lavoro, situazione Italia/Europa

[darietto]

E cosa te ne fai di quello che peschi o raccogli se non hai nessuno a cui venderlo?

lo puoi cucinare...

Se non ricordo male anche un tipo cambogiano disse la stessa cosa negli anni 70...


Per farvi capire in che situazione siamo: Questa è una parte della mail che mi è arrivata l'altro giorno da una delle 10 business school più prestigiose al mondo (avevo fatto solo richiesta per delle informazioni, nulla di più)

Dear Mr. Dario

...omissis.....
NEWS FOR MBA PARTICIPANTS

Pay the entire tution fee before the 1st of March, 2009 and you will
avail of a 5% discount of the total fee!!

Tuition Fee XX,000 euros, which includes:

participation fee
didactic material
books (not included in most Italian Business Schools)
access to xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx wide network
Italian for Foreigners Course or English Business Course
outdoor training
assessment centre
registration fee for the first year of the xxxxxxxxxxxx Alumni Association
participation to World Business Forum event
administration fees

.......omissis............

[pibi]

però Dario nella mail non ci leggo niente di strano (calcola che l' inglese non lo so come lo spagnolo...)

[pibi]

daje sembra interessante, appeno ho tempo lo leggo

[darietto]

però Dario nella mail non ci leggo niente di strano (calcola che l' inglese non lo so come lo spagnolo...)

Pay the entire tution fee before the 1st of March, 2009 and you will
avail of a 5% discount of the total fee!!
Il 5% di sconto, oltre al costo ribassato (che ho preferito omettere) rispetto alla precedente edizione. Fino all'anno scorso una cosa del genere non sarebbe stata minimamente pensabile.

PS: ho editato togliendo il prezzo ed il rifermento all'università per ovvi motivi

[pibi]

ok..tu dici calano le braghe anche i grandi
c' è una concorrenza pazzesca nei mba
: appena mi laureai avevo la casella piena.

[pibi]

se per questo sono andato per mobili la scorsa settimana e sembrava che il prezzo lo dovessi decidere io, tipo "quello che ti senti"

[scareface]

per intuito direi Germania: incremento non gonfiato da bolle immobiliarie
dunque sboom meno evidente

eh insomma,
in Germania il prezzo delle case e' crollato (a differenza di qui), tant'e' che io che sto cercando di venderne una sono andato giu' di 40.000mila euro e ancora si fa fatica a trovare qualcuno... e' pieno di case vuote in vendita...
un'altro po' e decidero' di tenerla, almeno ho un valore immobiliare dovesse anche rimanere li' 5-10 anni che non ci abita nessuno

Inizio semi o.t.: Io oggi alle 8.30 ero in Piazza Affari per un colloquio. Presente una di quelle società di consulenza

[cut]

grazie dario per il quadro che ci hai fatto...
in pratica non si salva niente

dici che l'Italia sta messa un po meglio (o forse sarebbe il caso di dire meno peggio)?!
mah non lo so, forse hai ragione.. secondo se facciamo il botto serio viene giu' tutto come un castello di carte e non ci sono caxxi per nessuno..


come dice iceman noi che fra un po' usciamo dal mondo del universita' che dovremmo fare?

Qualcuno anni fa diceva, non sprecate i soldi per i miei libri, comprate un pezzo di terra ed un fucile. Non siamo tanto distanti.....

non ci scherzare troppo..
nel mio piccolo sono contento di stare in campagna con 10 ettari di terra, alla mia sussistenza ci arrivo

[Aideena]

se per questo sono andato per mobili la scorsa settimana e sembrava che il prezzo lo dovessi decidere io, tipo "quello che ti senti"

Sicuramente non sei andato a Lissone, conoscendo i taccagni dei brianzoli!

[darietto]

Inizio semi o.t.: Io oggi alle 8.30 ero in Piazza Affari per un colloquio. Presente una di quelle società di consulenza

[cut]

grazie dario per il quadro che ci hai fatto...
in pratica non si salva niente

Speriam di no, qualche settore che si salva ci dev'essere.

dici che l'Italia sta messa un po meglio (o forse sarebbe il caso di dire meno peggio)?!
mah non lo so, forse hai ragione.. secondo se facciamo il botto serio viene giu' tutto come un castello di carte e non ci sono caxxi per nessuno..

Si diciamo meno peggio. Certo che la botta la sentiremo, magari non come altri ma la sentiremo. Chissà, magari sarà la volta buona che cambierà qualcosa (anche se non penso)

come dice iceman noi che fra un po' usciamo dal mondo del universita' che dovremmo fare?

Non preoccuparti per questo. Aboliremo la moneta, la proprietà privata ed il commercio. Poi sfolleremo e città e vivremo in comuni i cui mezzi di produzione saranno detenuti dalla collettività

Qualcuno anni fa diceva, non sprecate i soldi per i miei libri, comprate un pezzo di terra ed un fucile. Non siamo tanto distanti.....

non ci scherzare troppo..
nel mio piccolo sono contento di stare in campagna con 10 ettari di terra, alla mia sussistenza ci arrivo[/quote]
Io non ci scherzo affatto. Pensa che queste parole sono state scritte più di dieci anni fa...

ok..tu dici calano le braghe anche i grandi
c' è una concorrenza pazzesca nei mba
: appena mi laureai avevo la casella piena.

Non so, certo che uno prima di spendere cifre mooolto importanti ci pensa su 30 volte. Specialmente in questo momento. Però se anche i centri d'eccellenza fanno gli sconti qualcosa da pensare c'è

se per questo sono andato per mobili la scorsa settimana e sembrava che il prezzo lo dovessi decidere io, tipo "quello che ti senti"

Se non ti servono subito ed aspetti i prezzi saranno ancora più bassi. Come diceva ai suoi clienti un mio amico agente immobiliare (ora senza lavoro causa crisi del settore): il prezzo giusto non è il prezzo di mercato ma quello che uno è disposto a pagare per avere il bene. Lui lo faceva per far pagare di più ma tu puoi usarlo al contrario

[nelloyanto]

secondo me questa crisi ci porterà a vivere un po' più cauti:

avevam due tv di cui tutte e due al plasma...? beh ci acconteteremo di uno... si usciva tutte le sere? beh magari usciremo una sera a settimana e le altre ci si trova a casa come si faceva un tempo quando pochi avevano la tv... viaggeremo meno o comunque con ancora più accortezza di ora... se un jeans prima ci durava 2 mesi ora ci durerà 3 e via dicendo.. forse torneremo a dare un po' più di valore alle cose semplici... e in caso teniamoci pronti a emigrare somewhere in the world...

nellopensiero

[scareface]

Speriam di no, qualche settore che si salva ci dev'essere.

sarebbe?!

Si diciamo meno peggio. Certo che la botta la sentiremo, magari non come altri ma la sentiremo. Chissà, magari sarà la volta buona che cambierà qualcosa (anche se non penso)

sul fatto che possa cambiare qualcosa non lo so
guardavo ieri una trasmissione del buon Iacona su rai3 e diceva che la di perdita di posti di lavoro in questo periodo sta portando ad un aumento pauroso del sommerso..

Non preoccuparti per questo. Aboliremo la moneta, la proprietà privata ed il commercio. Poi sfolleremo e città e vivremo in comuni i cui mezzi di produzione saranno detenuti dalla collettività

comunismo?

[Aideena]

comunismo?

O partito Robin Hood? Se così fosse andremo a finire tutti a Nottingham a casa di Daniel Soria...

[darietto]

Speriam di no, qualche settore che si salva ci dev'essere.

sarebbe?!

Boh ma qualcosa ci sarà per forza. Ci saranno più difficoltà ad inserirsi ma o il mondo si blocca definitivamente (e non lo credo affatto) o i servizi continueranno ad esistere.

Si diciamo meno peggio. Certo che la botta la sentiremo, magari non come altri ma la sentiremo. Chissà, magari sarà la volta buona che cambierà qualcosa (anche se non penso)

sul fatto che possa cambiare qualcosa non lo so
guardavo ieri una trasmissione del buon Iacona su rai3 e diceva che la di perdita di posti di lavoro in questo periodo sta portando ad un aumento pauroso del sommerso..

Si l'ho sentita anch'io questa notizia. Ma sinceramente non ho elementi per commentarla

Non preoccuparti per questo. Aboliremo la moneta, la proprietà privata ed il commercio. Poi sfolleremo e città e vivremo in comuni i cui mezzi di produzione saranno detenuti dalla collettività

comunismo?

Oddio no. Nel comunismo esiste(va) una moneta, il commercio interno era consentito, la proprietà privata - in misura molto limitata - era tollerata. Le città esistevano, anzi si sono sviluppate ed i mezzi di produzione non erano della collettività ma dello stato-apparato. Quello che sarcasticamente - anche se fino ad un certo punto - dicevo erano le teorie maoiste dei tempi del libretto rosso (con l'aggiunta dell'abolizione della moneta) che un po' di gente attualmente evoca come prossimo scenario.

[darietto]

secondo me questa crisi ci porterà a vivere un po' più cauti:

avevam due tv di cui tutte e due al plasma...? beh ci acconteteremo di uno... si usciva tutte le sere? beh magari usciremo una sera a settimana e le altre ci si trova a casa come si faceva un tempo quando pochi avevano la tv... viaggeremo meno o comunque con ancora più accortezza di ora... se un jeans prima ci durava 2 mesi ora ci durerà 3 e via dicendo.. forse torneremo a dare un po' più di valore alle cose semplici... e in caso teniamoci pronti a emigrare somewhere in the world...

nellopensiero

A parte gli esempi che non condivido perchè non sono la realtà italiana (comunque ho capito il concetto) magari fosse tutto così semplice. Se fosse come dici tu nessuno si preoccuperebbe.
Una contrazione dei consumi porta minori entrate alle imprese. A loro volta diminuendo le entrate diminuiscono proporzionalmente i profitti e cosa si fa? Si taglia. Ricordati però due principi base:
_In azienda esistono delle scale saliariali che si basano sull'anzianità ed in caso di riduzione d'organico i i più penalizzati sono sempre gli interinali e chi ha una bassa anzianità in azienda. I più "giovani" però sono anche meno retribuiti quindi si tagli i costi ma aumenti complessivamente la retribuzione.
_Diminuendo l'organico riduci anche il ricavo perchè il costo/opportunità necessario per produrre un dato bene calcolato come unione di tempo/capitale aumenta.
Dati questi due principi non è detto che tagliare gli organici sia la soluzione ottima perchè potrebbe comunque non esserci un guadagno marginale positivo chiudendo comunque in rosso. Nei corsi di business planning, parafrasando una famosa frase, si dice "we're gonna shrink this firm 'till it's profitable".
Senza analizzare la riuscita dei tagli (ammettiamo pure di si) ci saranno delle persone che si ritroveranno senza lavoro.
In un momento in cui l'economia "tira" saranno presto o tardi reimpiegate. Attualmente invece è utopia. Non avere un lavoro significa non avere capitali da spendere. Niente capitali da spendere significa aumento della riduzione dei commerci e di conseguenza di nuovo meno entrate per le imprese che si vedranno costrette a ridurre finchè è profittevole. Quando anche con i tagli non si coprono almeno le spese variabili si chiude.
Tutto ovviamente se non si hanno debiti. Perchè in quel caso - se ad esempio non puoi più pagare il mutuo - rischi di perdere anche la casa, le banche si ritrovano invase da beni reali che dovranno reimmetere sul mercato per cercare di rientrare delle spese. Stessa domanda (o addirittura inferiore) e più offerta significa significa diminuzione del prezzo e di conseguenza una perdita per la banca che ha erogato il mutuo fino ad una crisi di solvibilità (e di esempi ce ne sono tanti).

[nelloyanto]

il mio voleva essere un pensiero più generale... di quello che scrivete su tagli e simili non me ne intendo e quindi non mi esprimo.. voleva solo essere una considerazione generale (e ahimè purtroppo si, troppo semplicistica ) di quello che forse succederà...

[darietto]

il mio voleva essere un pensiero più generale... di quello che scrivete su tagli e simili non me ne intendo e quindi non mi esprimo.. voleva solo essere una considerazione generale (e ahimè purtroppo si, troppo semplicistica ) di quello che forse succederà...

Si avevo capito quello che intendevi . Il problema è che le due cose non sono scindibili. Non puoi pensare che il rallentamento (ora addirittura è crollo) dei consumi non porti delle conseguenze sulle persone. Loro infatti sono si consumatori ma allo stesso tempo produttori. E' un po' come essere un moderno Tantalo: se si decide di consumare risparmiano di meno ma aumenta l'occupazione ed il costo dei prodotti (a causa dell'aumento dell'inflazione). Se invece aumenta il risparmio diminuiscono i consumi e di conseguenza il loro posto come produttori è a rischio perchè c'è meno bisogno delle loro prestazione. Questo tutto moooolto semplicato

[nelloyanto]

io continuerò a non imbarcare il bagaglio in stiva

[darietto]

io continuerò a non imbarcare il bagaglio in stiva

Shh che se va avanti così Ryan rischia di essere solo un vago ricordo sbiadito di gioventù

[Sua Eminenza]

il mio voleva essere un pensiero più generale... di quello che scrivete su tagli e simili non me ne intendo e quindi non mi esprimo.. voleva solo essere una considerazione generale (e ahimè purtroppo si, troppo semplicistica ) di quello che forse succederà...

Si avevo capito quello che intendevi . Il problema è che le due cose non sono scindibili. Non puoi pensare che il rallentamento (ora addirittura è crollo) dei consumi non porti delle conseguenze sulle persone. Loro infatti sono si consumatori ma allo stesso tempo produttori. E' un po' come essere un moderno Tantalo: se si decide di consumare risparmiano di meno ma aumenta l'occupazione ed il costo dei prodotti (a causa dell'aumento dell'inflazione). Se invece aumenta il risparmio diminuiscono i consumi e di conseguenza il loro posto come produttori è a rischio perchè c'è meno bisogno delle loro prestazione. Questo tutto moooolto semplicato

possiamo anche dire che, a fronte di come andava una trentina di anni fa, l'italiano medio "scozza" una paercentuale ben maggiore del proprio utile in futilità.
da ciò, lo stipendio non basta.
il cittadino medio non fa bloccare l'economia, perchè quello che percepisce lo spende; diciamo che deve impararlo a spendere in una forma di grana piuttosto che in una cintura di dolce e gabbana.
se vuoi mettere il cittadino in condizione di far girar meglio l'economia, devi dargli modo di aver più fresca in d'al bisachéin, e la soluzione più ovvia è agevolarlo con politiche popolari: vedi detrazioni fiscali mirate (affitto, mezzi di trasporto pubblici, 1 rc auto per nucleo familiare...) e un forte abbattimento fiscale per il uno scaglione irpef pari al lordo del lavoratore base.
l'introito lo Stato deve andarlo a cercare a casa di chi ce l'ha e non lo fa vedere, bisogna che, visto il periodo, lo Stato tiri fuori i coglioni e lo faccia, se no ogni soluzione è una coperta corta.
non è il mio un discorso politicizzato, è un discorso dettato dalla lungimiranza, che non ha ne colore ne fazione

[fabietto]

se vuoi posso informarmi meglio come butta qua per la tua categoria, da quello che ho sentito comunque non bene.

sì mi faresti un favore, io sono un disegnatore tecnico, fin'ora il mio pensiero è sempre stato quello di trasferirmi in uk ma ora...poi non sarebbe male disegnare davanti al faro di la coruna che tu hai descritto...

Una contrazione dei consumi porta minori entrate alle imprese. A loro volta diminuendo le entrate diminuiscono proporzionalmente i profitti e cosa si fa? Si taglia. Ricordati però due principi base:
_In azienda esistono delle scale saliariali che si basano sull'anzianità ed in caso di riduzione d'organico i i più penalizzati sono sempre gli interinali e chi ha una bassa anzianità in azienda. I più "giovani" però sono anche meno retribuiti quindi si tagli i costi ma aumenti complessivamente la retribuzione.
_Diminuendo l'organico riduci anche il ricavo perchè il costo/opportunità necessario per produrre un dato bene calcolato come unione di tempo/capitale aumenta.

è un po' come il cane che si morde la coda no?questo m i fa capire che la crisi è grave, non per il "contenuto" ma per la difficoltà o assenza di soluzioni realmente fattibili.

darietto ha scritto:
Speriam di no, qualche settore che si salva ci dev'essere.

sarebbe?!

in italia, ma anche negli USa su alcuni settori sono aumentate le vendite di bene di lusso, non tutte le case automobolistiche sono in crisi, lamborghini e ferrari vendono ancora tanto in USA, chi è immoboliare in italia non vende più i mini, ma si è spostato sul commercio di ville minimo da 600000 euri.
dopo la fiera dell'oro di vicenza piangono tutti, tranne chi fa gioielli di alto borgo e valore economico (parliamo alto alto borgo!). questo è alla base di un problema di società, che accenno ma poi non commento perchè è OT,
il ceto medio in italia sta venendo divortao da sta crisi, da chi guadagna 10mila euro l'anno a chi ne guadagna 40 o 80 mila!
ma chi ne guadagna 800 mila, qualsiasi sia la sua fonte...che crisi volete che senta?? nuota ancora meglio nell'abbassamento dei prezzi...e credetemi non sono una decina le persone con sto reddito in italia!!!