C. Napoca 2010: Ustiz, Ustiz

[Lebowski]

geometra:
i maschioni a cui ti riferisci sono quelli della frase "qua abbiamo speso 100 euro, a Milano ne avremmo spesi 300?". (ora non ricordo esattamente la frase, ma più o meno era così)?
Lo capirei. Era, come scritto, l'Hollywood di Cluj.
Come ben sai è difficile per me amare le disco, figuriamoci quelle vip.
Non è stata solo sfortuna, è stata una cazzata da parte nostra. Ma la mia fonte personale la descriveva come la più famosa e la più bella.
Inoltrerò reclamo formale alla fonte di tale informazione.
Forse è stata serata sfortunata, ma alle 1:20, ora di uscita, era mezza vuota e le poche persone erano in stragrandemaggioranza uomini. Io la sconsiglio. Almeno: la sconsiglio a chi ha i miei gusti.

Il concetto di vita notturna:
vero, forse siamo stati sfortunati. Ma ci sono alcuni parametri, tipo "gente in giro" che mi fanno pensare che non sia uno dei top, come città. Il rumeno domenica ci ha confidato che dipende molto dal periodo dell'anno, d'estate è meglio. Non so.
Eppure mi sono affidato a regole mie di comprovato valore. Es. la regola del taxi: dove circolano parecchi taxi fuori di un locale significa che il locale è frequentato. Nulla, ma l'eccezione c'è stata, sabato (dove abbiamo frequentato anche noi i locali del centro). Ci arriverò.
Oppure: c'è vita solo nel w-e. Così mi han detto. E come città non sfugge alla "legge della domenica morta".
Insomma: questi parametri mi fanno pensare che oggettivamente sia discreta e nulla più come città se si vuole andare per la nightlife, ma molte altre mete sono di gran lunga migliori.
Ciao

[geom.Calboni]

da, i maschioni erano quelli

non metto in dubbio che c'è molto di meglio in Europa per nightlife ma...ricordati che siamo in Romania ed in Romania la nightlife...solo apparentemente è morta
io, per esempio, ho riscoperto Bucarest che non mi aveva mai esaltato...

per il resto...non lo so...io mi sono divertito...
ovviamente non come a Ostrava o...

[Lebowski]

Sabato inizia tardi. Decidiamo di andare in centro e sceglierci un ristorante per pranzare. La scelta cade su un ristorante italiano, dato che all’estero ogni tanto provo un nostro ristorante per vedere alcune cose. Nei miei viaggi ne ho viste parecchie su quel fronte.
Devo dire che non era male e la scelta si è rivelata azzeccata anche per un altro motivo: hanno una sala non fumatori.
Non ci sembra vero.
Il Gustel, praticamente a digiuno dal suo arrivo, sceglie un tris di primi:
750 grammi di pasta!
Una cosa mai vista. Giuro, almeno questo riportava il menu. A me saranno sembrati “solo” 500, ma resta pur sempre un signor piatto extralarge. Io opto per un “più normale” piatto di circa 150, sempre tanti ma ne avanzerò un po’. Il Gustel no, finirà il suo piatto da 750.
Usciti, decidiamo di incamminarci e tornare in camera.
Lungo il tragitto noto un quartiere molto caratteristico. A me ha ricordato kazimierz di Cracovia, solo in versione più originale, meno “restaurato”.
Allego qualche foto
(le mura)


(alcune vie)




Girando qua e là noto un ristorante. È poco lontano dall’albergo e penso subito di valutarlo come possibile location per la cena serale.
Tornati in camera decido di rimanerci, mentre i miei due compari scelgono di tornare in centro per fare shopping.
Una volta rientrati ci prepariamo per la serata.
Giunti nel quartiere del pomeriggio, guardiamo fuori dalle finestre del ristorante e colgo al volo un particolare:
“hanno il pelo di qualcosa sulle sedie. Mi affascina, scegliamo questo”.
La decisione passa ai voti e viene approvata all’unanimità.
Apriamo la porta e come questo avviene tutti i presenti si voltano verso di noi. Siamo squadrati, fissati all’improvviso. Proprio come la scena di Fracchia in Transilvania (http://www.youtube.com/watch?v=4ifRkiy0-sE&feature=related). La scena madre di tutto il soggiorno.
La visione che ci appare è di un folklore affascinante.
Il ristorante consta di:
- un’unica sala di circa 70 mq
- una tavolata mista di circa 12-14 persone e altri 2 tavoli da 4, totale 20 coperti circa
- pura pelle di pecora sul sedile di tutte le sedie in legno massello
- bagno con coperta a uso tendina incorporata
Una vera e propria stanza di una casa adibita a ristorante. (allego foto scattata sulla porta d’ingresso il giorno dopo, quando purtroppo il ristorante essendo domenica era vuoto).



Ad allietare la serata un megaimpianto mixer con casse incorporate e musica folk locale ad altissimo volume con canzoni cantate dai commensali della megatavolata che, in chiara estasi da alcool, si divertono a cantare a squarciagola pezzi improponibili. Da notare che l’alcool di quella tavolata è servito proprio come fosse una casa: bottiglie sul tavolo e bicchieri “da casa” riempiti della loro tzuisca (grappa di prugne) e altri alcolici.
L’ambientazione è fantastica.
Ci accomodiamo all’unico tavolino rimasto.
Quando pensiamo di aver toccato vette insuperabili di volgarità locale dobbiamo ricrederci.
Dopo aver ordinato da bere notiamo che la gentile cameriera deve uscire per andare in cantina a prendere le bottiglie ordinate che ci vengono portate al tavolo senza bicchieri, i quali sono un optional da ordinare altrimenti… buona bevuta a collo!
Fantastico.
Per aperitivo la cameriera ci fa dono di dolcetti di pastafrolla ripieni di marmellata.
Ordiniamo un piatto tipico rumeno, servito per 3 persone:
cosce di pollo ripiene di funghi, formaggio, prosciutto e con riso e verdure per condimento.
Un buon piatto, ma la serata toccherà vette ancora più alte qualche minuto dopo.

[geom.Calboni]

la strada delle mura ritratta nelle foto è dove ubicato l'ostello in cui ho alloggiato.
la strada è davvero volgare , soprattutto di notte...

[Lebowski]

la strada delle mura ritratta nelle foto è dove ubicato l'ostello in cui ho alloggiato.
la strada è davvero volgare , soprattutto di notte...

Hai per caso cenato anche tu in quel ristorante?

Per intenderci, nel quartiere ricordo una struttura universitaria e un locale con il muro dipinto di geroglifici.
Confermi essere quello?

[geom.Calboni]

il locale con geroglifici mi sfugge o non l'ho visto proprio
l'università è praticamente di fronte la stradina.

[Lebowski]

A questo punto mi metti dei dubbi, perché io invece non ricordo ostelli nel quartiere.
Ma non li cercavo, quindi può darsi che non me ne sia accorto.
Il quartiere era vicino alla nostra via, dove alloggiavamo noi.

Probabilmente era proprio quello.

Comunque:
hai provato il ristorante descritto?

Ciao

[Lebowski]

Impressionati da tale scenario decidiamo di chiedere alla cameriera se l’indomani il locale è aperto.
Ho imparato poche parole rumene nel soggiorno ma una più di tutte è stata semplice da ricordare:
duminica.
Tale e quale al nostro dialetto.
La chiamo e parto con “Duminica, is it open?”
Lei mi risponde in rumeno stretto.
Io capisco “sì, è aperto. Non ci sono problemi.”
Il Gustel intende “No, purtroppo è chiuso.”
G. “Sì, è aperto ma è tutto già prenotato.”
Ovviamente ho ragione io, infatti guardo l’orario e noto che è aperto ma fa solo orario ridotto.


Decidiamo di uscire quando, passando accanto al tavolo con mixer e casse, veniamo fermati per fare conoscenza con il dj.
L’esordio è commovente:
Dj: “Spanish?”
Noi: “No, Italians”
Dj: “Ah, Italians” e la frase è conclusa con una proposta musicale. Non mi dilungo nel dire che canzone ci propone, lascio a voi immaginare. Il cantante italiano più famoso ad est, un mito, con la sua canzone più famosa che, a questo punto, sarebbe giusto porre come inno nazionale al posto della oggettivamente più brutta canzone che ci ritroviamo.
La proposta è fatta per mostrarci le potenzialità dal suo mixer:
collegato al pc, tutto digitale, una serie infinita di bottoni. Il Gustel, che ogni tanto fa qualche serata nei locali come dj, ci comunica che effettivamente si tratta di materiale pregiato.
Purtroppo, colto da estasi per la canzone proposta, non faccio in tempo ad accettare che il Gustel se ne esce con “No Toto Cutugno. Gigi D’agostino!” (così svelo anche il cantante proposto prima).
Il dj, sui 45, visibilmente ubriaco, gli risponde prontamente “One minute!”. E dopo pochi secondi mostra al gustel che ha pure gigi d’agostino.
Da quel momento per noi sarà “Mr. One minute” in quanto ogni sua frase inizierà sempre così.
Intanto io, deluso per la mancata divulgazione del toto nazionale nella sala, faccio la mia lamentela ufficiale al gustel che non sa dell’amore ad est e per l’est del toto.
Ecco che mr one minute mi viene incontro e mi cambia canzone e dopo pochi minuti il nuovo inno nazionale in versione remix di non mi ricordo chi si diffonde ad altro volume per la sala.
Molti dei commensali se ne sono ormai andati. Saremo rimasti una decina, e tra loro c’è un uomo sui 35 ubriaco che inizia a ballare. Lo soprannomineremo Baloo, dato che le movenze sono tali e quali per eleganza e coordinazione a quelle dell’orso Ballo de “Il libro della Giungla”.
Ormai abbiamo trasformato il ristorante in una disco.
E, infatti, dopo 10 minuti fa il suo ingresso una coppia di giovani. Lui e lei aprono il portone e la scena che si presenta loro è questa: Baloo impegnato nelle danze tra i tavoli; musica ad altissimo volume e altri ubriaconi seduti al tavolo. Vengono squadrati immediatamente, come accadde per noi al nostro ingresso. Si guardano in faccia sbigottiti ed escono.
Tra i rimasti c’è la moglie di mr one minute.
Avrà circa una quarantina d’anni.
Dopo una mezz’oretta decidiamo di uscire. Lui ci dà un biglietto il suo biglietto da visita e si propone come dj per una eventuale festa futura in Romania o anche in Italia.
Ha un negozio di oggettistica musicale, cosi capiamo dal biglietto da visita. Il biglietto riporta in copertina una coppia di ragazze giovani molto attraenti. Lo prendo in mano, lo guardo e indico una delle due come a voler dire “porti anche le ragazze immagine?”.
Prontamente mi guarda e se ne esce con la solita risposta “One minute”.
Io non so cosa abbia capito, fatto sta che va dalla moglie, confabula qualcosa e notiamo che lei - parecchio imbarazzata - sorride e gli dice no.
Secondo noi deve aver capito che cercavamo donne e si è recato dalla moglie chiedendole di offrirsi a noi.
Almeno, così abbiamo capito noi. "Certo che mr. one minute ha proprio il cervello fuso dall’alcool" conveniamo tra noi.
Così decidiamo di abbandonare l’allegra comitiva e dopo avergli promesso che lo avremmo chiamato in Italia per un’eventuale festa in un locale assumendolo come dj, facciamo la nostra uscita e ci presentiamo pronti ad affrontare la serata.

[est_rane0]

non è molto consolante sapere che la moglie di Baloo continua a preferire l'orso a voi anche in prospettiva di un pagamento

ragazzi investite in un centro estetico invece che in discoteche

[Lebowski]

non è molto consolante sapere che la moglie di Baloo continua a preferire l'orso a voi anche in prospettiva di un pagamento

ragazzi investite in un centro estetico invece che in discoteche

era la moglie di "mister one minute" non di Baloo, tra l'altro quale pagamento? Mi sa che hai frainteso anche tu... era una donna normalissima. Era un ristorante, non c'era niente di osceno. (infatti capendo che mr.one minute, in preda all'alcool, aveva frainteso il mio gesto di indicare la copertina del suo biglietto da visita, ce ne siamo andati). Tra l'altro è una nostra interpretazione, magari le ha detto tutt'altro, non le ha chiesto di offrirsi a noi. Anzi: probabile.

Lato estetico?
Io, sempre seriamente, non mi posso lamentare da quel lato. Almeno, così dicono alcune ragazze. Niente di che, ma nemmeno niente di male su quel fronte.

[est_rane0]

non è molto consolante sapere che la moglie di Baloo continua a preferire l'orso a voi anche in prospettiva di un pagamento

ragazzi investite in un centro estetico invece che in discoteche

era la moglie di "mister one minute" non di Baloo, tra l'altro quale pagamento? Mi sa che hai frainteso anche tu... era una donna normalissima. Era un ristorante, non c'era niente di osceno. (infatti capendo che mr.one minute, in preda all'alcool, aveva frainteso il mio gesto di indicare la copertina del suo biglietto da visita, ce ne siamo andati). Tra l'altro è una nostra interpretazione, magari le ha detto tutt'altro, non le ha chiesto di offrirsi a noi. Anzi: probabile.

ora che mi fai pensare, parlando seriamente, i miei due compari una passata in un centro estetico dovrebbero farla.

Io, sempre seriamente, non mi posso lamentare da quel lato. Almeno, così dicono alcune ragazze. Niente di che, ma nemmeno niente di male su quel fronte.

[Lebowski]

Decidiamo di incamminarci verso il centro, poi si vedrà. Entriamo nel Diesel per vedere un po’ l’ambiente, dato che è presto per l’apertura della zona disco, posta al piano inferiore della zona bar. L’ambiente ci pare un po’ troppo formale per i nostri gusti e usciamo (ndr anche questo veniva descritto come ottimo dalla mia fonte personale. Magari lo è ma non per i miei gusti. Ora quando la incontrerò…). Notiamo un bel capannello di gente fuori da un locale nella piazza ma decidiamo di andare ancora nel pub della sera prima per un summit veloce.
Dopo pochi minuti la nostra scelta cade sul My way, il locale con il capannello di gente.
Usciamo dal pub ed entriamo nell’altro, convinti si tratti di una disco.
In realtà è un altro pub che propone musica dal vivo, costo di ingresso 25 lei.
Il pub è pieno, tanto che non troviamo posto.
Non è neanche male ad essere sinceri, ma siamo in cerca di un buon club, non di un pub. La band che suona fa brit pop, uno dei pochi generi che non sopporto. Ma secondo me, come posto, ha il suo perché.
Dopo mezz’ora ci ritroviamo ancora in strada. Decidiamo di andare in un’altra piazza dove avevamo visto un bel locale. Meglio: G. dice di aver visto un bel locale, mentre io preferirei girare il centro, dato che i locali sono quasi tutti lì. Assecondiamo la sua volontà.
Nel tragitto notiamo un altro club, Ernesto. Ma ci sembra un buco ed evitiamo. Intanto per strada non c’è il movimento che ci aspettavamo, ed è da passata l’una.
Arrivati alla piazza notiamo che c’è si musica ad alto volume ma in realtà si tratta di un discobar, più bar che disco.
Ormai ho poca voglia di camminare ancora alla ricerca di un club buono. Faccio mea culpa: anche io ho sbagliato il club la sera prima. Però ormai… ci sediamo su una panchina per decidere il da farsi. Sono circa le due e abbiamo capito che è meglio lasciar perdere. Prendo un’aranciata da un baldacchino (sì, avete letto bene. Un’aranciata. Tanto ormai… “almeno mi disseto un po’” dato che so che torneremo in albergo). Intanto, tanti taxi vuoti e non un grandissimo movimento in giro.
Ci incamminiamo verso l’albergo. Altro che febbre del sabato sera! Il mio sabato sera trascorso a Cluj mi ha dato metaforicamente più l’idea di un altro sintomo. Non c’è bisogno di una laurea in medicina per capire quale.

[est_rane0]

Su con la vita, Baloo può sempre venirvi a fare una sorpresa nel cuore della notte in albergo

[geom.Calboni]

siete sicuri di esser stati davvero a Cluj?

[Jena Plissken]

siete sicuri di esser stati davvero a Cluj?

un racconto decisamente surreale

[geom.Calboni]

è da notare però come, su otto persone conosciute, sei (io, sun semper chi, poeta, sbernaz, fante, e il contatto di Lebowski) si sono trovate bene ed il solo Lebowski con la sua comitiva male.
il fatto strano non è che non vi siete divertiti che ci può stare ma il fatto che praticamente non avete trovato locali o comunque locali di vostro piacimento

[Lebowski]

è da notare però come, su otto persone conosciute, sei (io, sun semper chi, poeta, sbernaz, fante, e il contatto di Lebowski) si sono trovate bene ed il solo Lebowski con la sua comitiva male.
il fatto strano non è che non vi siete divertiti che ci può stare ma il fatto che praticamente non avete trovato locali o comunque locali di vostro piacimento

Togli pure il mio contatto: è una ragazza che viene dalla zona. Quindi non conta.

Secondo me ci sono un po' di cose da considerare:
voi, ad esempio, eravate lì in un w-e di festa. Io in uno qualunque.

Parlando di nightlife oggettivamente è una città discreta (che non significa brutta, ma nulla più) solo per il w-e. Al di là delle esperienze, negative o positive di chiunque:
poca gente in circolazione ad esempio.

Io sarò stato sfortunato il venerdì, ma il sabato è buono. Infatti non ho detto che il sabato è squallido, ho scritto che "il mio" sabato è stato squallido. Il pub, come scritto, era pieno e non era male. Abbiamo dato retta a G., sbagliando. Ciò che ci ha colpito è che non ci fosse così tanta gente in giro sia venerdì che sabato. Forse erano già tutti nei locali, parlo di sabato.
In pratica: abbiamo sbagliato locali.
Siamo finiti in club vip (ed era pure vuota e piena di uomini), in pub cercando club, oppure abbiamo trovato (in un caso, sabato) un club mezzo vuoto sulla strada.
Come club ce ne sono sicuramente tanti. Questo non lo nego.

Il tutto mi è stato confermata la sera di domenica da un rumeno del luogo che ha confermato che dipende dal periodo di arrivo (poi magari ci arrivo nel racconto, anche se lo stesso rumeno ha detto una frase di una banalità sconcertante).

Qua serve un arbitro che ponga fine alla questione: obe & friends, ad esempio. Perché non la provate?

Ciao

[Lebowski]

Domenica verso mezzogiorno torniamo in città. Già so che sarà deserta, in pieno East Style, ma la giornata di sole dovrebbe far girare la giornata. Ci incamminiamo verso il viale dello struscio e notiamo che c’è un po’ di gente in giro.
Ci accomodiamo su una panchina. Dopo un po’ scorgo da lontano tre ragazze. Hanno un cartello: “free hugs”. “no, arrivano da noi. Vi va di essere abbracciati?” dico ai due compari che, analfabeti in inglese, so che non hanno capito ciò che accadrà.
Accettiamo l’abbraccio. Dopo 10 minuti stessa scena e altre due. Dopo 20 altre ancora. Inizio a non sopportare più il tutto. Sono studentesse di psicologia che stanno effettuando questo esperimento.
So che il cervello sarebbe da sistemare un po’ ma non ho molta voglia di fare la cavia, così decidiamo di andare al ristorante italiano del giorno prima, anche se mi hanno dato un’idea per il prossimo viaggio. Forse per mancanza di pane domenicale ci portano delle fette di pizza. Io ne assaggio un pezzo e lo sputo prontamente. Era aglio al gusto pizza.
Aglio. So che G. è amante delle cipolle e temo che invece apprezzi il cadeaux. Il gustel al solo odore di aglio allontana i tranci di pizza portati a mo’ di pane.
I miei timori diventano realtà. G. ne mangia tre fette. Io rabbrividisco schifato.
Pranziamo e usciamo a fare quattro passi.
La giornata scorre via senza particolari degni di nota, sino all’arrivo della cena da trascorrere ancora alla locanda rumena.
Questa volta è praticamente vuota. Noi, e un solo altro tavolo con gente: la solita cameriera e due suoi amici. Uno parla italiano perché ha lavorato da noi.
Intanto la cameriera ci porta l’aperitivo: la loro grappa di prugne. Due volte.
Scambiamo quattro chiacchiere con il rumeno che ci spiega il perché dell'aperitivo con grappa: "da noi si beve prima, non dopo come da voi. E' una tradizione portata dai contadini, che pensavano che la grappa svuoti la stomaco. Quindi la beviamo prima perché con il mangiare poi lo riempiamo".
Poi ci confida che la città, per la nightlife, va molto a periodi:
dipende da quando si capita lì, festa o estate. D’estate è molto bella, la gente gira molto di più (“grazie al c.” penso io, bella scoperta). Ci confida che è cambiata parecchio da quel punto di vista negli ultimi anni: “le ragazze… stanno diventando come le italiane: viziate”. Non so quanto sia vero. Poi i discorsi cadono su altri temi: lavoro, differenze nord-sud della Romania, rapporto con Italia, etc.
Facciamo un’altra buona cena ed usciamo.
Città praticamente deserta.
Sorvolo sulla nottata.
Al rientro in camera, dopo pochi minuti, noto un fetido e putrescente odore di aglio per la stanza. Un odore forte, asfissiante.
Già le cipolle fanno puzzare il fiato ma l’aglio ha il difetto che si butta fuori dopo ore con la pelle.
G. non sa questo e, a stento, riesco ad addormentarmi non prima di aver aperto le finestre (tanto in camera ci saranno 30 gradi, all’esterno un paio sopra lo zero).
Una cosa mai fiutata in vita mia, un tanfo micidiale, da arma chimica e nucleare allo stesso tempo.
La mattina seguente puzzerà ancora. Io e il gustel non ce la facciamo. E neppure il tassinaro che ci porta all’aeroporto. G. è seduto davanti e notiamo che dopo un paio di chilometri il tassinaro abbassa il finestrino. Fuori ci saranno 8 gradi.
Aereo pieno e non oso pensare alla persona accanto a G. dato che decidiamo di emarginarlo e viaggiare in posti separati.
Giunti in Italia torniamo a casa.
Multimersc Cluj.

[Moran]

Io adoro il garlic bread ad esempio, ma convengo che è roba da mangiare quando si fanno escursioni all'aria aperta.

[obe]

Il bello di viaggiare è anche (soprattutto) questo.

Le situazioni, il modo di porsi e la gente che si incontra è diversa e ognuno vive a proprio modo ciò che un luogo può offrire.

Mi spiace per la serata sfortunata (quella di sabato) ma a volta capita che tutto giri storto.
Solo che quando sei via ovviamente il rammarico è doppio!

Qua serve un arbitro che ponga fine alla questione: obe & friends, ad esempio. Perché non la provate?

Ciao

Guarda, finora la Romania non ci ha mai attirato molto.. né come nightlife né come posti da visitare.
Sicuramente ci perdiamo parecchio, ma ad oggi, nel momento di scegliere, son sempre state privilegiate altre mete
Per esempio, ora a giugno andiamo a Riga-Vilnius-Kaunas (altra zona finora mai toccata)

ps. troppo forte il posto dove avete cenato sabato
però con Toto dovevi importi e farla mettere