geom.Calboni ha scritto:pibi ha scritto:Forse però il tifoso della squadra "piccola" ha più il senso della comunità:
solo un calabrese può tifare Cosenza
a San Siro ormai è una Babele di lingue, non solo tutta Italia ma anche tutto il mondo
si parte da questo assioma...
nulla però tolgo ai veri supporter dell'Inter o di altre squadre. a meno che non facciano i tifosi sfegatati durante la settimana, prendendoti anche in giro e poi si guardano al massimo la partita in televisione...
il vero supporter va allo stadio. sempre
anche se ora la voglia te l'hanno fatta passare...
Scusate se mi intrometto nella discussione, ma domenica e a fine aprile ero a vedere il Pergo.
(nello: domenica c’erano un paio di ragazzi da Piacenza, il 30 per la finale playout ci sarai? Scusate l’ot).
Quello che dice il geometra è verissimo.
È diverso tifare per la squadra della tua città, specie se è nelle serie minori (in questo caso la vecchia C1) rispetto a una big.
Tifo anche per il Milan, si sa. Ad esempio: con il Pergo io non sono obiettivo. Un avversario viene espulso? Giù insulti a lui, la madre, la nonna e pure i trisavori. Perdo in obiettività. Con il Milan penso di essere il tifoso più obiettivo al mondo, quando non è rigore per me non lo è e via dicendo, e non ho difficoltà ad ammetterlo.
In curva? La lingua ufficiale spesso è il dialetto. A San Siro (anche se manco da anni) non esiste. Gente da ogni parte del mondo, e anche quando è di Milano è difficile che sia milanese perché magari è pugliese che vive da anni a Milano. Vale lo stesso per l’Inter.
I ragazzi in curva? Gli stessi che incroci durante la settimana, che conosci magari da anni e che rivedi lì perché, con gli anni, ti sei perso un po’ di vista. Ma sono quelli che con cui sei cresciuto.
È un ambiente più familiare, diciamo così.
Per non parlare della ricerca di notizie sulla squadra durante la settimana. Solo giornali locali. Niente ribalte nazionali.
A volte partite con squadre di cui nemmeno conosci la provenienza, magari perché il nome non corrisponde a quello cittadino (a volte quando a Milano dico “domenica ero a vedere il Pergo” mi chiedono che squadra è).
È diverso. Non è migliore o peggiore, ma è sicuramente diverso.