Culture shock ed affini...

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Culture shock ed affini...

Messaggioda Andreaeffe » 25/02/2010, 17:10

Avete mai provato il cosiddetto trauma culturale , in una posto in cui le abitudini et usanze sono totalmente :o differenti dalle Vs ??

Desidererei almeno 10 risposte serie di "empedernidos viajeros" :ugeek: , muchas gracias :)

potete vedere : http://en.wikipedia.org/wiki/Culture_shock
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda cametauval » 25/02/2010, 17:14

alle superiori durante il gemellaggio :lol: in belgio non si lavano mai :x
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda Andreaeffe » 25/02/2010, 17:17

bella questa ma cattiva!!!! :lol:
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda darietto » 25/02/2010, 18:18

Andreaeffe ha scritto:Avete mai provato il cosiddetto trauma culturale , in una posto in cui le abitudini et usanze sono totalmente :o differenti dalle Vs ??

No, mai, nulla mi ha mai traumatizzato. Anzi, ogni volta che vedo qualcosa di strano, sono incuriosito dal capire cosa sta dietro a quell'usanza.

E tu l'hai mai avuto?
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda Andreaeffe » 25/02/2010, 18:56

Quale dei tanti vuoi che Ti racconti : i mujaidin ad Islamabad, gli ex cannibali a Navala (Fiji), i pastori nomadi nel Gobi desert, i conservatori di Marrakesh, ecc.??

Scegline uno e sarai accontentato ;)
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda darietto » 25/02/2010, 20:01

Andreaeffe ha scritto:Quale dei tanti vuoi che Ti racconti : i mujaidin ad Islamabad, gli ex cannibali a Navala (Fiji), i pastori nomadi nel Gobi desert, i conservatori di Marrakesh, ecc.??

Scegline uno e sarai accontentato ;)


Si, ma cosa ti ha shockato di questi incontri/culture?
Ti faccio un esempio: andando ai killing fields in Cambogia, il tuctuccaro che mi portava si vantava di essere stato un ex khmer rouge e mi raccontava di quello che facevano nei campi di lavoro, le motivazioni che l'avevano spinto ad aderire, quelle che l'avevano fatto schierare poi con i vietnamiti e cose simili. Interessantissimo ma non mi ha shockato.
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda Leia74 » 25/02/2010, 22:05

Non proprio uno shock terribile ma i primi giorni a Tokyo non trovavo i cestini dell'immondizia per strada... infatti non esistono! Ho rischiato di buttare una cartaccia nella cassetta della posta :lol:
Le mie foto:
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Latest trips: Piemonte in dettaglio (pure troppo, ago 2017-mag 2019), New York + Boston (mar 18), Bretagna e Normandia in moto (ago 18), Svezia centrale (ago 2019), Parchi USA Ovest (dic 19-gen 20)
Next: ???
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda Andreaeffe » 26/02/2010, 0:08

darietto ha scritto: Ti faccio un esempio: andando ai killing fields in Cambogia,



Dimenticavo...

gli ossari vicino Phom Phen , dove prima leggevi la"storia"di quelle persone di cui i teschi erano esposti e poi , naturalmente facevi un'offerta per gli orfani cambogiani...
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda Andreaeffe » 26/02/2010, 0:12

Leia74 ha scritto:Non proprio uno shock terribile ma i primi giorni a Tokyo non trovavo i cestini dell'immondizia per strada... infatti non esistono! Ho rischiato di buttare una cartaccia nella cassetta della posta :lol:



Ecco ,Leia leggendo tra le righe , ci espone la Sua esperienza in territorio nipponico con lo shock dei cestini...
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda radaulpa » 26/02/2010, 1:35

a ceuta trovai un autista dell'autobus che rimpiangeva franco :o
o a teheran trovai dei ragazzi giovani che erano conservatori (ne incontrai pochissimi altri)

poi anche io tento di capire più che accusare los hock, poi proprio non ci riesco e mi shokka, ma devo ammettere che oltre a mezzi di trasporto improbabili o stanze truculente ni hanno shokkato poche cose

a gori il padre della padrona di casa mi offrì del vino a colazione e insistette perchè lo bevessi tutto di un fiato
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda darietto » 26/02/2010, 1:43

Andreaeffe ha scritto:e poi , naturalmente facevi un'offerta per gli orfani cambogiani...

Io non ne ho mai fatte e mai darò l'elemosina ai bambini. Secondo me è ciò che di più sbagliato si può fare. Ma qui finiamo decisamente o.t.

Vuoi sapere cosa realmente mi sconvolge in un viaggio? Non il luogo o la cultura particolare (lo stesso shock l'avrebbero anche loro se venissero qui) ma l'ignoranza e l'impreparazione di molti che ci vanno. Mi sciocca vedere i monaci che per un euro svendono la loro cultura facendosi fotografare insieme ai Buddha prostituendosi intellettualmente a degli ignoranti, mi sconvolge vedere il monaco che prende l'offerta con la mano destra, il "guru" che ti vuol far da guida e poi ti offre del fumo o, addirittura, della yama (se non sapete cos'è cercate su google). Mi sconvolge sapere che la bimba/bimbo che mi sta chiedendo l'elemosina è convinto che quello sia il modo migliore per vivere e per quello non va a scuola, mi sciocca ancora di più vedere il turista europeo che dandole/gli un euro non solo si sente la coscienza pulita (sporca per cosa poi boh) ma ne va pure fiero e lo racconta con orgoglio agli amici che lo imitano/imiteranno. Mi sciocca vedere i Masai Mara ballare per i turisti e svendere la loro cultura (ma si sa, money makes world go round), mi sciocca vedere gruppi turistici girare per Soweto alla ricerca della povertà, mi sciocca l'occidentale che cerca avidamente il barbone, lo storpio, il mutilato, il reduce, per fargli una foto così da dire "guardate in che posto son stato".
Mi sciocca sapere che l'unica cosa che si ricorderà Ashley di Phom Phen in quel luglio del 2008 è l'aperitivo con vodka e gin tonic sul lungofiume seguito dalla cena all'Happy pizza (quando ancora erano legali), mi scioccano gli australiani, inglesi, israeliani, italiani e chiunque altro vada in Laos e veda solo Vang Vieng o le food stall nel night market di Luang Prabang, mi sconvolgono coloro che vanno a Bangkok e passano le giornate in qualche internet cafè in Khao San pensando che quella sia la vera Thailandia.
E' questo è per me il vero trauma culturale, l'andare a 10000 miles away from home e trovare persone ignoranti, impreparate, menefreghiste e superficiali che si comportano come se fossero a casa propria.

Tutto il resto non mi fa ne' caldo ne' freddo.

spero di non essere andato o.t.
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda Goldendragon » 26/02/2010, 1:50

Andreaeffe ha scritto:Avete mai provato il cosiddetto trauma culturale , in una posto in cui le abitudini et usanze sono totalmente :o differenti dalle Vs ??


oh si!
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda latvia » 26/02/2010, 4:21

nei 10 anni che sono stato in Lettonia,varie cose mi hanno quanto meno sorpreso

una su tutte: all'inizio,per vari motivi ho vissuto per qualche anno a casa dei miei suoceri,casa grande (4 stanze) quindi pochi problemi.
solo che erano in crisi matrimoniale,e qualche volta la suocera (che era giovane,una 40ina d'anni) si portava gli amanti a casa,col marito che intanto stava in un'altra stanza (e credo sapesse) e io e la figlia nella stanza affianco,che dal muro sentivamo tutto :o :o :o
dopo un pò invece l'exploit lo fece mia cognata,neanche 18enne,che si portava a casa un barbone 40enne.......ma proprio barbone eh,preso per strada,non tanto per dire. fu tollerato da sua madre per un paio di mesi,ed io,che pure ero ospite,non potevo tanto lamentarmi....ma un certo punto diedi l'out out....o io o lui....questo puzzava a bestia,mangiava e si lavava da noi.
la madre fu pilatesca al massimo,allora presi io in pugno la situazione,e lo cacciai senza troppi complimenti
il tutto,appunto,tra l'indifferenza sia della famiglia,che degli altri parenti o amici.......si,qualcuno faceva la faccia storta,ma insomma,sembravano cose un pò strane per loro,ma nulla di che....

certo,col tempo ho capito che era proprio casa loro ad essere quantomeno bizzarra,anche perchè i guai poi li ho passati anche di persona,sempre per colpa loro

ma insomma,diciamo che lì in generale, a livello di famiglia e relazioni sociali,si resta shoccati non così raramente,per quello che si vede........
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda Andreaeffe » 26/02/2010, 8:38

Per favore rimaniamo nel topic : "culture shock"

vedi : http://en.wikipedia.org/wiki/Culture_shock


Grazie picciotti ;)
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda radaulpa » 26/02/2010, 13:32

purtroppo non avendo vissuto all'estero se non in spagna, o in inghilterra, dove comunque la cultura è simile alla nostra non ho da proporre situazioni prolungate nel tempo che procurino il culture shock (in inglese, io lo leggevo in italiano) spiegato nella pagina di wiki-hai fatto bene a postarla ;)-

come situazioni istantanee, situazioni dove i sensi non si mettono d'accordo tra loro per poter elaborare una "strategia" e darti una direzione dove andare, quello sì': a Baku nella stazione degli autobus principale e a tinhir anche lì nella stazione di prtenza di autobus e gran taxi, ma erano situazioni legate più alla confusione che non per altro
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda Voronezh » 26/02/2010, 13:49

Secondo me il culture shock è una cagata pazzesca.

L'ennesima mania degli anglosassoni di dare teoremi da cinema a normali processi umani (tipo come si vede oggi nel marketing, nella comunicazione e nel bisnes, grandi nomi grandi teoremi conferenze internazionali per normalissimi fenomeni che avvengono da sempre)

Per definizione le culture sono differenti, se ti devi scioccare stai a casa.

poi ovvio che all'inizio certe cose ti colpiscono e ti fanno pensare (e sennò checcazzo viaggi a fare) ma arrivare a parlare di shock o addirittura teoremi sulla honeymoon ecc... lasciamo stare. ;)
Per viaggiare basta esistere.
Se immagino, vedo. È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo. Fernando Pessoa
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda Andreaeffe » 26/02/2010, 14:20

Bene , bene , vedo che il topic ha una visione estremamente bipolare (odi et amo) ;)

Adesso è ora di dirVi da dove è nato...

Anni fa ho ospitato , per la prima ma non ultima volta , Christina una HCer austro-tedesca (per sua definizione) e stava per fare la sua tesi universitaria (sul culture shock all'univ. di Salisburgo) , dopo l'erasmus in Lapponia (ebbene si proprio lì , scusate ma se non ci sono viaggi strani nel mezzo le persone non mi stuzzicano) dove ci sono 6 mesi di quasi sole e 6 mesi di quasi notte .
All'inizio io pensai che fosse solo la trovata di un qualche docente universitario che mai avesse viaggiato seriamente in vita sua , ma col senno del poi ed alla luce di mie personali esperienze all'estero per più di 4 anni di girovagare ho dedotto che c'è un fondo di verità al soggetto "culture shock" , specialmente per i globetrotter neofiti.

Beh ancora oggi , nel senso dell'estate , ospito Christina e colgo sempre l'occasione per ridiscutere del topic ed escono fuori sempre novità, piacevoli novità...

Dateci dentro picciotti!!! Bedda matri che comments al vetriolo!!! :shock:
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda randagia » 17/04/2010, 2:20

Leia74 ha scritto:Non proprio uno shock terribile ma i primi giorni a Tokyo non trovavo i cestini dell'immondizia per strada... infatti non esistono! Ho rischiato di buttare una cartaccia nella cassetta della posta :lol:


Se hai di queste attenzioni, e per caso non ci fossei già arrivata da sola, ti avviso: in India l'organico dallo alle mucche, senza sacchettino. Giravo con la mia buccia di banana in mano da un pezzo, quando un simpatico vecchietto mi ha suggerito "Cow!", e non era un insulto.

A 15 anni mi aveva sconvolta il fatto che in Francia non ci fosse il bidet.
A 35 anni, mi sono ritrovata a sorridere tristemente, senza sconvolgermi, quando mi sono sentita dire che sono impura perchè oso sanguinare una volta al mese, e che il motivo per qui in "quei giorni" sono più stanca è che in "quei giorni" gli spiriti, che lasciano energie positive durante la notte non vengono da me perchè sono "sporca". Vengono solo gli spiriti cattivi, e quindi energie negative che mi debilitano. In India.

Randagia, che tra i 15 e i 35 ha viaggiato molto... dentro e fuori di sè
PS: piacere di leggervi!
Il mondo è un libro e chi non viaggia legge solo la prima pagina.
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Re: Culture shock ed affini...

Messaggioda cesk » 17/04/2010, 3:48

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