Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo l'Europa centro-orientale.

Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda Jena Plissken » 05/11/2011, 17:20

E' di questi giorni l' ennesima protesta dei tifosi dello Zenit San Pietroburgo contro l' eventuale acquisto di giocatori di colore per la propria squadra, dopo la banana sbucciata donata gentilmente a Roberto Carlos ed altri episodi molto poco simpatici avvenuti a Mosca e quasi ovunque contro calciatori di colore , mi si obietterà che tali cose avvengono anche in Italia e Spagna, e fin qui siamo d' accordo, però il razzismo russo è proprio insito nella società e nel Dna russo molto più che altrove, forse per desuetudine e poca multietnicità rispetto ai paesi africani o sudamericani ( anche verso i caucasici o asiatici esiste questo problema), anche fuori dallo stadio dove sicuramente tra i tifosi non brillano nella maggior parti dei casi menti eccelse o tolleranti, e in prospettiva mondiali 2018 non è un gran biglietto da visita.

Parlavamo proprio giorni fa con Enriko a Cracovia dei neri di Lviv e di come anni e anni fa ne incontrò due praticamente nascosti nell' angolo più buio di una discoteca per timore di intimidazioni o pestaggi ma di casi ce ne sono tanti, e sicuramente a girare da nero in Russia c' è da aver paura, ignoranza e vodka poi fanno il resto :|

A voi la palla esperienze e riflessioni, come la vedi darietto da Mosca ? ;)
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda Maxdivi » 06/11/2011, 15:05

Jena Plissken ha scritto:E' di questi giorni l' ennesima protesta dei tifosi dello Zenit San Pietroburgo contro l' eventuale acquisto di giocatori di colore per la propria squadra, dopo la banana sbucciata donata gentilmente a Roberto Carlos ed altri episodi molto poco simpatici avvenuti a Mosca e quasi ovunque contro calciatori di colore , mi si obietterà che tali cose avvengono anche in Italia e Spagna, e fin qui siamo d' accordo, però il razzismo russo è proprio insito nella società e nel Dna russo molto più che altrove, forse per desuetudine e poca multietnicità rispetto ai paesi africani, ( anche verso i caucasici o asiatici esiste questo problema), anche fuori dallo stadio dove sicuramente tra i tifosi non brillano nella maggior parti dei casi menti eccelse o tolleranti, e in prospettiva mondiali 2018 non è un gran biglietto da visita.

Parlavamo proprio giorni fa con Enriko a Cracovia dei neri di Lviv e di come anni e anni fa ne incontrò due praticamente nascosti nell' angolo più buio di una discoteca per timore di intimidazioni o pestaggi ma di casi ce ne sono tanti, e sicuramente a girare da nero in Russia c' è da aver paura, ignoranza e vodka poi fanno il resto :|

A voi la palla esperienze e riflessioni, come la vedi darietto da Mosca ? ;)


Hai tracciato un'analisi perfetta....con il passare del tempo questo razzismo secondo me potra' prendere due strade:

Scomparira' man mano che le russie si apriranno all'occidente ed avanza la globalizzazione. L'afflusso sempre maggiore di persone dall'asia estrema e dall'africa rendera' le persone in Russia piu' abituate agli stranieri di aspetto e colore differenti.

Rimarra' tale. Il razzismo non scomparira' e la Russia restera' un paese non per diversi. Anzi la maggiore quantita' di neri ed asiatici, arabi, ecc. presenti in Russia per vari motivi ed inconsapevoli del pericolo, favorira' purtroppo la proliferazione di attacchi xenofobi.

Forse mi sbagliero', ma dal mio punto di vista do per nettamente favorita la seconda ipotesi. Le russie resteranno tali per questo problema, un paese non per diversi. Ovviamente la situazione cambia a secondo della localita'. nella Russia proriamente detta il razzismo e' maggiore, paese piu' nordico e piu' chiuso. Il clima e' piu' decisamente tollerante nell'ucraina, regione per vocazione storica piu' aperta al mediterraneo, al caucaso ed ai balcani.
Il discorso cambia ad esempio ad Odessa, bellissimo esempio di tolleranza, come descrivo nel mio racconto....e spero di contiunare, vedrete che neri africani e cinesi abitano stabilmente in citta' per via dei mercati. Qui i neri sono totalmente integrati con i russi, per nulla visti come estranei. Un fatto bellissimo, sapevo che la citta' fosse tollerante, ma non pensavo fino a questo punto.
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda geom.Calboni » 06/11/2011, 15:17

In un certo senso però la "chiusura" della Russia è anche una contraddizione considerarto il fatto che l'immenso territorio dell'ex Unione Sovietica comprende un miscuglio di razze e popolazioni.
Ma un po come è successo nell'ex Jugoslavia, fin quando c'era un regime che "tratteneva" tutto non ci sono stati problemi. Dopo il disgregarsi del sistema politico totalitario le differenze sono riemerse anche se, nei territori dell' ex Urss, con minori bagni di sangue.
Personalmente quando noto un nero in Europa orientale ma balza subito all'occhio perchè...inusuale 8-)

Jena credo si ricorda, ad esempio, il ragazzo di colore in quel localaccio di Samarkhand in Uzbekistan. Davvero strano trovarlo a quelle latitudini :) però...era più integrato con la popolazione locale rispetto a noi 8-)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda Jena Plissken » 06/11/2011, 16:19

Si concordo con le interessanti considerazioni di Max e del Geometra , l' esempio di Odessa credo sia un caso a se nel senso che come città portuale abbia sempre avuto nel corso del tempo un atteggiamento più tollerante, sicuramente lo disgregarsi dell' Unione Sovietica ha portato masse di Kazaki, Uzbeki etc etc a trasferirsi in Russia, specie Mosca, per fare i lavori più umili e sopravvivere cosa che ai tempi non era necessario in quanto se ne potevano stare a casa loro e vivere più o meno decentemente.
Forse la privazione dello status di cittadino sovietico oltre al fatto che la società russa è cambiata verso un capitalismo accelerato e un consacrarsi al dio denaro porti molti giovani russi che non riescono ad accedere all' eden per incapacità, mancanza di mezzi economici o cultura o altre ragioni a sfogare le proprie frustrazioni verso " gli stranieri " che rubano il lavoro o le donne :?

In fondo è poi quello che succede con altre modalità in Italia o in altri paesi occidentali l' ignoranza spesso fomentata dai media porta a dare la colpa all' infinito a chi sta peggio di te e non porta ad assumersi le proprie responsabilità ne a dare la colpa ad una classe politica mediocre o corrotta che vive di queste lacerazioni e se ne alimenta per acquistare consenso.
La solita guerra tra poveri.

Per quanto riguarda un integrazione futura con migrazione più massiccia di neri o sudamericani non credo avverrà mai, e il razzismo continuerà ad essere strisciante, in fondo per il clima rigidissimo ed una cultura slava completamente diversa ed inacessibile, lontananza geografica oltre che per salari non certo competitivi rispetto al 'Europa, verrà sempre privilegiata quest' ultima.

In fondo anche ora mi sembra la maggior parte degli stranieri in Russia , Bielo o Ucraina : turchi, neri o pakistani o cingalesi etc etc sono in gran parte giovani e studenti , probabilmente poi se ne torneranno a casa
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda est_rane0 » 06/11/2011, 17:04

uno straniero in Russia sara' sempre straniero, e su questo sono tollerantissimi, infatti non discriminano affato per il colore della pelle: sei straniero e basta :mrgreen:
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda Maxdivi » 06/11/2011, 19:37

geom.Calboni ha scritto:In un certo senso però la "chiusura" della Russia è anche una contraddizione considerarto il fatto che l'immenso territorio dell'ex Unione Sovietica comprende un miscuglio di razze e popolazioni.
Ma un po come è successo nell'ex Jugoslavia, fin quando c'era un regime che "tratteneva" tutto non ci sono stati problemi. Dopo il disgregarsi del sistema politico totalitario le differenze sono riemerse anche se, nei territori dell' ex Urss, con minori bagni di sangue.
Personalmente quando noto un nero in Europa orientale ma balza subito all'occhio perchè...inusuale 8-)

Jena credo si ricorda, ad esempio, il ragazzo di colore in quel localaccio di Samarkhand in Uzbekistan. Davvero strano trovarlo a quelle latitudini :) però...era più integrato con la popolazione locale rispetto a noi 8-)


Jena Plissken ha scritto:Si concordo con le interessanti considerazioni di Max e del Geometra , l' esempio di Odessa credo sia un caso a se nel senso che come città portuale abbia sempre avuto nel corso del tempo un atteggiamento più tollerante, sicuramente lo disgregarsi dell' Unione Sovietica ha portato masse di Kazaki, Uzbeki etc etc a trasferirsi in Russia, specie Mosca, per fare i lavori più umili e sopravvivere cosa che ai tempi non era necessario in quanto se ne potevano stare a casa loro e vivere più o meno decentemente.


Per quanto riguarda un integrazione futura con migrazione più massiccia di neri o sudamericani non credo avverrà mai, e il razzismo continuerà ad essere strisciante, in fondo per il clima rigidissimo ed una cultura slava completamente diversa ed inacessibile, lontananza geografica oltre che per salari non certo competitivi rispetto al 'Europa, verrà sempre privilegiata quest' ultima.

In fondo anche ora mi sembra la maggior parte degli stranieri in Russia , Bielo o Ucraina : turchi, neri o pakistani o cingalesi etc etc sono in gran parte giovani e studenti , probabilmente poi se ne torneranno a casa


Sono d'accordo con tutto questo discorso. Trovo sia giusto ed interessante parlare, riflettere su questi argomenti.
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda latvia » 07/11/2011, 5:23

che poi,a pensarci,è un paradosso : chi è il vero russo? io tutti i russi che conosco,sono comunque un mix,a volte bizzarro ed estremo,di diverse razze e nazionalità

amica moscovita,padre di origine careliana,mamma di Ivanovo. altri amici e amiche moscoviti,andando a scavare ,qualche miscuglio ci esce sempre,a volte anche con qualcosa di asiatico o siberiano. o caucasico.

donna delle pulizie ucraina,nata in UKR da mamma ucraina e padre russo di SIberia figlio di deportati lettoni , e vissuta poi in Bielorussia.
praticamente non lo sa neanche lei se si può definire ucraina (di nascita ) russa (di cultura) o bielorussa (ha vissuto buona parte del tempo lì,prima di venire in Italia) in più porta il cognome lettone :mrgreen:

amica "lettone",nata in Lettonia da padre tartaro e mamma russa. un'altra di madre polacca e padre russo-lettone. insomma ne potrei citare tanti e tanti,di casi

certo di base resta sempre l'identita la cultura e la lingua russa (o slava),molto forte e centralista,ma poi molti portano i geni di qualche repubblica ex URSS o federata russa,alcune delle quali,pur essendo Russia,portano dei tratti locali ben marcati,così come la lingua (d'altronde si sa,la Russia è già di suo un crogiuolo di lingue e razze)
che so,lo yacuto ad esempio.....è russo,di passaporto russo,ma appartiene a razza e lingua ben diverse

negli anni i vari governi comunisti hanno sempre spostato masse di persone a colonizzare questa o quella terra,in esilio, o semplicemente a lavorare qua e là. favorendo il pout pourri

e a Mosca tra l'altro ho conosciuto anche una figlia di un italiano passato da quelle parti negli anni 80'....a vederla te ne accorgi subito che è "nostra" ma poi parla solo russo,perchè è cresciuta in Russia con la madre :mrgreen:
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda Jena Plissken » 07/11/2011, 10:53

latvia ha scritto:che poi,a pensarci,è un paradosso : chi è il vero russo? io tutti i russi che conosco,sono comunque un mix,a volte bizzarro ed estremo,di diverse razze e nazionalità


esatto ! ;)
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda Maxdivi » 07/11/2011, 17:25

latvia ha scritto:che poi,a pensarci,è un paradosso : chi è il vero russo? io tutti i russi che conosco,sono comunque un mix,a volte bizzarro ed estremo,di diverse razze e nazionalità

amica moscovita,padre di origine careliana,mamma di Ivanovo. altri amici e amiche moscoviti,andando a scavare ,qualche miscuglio ci esce sempre,a volte anche con qualcosa di asiatico o siberiano. o caucasico.

donna delle pulizie ucraina,nata in UKR da mamma ucraina e padre russo di SIberia figlio di deportati lettoni , e vissuta poi in Bielorussia.
praticamente non lo sa neanche lei se si può definire ucraina (di nascita ) russa (di cultura) o bielorussa (ha vissuto buona parte del tempo lì,prima di venire in Italia) in più porta il cognome lettone :mrgreen:

amica "lettone",nata in Lettonia da padre tartaro e mamma russa. un'altra di madre polacca e padre russo-lettone. insomma ne potrei citare tanti e tanti,di casi

certo di base resta sempre l'identita la cultura e la lingua russa (o slava),molto forte e centralista,ma poi molti portano i geni di qualche repubblica ex URSS o federata russa,alcune delle quali,pur essendo Russia,portano dei tratti locali ben marcati,così come la lingua (d'altronde si sa,la Russia è già di suo un crogiuolo di lingue e razze)
che so,lo yacuto ad esempio.....è russo,di passaporto russo,ma appartiene a razza e lingua ben diverse

negli anni i vari governi comunisti hanno sempre spostato masse di persone a colonizzare questa o quella terra,in esilio, o semplicemente a lavorare qua e là. favorendo il pout pourri

e a Mosca tra l'altro ho conosciuto anche una figlia di un italiano passato da quelle parti negli anni 80'....a vederla te ne accorgi subito che è "nostra" ma poi parla solo russo,perchè è cresciuta in Russia con la madre :mrgreen:


I veri "russi puri"....se vogliamo chiamarli cosi' .....forse sono quelli presenti tra le regione siberiane.....attorno ad Omsk e Novosibirsk. Seconda altre teorie, i russi puri sarebbero proprio i bielorussi, russi bianchi, proprio perche' "non contaminati" dall'invasione mongola e tartara del medioevo. Comunque sono tutte teorie discutibili secondo me ;) .
Gli incroci all'interno dell'impero russo prima e all'interno dell'unnione sovietica sono sempre stati una cosa all'ordine del giorno....del tutto normale. Le stesse donne buriate ancora oggi sono molto ricercate dagli uomini russi, in quanto molto stile "geisha", servono e riveriscono ed accontentano il marito in ogni modo.
Ma all'interno dellla russia politicamente detta il razzismo non e' considerato o lo e' molto meno. In pratica uno jacuto o un buriato e' visto sempre con diversita'...ma chi vieni da fuori come gli africani...o anche da ex repubbliche asiatiche ( uzbeki, kirghisi ) o caucasiche e' visto in maniera del tutto peggiore rispetto ai primi. Il passaporto russo conta eccome.
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda sfolli » 08/11/2011, 0:07

Anche io ho notato un razzismo esagerato in russia.... non solo verso i caucasici, verso i neri, ecc, ma per esempio anche un antisemitismo molto radicato...!

Un'amica armena che vive in russia, una signora di quasi 60 anni, mi ha raccontato tanti episodi di cosa sia il razzismo russo...! Cose da Sudafrica prima di Mandela.... Tipo che in metropolitana si è sentita più di qualche volta dire che avrebbe dovuto cedere il posto a un russo, perchè lei russa non era. Allucinante! Qui neanche Borghezio avrebbe il coraggio. No, rettifico, lui forse sì!

In generale trovo preoccupante la manifestazione che c'è appena stata a Mosca dei nazionalisti con la tendenza ad alzare troppo il braccio teso.... trovo preoccupante il seguito che hanno....! Penso che il regime che li ha usati e tollerati fino ad oggi dovrebbe rendersi conto che sono un pericolo. Prima che diventino troppo grossi.

Ricordo che a Mosca da abbronzato, dopo le vacanze, sono stato più volte scambiato per un caucasico e trattato male. Fino al vaffanculo di rito che mi faceva immediatamente identificare come italiano e quindi come individuo di serie A.

Qui in Italia parliamo di razzismo a vanvera.... lì sono razzsti per davvero.... altro che cori indicanti chiaramente atteggiamenti di discriminazione teritoriale....! E vai con le multe...:!
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda darietto » 08/11/2011, 1:58

Parto da queste due frasi
est_rane0 ha scritto:uno straniero in Russia sara' sempre straniero, e su questo sono tollerantissimi, infatti non discriminano affato per il colore della pelle: sei straniero e basta :mrgreen:


sfolli ha scritto:Anche io ho notato un razzismo esagerato in russia.... non solo verso i caucasici, verso i neri, ecc, ma per esempio anche un antisemitismo molto radicato...!
........omissis......
Qui in Italia parliamo di razzismo a vanvera.... lì sono razzsti per davvero.... altro che cori indicanti chiaramente atteggiamenti di discriminazione teritoriale....! E vai con le multe...:!


Purtroppo quello scritto è la sintesi della Russia. Specialmente questi ultimi anni c'è una forte tendenza ad alzare e distendere un po' troppo il braccio destro. E la cosa grave (anche se grave è inesatto in quanto quel comportamento è da cogl*oni e sempre sbagliato) è che l'odio dai centro asiatici/caucasici si sta spostando anche verso gli europei.
E' inutile stare a filosofeggiare su cosa sia la Russia e cosa significhi russo, a questa gente non frega nulla di dove sei, prima ti prendono a mazzate e poi ti chiedono (forse) di dove sei. La discriminante sono i capelli neri o lo sguardo caucasico/centro asiatico, tutto il resto è filosofia. Il parlare russo è addirittura controproducente, rischi che pensano che tu li stia prendendo per il c**o, va bene solo per capire quello che stan dicendo ma MAI far vedere di conoscere la loro lingua se non in maniera stentatissima.
Io vivo in una zona normale, media borghesia e studenti MGIMO ma l'altra sera son stato costretto a prendere il taxi per uscire. Perchè? Semplice, l'amica con cui ero in casa ha sentito cori poco incoraggianti che rimandavano ad un poco simpatico quindicennio. E non è la prima volta.

Sfolli parlava di scene da Sud Africa. Secondo me invece la situazione è molto differente. A parte pochi cre**ni (ma molto influenti) l'apartheid non era un sentimento diffuso, non c'era odio verso i neri, al massimo paura per quello che era successo nei paesi vicini e la convinzione - sbagliatissima - che governando in quel modo si potessero evitare le scene viste in Rodesia o Angola. Qui, invece, per moltissimi versi è molto peggio. La società è intrinsicamente razzista, il disprezzo per certi popoli è trasversale ed attraversa tutte le classi sociali estremizzandosi man mano che si scende verso il basso. E che si acuisce con l'altro grande problema della Russia, l'alcolismo. La maggior parte delle aggressioni, perchè di queste ultime più pestaggi ed omicidi si parla - mica di cori sulla vendita dei fiori o banane lanciate in campo -, avviene infatti nelle serate di venerdì e sabato quando il tasso alcolico schizza alle stelle.
D'altronde è facile canalizzare l'odio verso queste popolazioni. A parte un retaggio storico di disprezzo è molto più semplice dare la colpa dei propri problemi (personali o, n questo caso, di alcune classi sociali) a fattori esterni che cercare di modificare la situazione. E canalizzare l'odio (più o meno) sopito verso certi gruppi è la via più comoda per mantenere l'equilibrio interno (si, a me vengono i brividi a leggere queste cose nel 2011 però è così).
Pensate, questo è quello che mi scrive una carissima amica "Be careful in evenings - i told you, that you can be percieved as a guy from Caucasus by some people and have problems becuase of that... convince them immediately that you are Italian. I'm really scared thinking about you alone in Moscow, I wish you were here with me. Or me there with you)))) ".

Non sono un sociologo ed ancora meno posso prevedere il futuro ma condivido l'analisi di Max, la Russia non è un paese per "diversi". Vi porto 3 esempi:
1) un mio conoscente, famiglia normale, abituato a viaggiare per il mondo. Sapete cosa pensa dei caucasici/centro asiatici? che sono delle scimmie e dovrebbero essere educati a bastonate finchè non diventano esseri umani
2) amica russo-armena, una delle ragazze più ricche di Mosca. Cresciuta anche lei all'estero è tornata qui per vari motivi, ragazza se la vedete normalissima, prende addirittura la metro. Però dalle 5 di sera in avanti ha paura e si muove solo in taxi, ovviamente ufficiale, e chiama a caso una qualsiasi persona appena entrata ed ogni 10 minuti circa dicendo dove si trova.
3) amico carissimo, ometto ogni dettaglio perchè è una persona famosa. Ha rischiato tante volte di essere picchiato in quanto i suoi vestiti, normali a Milano, Londra o NY qui son visti come "diversi" (esempio scarpe bianche) e quindi è "automaticamente" identificato come possibile gay. E per questo motivo "da punire" (ah, anche a me è successa la stessa cosa, sono stato pesantemente insultato in metro perchè avevo i mocassini viola acceso)

Concludo con questo pensiero: Qui lo scrivo e qui lo nego ma ricordatevi che in Russia esiste ancora la schiavitù. E quando parlo di schiavitù intendo proprio schiavi pagati - se va bene - 100 dollari al mese, privati del passaporto (indi illegali) e di ogni diritto. Ed altro che il racket di chi chiede l'elemosina o le prostitute da noi, qui è molto peggio (ma non voglio assolutamente entrare nei dettagli, se volete altre info cercate su google).

Edt: ed aggiungo, se mai avessi un figlio MAI e per nessuna ragione al mondo lo farei crescere in questo paese. Una figlia si, ma solo fino alla fine delle superiori poi via in Europa o negli Usa.
latvia ha scritto:e a Mosca tra l'altro ho conosciuto anche una figlia di un italiano passato da quelle parti negli anni 80'....a vederla te ne accorgi subito che è "nostra" ma poi parla solo russo,perchè è cresciuta in Russia con la madre :mrgreen:

Se studia alla MGIMO ed il nome inizia con la K la conosco :lol:
Io: Vero Ground good morning, Warrior **** over Pine island, inbound for landing on rwy 22L

Twr: Warrior **** please note that Vero Ground cound't care less of what you said, but I'm Vero tower and so I care about you
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda Maxdivi » 08/11/2011, 17:21

darietto ha scritto:3) amico carissimo, ometto ogni dettaglio perchè è una persona famosa. Ha rischiato tante volte di essere picchiato in quanto i suoi vestiti, normali a Milano, Londra o NY qui son visti come "diversi" (esempio scarpe bianche) e quindi è "automaticamente" identificato come possibile gay. E per questo motivo "da punire" (ah, anche a me è successa la stessa cosa, sono stato pesantemente insultato in metro perchè avevo i mocassini viola acceso)


Il fatto da te sottilenato e' verissimo. Il vestito anche conta. Come avete visto nel mio racconto, dei dettagli, anche se possono sembrare stupidi e sciocchezze, quali il crocefisso, la maglia della russia....ecc. possono aiutare chi ha un aspetto non propriamente russo. Certo io ho esagerato nelle precauzioni anche per scherzarci un po' su e sdrammatizzare, tipo il fatto della camminata....roba da ridere un po' ;) . In molti paesi slavi, vanno molto le cose scure. Io lo dico sempre, mai e poi mai le scarpe bianche...io le detesto, porto solo scarpe nere...ma tanti anni fa nei mercati russi mi sorpresi del fatto che le bancarelle fossero piene di scarpe da ginnastica nere, totalmente simili ai miei gusti, che in italia non riesco a trovare. Forse io sono un po' malato come loro, ho gusti simili, tant'e' che l'anno scorso mi sono fatto portare dalla serbia dei modelli di scarpe nere che qui non trovavo.
Vestitevi come i russi, troverete un vantaggio inaspettato. Sembrano scemenze o cose assurde, ma fidatevi non lo sono....la precauzione non e' mai troppa se siete un fenotipo mediterraneo, la differenza balza subito all'occhio nelle russie.
Ultimamente in Bosnia ho anche messo mano su un giubbotto di pelle nera, lo desideravo da anni....diciamo che ho completato il vestiario slavo per i viaggi invernali futuri :mrgreen: .
Il fatto della lingua russa....dipende...per alcuni puo' essere un bene mostrare di saper qualcosa...per altri no...meglio far finta di non saper nulla...
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda latvia » 09/11/2011, 1:57

darietto ha scritto:Se studia alla MGIMO ed il nome inizia con la K la conosco :lol:


il nome non lo ricordo e non so dove e se studi....ricordo però che faceva (forse fa ancora) la parrucchiera
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda geom.Calboni » 09/11/2011, 14:52

Il razzismo, forte o debole, serio o di convenienza, verso i caucasici è diffusissimo anche negli strati medio - alti. Prova ne è il termine "hachik" che viene utilizzato per apostrofare queste persone. Il termine potremmo tradurlo col nostro "terrone" ma col significato pieno di qualche anno fa (ora terrone ha un significato un po vuoto, "extracomunitario" è più dispregiativo).

Molto diffusi anche i luoghi comuni: "uzbeki" sono i lavoratori manuali, gli operai e mai una ragazza russa intraprenderebbe una relazione con uomini di questa provenienza.
Dire che viaggi, e ti piace perdipiù, negli stati dell'Asia centrale dell'ex Urss sei un pazzo, un incosciente, un amante dell'avventura estrema essendo posti pericolosi e malfamati.

Il colore dell'abbigliamento fa anche. I gay si vestono così...

Eta Rossija.... 8-) :| si ama o si discute... :)
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda Maxdivi » 09/11/2011, 15:31

geom.Calboni ha scritto:Eta Rossija.... 8-) :| si ama o si discute... :)


Condivido....si ama o si discute.... :D
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda Jena Plissken » 09/11/2011, 16:46

Maxdivi ha scritto:
geom.Calboni ha scritto:Eta Rossija.... 8-) :| si ama o si discute... :)


Condivido....si ama o si discute.... :D


No, no, si ama e non si discute !! :lol: :lol:
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda darietto » 09/11/2011, 16:52

geom.Calboni ha scritto:Dire che viaggi, e ti piace perdipiù, negli stati dell'Asia centrale dell'ex Urss sei un pazzo, un incosciente, un amante dell'avventura estrema essendo posti pericolosi e malfamati.

Verissimo! Io quando dico di esser stato in Armenia o in Georgia vengo guardato come un pazzo. E gente abituate ad andare anche in Iraq per lavoro mi chiede "ma sei sopravvissuto?" oppure "caspita, hai fatto l'esperienza più estrema della tua vita, posti peggiori non ne vedrai". Oltre alla classica domanda "perchè?" (che però vale anche per chiunque voglia andare a vedere qualcosa al di fuori di Mosca e San Pietroburgo.


latvia ha scritto:
darietto ha scritto:Se studia alla MGIMO ed il nome inizia con la K la conosco :lol:

il nome non lo ricordo e non so dove e se studi....ricordo però che faceva (forse fa ancora) la parrucchiera

No, non penso sia lei, questa ragazza è dell'88 e fa la studentessa a tempo pieno.


Maxdivi ha scritto:Il fatto da te sottilenato e' verissimo. Il vestito anche conta. Come avete visto nel mio racconto, dei dettagli, anche se possono sembrare stupidi e sciocchezze, quali il crocefisso, la maglia della russia....ecc. possono aiutare chi ha un aspetto non propriamente russo. Certo io ho esagerato nelle precauzioni anche per scherzarci un po' su e sdrammatizzare, tipo il fatto della camminata....roba da ridere un po' ;) . In molti paesi slavi, vanno molto le cose scure. Io lo dico sempre, mai e poi mai le scarpe bianche...io le detesto, porto solo scarpe nere...ma tanti anni fa nei mercati russi mi sorpresi del fatto che le bancarelle fossero piene di scarpe da ginnastica nere, totalmente simili ai miei gusti, che in italia non riesco a trovare. Forse io sono un po' malato come loro, ho gusti simili, tant'e' che l'anno scorso mi sono fatto portare dalla serbia dei modelli di scarpe nere che qui non trovavo.
Vestitevi come i russi, troverete un vantaggio inaspettato. Sembrano scemenze o cose assurde, ma fidatevi non lo sono....la precauzione non e' mai troppa se siete un fenotipo mediterraneo, la differenza balza subito all'occhio nelle russie.
Ultimamente in Bosnia ho anche messo mano su un giubbotto di pelle nera, lo desideravo da anni....diciamo che ho completato il vestiario slavo per i viaggi invernali futuri :mrgreen:

Sinceramente non so come sia fuori ma parlando di Mosca e San Pietroburgo, ormai le scarpe nere ed i tristi completi scuri sono spariti e ci si veste come a Milano. Almeno tra i 18-30 della classe media/medio alta. Mentre la c.d. working class invece si veste ancora secondo il classico cliche' russo, scarpe nere, pantaloni scuri, giubbotto nero e cappellino nero. E questo è un altro punto, il razzismo russo attuale colpisce anche chi è considerato "ricco" solo per il fatto di non vestirsi come loro. Peccato però che se ti vesti in modo "russo" nei locali non ti facciano entrare.... Alla fin fine è da valutare il meno peggio che, nella maggior parte dei casi, consiste nel chiamare un taxi (poi ora con Yandex Taxi non c'è più nemmeno bisogno di telefonare, si fa tutto con una app per iPhone - puoi anche seguire in real time il percorso del tuo taxi dalla chiamata all'arrivo)


Maxdivi ha scritto:
geom.Calboni ha scritto:Eta Rossija.... 8-) :| si ama o si discute... :)


Condivido....si ama o si discute.... :D

No, scusate, ma qui devo dissentire. Un posto può anche piacere ma certe cose non sono tollerabili tra cui, appunto, il tema del topic. Da turisti è tutto molto semplice, anch'io quando venivo qui per quella settimana o anche quest'estate son stato qui tre mesi saltellando tra Mosca, Milano, Londra la pensavo come voi. Ma state un po' qui a vivere e vedrete che in poco tempo la penserete come me: per quanto io ci stia bene è impossibile amare totalmente questo posto senza mettere in discussione degli aspetti, ci son troppe cose che non vanno (ed alcune, vi assicuro, non avete nemmeno idea di come facciano apparire l'Italia come un paese avanzato).
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda sbernaz » 09/11/2011, 16:56

Vi invito a leggere questo racconto vissuto da un ragazzo sulla BAM, la ferrovia da Mosca all'estremo oriente russo...

http://www.solosiberia.org/app0910.pdf

Partite dalla pagina 33. :o :o
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda Jena Plissken » 09/11/2011, 17:05

sicuramente quando dici ad un russo o ucraino o assimilato che sei stato nel Caucaso o in Asia Centrale ti guarda un po' come se fossi stato in Irak o Afghanistan, ma questo tra la gente comune avviene anche in italia ( con la colpa dei russi che quei posti dovrebbero conoscerli un po' di più, però dipende : che ne so la 25 enne di ora non ne sa un casso ormai son passati 20 anni dall' indipendenza delle repubbliche sovietiche )

ma su questo non ci piove vivere in un posto lavorare, curarsi, avere vita sociale, avere a che fare con la burocrazia e i problemi di ogni giorno, e starci anche un mese da " turista " è cosa ben diversa,
me ne resi conto anche in Bulgaria dove ho passato un bel po' di tempo tra 2005 e 2006 ;)
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Re: Razzismo in Russia : Zenit e altre storie

Messaggioda Maxdivi » 09/11/2011, 19:52

darietto ha scritto:Sinceramente non so come sia fuori ma parlando di Mosca e San Pietroburgo, ormai le scarpe nere ed i tristi completi scuri sono spariti e ci si veste come a Milano. Almeno tra i 18-30 della classe media/medio alta. Mentre la c.d. working class invece si veste ancora secondo il classico cliche' russo, scarpe nere, pantaloni scuri, giubbotto nero e cappellino nero. E questo è un altro punto, il razzismo russo attuale colpisce anche chi è considerato "ricco" solo per il fatto di non vestirsi come loro. Peccato però che se ti vesti in modo "russo" nei locali non ti facciano entrare....


Concordo. Verissimo, quelli di cui parli tu sono "i nuovi" :D e soprattutto i moscoviti e pietrogradesi. E poi i tempi stanno cambiando, e questo non e' un bene secondo me. Non e' un segreto che io ami la "provincia" ed i classici vestiti slavi di "una volta" :D come li considerano a Mosca.
Nella citta' piu' provinciali, ma anche in paesi terzi ( Serbia, Bulgaria, Bosnia, ecc. ) cio' che a Mosca e' considerato fuori moda oggi, per fortuna e' ancora in voga :D . Anche questo e' uno dei motivi che mi tiene lontano da anni da Mosca e Pietrogrado.
A Mosca forse io sono out....pero' in tutte le citta' da me visitate, non ho mai avuto problemi nel vestiario, capitali comprese e locali mafiosi compresi...in mezzo ci metto anche Atene la lussuosa, locali carissimi.
Tralasciando i vestiti....in generale amo la russia di una volta...nella complessita' degli aspetti.....la preferisco..

darietto ha scritto:No, scusate, ma qui devo dissentire. Un posto può anche piacere ma certe cose non sono tollerabili tra cui, appunto, il tema del topic. Da turisti è tutto molto semplice, anch'io quando venivo qui per quella settimana o anche quest'estate son stato qui tre mesi saltellando tra Mosca, Milano, Londra la pensavo come voi. Ma state un po' qui a vivere e vedrete che in poco tempo la penserete come me: per quanto io ci stia bene è impossibile amare totalmente questo posto senza mettere in discussione degli aspetti, ci son troppe cose che non vanno (ed alcune, vi assicuro, non avete nemmeno idea di come facciano apparire l'Italia come un paese avanzato).


Infatti, forse io ho espresso male il mio concetto....la russia la amo per l'ottanta per cento....in quel venti per cento che non amo e che la fa differire da me e' compreso il fenomeno di cui stiamo discutendo: il razzismo indiscriminato.
D'accordo nel contestare gli estoni, d'accordo contro i romeno-moldavi, d'accordo contro i georgiani.....d'accordo sulle battutelle da ridere sui latini.....ma quando si mescolano tutte le nazioni straniere allo stesso livello....e soprattutto si tocca l'africa.......allora non sono d'accordo.
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