mi piace proprio.

Sfilato l’ultimo carro, un enorme fiume umano di verde vestito si sposta verso temple bar, ci uniamo anche noi all' erbal fiume festante ….finiamo in un ristorantino orientale dove fatichiamo a trovare posto, i pub sono infatti strapieni fatichiamo anche a trovarne anche uno libero per una guinnes verde special edition per il 17 marzo.

Nel tardo pomeriggio decidiamo di dare un tocco culturale alla giornata andando alla National gallery, dove selezioniamo un intinerario breve ed indolore che si adegui alla giornata di festa :lol: , il quadro della cattura di cristo del Caravaggio non c’è, è sostituito da un anonimo pannello che annuncia il suo temporaneo ritorno in madre patria per una mostra al quirinale.
Vicino ai capolavori della national gallery si trova un altro museo che mi sarebbe piaciuto visitare, il Natural History Museum per il suo stile un pò retrò, infatti la guida lo segnala come un museo che ha mantenuto intatto il suo stile vittoriano fatto di animali impagliati posti nelle varie teche provenienti da tutto il mondo procurati da esploratori alla Jonathan Livingstone ( che infatti lo inaugurò ), questo genere di musei mi ha da sempre incuriosito, purtroppo anche in questo caso il tempo è tiranno e non entro.

Per le strade e nei pub c’è ancora una quantità impressionante di gente, nei pub vediamo anche musicanti e comparse della sfilate, per la strada ci sono complessi più o meno improvvisati che intonano canti e danze irlandesi molto belle da ascolatare… :)
Si fa tardi, è tempo di un caffè rigenerante e scegliamo un ristorantino per la cena, finiamo per trascorrervi tantissimo tempo senza nemmeno rendercene conto.
All’uscita c’è molta meno gente in giro, del resto la giornata è stata impegnativa un po’ per tutti :lol: , percorriamo O'Connel Street, passiamo davanti all'enorme guglia del Monument of Light che solo recentemente è apparso nel profilo di Dublino, passiamo vicino anche alla statua del sig. re James Joyce che “passeggia” con bastone e aria svagata.

È tardi, molti pub sono chiusi o in procinto a chiudere dopo la giornata di super lavoro, passiamo dinnanzi ad un pub frequentato solo da terza età non vi entriamo ma lo trovo comunque a suo modo romantico e bello a vedersi, nelle vicinanze c'è il pub O'Shea suggerito da Moran, vi entriamo per l'ultima pinta ci restiamo poco però, all'una chiude e veniamo invitate assieme a tutti gli altri avventori abbastanza esplicitamente ad abbandonare il locale.
Raggiungiamo l'ostello che si trova nelle vicinanze, l'Isaacs Hostel dato che l'Avalon House era praticamente sold out per il 17, bell'ostello recentemente ammodernato unico difetto la vicinanza alla rail way, che comunque può essere anche considerata un'ottima sveglia... :lol:

All' indomani ci aspetta l'ultimo scorcio di Dublino, decidiamo di dedicarlo alla Cattedrale di San Patrizio che avevamo visto solo esternamente in notturna, bella struttura esterna da tipica chiesa anglosassone, l 'interno però non ci esalta, si fa tardi e con la tristezza nel cuore lasciamo Dublino mentre inzia a scendere una leggere pioggerellina che fino a quel momento ci aveva graziato.
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Re: San Patrizio a Dublino

Messaggioda giuli » 21/03/2010, 14:15

In conclusione devo dire che Dublino è una città piacevole da visitare, non l'ho trovata esteticamente e architettonicamente indimenticabile tuttavia devo anche dire che il poco tempo a disposizione e l'aver fatto coincidere la visita con la festa di san Patrizio mi ha fatto perdere alcune cose che avrei voluto assolutamente vedere e alcuni luoghi di interessi meno battuti che per esempio mi aveva suggerito Carl nel topic viaggiare a ... spunti che non lascierò comunque cadere nel vuoto avendo già in mente un ritorno in Irlanda, per cui grazie ancora a tutti dei consigli vari :D !

saluti


g.
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Re: San Patrizio a Dublino

Messaggioda obe » 22/03/2010, 17:50

bel racconto di una Dublino sotto San Patrizio..
chissà che macello di gente :D

Due cose ho da chiederti:
- quanto prima hai prenotato all'ostello? così da sapermi regolare per una prossima "Dublinata"
- ho letto del "casino" nei pub durante la giornata della sfilata... ma è così problematico? o ci si può muovere per bersi qualche pinta!?!
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Re: San Patrizio a Dublino

Messaggioda Voronezh » 22/03/2010, 17:52

giuli ha scritto:È tardi, molti pub sono chiusi o in procinto a chiudere dopo la giornata di super lavoro, passiamo dinnanzi ad un pub frequentato solo da terza età non vi entriamo ma lo trovo comunque a suo modo romantico e bello a vedersi, nelle vicinanze c'è il pub O'Shea suggerito da Moran, vi entriamo per l'ultima pinta ci restiamo poco però, all'una chiude e veniamo invitate assieme a tutti gli altri avventori abbastanza esplicitamente ad abbandonare il locale.
Mannaggia a te...
vi siete fatte i pub internazionali di Temple Bar in mezzo a folle di turisti, e avete tralasciato la vera anima di Dublin?
i vecchi pub dall'aria trasandata e romantica sono un marchio di Dublino al pari della Guinness e del trifoglio!
spesso tra l'altro sono frequentati allo stesso tempo da giovani dublinesi e vecchi... niente turisti lì, solo muffa e litri di scura.

e te lo avevo anche scritto :twisted:

comunque sono contento per te che vi siate divertite, tornassi indietro proverei a non "snobbare" San Patrick.
Citando uno che rompe i cojoni con l'est e Warszawa...
Dublino l'è sempre Dublino
Per viaggiare basta esistere.
Se immagino, vedo. È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo. Fernando Pessoa
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Re: San Patrizio a Dublino

Messaggioda Moran » 23/03/2010, 1:03

Beh ovvio che chiudano presto, anzi durante la settimana ti buttano fuori alle 23 - 23:30 anche a Temple Bar, nei weekend da qualche anno si tira fino all'una, e ovviamente anche per St.Patrick c'era orario prolungato.
Piuttosto mi ero dimenticato di suggerire O'Neills, sì lo so che ormai c'è in tutto il mondo ed è diventata una catena ( :x ), ma quello originale (che c'è anche in un racconto di Joyce) è in una traversa vicino all'incrocio di Grafton Street e Nassau Street, dove c'è la statua di Molly Malone e quasi di fronte al centro di info turistiche, quello nella chiesa sconsacrata. Turistico, ma pieno di irlandesi e range di età 21-80.
Una volta o l'altra ci devo andare anche io per San Patrizio... finora ci sono stato in settembre e in aprile, dovrò tornare sulle rive del Liffey prima o poi.
...quel misterioso gerundio dell'anima che è l'eterno presente del viaggio.
(Paolo Rumiz)
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Re: San Patrizio a Dublino

Messaggioda giuli » 23/03/2010, 23:59

obe ha scritto:bel racconto di una Dublino sotto San Patrizio..
chissà che macello di gente :D

Due cose ho da chiederti:
- quanto prima hai prenotato all'ostello? così da sapermi regolare per una prossima "Dublinata"
- ho letto del "casino" nei pub durante la giornata della sfilata... ma è così problematico? o ci si può muovere per bersi qualche pinta!?!


ciao!
non ho prenotato con larghissimo anticipo, a inizi febbraio se non sbaglio e già molte stanze erano sold out ( e con i prezzi prevedibilmente gonfiati ), per le prime due notti non ho avuto difficoltà per l'ultima si, alla fine mi sono " arresa" all'Isaacs 42 € a cranio per doppia con bagno condiviso.
di giorno c'era casino ma si riusciva ad entrare un pò più problematico al sera del 16 anche se spostandosi da temple bar vista la quantità di bar e trovavi a bizzeffe meno affollati, comunque tranquillo una pinta riesci a berla comunque anche con zero gravità perchè pressato dalla gente :lol:
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Re: San Patrizio a Dublino

Messaggioda giuli » 24/03/2010, 0:00

Voronezh ha scritto:
giuli ha scritto:È tardi, molti pub sono chiusi o in procinto a chiudere dopo la giornata di super lavoro, passiamo dinnanzi ad un pub frequentato solo da terza età non vi entriamo ma lo trovo comunque a suo modo romantico e bello a vedersi, nelle vicinanze c'è il pub O'Shea suggerito da Moran, vi entriamo per l'ultima pinta ci restiamo poco però, all'una chiude e veniamo invitate assieme a tutti gli altri avventori abbastanza esplicitamente ad abbandonare il locale.
Mannaggia a te...
vi siete fatte i pub internazionali di Temple Bar in mezzo a folle di turisti, e avete tralasciato la vera anima di Dublin?
i vecchi pub dall'aria trasandata e romantica sono un marchio di Dublino al pari della Guinness e del trifoglio!
spesso tra l'altro sono frequentati allo stesso tempo da giovani dublinesi e vecchi... niente turisti lì, solo muffa e litri di scura.

e te lo avevo anche scritto :twisted:

comunque sono contento per te che vi siate divertite, tornassi indietro proverei a non "snobbare" San Patrick.
Citando uno che rompe i cojoni con l'est e Warszawa...
Dublino l'è sempre Dublino


e si Carl hai ragione alla fine ci siamo fuse un pò nel "turisticame" di temple bar ma la festa l'è sempre una gran festa così come Dubline chiaramente!
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Re: San Patrizio a Dublino

Messaggioda giuli » 24/03/2010, 0:03

Moran ha scritto:Beh ovvio che chiudano presto, anzi durante la settimana ti buttano fuori alle 23 - 23:30 anche a Temple Bar, nei weekend da qualche anno si tira fino all'una, e ovviamente anche per St.Patrick c'era orario prolungato.
Piuttosto mi ero dimenticato di suggerire O'Neills, sì lo so che ormai c'è in tutto il mondo ed è diventata una catena ( :x ), ma quello originale (che c'è anche in un racconto di Joyce) è in una traversa vicino all'incrocio di Grafton Street e Nassau Street, dove c'è la statua di Molly Malone e quasi di fronte al centro di info turistiche, quello nella chiesa sconsacrata. Turistico, ma pieno di irlandesi e range di età 21-80.
Una volta o l'altra ci devo andare anche io per San Patrizio... finora ci sono stato in settembre e in aprile, dovrò tornare sulle rive del Liffey prima o poi.


eh si abbiam notato, ma già sapevamo che non avremmo tirato l'alba in giro, bella vita notturna comunque, bello anche il fatto di come dici dell'età variegata insomma non solo pischelletti ma anche gente over 30 e 40.
una festa secondo me da vivere almeno una volta, io mi sa la prossima volta andrò all'esplorazione del resto di irlanda.
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