A Coruña - Guida del viaggiatore perditempo

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

A Coruña - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda Voronezh » 21/01/2009, 19:52

martedì 16 dicembre 2008, 23:59 pm

Sono ormai più di 2 settimane che sono arrivato qui a A Coruña.
E vi racconto un pò, soprattutto per stare in contatto con amici del forum che, anche se conosciuti dal vivo poche volte, ma intense, sento molto vicini e di cui ho nostalgia, e se per caso qualcuno fosse interessato a spingersi fin da queste parti.

Per il momento sono ospite da un amico conosciuto tramite il gruppo coruñese di couchsurfing, e andiamo davvero d'accordo: è in gamba, sveglio, intelligente, conosce un sacco di gente e mi sta aiutando a introdurmi nella vita sociale della città.
Viene dalla campagna di Ourense, Xinzo de Limia, da una famiglia con molte terre legati alle loro tradizioni, benestante ma che si è fatta il mazzo a forza di lavorare la terra fino alla sera, e questo aspetto si rivela chiaro nella sua persona. Nel suo essere ormai un uomo urbano, visto che da 9 anni vive in città, e pur avendo un debole per la "bella vita" e con un profilo professionale alto (IT), le sue origini traspirano dalla sua umiltà e semplicità, nel suo darti sempre una mano quando hai bisogno.
E' la parte mancante di me, io che ho sempre vissuto in città, poco pratico nelle cose della vita.

Vive in un piso proprio di fronte alla Torre de Hercules, il Faro simbolo della città (quello del mio avatar).
E ragazzi non ho parole per descrivere quanto sia bello andare a letto guardando la luce di un faro, osservando quelle dei pescherecci che piano piano rientrano in porto oppure temerari escono verso il mare aperto ad ogni ora della notte, in qualsiasi condizioni del mare.

Per motivi su cui non mi dilungo, pur essendo sua la casa non posso rimanere qui, anche se a entrambi farebbe piacere visto che lui cercava un amico per compartire le spese e avere compagnia, e io un tetto proprio così: in punta, davanti al mare.

La mattina apro la porta di casa e vedo il mare, lungo strada che mi conduce al lavoro vedo le onde sulla baia del Riazor, incredibile per un ragazzo che viene dalla pianura.

Adesso è qui la sua ragazza, di Poznan, che ogni 2-3 mesi viene a trovarlo nel mezzo dei suoi impegni universitari. E' carina e sveglia, come molti dei ragazzi di zingarate anche lui ha perso la testa per la Polonia...

A volte invece di andare a letto mi lascio addormentare sul divano (non a caso sono qui con couchsurfing), che lui ha voluto mettere proprio davanti alla bow window che guarda il mare.
Quando piove e tira vento sembra di essere in mezzo al mare...
un'altra cosa che a parole non sono capace di descrivere, il vento e la pioggia.

Sono due elementi che mi fanno perdere la testa, più di qualsiasi donna, da sempre mi hanno affascinato a tal punto da trasmettermi un senso di potenza misto a malinconia che non capirò mai e proprio per questo sarà sempre un mistero.

Per questo sono contento di non essere nato in un posto di mare, perchè spesso chi nasce in un posto di mare non guarda con gli stessi occhi di chi quelle cose le ha sempre solo sognate.

Qui a Coruña tira davvero forte il vento, siamo di fronte alle correnti Atlantiche, non in un baia ma in una penisola di fronte al mare aperto, e, forse proprio perchè vengo da una terra dove di vento ne tira poco, quando tutti non riescono a dormire o si lamentano per strada, io sorrido.
Quando tira da far fatica a camminare, in casa e per strada è un continuo sibilo malinconico che mi fa sentire in un altro tempo.
Ultima modifica di Voronezh il 25/04/2009, 17:41, modificato 9 volte in totale.
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda Campa » 23/01/2009, 9:56

Bella la descrizione del rapporto tra luogo e stato d'animo. Alla fine è ciò che contraddistingue un posto per te bellissimo da uno insignificante. Puoi viaggiare in città bellissime che però non ti dicono niente e ritrovarti in luoghi in apparenza insignificanti che però ti riempono il cuore. La natura in certi luoghi spesso crea quel plus che ti farà amare sempre quel posto.
Magari sono banalità ma credo che il viaggiatore usa tutti i cinque sensi quando si muove al contrario di un turusta che usa solo la vista.
La galizia non la conosco ma quando qualcuno mi parla di fari, mare, vento, malinconia è già segnata come meta prossima ventura.
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda radaulpa » 23/01/2009, 12:10

quoto il complimento per la descrzione

aggiungo che proprio che molte volte, dopo una accurata ricerca la (anche bella) foto del posto "memorabile" non rende manco da lontano il senso di vuoto/pieno/caotico/calma/solitudine/e chi più ne ha più ne metta che un luogo ispira.
proprio perchè si coglie il più possibile da un luogo e tutti i sensi ne sono coinvolti
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda iceman85 » 24/01/2009, 22:04

Campa ha scritto:Bella la descrizione del rapporto tra luogo e stato d'animo. Alla fine è ciò che contraddistingue un posto per te bellissimo da uno insignificante. Puoi viaggiare in città bellissime che però non ti dicono niente e ritrovarti in luoghi in apparenza insignificanti che però ti riempono il cuore. La natura in certi luoghi spesso crea quel plus che ti farà amare sempre quel posto...


che pensiero profondo!

ed in breve è ciò che penso e che sostengo da quando sono tornato da Nordkapp...non ti immagini quante persone abbia incontrato lungo la via (ed anche a posteriori) che mi dicevano: "ma che ci vai a fare in un luogo dove non c'è niente? meglio le Lofoten..."
...Ma i veri viaggiatori partono per partire;
cuori leggeri, s’allontanano come palloni,
al loro destino mai cercano di sfuggire,
e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!

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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda Campa » 26/01/2009, 12:59

iceman85 ha scritto:
Campa ha scritto:Bella la descrizione del rapporto tra luogo e stato d'animo. Alla fine è ciò che contraddistingue un posto per te bellissimo da uno insignificante. Puoi viaggiare in città bellissime che però non ti dicono niente e ritrovarti in luoghi in apparenza insignificanti che però ti riempono il cuore. La natura in certi luoghi spesso crea quel plus che ti farà amare sempre quel posto...


che pensiero profondo!

ed in breve è ciò che penso e che sostengo da quando sono tornato da Nordkapp...non ti immagini quante persone abbia incontrato lungo la via (ed anche a posteriori) che mi dicevano: "ma che ci vai a fare in un luogo dove non c'è niente? meglio le Lofoten..."


Sono un romanticone..
ah..non sono stato a capoNord..però le Lofoten :o (che spettacolo)

Carl c'è un periodo che reputi migliore per andare in Galizia?
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda Voronezh » 26/01/2009, 13:39

ti rispondo presto... ma se mi vieni a trovare ne parliamo meglio ;)

ragazzi ieri volevo scrivervi della tempesta che sta passando qua, ma sono stato tutto il fine settimana in giro e a camminare di notte sul lungomare, me l'avevano fortemente sconsigliato ma non potevo starmene in casa. c'erano un mare da paura e vento fino a 120 km/h (nell'interno ha toccato i 182 :shock: )

appena posso vi racconto un pò. qui le tempeste e onde di più di 10 metri sono la prassi, ma la tempesta che sta passando adesso è un evento ecceziunale.
anche se ho rischiato ad andare in giro (volava di tutto) è stato qualcosa di così grande che nessuna parola renderà mai l'idea.
Per viaggiare basta esistere.
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda Campa » 26/01/2009, 14:42

Carl Bro ha scritto:ti rispondo presto... ma se mi vieni a trovare ne parliamo meglio ;)



Fino a quando stai?
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda Voronezh » 26/01/2009, 14:47

di sicuro fino ai primi di giugno, poi tutto dipende dal mercato del lavoro.

periodo migliore? dipende da quello che uno cerca.
se uno adora le tempeste e il cattivo tempo, allora da dicembre fino a marzo è ideale, sono i mesi in cui ci sono i temporali più violenti e le onde più alte.
se preferisce il bel tempo - che poi qui è sempre un'incongnita - maggio giugno e luglio sono i mesi migliori. Agosto è spesso brutto.
l'anno scorso per esempio è stato sempre brutto ad agosto, invece a settembre non è piovuto quasi mai, e c'era caldo.

io adoro la pioggia quindi sto sempre bene ;)
Per viaggiare basta esistere.
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda iceman85 » 26/01/2009, 18:00

Carl Bro ha scritto:di sicuro fino ai primi di giugno, poi tutto dipende dal mercato del lavoro.

periodo migliore? dipende da quello che uno cerca.
se uno adora le tempeste e il cattivo tempo, allora da dicembre fino a marzo è ideale, sono i mesi in cui ci sono i temporali più violenti e le onde più alte.
se preferisce il bel tempo - che poi qui è sempre un'incongnita - maggio giugno e luglio sono i mesi migliori. Agosto è spesso brutto.
l'anno scorso per esempio è stato sempre brutto ad agosto, invece a settembre non è piovuto quasi mai, e c'era caldo.

io adoro la pioggia quindi sto sempre bene ;)


prendo appunti 8-)
...Ma i veri viaggiatori partono per partire;
cuori leggeri, s’allontanano come palloni,
al loro destino mai cercano di sfuggire,
e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!

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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda nonnomario » 28/01/2009, 15:14

Carl, hai visto le foto sui fari pubblicate da Focus di gennaio? Bellissime
Ciao
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda Voronezh » 29/01/2009, 17:24

Ragazzi, come già detto volevo scrivere domenica sulla tempesta che è passata di qua, sono in partenza per Madrid quindi vi lascio un assaggio della notte di venerdì scorso.

Per gli stessi galegos una tempesta così non si vedeva da anni, c'è chi dice addirittura dall' '83.
Non tanto per le onde ma per l'intensità del vento.
Quindi figuratevi per un modenese come me che effetto possa aver avuto.

Sui giornali ho letto che in città il vento è arrivato ai 120 Km/h, nella Costa da Morte ai 140 e il massimo registrato è stato 183 km/h, a Los Ancares, una zona dell'interno della provincia di Lugo al confine con las Asturias.

Ma l'altra sera parlavo al bancone con un pescatore, mi ha detto che quelle erano le cifre "ufficiali", del meteo, mentre dai rilevamenti fatti nelle imbarcazioni in mezzo al mare, o rilevamenti "caseros", anche i città si sono sfiorati i 200 km/h.
Boh a mè sembrano tanti, troppi, comunque io in mezzo al mare per fortuna (o sfortuna) non c'ero, quindi non posso sindacare.
Quel bar mi piace, è il bar ufficiale del puerto-pesquero, proprio dietro a dove i pescherecci scaricano il pesce e dove teoricamente solo chi lavora nel porto può entrare.
Si chiama la Lonja e ci lavora una mia amica di couchsurfing che ogni tanto passo a salutare (tra l'altro mi offre sempre tapas de pescado y Estrellas)

In ogni modo in città volava di tutto, e i danni sono stati notevoli: fermate del bus distrutte, lampioni, pezzi di case, alberi (anche di 30-40 metri), e tutto ció che non era abbastanza resistente. Io ho passato la nottata in giro per le strade e il paseo maritimo, sfidando i moniti dei coruñesi che me lo avevano fortemente sconsigliato per il serio rischio che mi cadesse qualcosa in testa.
Ma non potevo perdere questa occasione.

Ho visto volare di tutto, all'una di notte ero in Piazza Pontevedra in mezzo a balle di fieno e sacchi della spazzatura, alzo la testa e vedo una lastra di plexiglass 2x1 che volava a 20 metri d'altezza finire contro un edificio e poi sul marciapiede.
Alle 5 di mattina sono andato sul lungomare fino all'acquario, dove mare e vento arrivano diretti con tutta la loro forza, e sembrava una zona di guerra. Quando camminavo dietro le fermate del bus mezze distrutte correvo per la paura che i pezzi traballanti potessero arrivarmi addosso.
La città era tutto uno sbatacchiare di parti di edifici e suoni sinistri.
Le mie scarpe battevano sui cocci di vetro di lampioni e plexiglass.

Sempre al bancone, mi hanno raccontato che un ragazzo che vive all'undicesimo piano di una appartamento vecchio, con una grande finestra terra-tetto di fronte alla corrente del vento, durante la tempesta la vedeva vibrare e per paura che cedesse mise tutto il possibile contro la vetrata: divano, mobili, panca pesi, se stesso...
morale, la finestra è uscita dai cardini e si è spostata all'interno di 10-20 cm.

poi si è frantumata e il vento ha gli ha distrutto la casa (tv plasma, stereo, ecc). Con il rischio che volasse fuori lui stesso.
Non ha potuto chiamare i bomberos perchè teneva una piccola piantagione di maria in casa, e ha dovuto aspettare il giorno dopo per "liberare" la stanza dagli intrusi e denunciare il fatto (il padrone di casa è il responsabile, perchè la casa non era in manutenzione).

Camminando per il paseo quasi deserto, in compagnia solo di amanti delle tempeste e qualche borracho, e insieme a pattuglie della polizia e pombieri in mezzo a pezzi di ogni cosa, guardando quelle raffiche di vento assurde e le onde che non sapevi mai dove sarebbero arrivate, pensavo che non c'è opera artistica o umana che regali emozioni come solo la natura sa fare.
La forza della tempesta mi ha scolpito quei momenti nella mente.
Ho paragonato la forza della natura all'attrrazione che si prova per una persona e credo che siano le due cose più belle per cui valga la pena vivere.

ps scusate l'eccessivo romanticismo, ma questo era il mio pensiero in quegli istanti.
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda Voronezh » 29/01/2009, 17:48

Carissimo nonno,

purtroppo no, non credo che quì arrivi focus in edicola.
Lungo la Costa da Morte e la costa della Ferrolterra dicono che la tempesta abbia offerto il suo meglio, lì le onde erano davvero impressionanti e credo che chi ha potuto passare quella notte in un faro abbia goduto 8-)

Numerose barche di pescatori distrutte.
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda scareface » 02/02/2009, 23:19

Carl Bro ha scritto:periodo migliore? dipende da quello che uno cerca.
se uno adora le tempeste e il cattivo tempo, allora da dicembre fino a marzo è ideale, sono i mesi in cui ci sono i temporali più violenti e le onde più alte.
ganzo,
tipo qui?
http://it.youtube.com/watch?v=m2LeNBY_5gk
:shock:


devo dire che l'idea del faro in qualche modo mi affascina...
pero' probabilmente non ce la farei piu' di 2 settimane :?
- Anton -

qui tu non riderai, tu non piangerai qui si riga dritto e basta!

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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda Voronezh » 06/02/2009, 17:50

Adesso, in realtà dal 28 dicembre, non vivo più di fronte al faro.
Vivo di fronte a una spiaggia, la spiaggia dell'Orzán, una delle due grandi spiaggie urbane cittadine (ce ne sono varie altre più piccole).
Che dire, non quale sia meglio, ma devo dire che qui per il momento sto benissimo.

[Parentesi] Come detto all'inizio, anche se sia a me che Abel veniva genial che rimanessi in casa, per problemi "terzi" (i suoi gli hanno comprato la casa, e quando vengono a trovarlo non vogliono avere estranei in casa) non potevo rimanere, se non con l'ansia di sbaraccare tutte le mie cose quando venivano a trovarlo i suoi.

La ricerca della casa non è stata difficle, gran voglia di cercare non ne avevo, ma ero deciso a trovare quello che volevo: una casa col sapore del passato vicino al mare. Fu uno dei primi annunci che trovai, 250€ tutto incluso, compreso internet, e ho giudicato che la vista mare vale ben più dei 30 euri al mese che potevo spendere in meno[chiusa parentesi]

Sto benissimo perchè... vivo di fronte al mare cazzo, a 30 metri in linea d'aria da dove arrivano le onde!
tutta la vita ho sognato di addormentarmi col rumore delle onde, di vivere tutti quegli odori e rumori che sentiamo solo quando siamo in viaggio.
Apro la porta di casa attraverso la strada attraverso il paseo scendo le scale e sono in spiaggia.

Una delle cose che più mi piace quando entro in casa è scaldarmi un tè e polleggiarmi qualche minuto al davanzale della finestra mentre guardo fuori.
Il palazzo è uno dei tanti che si affacciano sul paseo maritimo, sono al settimo piano: casa vecchia, tracce di vita passata.
Pavimento in legno, grande ventana in sala che appena ci entri vedi il mare aperto, le onde che si infrangono sugli scogli e poi la smetto altrimenti non mi fermo.
Camera mia pure vede il mare, a volte apro la porta e vedo i surfisti in mare.
Vivo con due profesoras di inglese, una irlandese, Rosario, e una canadese-argentina di origini italiane, Noelle, e un cuoco asturiano, José, che ha vissuto 15 anni nelle isole britanniche.
Mi trovo molto bene, specie con le ragazze, e poi non fa male praticare un pò l'inglese ogni tanto.

L'altro ieri ho scoperto che anche Noelle è iscritta a couchsurfing, e quindi il processo di divulgare la dottrina cs e la possibilità di ospitare xente sarà più facile.

La casa di lato dà su una strada dove ci sono molti locali e nelle serate di bolgia si sente il casino, ma ci dorme Noelle e sò cazzi suoi. Questa zona di divertimento, el Orzán, è la più famosa di Coruña, più per la quantità che qualità dei locali, e anche se la maggior parte sono locali da casino ci trovate di tutto.
Dai soliti locali da musica commerciale dove si attacca pezza e si fanno le 6 (Nello, Dario...), ai locali per xente sui 30 e 40 che rivivono i fasti del passato (Pibi, Palaz, Vilma...), a bar più boemi, alla Jena Plissken, dove ogni tanto mi trovate.


Nei giorni della tempesta, e soprattutto in quel famoso venerdì notte di cui parlai, in casa mia tremava tutto, dalle finestre l'aria fischiava come in quei film che ti tengono incollato al divano, e infatti io lo ero, perchè il mio divano è accanto alla finestra. era dolce guardare la tempesta dal riparo del divano.
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda andre86 » 09/02/2009, 12:48

Un abbraccio all'amico Carlo. ;)
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda nonnomario » 10/02/2009, 21:52

A me e mia moglie, piacque molto la Galizia. Ci arrivammo da Luarca dove ci fermammo un giorno all’hotel sul porto, poi proseguimmo per Malpica e la notte successiva dormimmo a Camarinas.
Il mattino seguente ci dirigemmo avvolti nella nebbia verso Capo Finister, ci arrivammo ma non vedemmo nulla, ci fermammo davanti al cancello del faro, questo, ogni dieci minuti circa lanciava il suo appello di presenza col suono di un corno, l’auto tremava, aspettavamo il diradarsi della nebbia ma dopo circa 1 ora e mezza ci rinunciammo, andammo a Santiago di Compostela.
Riprendemmo il viaggio il giorno successivo dirigendoci verso la costa a sud-Ovest e la sera alloggiamo per la prima volta in un Parador . Quello di Cambados è un ex monastero con belle stanze, pavimenti e soffitti in legno, travi a vista, il chiostro con un giardino ben tenuto ecc.
Il giorno dopo, la sera eravamo gia ad Astorga ma ricordiamo ancora adesso quei bellissimi villaggi galiziani e la sua natura.
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda nelloyanto » 11/02/2009, 1:03

carl anche la nuova sistemazione sembra niente male ;) hai mai pensatoa fare un blog da aggiornare quanto più spesso puoi con puri momenti di vita quotidiana in questa tua nuova realtà?
;) :) il tutto condito da foto e video divertenti! 8-)

ps: bravo son proprio contento che anche tu abbia la mentalità CS... di sicuro potrai ospitare ragazzi e ragazze se anche l'altra ragazza è una csers! ;)
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda Voronezh » 11/02/2009, 12:48

I blog personali non mi piacciono molto, anche se è vero che ogni tanto qualcosa di interessante lo leggo. ;)

Preferisco rimanere qua, magari più aggiornato e con più info, in una sorta di racconto-guida.
Foto mie ancora non ne ho: quelle che feci negli anni passati sono in Italia, quelle che ho fatto adesso non le ho ancora sviluppate. E' un problema secondo voi inserire anche foto prese dal web?
Devo ancora inserire molte info su Coruña e la Galiza comunque, specie del vivere quotidiano.
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda fabietto » 11/02/2009, 13:14

grande Carl, rinnovo i miei complimenti già fatti nell'altro sito per tutto quello che scrivi e come lo scrivi...e come lo vivi.
Carl Bro ha scritto:Ho paragonato la forza della natura all'attrrazione che si prova per una persona e credo che siano le due cose più belle per cui valga la pena vivere.
questa frse a me...piace tantissimo.
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Re: A Coruña - Vivere di fronte a un faro

Messaggioda Voronezh » 11/02/2009, 13:51

Il casco vello di A Coruña è compatto e piccolo, e poco frequentato da molti suoi abitanti, ma chi lo conosce se ne innamora.
Perchè è un piccolo scrigno su una collinetta, tra il porto vecchio la zona modernista e il quartiere Monte Alto (a cui sono affezionato, il Brooklin coruñese), con alcune chiese e piazze medievali interessanti, scorci d'altri tempi - soprattutto di notte - viste sul Golfo Artabro e la Ría de Coruña da rubacuori e alcuni locali boemi permeati del passato.

La Colegiata de Santa María (1150-1899) è una delle mie chiese preferite:
originalmente era un tempio romanico (1150) di cui però resta solo la cappella maggiore, che è leggermente girata rispetto agli edifici posteriori. E' piena di deformazioni, che le danno un carattere peculiare.

Un'altra è la Iglesia de Santiago: chiesa legata alla storia della città, nei secoli XIV e XV il Consiglio di A Coruña usava riunirsi nel suo atrio. E' costruita sopra la roccia viva que affiora verso la calle Santiago, interessante la sua collezione di canecillos con figure grottesche (1150 ca-1690).
La Plaza de Azcárraga (il Genrale che nel 1896 appoggiò la devolucion a Coruña della Capitanía General), da cui si può vedere la parte posteriore della chiesa, è la mia piazza preferita, dove specie di sera mi sento in un altro tempo.

Plaza de Santa Bárbara coi lampioni alla sera, i rami secchi degli alberi e le luci calde delle vetrate in legno, invita alla riflessione o a un bacio romantico sulle sue panchine.


Stasera vado al Garufa (Tinaxas, 9), un locale in cui trovare spesso concerti live, di tutti i generi.
Al giovedì spesso suonano dal vivo gruppi interessanti e abbastanza famosi

Un altro posto dove mi piace andare è la Teteria La Gloira (calle de San Francisco), un locale vecchio arredato con mobili antichi-vintage-deadenti dove poter assaggiare una miriade di tè differenti da tutto il mondo, gestito da 2 tizi un pò strambi ma davvero simpatici (certe sere uno le passa a suonare continuamente il bongo o quello che è).
Si trova in un antico edificio di pietra, con differenti livelli separati da finestrelle e tendaggi, è piena degli oggetti più strani, da gabbie con scarpe a atrapasueños indios e candelabri delle piú diverse provenienze. Ogni poltrona divano o panca è diversa dall'altro, tappezzato in differenti colori e tessuti.
Tè di tutte le varietà, dal Chay hindú al Tè moruno, serviti in tazze, coppe o antiche ed esotiche teiere, che possono accompagnare budini caseri di cioccolato, mela con noci o semi di papavero.


Grazie a Fabietto, Andre, Stefano e NelloyNonno :)

In questo callejero, usando lo zoom, il turista può farsi un'idea dei luoghi da me descritti:
http://www.coruna.es/guiaLocal/mapa.jsp ... current=cl

Fotos:
1) Plaza de Azcárraga, Raúl Lamoso - http://www.flickr.com/photos/32675475@N06/3106743263/
2) Colegiata de Santa María, Antonio Torres Sánchez - http://www.panoramio.com/photo/3132306
Per viaggiare basta esistere.
Se immagino, vedo. È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo. Fernando Pessoa
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Voronezh
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