Mi recai dunque finalmente all'ostello che si era economico, ma che all'epoca serbava 2 belle sole. Per trovare una vaga reminiscenza di cosa si trattasse è possibile ancora oggi recarsi all'esistente ostello di Katowice: la doccia aveva esclusivamente l'acqua fredda
e dopo le 22 tutti a nanna o rientravi alle 6 di mattina
Cominciò dunque l'esplorazione di Cracovia e sin da allora cominciai a notare lo strano effetto mimetico che ancora oggi possiedo in Polonia: alla fermata dell'autobus le persone mi chiedevano le informazioni
azz è vero che ero vestito proprio come i polacchi dell'epoca, non avevo neanche i jeans ma dei pantaloncini e una t-shirt bianca, inoltre se mi facevo crescere i baffetti ero uguale a Lech Walesa un po' più magro
Ormai di Cracovia ricordo ben poco, infatti medito di ritornarci per vedere se riaffiorano ricordi e come è cambiata la città: la piazza del mercato, il mercato, il castello, le vie nei dintorni...
Rimasi credo 3 o 4 giorni, e trovai il tempo di recarmi ad Oswiecim e visitare il museo nel campo di concentramento di Auschwitz e Birkenau, che lascia veramente scossi. Chissà a rivedere la mia firma sui registri dei visitatori dell'epoca....quanto tempo, eppure c'ero.
All'ostello conobbi 2 ragazze belghe di cui una accompagnata dal fidanzato, e un ragazzo irlandese. Passammo poi una notte in camera con un gruppo di spagnoli a fare casino fino a tarda ora.
Il ragazzo Irlandese era più grande di me di una decina d'anni, lo ricordo per un paio di situazioni. La prima ci vede fare uno spuntino in una specie di fast food locale dell'epoca in una delle vie del centro non lontano dal mercato. Fu lui a farmi notare che c'era una cameriera che mi si stava mangiando letterlamente con gli occhi. Io rimasi sorpreso da quanto mi disse e mi voltai incredulo...la ragazza guardava facendo finta di aspettare e rivolgendo ogni tanto lo sguardo verso l'alto, leggermente imbarazzata, ma con occhi veramente curiosi di conoscerci, era carina ma nulla di speciale, anche se aveva un decoltè molto interessante
Smaniava talmente con gli occhi di conoscerci che le feci cenno di avvicinarsi e venne tutta contenta verso di noi. Le chiesi se poteva indicarci dei posti dove andare a ballare, al chè la vidi scomparire per un quarto d'ora dientro al bancone, tanto da essermi posto la domanda su che fine avesse fatto. Dopo un po' da dietro le cucine arrivano altre 2 ragazze ed un ragazzo, e con un entusiasmo estremo mi segnarono qualche decina di posti sulla cartina, dicendo che una sera saremmo potuti pure andare insieme.
L'entusiasmo di quei ragazzi era sincero, disinteressato, e la cosa quasi ci commosse all'epoca.
Pollo che non sono altro non pensai ad approfittarmi della ragazza
e tornammo in ostello.
Il ragazzo irlandese mi disse che si sarebbe recato il giorno dopo a nord della Polonia a visitare i laghi della Masuria e mi invitò a recarmi con lui. Avventurarmi nel profondo della Polonia era per me all'epoca un pensiero impropobibile, pensavo fosse pericoloso, a distanza di praticamente un ventennio mi sono reso conto di essermi perso qualcosa, sicuramente anche all'epoca il paese era tranquillo a sufficienza per poterlo girare liberamente in lungo e in largo. Tornò dicendomi che era stato molto bello, ma non gli diedi più di tanto peso.