Visitando il Giorno precedente il Museo Nazionale di Chernobyl di Kiev e notando la vicinanza Geografica che aveva il 4 reattore della centrale Nucleare (1986) con la Regione si ha una maggiore comprensione del clima di abbandono che sembra regnare a Gomel.
La seconda città della Bielorussia per numero di abitanti (480.000) risente fra l'altro del genocidio Nazista durante la seconda Guerra Mondiale.Secondo le Stime 50.000 Ebrei che abitavano la Città vennero infatti Deportati altrove e come si sà molti non hanno mai fatto ritorno.
La struttura cittadina ricorda vagamente Minsk con una grande via(Sovetskaya bl.)che attraversa la città per molti chilometri.
A differenza della Capitale però non vi sono molti esercizi Pubblici e a parte qualche Ristorante dai nomi che ricordano la classica Nomenclatura della Ristorazione Italiana non sembra che l'attivita privata sia portante per l'economia locale.
Ci arriviamo con un treno diretto da Kiev(la linea ferroviaria è quella che porta a Minsk)che in 5 ore percorre i 200 km e scavalca la Frontiera Bielorusso-Ukraina.
Ci imbattiamo come al solito nella puntigliosissima Dogana Bielorussa che osserva ,guarda e riguarda il nostro passaporto per lungo tempo,sembrano cercare qualcosa che non li convinca.Inizialmente provo una certa repulsione per tale comportamento ma poi riflettendo mi lascio andare ad una considerazione:se un atteggiamento del genere venisse adottato anche dalla nostra autorità di Frontiera avremmo tutta questa "gentaglia" che ha invaso negli ultimi tempi il nostro paese?
Dalla stazione il Taxi ci conduce a quello che lui considera l'Hotel Migliore di Homel :trattasi dell'Hotel Inturist ,in stile soviet piuttosto brutto con camere e letti piccoli ,pulito ed abbastanza ordinato(doppia 55 eur).Il proprio Ristorante dove si stava svolgendo un matrimonio non è menzionabile ma spenderei due parole per quegli eroi che affrontano il bar accanto alla reception.
Bisogna avere dei polmoni d'acciaio nonchè una vista a raggi X per sopravvivere nella piccola saletta.. sembra che chiunque vi entri sia obbligato fumare almeno dieci sigarette ..la nebbia delle nostre regioni Nordestine "gli fà na sega".
Restiamo in attesa nei pressi della reception di Tanya,la sorella di una nostra amica di Firenze Bielorussa che adottata da una famiglia Italiana da quattordici anni ,ha deciso di spedire dei regali per la sorella e la Mamma rimasti in terra Bielorussa.
Dopo un breve colloquio ci rendiamo conto che, vista la concomitanza del Sabato con la festa di San Valentino, per la sera sarà difficile trovare un Ristorante non "Completo" e ci avvisa inoltre che a Gomel Non esistono ne Bar notturni ne Discoteche.Ovviamente non gli crediamo ma Rimbalzando da un Ristorante ad un'altro ci rendiamo conto che un pò ha ragione.Riusciamo con fatica grazie anche all'utilizzo della Lingua Russa a trovare il centro multiservizi "Evropa".
Al suo Interno Cinema,Casino,Ristoranti e Discoteca dotati tutti di arredamenti moderni e confort high-tech.
Ci sistemiamo velocemente nel Ristorante della Discoteca che alle 23.00 si mostra già animata .La camarera(Calboni docet) che parla con noi un dialetto Toscano Russo è simpatica e ci serve per un prezzo ridicolo la cenetta romantica))
Osservando la sala notiamo la preponderante presenza femminile e ci sentiamo osservati con una certa insistenza.Da li a poco mi getto nella mischia sciolinando con orgoglio la mia (non perfetta) conoscenza della lingua Russa.Faccio amicizia rapidamente con molte "Donzelle" incuriosite mentre Gianfranco mi osserva da bordo pista e ride.