Non si finisce mai di scoprire, o di ammettere la propria ignoranza.
Sono ben 6 le enclavi spagnole in Africa.
Oltre al celeberrime Ceuta e Melilla (questa fonte del mio interesse per lo sfondamento Algerino), esistono anche i territori di Peñón de Vélez de la Gomera, Peñón de Alhucemas, las Islas Chafarinas e la Isla de Perejil.
Peñón de Vélez de la Gomera, un promontorio di 0.019 km², fino al 1934 era un'isola naturale, quando una forte scossa sismica unita agli apporti del fiume Bades, propiziò la formazione di un istmo sabbioso lungo 85 metri, riempendo di sabbia lo stretto canale tra l'isola e il continente Africano, tale da farne il confine tra stati più corto del mondo.
E' amministrata da Melilla, e popolata solo da una guarnigione militare di 60 bischer...militari.
Peñón de Alhucemas - oltre agli isolotti di Isla de Mar e Isla de Tierra - è un'isola di 0,15 km², dalla forma di scoglio dirupato, senza porto ma solo un modesto ancoraggio, con un forte, fortificazioni con magazzini, alcune case, una chiesa e un faro.
Anche qui, il forte è abitato da una guarnigione di 60 militari.
Nelle Islas Chafarinas (0.525 km²) l'ultimo esemplare di Foca Monaca Mediterranea vivente in acque spagnole, specie minaccita di estinzione, morì negli anni '90.
Sono costituite da 3 isole: Isla del Congreso, Isla Isabel II, Isla del Rey.
L'unica isola abitata è la Isla Isabel II, con una guarnigione di 190 bische..militari.
L'isola di Perejil, formalmente una no man's land.
Secondo il diritto internazionale le sovranità Spagnola e Marocchina sono indimostrabili.
Una sovranità nella forma di una amministrazione congiunta o alternata - come in un condominio - potrebbe rivelarsi una soluzione efficace.
Una mappa chiarificatrice e una foto di Peñón de Alhucemas, dove i militari praticamente vivono in una rocca a 300 metri dalle spiaggie marocchine.