Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda Lebowski » 20/08/2010, 18:54

Percorso:
Budapest (Ungheria) – 9 agosto
Novi Sad (Srbija) – 10/11 agosto
Belgrado (Srbija) – 12/13/14/15 agosto
Budapest (Ungheria) – 16/17 agosto


C’è chi va al mare, chi va in montagna, chi va al lago, chi va in campagna.
Io quest’anno? Fiume. E non sono solo, mi seguirà anche G, fido compare di mille avventure.
La scelta cade sul Danubio.
All’ultimo, dopo aver fracassato i maroni e avermi creato notevoli problemi, M. decide di non venire. Dovete sapere che è un noto gufatore, soprannominato il Coimbra. C’è chi viaggiando porta con sé la cappa e poi c’è chi, come me, porta la sua maledizione.
Pensavo che per il Capodanno 2010 avesse superato se stesso: arrivo in Istria il 29 dicembre, il 30 vengo ricoverato in pronto soccorso, il 31 rientro in Italia e passo l’ultimo a letto in preda a dolori indicibili. Ma stavolta, in questo viaggio, il Coimbra è riuscito a superarsi per raggiungere vette di sfiga inimmaginabile. La forza delle sue macumbe è come il peggio: senza fine.

Vi chiederete il perché di questa scelta, immagino.
La ricerca di un paese nuovo, mai solcato sino ad ora. E la Serbia è uno di quelli.
La ricerca dell’assenza totale di italiani. E novi sad sembra fare esattamente al caso nostro.

È stata una ricerca spasmodica e alla fine è prevalso il suo nome.
Purtroppo, alcune cose peseranno come macigni prima della partenza.
Dovete sapere che a Beograd (Belgrado) si tiene ogni anno, proprio la settimana prima di ferragosto (per noi, per i serbi non esiste ferragosto per via della fede ortodossa), la festa della birra più importante per l’Est Europa. Alcuni si vantano di aver scoperto la fiera di Plzen. Stolti, non sanno di quella di Belgrado, ambientata in un castello e capace di radunare più di 60000 persone attratte da musica rock e birra a fiumi.
Purtroppo sarà proprio il 2010 l’anno della svolta. La festa inizierà una settimana dopo, il 18 agosto.
Purtroppo per me perché mia sorella ha giustamente scelto di sposarsi il 21 e dato che il volo di ritorno è il 18 da Budapest non potrò prendervi parte. Il Coimbra ha iniziato il suo lavoro prima ancora della partenza.
Il 9 agosto volo lufthansa da Malpensa e sveglia notturna con decollo alle 7 del mattino. Arriviamo al desk del check in convinti di non trovare fila. “Sarà anche agosto, ma è pur sempre l’alba di un lunedì” penso. Niente di più sbagliato. Una fila mostruosa ai banchi, lunga centinaia di metri. Temiamo di perdere il volo, deve essere successo qualcosa. Per fortuna alcuni addetti passano tra le persone chiedendo il volo e in base a quello smistano le file. Arrivati a noi, ci fanno passare davanti: uno alla fila per consegnare il bagaglio, io alla fila per stampare il foglio di imbarco.
La fila mi regalerà l’episodio più assurdo mai visto in un aeroporto. Baciato dalla sfortuna finisco in fila proprio dietro a un uomo, sui 45, in evidente difficoltà con il dispositivo elettronico per il biglietto. Continua per un buon 15 minuti, senza successo. “Il solito imbranato” penso io quando, finalmente, si avvicina un addetto della compagnia per capire il problema. L’uomo aveva un volo Easyjet ed era da lufthansa. Notare che easyjet utilizza l’altro terminal. Aveva quindi circa 30 minuti per andare all’altro terminal e fare il check in. Secondo me ha perso il volo.
No comment.
Il volo è stato buono, non avevo mai volato con loro. Comodo, con giornale, buona colazione. All’arrivo ci rechiamo al ritiro bagagli. Io ci sono, G. c’è, la mia valigia c’è, quella di G. no.
Prima maledizione andata a segno. Sia maledetto il Coimbra. Sbrighiamo le modalità di denuncia smarrimento bagagli, mi faccio consegnare 50 euro da lufthansa come rimborso per il disturbo e inizio a maledire un po’, mentalmente, G. Mi raccomando sempre con loro: portate nel bagaglio a mano almeno le cose di prima necessità per un paio di giorni, almeno l’intimo. No, ha solo un misero zainetto del cazzo. Passeremo il pomeriggio del 9 in cerca di slip per Budapest e realizziamo che l’indomani dovremo prendere il treno delle 13 per novi sad. Il nostro programma prevedeva un treno antecedente, ma dovendoci recare ancora in aeroporto per ritirare il bagaglio perderemo il treno programmato. Infatti così è.
L’ostello è buono, Centrooms house. Non lontano dalla stazione di Kelety.
Ma Budapest la vedremo poco, tanto sappiamo che ci torneremo e comunque la stanchezza (praticamente un giorno senza dormire sulle spalle) non ci invoglia a fare grande serata. Il pomeriggio lo trascorriamo in cerca di mutande e spazzolino per G., breve spesa e lunga fila alla stazione per prendere il biglietto del treno per l’indomani (consiglio: se a Budapest dovete fare un biglietto del treno internazionale non recatevi a kelety convinti di fare il biglietto il giorno stesso o poco prima del treno. La fila per i viaggi internazionali è lunga). Budapest mi dà esattamente l’impressione che pensavo. Positiva per certi aspetti ma molto negativa per altri. È una di quelle città che chiamo “Mc Donald’s del turismo”. Positiva per certi aspetti. Faccio un esempio: camminando lungo le vie di Pest notiamo il livello alto e ce ne aspettiamo uno, almeno pari, in Serbia. “Stiamo sostituendo Maradona con Platini, mica con Villa” dico a G. per rincuorarlo sulla sua disavventura.
Ma la capitale ungherese mi consegna un’impressione molto negativa per altri. La mia valutazione troverà conferma gli ultimi due giorni del viaggio, trascorsi in terra ungherese di ritorno da quella serba.
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda geom.Calboni » 20/08/2010, 20:01

Attendevamo questo resoconto... 8-) ;)
E già ho letto degli spunti interessanti... ;)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda obe » 23/08/2010, 13:48

Finalmente so cosa leggere domani al mio ritorno dal lavoro :lol: :lol:

ma so già che sarà una delle perle dell'anno
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda Lebowski » 23/08/2010, 20:58

Uhhmmm.... purtroppo per una serie di episodi sfortunati non ci sarà molto da narrare.
Però una città spero di rivederla, se dovesse accadere ciò che spero (o se non è accaduto ciò che temo).
Anticipo già che il periodo scelto è forse il peggiore.
Ci arriverò, ma penso che non narrerò giorno per giorno ma città per città, che poi è più o meno la stessa cosa. Su certi aspetti darò indicazioni in mp a chi l'avevo già promesso ;) .
ma il racconto non sarà sicuramente una perla, purtroppo.

Ciao
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda Lebowski » 24/08/2010, 14:58

Il viaggio in treno scorre via abbastanza liscio, disturbato da un gruppo misto di giovani provenienti da Bratislava che fa parecchio casino, accompagnando il loro vociferare con la grappa.
Insomma, slovacchi dai tipici comportamenti britannici.

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Il treno arriverà a destinazione con circa mezz’ora di ritardo. Un ragazzo con la sua ragazza mi parla del festival di guca, festival di musica folk serba (quindi ottoni) dove so che suonerà anche Bregovic. Ma non sono qui per quello, dato che è nel sud della Serbia e dato che, dopo un po’, il genere mi stanca.
Arriviamo a Novi Sad che sono quasi le 8.

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Prendiamo un taxi che ci conduce all’ostello, in pieno centro. In un vicolo ricco di bar e pub.
Abbiamo fame. Formalità di rito, doccia, e siamo pronti per uscire quando le 9 sono già passate.
All’inizio, dato che è un martedì di agosto, temiamo di trovare una città deserta.
Dobbiamo ricrederci, c’è moltissima gente.
E sono eccitato all’idea di non trovare italiani quando, mentre sbrighiamo le pratiche con l’ostellante (mr. “sit down” dato che ogni tre secondi ci ordina di sederci) vedo arrivare 3 ragazzi e una ragazza. L’aspetto desta più di un sospetto. “are you italians?”. La risposta mi gela il sangue nelle vene.
Devo ricredermi. Li abbiamo vicini di stanza.
Ma è il solo gruppo di italiani a novi sad. Sono di torino e stanno viaggiando lungo l’ex Jugoslavia. L’età e l’aspetto mi fa però capire che troverò italiani, non italioti. Sono ragazzi a posto.
Decidiamo di uscire, io e G.
La via principale, a cui si accede proprio al termine della nostra vietta, è invasa da gente che passeggia lungo il viale.
La città ci fa subito una bella impressione. Ci sediamo in un bar affamati e iniziamo la nostra prima cena serba.
Prezzi molto contenuti, altro ottimo punto a favore.
Il livello è altissimo e pregustiamo una nigthlife di tutto rispetto. Finito di cibarci, diamo un’occhiata all’orologio: sono circa le 11. Così decidiamo di fare quattro passi per guardare la città. “Tanto è presto” ci diciamo.
Un gelato, un caldo asfissiante, un gelato rinfrescante ordinato facendo sfoggio del mio serbo-croato. La serata scorre via liscia.
A mezzanotte e qualcosa decidiamo di andare in un pub per bere qualcosa, siamo anche un po’ stanchi dal viaggio e dalle (circa) 5 ore di sonno in tre giorni.
Il viale ormai si è un po’ svuotato. Via famiglie etc. restiamo solo noi giovini.
Il pub propone musica dal vivo quando a un tratto, l’1 precisa, stop alla musica. È un bar all’aperto, probabilmente è la legge.
Siamo forse dei fuorilegge? No, quindi decidiamo di assecondarla e di recarci nelle nostra magione, a soli 2 minuti a piedi.
È un martedì sera, forse è così che funziona.
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda obe » 25/08/2010, 14:51

cavolo ho letto la prima parte,
una serie di sventure tutte insieme non l'ho mai viste.

Il matrimonio di tua sorella, la valigia persa da Lufhtansa, ect ....

Però son curioso su come è continua il racconto 8-)

“Stiamo sostituendo Maradona con Platini, mica con Villa” :lol: :lol: .....

A budapest c'era stato anch'io di passaggio verso Belgrado.. ma non mi era sembrata così negativa.. cioè forsa immaginavo già a cosa andare incontro.
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda Lebowski » 25/08/2010, 15:32

obe ha scritto:cavolo ho letto la prima parte,
una serie di sventure tutte insieme non l'ho mai viste.

Il matrimonio di tua sorella, la valigia persa da Lufhtansa, ect ....

Però son curioso su come è continua il racconto 8-)

“Stiamo sostituendo Maradona con Platini, mica con Villa” :lol: :lol: .....

A budapest c'era stato anch'io di passaggio verso Belgrado.. ma non mi era sembrata così negativa.. cioè forsa immaginavo già a cosa andare incontro.


Fossero solo quelle le sventure... una te l'ho scritta in mp. La più grossa non so se metterla, devo chiedere prima un parere al geometra. :)
Non sono impressioni negative. è stato sicuramente sbagliato il periodo. Poi spiego meglio.
Ciao
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda Lebowski » 25/08/2010, 16:19

L’11 possiamo dormire, finalmente, e ne approfittiamo. Usciamo solo dopo mezzogiorno e iniziamo a visitare la città prima di pranzare.
La città è carina, ma preferisco che a descriverla siano le foto scattate.

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Fa caldo e il programma prevede la visita alla strand, la spiaggia più famosa della Serbia.
Mappa alla mano ci dirigiamo verso la zona taxi. Arrivati, veniamo abbordati da una taxista donna over 50. Truccata, dà l’impressione di quelle anziane che non vogliono rassegnarsi al passaggio del tempo.
Accettiamo il suo invito a salire sul taxi.
Il tragitto mi regalerà il primo episodio curioso con i taxi serbi. G. va al posto del navigatore, io dietro.
Ad altezza autoradio compare la sua foto con tessere di taxista, diciamo di dimensioni medie. Ma sotto la tessera c’è una pagina A4 con 4-5 fotografie, in bella mostra. Nel tragitto butto l’occhio e noto che le foto la ritraggono, nuda, in pose più o meno osè. Sono di lei in gioventù. Scoppio a ridere, di getto.
Una grassa risata e segnalo la mostra fotografica a G. che, come la vede, ride.
Lei non credo capisca. Dopo 10 secondi siamo fermi al semaforo. Si volta, mi sorride, si sistema i capelli. Mi sembra la signorina Silvani. Io sorrido e non so come faccio a trattenere ancora di più le risate.
Un viaggio che mi ha sicuramente divertito. Ma l’episodio più curioso con i taxi serbi arriverà a Belgrado.

Visitiamo il parco. Mi aspettavo grandi cose, in realtà mi ha deluso. Mi ha messo un po’ tristezza. Pochi baretti e la gente è prevalentemente sopra i 45 con piccoli bambini al seguito. Io non farei mai il bagno nel Danubio, per carità. Decidiamo di bere qualcosa al bar e di andarcene, dopo circa mezz’ora. Andremo a visitare la fortezza del petrovaradin. Sempre in taxi, che però non regalerà spettacolo.

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La fortezza è in quartiere molto caratteristico, appena dopo il ponte sul Danubio.
Si presenta subito con la scalata, abbastanza agile, la visione del campanile in cima e offre un ottimo panorama sulla città.

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Finita la visita facciamo ritorno, a piedi, verso l’ostello.
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda geom.Calboni » 25/08/2010, 19:18

Come molti sanno, Novi Sad segna il punto più basso da me toccato 8-) , prevista come tappa principale del nostro tour in Srbija, dovetti rientrare improvvisamente in Italia in treno da Beograd lasciando Pingo a proseguire da solo verso questa ridente cittadina 8-) e Sbernaz muovere verso sud, verso la sua cara Nis ;)
I motivi del mio rientro affrettato...crisi diplomatica internazionale 8-) ma mi pentii il momento stesso in cui il treno partì...
Novi Sad rimane comunque sempre in agenda... ;)

giusto in questi giorni se ne parla anche qui:
http://www.viedellest.eu/numeri/22/pag/ita.htm

continua con il racconto... ;)
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda Lebowski » 30/08/2010, 11:43

L’indomani partiamo per Beograd. Piango al pensiero di lasciare Novi Sad, che considero una perla nascosta.
Ma abbiamo grandi aspettative sulla capitale serba.
Dopo circa 1 h e mezza iniziamo a intravedere la periferia della capitale dai finestrini. Sale l’emozione.
Giunti a destinazione decidiamo di prendere un taxi per arrivare all’ostello. Il Coimbra ci ha costretto a scegliere un ostello fuori dal centro per via del suo “vengo, non vengo, forse ci sono, non non ci sono”. L’ostello che avevamo intenzione di prendere, in pieno centro, ce lo ha fatto saltare.
Il tragitto in taxi è abbastanza economico (consiglio: i taxi non ufficiali costano molto di più. So che lo sapete, ma a Belgrado la differenza tra taxi ufficiali e non è molto più alta che in altre città. Prendete solo quelli con la scritta Radio Taxi, gli ufficiali).
Apriamo la porta di ingresso e veniamo accolti da due donzelle, le ragazze che gestiscono l’ostello.
La struttura è interrata, siamo in cantina. Purtroppo non abbiamo portato salami e affettati da appendere al muro, lo avessimo saputo avrebbero potuto fare compagnia all’umidità (che però ci tiene al fresco).
Siamo gli unici ospiti, gli altri turisti hanno ovviamente scelto ostelli più centrali, ma ce ne freghiamo.
Abbandoniamo le valigie e decidiamo di recarci subito in centro.
Dobbiamo prendere l’autobus. Fuori siamo abbondantemente oltre i 30 gradi e dentro si fa la sauna. Poche fermate e scendiamo in centro.
La città è molto viva. Il viale pedonale, molto lungo, è sempre pieno di gente ad ogni ora del giorno e della notte.
Al termine del viale si giunge alla fortezza del Kalemegdan.
Decido di comprare un braccialetto turistico per un’amica rumena che mi aveva chiesto di portarle qualcosa al ritorno, dopo avermi detto che odia i serbi. Scelgo, tanto per farla un po’ arrabbiare, un braccialetto con il suo nome scritto in cirillico alla cifra di 100 dinari.
Mangiamo qualcosa e decidiamo di fare ritorno in ostello.
All’arrivo conosco meglio le due ragazze. Una è carina, l’altra un po’ meno. Sono giovani, 18 anni.
Una delle due si fa avanti insieme alla maledizione del Coimbra dato che a farsi avanti è quella meno carina.
Stanno uscendo, abitano poco fuori Belgrado e tornano a casa per vedere le stelle cadenti (mah… un po’ ritardo dato che è il 12 agosto). “Tornerò verso mezzanotte, ci vediamo dopo”, mi comunica. Non colgo l’invito e le rispondo “ok, see you tomorrow”. Io e G. abbiamo altri progetti per la serata.
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda Lebowski » 30/08/2010, 12:44

Usciti per la sera, prendiamo un altro autobus e facciamo un’altra sauna.
Subito grigliata mista e riassaporo Cevapci, raznici, pleskavica bagnando le pietanze con la birra del cervo, la Jelen pivo.
Sazi, decidiamo di incamminarci verso la fortezza. Fa caldo, praticamente ad ogni baldacchino prendiamo da bere. Lungo il viale ci soffermiamo per l’esibizione di una band che l’indomani andrà a guca a dare sfoggio delle loro doti musicali. Besame mucho è il brano eseguito.
Decidiamo di fare tardi ai barconi lungo la sava. È giovedì, ma ce ne sono solo 3:
uno dà musica dal vivo (l’Olimpic) ma la serata prevede reggae, non esattamente nelle nostre corde, e lo evitiamo.
Un altro dà musica balcanic-araba ma è deserto.
Un altro è il free styler, una disco.
Tiriamo le 2, non c’è moltissima gente e decidiamo di tornare in ostello.
Notiamo che c’è una parcheggio con vari taxi parcheggiati lungo due file laterali quando, d’un tratto, vedo arrivare poco più in là una bianchina con la scritta taxi. In realtà è bordeaux ma è tale e quale all’auto di Fantozzi.
Come la vedo non mi faccio pregare due volte e vado verso di lei.
Sento però che a pregare, in modo un po’ incazzoso, sono gli altri taxisti parcheggiati che si lamentano e mi indicano il primo taxi della fila. “Voglio quella!” rispondo loro indicando la bianchina.
Loro sembrano non gradire ma ormai la decisione è presa.
Arrivo all’auto, apro la portiera e il tassista mi dice di sbrigarmi (o comunque qualcosa di simile, ma quello è sicuramente il senso). Mi volto e vedo G. che cammina lentamente. Sto per salire quando sento due mani che mi afferrano alle spalle.
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda obe » 06/09/2010, 11:05

Leb

ma continua
di chi sono queste due mani che ti afferrano?

comunque pensavo un pò più attiva la vita notturna sui barconi.

Invece di giorno siete andati al Maracanà di Belgrado? stadio della mitica Stella Rossa
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda Lebowski » 06/09/2010, 11:49

obe ha scritto:Leb

ma continua
di chi sono queste due mani che ti afferrano?

comunque pensavo un pò più attiva la vita notturna sui barconi.

Invece di giorno siete andati al Maracanà di Belgrado? stadio della mitica Stella Rossa


Continuerò, in questi giorni sto organizzando il prossimo viaggio (volo preso ieri, ora sto cercando un albergo per non spendere troppo anche se è una ricerca dura) e sono un po' preso.

La vita sui barconi è stata attiva il sabato. Il giovedì descritto non era molto attiva.
Ci arriverò anche se il racconto, mi rendo conto, non è bellissimo. C'è ancora una cosa che non so se postare, vedrò.

Il Maracanà purtroppo no. era nei programmi ma è saltato perché quando dovevamo andarci abbiamo cambiato e siamo andati ad Ada Cingalija.
Questo mi fa pensare che dovrò tornare a Belgrado (io pensavo per Serbija - Italia delle qualificazioni. Anzi: lancio l'invito sin da ora a tutta otra. Che facciamo? Meeting a beograd? anche se non saprei per chi tifare. Comunque c'è tempo. è programmata per il 7 ottobre 2011).
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda Lebowski » 06/09/2010, 12:02

Anzi:
lancio un'altra proposta. Il 12 ottobre prossimo, a Genova, si gioca l’andata. Se andassimo a tifare Serbia? Che facciamo?
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda obe » 06/09/2010, 12:45

tra l'altro, non so se hai notato, ma Wizzair ha aperto il Roma-Belgrado.
Penso a breve apriranno anche il BG.

Come sempre in questi casi, due pensieri mi passano per la testa
"vai che bello, almeno posso andarci/tornarci senza spendere troppo"
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda geom.Calboni » 06/09/2010, 21:23

C'è sempre la triste seconda faccia della medaglia... :(
Appena hanno tolto il visto...

è proprio vero:
Finchè c'è visto c'è speranza.... :)
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda Lebowski » 08/09/2010, 11:50

Break

Prima un piccolo flash, un episodio emblematico che spiega il concetto di accoglienza di questa gente.
Ce ne sarebbero altri da narrare, ma questo, come scritto, è emblematico.

Il primo giorno a Beograd, dopo la passeggiata in centro, prendiamo l’autobus per il rientro. Non conoscendo ancora la città chiediamo sul pullman ad una signora se questo va nella nostra direzione, indicandole il nome della via.
Lei non lo sa, ma una ragazza accanto ha sentito la nostra domanda e ci conferma che è giusto. Ci dirà lei quando dobbiamo scendere.
Giunti alla fermata, scendiamo e scende anche lei, dato che è anche la sua.
Solo che ora non ricorda se è quella giusta per la nostra via dato che lei va in altra direzione.
Chiede per noi ad alcune persone sedute fuori da un bar, ma non lo sanno.
Io le dico che non importa, in qualche modo faremo.
Lei mi dice di non preoccuparmi, prende il cellulare, chiama un numero e poi inizia a parlare in serbo. Colgo solo qualche termine, ma capisco che sta chiedendo info sulla nostra posizione.
Terminata la telefonata, dopo circa un minuto, riattacca e mi fa:
“Ho chiamato a casa mio fratello e gli ho chiesto di guardare in Internet. Ora ci richiama e ci dice se la vostra è la fermata giusta e, nel caso, ci dà le indicazioni”.

Credo che la cosa si commenti da sé. Per la cronaca, lei è rimasta lì in attesa della telefonata del fratello che, puntualmente, è arrivata dopo un paio di minuti. E la fermata era quella giusta.
Sinceramente non so in quanti altri posti al mondo sarebbe successa la stessa cosa. In Italia, a parti invertite, sicuramente no.
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda Lebowski » 08/09/2010, 13:00

Come mi sento afferrare mi volto. Sono due energumeni, due tassisti. Apro le braccia come per dire “ok, calma”. Loro mi mollano e mi indicano un collega “quello là è il primo della fila”.
Peccato, è andata. Sono costretto a rinunciare al viaggio in bianchina. Sconsolato mi reco verso il taxi indicatomi gentilmente e salgo con G.
Come partiamo notiamo che i due hanno fatto parcheggiare la bianchina in un angolo e stanno facendo scendere il taxista.
Purtroppo partiamo e quindi non saprò mai che fine gli avranno riservato.
Mai far incazzare i tassisti a Belgrado.

Raggiungiamo l’ostello, paghiamo il taxi e andiamo a dormire.

L’indomani, dopo aver dormito, ci rechiamo in centro. Solita sauna sull’autobus e arriviamo. Visitiamo il quartiere bohemienne di Skardalija (di giorno non mi ha impressionato per nulla, l’ho trovata una cosa troppo turisitica, ma ne avevo già visti altri in giro per il mondo e quasi tutti mi hanno dato sempre la stessa impressione).
Non ricordo come è trascorsa la giornata, quindi passiamo subito alla serata.
Decidiamo di cenare al solito ristorante, fa molto caldo. E decidiamo di darci ai locali di Belgrado per la serata. Ne ho presi molti da una lista tratta da Internet e alcuni me li ha consigliati un altro utente otra. Punto su 4 o 5, quasi tutti in centro.
Verso le 11:30 iniziamo la ricerca.
Nell’ordine ecco i risultati:
Bar Balthazar – chiuso
White – chiuso
Underground – chiuso
Decidiamo per lo Stefan Braun, anche se siamo pessimisti. Dato che non riusciamo a capire la sua localizzazione fermiamo il primo taxi. Non è ufficiale e so che pagheremo di più, ma visto i prezzi più che convenienti decidiamo di fregarcene. Accosta, gli dico “stefan braun club?” lui mi risponde “Da”.
Ok, saliamo. Come salgo si volta verso di me e mi chiede l’indirizzo. “cazzo, penso io” questo non lo sa.
Gli rispondo che non lo so e gli spiego che è in un grande palazzo ed è un club famoso, ma cosa abbia capito non lo so dato che non parla inglese.
Lui mi risponde ok e inizia a partire. Poi vedo che va fuori dal centro e capisco che non sa dove va e gira a vuoto per farci pagare. A un semaforo ci fermiamo e dico subito a G. che ci sta truffando (fosse stato per lui hai voglia…), guardo il taxista e gli dico che scendiamo qua. Il tassametro segnava 15000 o qualcosa di simile, mi dice “ok, accosto lì”. Fa due metri e pago ma noto che, improvvisamente, ne segna 20000. “Bella inculata!”. Scendiamo, decidiamo di recarci - a piedi – verso un bar che abbiamo visto, proprio appena fuori dall’underground, vicino al white, almeno per tirare un po’ tardi.
È un cocktail bar, niente di che. Musica in sottofondo, poche persone. Arrivata una certa ora prendiamo il taxi – ufficiale, ovviamente – e per la modica cifra di 400 dinari torniamo a casa.
Pensiamo subito al Coimbra che sicuramente ha in camera sua delle bamboline di pezza con le nostre fattezze e molti spilli conficcati. Ma gli spilli più grossi, probabilmente, non li ha ancora inseriti: li ha riservati per i giorni successivi.
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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda geom.Calboni » 08/09/2010, 18:27

Lebowski ha scritto:Non ricordo come è trascorsa la giornata, quindi passiamo subito alla serata.

Questa frase mi puzza... 8-) :D
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Budapest & Serbia 2010: il Coimbra colpisce ancora

Messaggioda obe » 09/09/2010, 11:03

geom.Calboni ha scritto:
Lebowski ha scritto:Non ricordo come è trascorsa la giornata, quindi passiamo subito alla serata.

Questa frase mi puzza... 8-) :D


Qui il caro Leb ci nasconde qualcosa... :lol:
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