New York City: ho trovato la mia dimensione

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New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda chaccaps » 30/04/2010, 16:03

..Più che un racconto, annoterò soprattutto delle emozioni che la città mi la lasciato..

Se penso al fatto che in quei giorni dovevo essere da tutt'altra parte rispetto a NY,ovvero in zone più familiari con la banda Geometra&CO mi viene da sorridere..sono andato in direzione completamente opposta,in zone,che chaccaps credeva ostili.
Alla fine io e mia madre decidiamo di farci una vacanza,che si rileverà una mega vacanza, che ha un significato estremamente importante per noi,dopo le varie vicissitudini accadute. Certo,non ho assaporato la nightlife newyorkese ma ho girato (abbastanza) in lungo e largo,soprattutto a piedi la grande mela.

Parto subito con il botto..mi sono innamorato della città,dell'atmosfera che si respira,non so come spiegarlo,ma nessuna città aveva creato in me questo effetto.
Mi è piaciuto vedere le persone correre per Central Park, camminare velocemente per le avenue con il loro bicchierone di caffe, vedere la molteplicità delle razze che si incrociano nei volti e negli sguardi, vedere modelle/i a giro con il loro trench e occhiali da sole. tutto dura un secondo,tutto è veloce in questa città, però per un visitor è diverso, ti puoi fermare agli incroci delle strade ed osservare queste piccole cose,con la tua macchina fotografica puoi immortalare questi momenti.
amo la libertà che c'è a new york, sei nessuno e tutto, ti puoi vestire come ti pare,nessuno ti dice niente, nessuno ti guarda con aria sospettosa italica, non ci sono pregiudizi.
amo l'arte, soprattutto quella moderna, amo i quadri e le foto di andy warhol che a NY si è espresso all'ennesima potenza; penso NY sia una delle capitali dell'arte con i suoi ben 125 musei,che ne fanno la città con più musei al mondo.

Torniamo indietro..credevo che NY fosse una città americana piena di grattacieli e basta,ed ero un po' scettico al momento della partenza. Infatti avevo trascurato un po' tutte le cose che in genere faccio prima di un viaggio..insomma sono stato alla sorte.
e devo dire che mi è andata bene, sono davvero scioccato dalla bellezza in senso totale che NY emana. Non so se anche ad altri viaggiatori alcune città,o NY stessa,abbia fatto lo stesso effetto, forse soltanto chi ha avuto queste sensazioni può capirmi. Penso di aver trovato "la mia dimensione" a NY! Adesso,il rientro è stato duro, sbattuto subito contro la realtà italica, gente cafona,frastornato dal fuso orario e dalla realtà del mio paesino,2000 abitanti... qui è rimasto tutto uguale,ma posso allargare, firenze rimane sempre uguale..quasi sempre le stesse facce, i soliti locali, le solite iniziative...
HELP!!!!

ora vado un po' a letto :lol:
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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda geom.Calboni » 30/04/2010, 17:36

l'abbiamo perso... :) :?

sono interessato a capire che cosa ha fatto si che ti restassero dentro così forti emozioni. E' ovvio che New York è la città, la metropoli per eccellenza e prima o poi un soggiorno lo merita ma mi ha incuriosito la tua esaltazione.
attendiamo ulteriori delucidazioni sul forum e
...nei soliti locali con le solite facce e le solite iniziative della Firenze sempre uguale...
:)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda cametauval » 30/04/2010, 17:41

ma io penso all' effetto che mi ha fatto la Svezia :roll:
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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda nelloyanto » 30/04/2010, 19:04

NYC è un mio pallino da troppo tempo e prima o poi ci andrò...


ho sentito tanti che hanno avuto quelle emozioni, anche mio fratello quando ci era andato.

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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda est_rane0 » 30/04/2010, 22:24

a me la sua descrizione, e dagli americani che conosco qua a Roma, invece la fa apparire come una città senza anima. Ci vorrebbe qualche giornata per spiegare cosa intendo
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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda eestlane » 30/04/2010, 22:39

chaccaps ha scritto:.
Parto subito con il botto..mi sono innamorato della città,dell'atmosfera che si respira,non so come spiegarlo,ma nessuna città aveva creato in me questo effetto.


come ti capisco...ed io ho avuto la sensazione dall´altra parte del mondo ed e´ molto piu difficile stabilircisi...

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ma vladivostok, perche è una citta tra la modernita occidentale, la storia russa e la cultura orientale

io andrò a vivera là un giorno...ce la farò!
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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda tomosalli » 01/05/2010, 6:21

il tuo entusiasmo è contagioso :D

io ho avuto la fortuna, negli anni, di capitarci almeno una decina di volte a NY.
Il primo effetto, quando avevo 12 anni, e non capivo un mazza, era quello di girare sempre col naso in sù... Poi ho avuto modo di vederla da adulto, ma l'ebbrezza che ti trasmette è sempre di alto livello, anche dopo tante volte che ci vai.

Però credo sia un errore pensare di paragonare la propria realtà a quella di NY. Che sia un piccolo paese od una qualsiasi grande città; ovviamente NY non ha confronti, ma non ci possiamo far abbattere per questo.

Come sempre, viverla da turista qualche giorno od abitarla permanentemente, è una cosa ben diversa...
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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda chaccaps » 01/05/2010, 15:21

eh sì,non posso confrontare la realtà del mio paesino con NY 8-)
sicuramente ci tornerò,anche per provare l'aspetto della nightlife. Io penso che NY mi abbia catturato dal punto di vista creativo (dal punto di vista mio personale) e delle opportunità che è in grado di offrire; è una città sempre viva, in movimento e puoi fare qualsiasi cosa. come avete giustamente detto, è diverso viverla da turista che da residente,infatti ieri sera alla domanda di un mio amico se potrei viverci o meno non gli ho dato una risposta, gli ho detto che in un primo momento avrei risposto sì,però se mi fermo a pensare al sistema americano ed altre menate di questo tipo,non la cambio la situazione italiana con quella americana.

interessante lo spunto che si potrebbe sviluppare pure sul fatto dell'anima della città; secondo me ce l'ha un anima e sono proprio tutte quelle razze e incroci che ogni giorno camminano per la città, anzi potrei dirti che NY è la città che rappresenta bene gli USA; tante persone, tanti popoli sono emigrati negli states a cercare fortuna, a cercare una nuova vita, a cercare la speranza; proprio sul concetto di speranza penso si basi il famoso "grande sogno americano" . queste persone, hanno contribuito al processo del costante cambiamento della città, portando con sè le proprie origini e tradizioni. adesso questi cambiamenti sono molto più veloci e meno apprezzabili,o meglio significativi di una volta, e questa è la modernità stessa.
considerazione personale:di firenze potrei dirti che l'anima della città è l'arte che si respira ad ogni angolo della città, l'arte che l'ha resa famosa a tutto il mondo; non penso che i fiorentini siano l'anima di firenze, magari sono un aspetto, si può al massimo associare dialetto fiorentino e simpatia. mentre di NY ho avuto l'impressione che proprio le persone che ci abitano e lavorano siano l'anima della city.
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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda Jena Plissken » 01/05/2010, 18:54

chaccaps ha scritto:
anzi potrei dirti che NY è la città che rappresenta bene gli USA; tante persone, tanti popoli sono emigrati negli states a cercare fortuna, a cercare una nuova vita, a cercare la speranza; proprio sul concetto di speranza penso si basi il famoso "grande sogno americano"


capisco quello che vuoi dire ma detto da gente che ci ha vissuto a lungo New York è in parte proprio il contrario cioè un eccezione, un isola , un luogo a se che non rappresenta il resto dell' America ;)
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda Lebowski » 01/05/2010, 19:02

In poche righe rivedo molte cose, situazioni simili.
Io ci andai nel 2002, e vengo anche io da un lurido e insopportabile paesino italiano di 2000 anime.
Fu San Diego, la California.
Altra realtà, ci rimasi un paio di mesi.
Ma in molte cose mi rivedo.
Sulle città americane:
non esiste nulla che possa rappresentare gli Stati Uniti. Può al massimo rappresentare una sfaccettatura o un aspetto. Il quale, paragonato all'opione che uno ha di quel paese, può essere più o meno rappresentativo.
Sono un paese che fa continente a sé.
Non se se riesco a spiegarmi:
per ogni aspetto da valutare esistono città che rappresenano quell'aspetto e altre che rappresentano l'opposto.
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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda Jena Plissken » 01/05/2010, 19:26

Lebowski ha scritto:Sulle città americane:
non esiste nulla che possa rappresentare gli Stati Uniti. Può al massimo rappresentare una sfaccettatura o un aspetto. Il quale, paragonato all'opione che uno ha di quel paese, può essere più o meno rappresentativo.
Sono un paese che fa continente a sé.
Non se se riesco a spiegarmi:
per ogni aspetto da valutare esistono città che rappresenano quell'aspetto e altre che rappresentano l'opposto.


Certo lo stesso si può dire ancor di più della Russia esistono centinaia di Russie diverse dipende dove vai, quando si parla di realtà tanto vaste e variegate si ci avventura in veri e propri continenti e mosaici di popoli ;)
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda est_rane0 » 01/05/2010, 19:34

chaccaps ha scritto:eh sì,non posso confrontare la realtà del mio paesino con NY 8-)
sicuramente ci tornerò,anche per provare l'aspetto della nightlife. Io penso che NY mi abbia catturato dal punto di vista creativo (dal punto di vista mio personale) e delle opportunità che è in grado di offrire; è una città sempre viva, in movimento e puoi fare qualsiasi cosa. come avete giustamente detto, è diverso viverla da turista che da residente,infatti ieri sera alla domanda di un mio amico se potrei viverci o meno non gli ho dato una risposta, gli ho detto che in un primo momento avrei risposto sì,però se mi fermo a pensare al sistema americano ed altre menate di questo tipo,non la cambio la situazione italiana con quella americana.

interessante lo spunto che si potrebbe sviluppare pure sul fatto dell'anima della città; secondo me ce l'ha un anima e sono proprio tutte quelle razze e incroci che ogni giorno camminano per la città, anzi potrei dirti che NY è la città che rappresenta bene gli USA; tante persone, tanti popoli sono emigrati negli states a cercare fortuna, a cercare una nuova vita, a cercare la speranza; proprio sul concetto di speranza penso si basi il famoso "grande sogno americano" . queste persone, hanno contribuito al processo del costante cambiamento della città, portando con sè le proprie origini e tradizioni. adesso questi cambiamenti sono molto più veloci e meno apprezzabili,o meglio significativi di una volta, e questa è la modernità stessa.
considerazione personale:di firenze potrei dirti che l'anima della città è l'arte che si respira ad ogni angolo della città, l'arte che l'ha resa famosa a tutto il mondo; non penso che i fiorentini siano l'anima di firenze, magari sono un aspetto, si può al massimo associare dialetto fiorentino e simpatia. mentre di NY ho avuto l'impressione che proprio le persone che ci abitano e lavorano siano l'anima della city.


hai intuito l'aspetto a cui facevo riferimento quando parlavo di anima, ma quello che per te e che anche per me puo' essere il suo tipo di anima, per me non rappresenta un'anima...detta citando un famoso film "nun sugnu ni carne ni pesce, sugnu Mary per sempre"
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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda cozzi11 » 02/05/2010, 17:26

chaccaps ha scritto:Parto subito con il botto..mi sono innamorato della città,dell'atmosfera che si respira,non so come spiegarlo,ma nessuna città aveva creato in me questo effetto.
Mi è piaciuto vedere le persone correre per Central Park, camminare velocemente per le avenue con il loro bicchierone di caffe, vedere la molteplicità delle razze che si incrociano nei volti e negli sguardi, vedere modelle/i a giro con il loro trench e occhiali da sole. tutto dura un secondo,tutto è veloce in questa città, però per un visitor è diverso, ti puoi fermare agli incroci delle strade ed osservare queste piccole cose,con la tua macchina fotografica puoi immortalare questi momenti.
amo la libertà che c'è a new york, sei nessuno e tutto, ti puoi vestire come ti pare,nessuno ti dice niente, nessuno ti guarda con aria sospettosa italica, non ci sono pregiudizi.
amo l'arte, soprattutto quella moderna, amo i quadri e le foto di andy warhol che a NY si è espresso all'ennesima potenza; penso NY sia una delle capitali dell'arte con i suoi ben 125 musei,che ne fanno la città con più musei al mondo.

Torniamo indietro..credevo che NY fosse una città americana piena di grattacieli e basta,ed ero un po' scettico al momento della partenza. Infatti avevo trascurato un po' tutte le cose che in genere faccio prima di un viaggio..insomma sono stato alla sorte.
e devo dire che mi è andata bene, sono davvero scioccato dalla bellezza in senso totale che NY emana. Non so se anche ad altri viaggiatori alcune città,o NY stessa,abbia fatto lo stesso effetto, forse soltanto chi ha avuto queste sensazioni può capirmi. Penso di aver trovato "la mia dimensione" a NY! Adesso,il rientro è stato duro, sbattuto subito contro la realtà italica, gente cafona,frastornato dal fuso orario e dalla realtà del mio paesino,2000 abitanti... qui è rimasto tutto uguale,ma posso allargare, firenze rimane sempre uguale..quasi sempre le stesse facce, i soliti locali, le solite iniziative...
HELP!!!!


Ti capisco in tutto,parola per parola :P ,io mi emozionavo anche solo entrando in un supermercato 8-)
Secondo me non c'è un luogo che identifica al 100% gli Stati Uniti e New York non è esente da questo mio pensiero,è solo un aspetto di quella nazione che ha troppe sfaccettature per dire questa città non è,e non rappresenta gli Stati Uniti .
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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda Voronezh » 03/05/2010, 14:46

Secondo me invece NY rappresenta gli Stati Uniti.
Quelli che abbiamo in testa fin da piccolini.

Che non è l'America vissuta da chi ci vive ma è quella che mezzo mondo ha, e che è quasi più vera della realtà.
Io mi ricordo che ad ogni angolo (avevo 20 anni) rivivevo un pezzo del mio passato, un pò come essere in un film... un'anima non saprei, sicuramente è la città del tutto e il contrario di tutto, un'Inter calcistica insomma.

Poi ovvio che tra Greensboro-Wyoming (450 ab.) e la grande mela ci sia un abisso, ma non credo sia diverso da quello che c'è tra Milano e Pula Nora, tra una aldea galiziana e Madrid...

Sei stato solo a Manhattan o hai visto anche gli altri distretti?
Per viaggiare basta esistere.
Se immagino, vedo. È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo. Fernando Pessoa
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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda Lebowski » 03/05/2010, 16:03

Voronezh ha scritto:Secondo me invece NY rappresenta gli Stati Uniti.
Quelli che abbiamo in testa fin da piccolini.

Che non è l'America vissuta da chi ci vive ma è quella che mezzo mondo ha, e che è quasi più vera della realtà.
Io mi ricordo che ad ogni angolo (avevo 20 anni) rivivevo un pezzo del mio passato, un pò come essere in un film... un'anima non saprei, sicuramente è la città del tutto e il contrario di tutto, un'Inter calcistica insomma.

Poi ovvio che tra Greensboro-Wyoming (450 ab.) e la grande mela ci sia un abisso, ma non credo sia diverso da quello che c'è tra Milano e Pula Nora, tra una aldea galiziana e Madrid...


Carl, ovviamente un piccolo paese è diverso da una metropoli, questo non solo in America ma pure in Italia. Ovunque.

Quello che intendevo dire è che tutto dipende dalla concezione che uno ha dell'America, indipendentemente dal modo di considerare un certo aspetto.
Ti faccio un paio di esempi:
la globalizzazione. Certo, ne è il paese simbolo. Però a Seattle è nato il movimento di protesta no-global.
Un certo pensiero culturale. Eppure il Sessantotto, prima che a Parigi, aveva posto le basi negli States.
La tolleranza (che è un termine che non amo, ma vabbeh... per capirci): la classica città di uno stato del Sud è quasi opposta a quella di San Francisco, indubbiamente la città più tollerante d'America, se non del mondo.
La frenesia di New York. In California vige molto di più il take it easy.

Insomma: è sbagliato identificare una paese come quello attraverso una città. Dipende dalla considerazione che uno di quel paese, che ha mille città simbolo, ma ha mille città simbolo dell'opposto. Non a caso sono nati proprio in quel paese molti movimenti culturali e, per opposto, molti movimenti culturali di protesta. Guarda la musica: i più grandi generi di protesta contro il sistema (punk e grunge) vengono da lì, ma da lì viene anche il sistema contro il quale protestano.
è un paese dalle mille contraddizioni.

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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda chaccaps » 03/05/2010, 16:52

concordo che l'america sia il paese delle grandi contraddizioni.
è ironico vedere in televisione contemporaneamente pubblicità di mega burger tacos e compagnia bella, pieni zeppi di troiai e subito dopo ecco trasmessa la pubblicità del disagio che le persone obese hanno...

o come in tutti gli starbucks prendi un dolce che minimo ha 300 calorie fino ad arrivare a 490 e poi lo zucchero è senza calorie..ovviamente questi sono aspetti ironici e non parlo dei veri problemi che ci sono in america.

ho fatto solo manhattan(però mi manca harlem e ground zero), ma mi sono promesso che ci tornerò per vedere anche i quartieri fuori dall'isola,e voglio andare anche a coney island,a giocare a basket sul campino del bellissimo film He got Game di Spike Lee. 8-)

tra poco scriverò qualche commento e suggerimento dei posti locali dove sono stato.

ho sempre questa sensazione di essere stato rapito da NY, è difficile da spiegare
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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda Voronezh » 04/05/2010, 10:10

E' indubbio che la maggior parte dei fenomeni culturali del XX secolo vengano da lì,
ma i simboli e i movimenti culturali del passato sono una cosa, la vita quotidiana di oggi un'altra.
Nella vita di tutti i giorni non vedo così tanta differenza tra le città americane, o almeno io non lo ho vista, a parte alcuni casi (New Orleans, SF...)
Non più che tra Bologna/Palermo, Gran Canaria/Bilbao, ecc.
Comunque, meglio tornare a parlare di NY :)
Per viaggiare basta esistere.
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Re: New York City: ho trovato la mia dimensione

Messaggioda obe » 04/05/2010, 13:04

grande chaccaps..

new york deve essere proprio una "botta" che ti lascia il segno 8-)
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