Mi viene male....
Ecco chi è Bergamelli - Filo doppio con PreziosiNel sito della sua azienda, la Costruzioni edili Bergamelli, spiccano due opere: l'accettazione del San Raffaele a Milano e la costruzione della sede della Giochi Preziosi a Cogliate. Azienda sana e forte la Costruzioni Bergamelli. Gente di provincia (Nembro, in Valseriana) abituata a lavorare tanto e duro. E' questo il mondo di Stefano Bergamelli, l'uomo che vuole il Verona e che ha strappato un sì (per ora ancora verbale) al presidente Martinelli ed è da lì che vuole partire per sbarcare nel calcio che conta.
PASSATO IN BIANCONERO. Già, anche se nel passato di Bergamelli il calcio c'è stato e ci sarà. Avventure però in bianco nero. Intanto i dilettanti. Prende la Nuova Albano che porta dalla prima categoria alla serie D. Poi il Percocrema, che doveva diventare nelle intenzioni la squadra della vita. Ma è con l'acquisizione del Como dal fallimento che Bergamelli sale agli onori della cronaca. Quando infatti in riva al Lario si chiedono chi sia il 36 enne imprenditore bergamasco che infila quattro assegni circolari pari al 30 per cento della base d'asta, Enrico Preziosi, il vecchio proprietario del Como svela: “Il Como calcio l' ho comprato io”. Che è come se a Verona Pastorello avesse fatto fallire l'Hellas e poi lo avesse ricomprato all''asta fallimentare con una società intestata a nome di qualcun altro.
I NEGOZI TOYS. Per la precisione la società in questione si chiamava Royal srl, mentre Bergamelli, si scopre essere legato a Preziosi attraverso la Toys, catena di negozi dedicati al mondo dei giocattoli. Un legame, quello con Preziosi a doppio, se non triplo filo. Non c'è operazione di mercato che non porti all'universo di Preziosi. Non c'è trattativa portata avanti da Bergamelli per acquisire qualche società in cui il suo nome non venga legato a quello del proprietario del Genoa. Per esempio, giusto un anno fa di quest'epoca a Padova si parlava di un addio probabile di Cestaro e un arrivo in società di Bergamelli: da solo? Nemmeno per sogno. Anche lì si facevano i nomi di Pastorello (che a Padova dopo i disastri della gestione Farina vedono con il fumo negli occhi come a Verona) e proprio di Preziosi. Idem poi per il Bologna, il Piacenza, l'Ascoli, il Lecco, il Livorno e ora il Verona. Tutte società che Bergamelli ha avvicinato e che non ha rilevato.
INSOFFERENTE ALLE CRITICHE. Al Pergocrema dove ha lasciato buoni ricordi dicono che non tolleri la pressione della piazza. Insofferente alle critiche, ha lasciato il Pergo in un battibaleno, minacciando addirittura di non iscriverlo al campionato. E' un istintivo, abituato a lavorare con uomini suoi. L'ex vicepresidente del Pergocrema Bellani sarebbe già pronto a seguirlo nell'avventura veronese. Amico del bresciano Ghirardi, presidente del Parma, si ispira a lui nelle vicende calcistiche. Le aziende sembrano solide, anche se vivono, come molte altre del settore, un momento di difficoltà legata alla congiuntura economica che ha colpito in primis l'edilizia. E' innegabile che l'affare possibile del nuovo stadio sia un motivo in più per Bergamelli per sbarcare a Verona.
I LEGAMI. Di questo e di altro avrà sicuramente parlato con Pastorello, anche se i legami tra i tre (Preziosi-Bergamelli-Pastorello) non sono più quelli di una volta. Ora, dopo tante chiacchiere e tanto parlare, per l'imprenditore bergamasco è arrivato il momento della concretezza. Se veramente vuole una società blasonata come l'Hellas Verona deve far seguire i fatti alle parole. E i fatti si chiamano soldi, fidejussioni, garanzie. E poi dovrà parlare chiaro ai tifosi veronesi appena galvanizzati dalla conquista della serie B.
Con tutto il rispetto, Verona non è né Como, né Pergocrema. E il rischio di bruciarsi per il rampante Stefano Bergamelli è dietro l'angolo.Incrociamo le dita...
Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: del doman non v’è certezza.