Pedro in Vietnam

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Pedro in Vietnam

Messaggioda pedrosauro » 22/01/2009, 0:20

Coming soon .... partenza prevista 23.01.2009
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda nelloyanto » 22/01/2009, 0:22

ehilà davvero good luck per il viaggio... pensi di riuscire a fare un resoconto "in diretta?" ;)

dacci qualche info di più sul viaggio che stai per intraprendere dai ;)
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda darietto » 22/01/2009, 0:24

Una mia amca ha fatto lo stage ad Huè. Non perderti il giro sul battello e le tombe imperiali.
Posti che dire fantastici è limitativo
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda pedrosauro » 22/01/2009, 0:37

rimango nella zona del delta del mekong.
parto il 23. 24 saigon. dal 25 al 1 /2 sarò sull'isola di Phu Quoc (golfo di Thailandia) al confine con la Cambogia.
2-3/2 Saigon

Purtroppo ho dovuto fissare i paletti del viaggio e le date degli spostamenti. In Vietnam il 26/1 è capodanno (quello lunare) ed è la festività in assoluto più importante paragonabile al nostro Natale.
Tutti si spostano perciò ho dovuto prenotare voli interni ed hotel con largo anticipo
A Saigon starò nella zona backpacker al Saigon Minihotel 32$ la doppia colazioen compresa
A Phu Quoc ho prenotato al Thanh Kieu Coco Beach Resort (buone recensioni su tripadvisor) un bungalow garden view a $ 30 a notte ed uno scooter rigorosamente automatico (che con le marce mi impicco)
Il resto ve lo farò sapere...live se trovo un internet point!
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda Aideena » 22/01/2009, 1:22

Ah......i luoghi indimenticabili di Marguerite Duras ne: "L'amante"...
buon viaggio Pedro
Impariamo a volerci bene: http://www.saicosatispalmi.org/
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda pedrosauro » 28/01/2009, 10:11

il viaggio e' splendido, i posti ancora di piu'...il resoconto lo scrivo su un taccuino, poi lo sistemo e lo posto quando torno alla base. buon anno!
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda palaz » 30/01/2009, 18:55

pedrosauro ha scritto:il viaggio e' splendido, i posti ancora di piu'...il resoconto lo scrivo su un taccuino, poi lo sistemo e lo posto quando torno alla base. buon anno!


Aspetto il resoconto, per sognare un luogo che a meno di improbabili vincite al gioco (non gioco) non visiterò mai :( .
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda darietto » 05/02/2009, 21:40

Com'è andata? Bella Saigon? Ed Il mare com'è?
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda pedrosauro » 08/02/2009, 13:22

Il volo con la Qatar Airways è puntuale, il servizio è buono, forse sotto le aspettative ma l'IFE è meraviglioso con una scelta tra circa 120 film e la possibiltà di creare una tua playlist scegliendo canzoni tra una selezione di almeno 100 cd.
Prima tappa è lo scalo a Doha. Segnalo lunghi spostamenti in bus in quanto al terminal non ci sono fingers per l'attracco dell'aeromobile. Il piano terra dell'aeroporto è un grande duty free dove si vende di tutto dalle Bentley all'aspirina ma è privo del fascino che ricordavo in Arabia Saudita con controlli separati tra uomini e donne, profumi moreschi e meno marche internazionali. La globalizzazione!
Chiudo la digressione e andiamo al Vietnam. All'arrivo a Saigon (Ho Chi Minh City oppure HCMC) sono sorpreso dall'aeroporto nuovo di pacca, pulitissimo, arioso, super ordinato ed efficiente, sembra di stare in Svezia, per la verità anche per i prezzi un sandwich 7$, una fetta di torta 5$. L'impatto con il Vietnam ce l'hai una volta in strada quando vieni travolto dal caldo (28° alle 20) e dalla folla; trattiamo il prezzo con un taxi che per 9$ (un furto rispetto al prezzo equo di circa 6/7$) ci porterà in una quarantina di minuti fino al nostro hotel nel 1° distretto, quello dei backpackers. Cominciamo a respirare l'aria della metropoli all'antivigilia del capodanno lunare. Il traffico è più impazzito del solito ed anche il tassista si lamenta e smadonna o sarebbe più corretto sbuddeggia in Vietnamita. Il capodanno Tet è alle porte tutti si affannano - in motorino e ce ne sono milioni - ad acquistare fiori e frutta dai negozietti ai bordi delle strade. I marciapiedi sono invasi fino alla carreggiata ed è un tripudio di giallo ed arancione ovunque. Arriviamo in hotel, in una traversa laterale di una strada piuttosto trafficata con l'adrenalina a palla, ma basta una doccia ahinoi a scacciarla e la stanchezza del viaggio prende il sopravvento, sono le 21.30 e poi la sveglia è alle 4! La nottata è turbolenta per via del jet leg. Alle 4.30 siamo di nuovo nella lobby a svegliare il guardiano (sbuddeggia pure lui) per farci ciamare un taxi che stavolta in tempi assai più rapidi ci riporterà in aeroporto. Anche a quest'ora alcuni mercati sono già aperti così come i chioschi a bordo strada i cui padroni sonnecchiano su amache e sedie. Il volo Vietnam Airlines decolla alle 6.30 da una pallida ed assopita Saigon avvolta nella foschia del primo mattino e nello smog e dopo un paio d'ore (8.25) ed uno scalo intermedio nella città di Rach Già arriviamo sull'isola di Phu Quoc. C'è foschia anche qui e l'aereo (un ATR72) si cala dalle nuvole, sfiora i pescherecci ormeggiati nel porto di Duong Dong ed inchioda sulla pista.....................................................(CONTINUA)
Ultima modifica di pedrosauro il 08/02/2009, 13:26, modificato 1 volta in totale.
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda pedrosauro » 08/02/2009, 13:25

CAPODANNO TET (FONTE WIKIPEDIA)

Tết Nguyên Đán Tet Nguyen Dan.ogg pronunciation (help·info), more commonly known by its shortened name Tết, is the most important and popular holiday and festival in Vietnam. It is the Vietnamese New Year based on the Lunar calendar, a lunisolar calendar. The name Tết Nguyên Đán is Sino-Vietnamese for Feast of the First Morning, derived from the Hán nôm characters 節元旦.

Tết is celebrated on the same day as Chinese New Year though exceptions arise due to the one-hour time difference between Hanoi and Beijing. It takes place from the first day of the first month of the Lunar calendar (around late January or early February) until at least the third day. Tết shares many of the same customs of its Chinese counterpart. Many Vietnamese prepare for Tết by cooking special holiday foods and cleaning the house. There are a lot of customs practiced during Tết, like visiting a person's house on the first day of the new year (xông nhà), ancestral worshipping, wishing New Year's greetings, giving lucky money to children and elderly people, and opening a shop.

Tết is also an occasion for pilgrims and family reunions. During Tết, Vietnamese visit their relatives and temples, forgetting about the troubles of the past year and hoping for a better upcoming year. They consider Tết to be the first day of spring and the festival is often called Hội xuân (spring festival).
Contents
[hide]

* 1 Customs
o 1.1 Before New Year's Eve
o 1.2 The New Year
+ 1.2.1 Decorations
* 2 Greetings
* 3 Food
* 4 Games
* 5 Customs and taboos
o 5.1 Dos
o 5.2 Don'ts
* 6 Calendar differences
* 7 References
* 8 External links

[edit] Customs

Vietnamese people usually return to their families during Tết. Some return to worship at the family altar or visit the graves of their ancestors in their homeland. Although Tết is a national holiday among all Vietnamese, each region and religion has its own customs.

Tết in the three Vietnamese regions can be divided into three periods, known as Tất Niên (Before New Year's Eve), Giao Thừa (New Year's Eve), and Tân Niên (the New Year), representing the preparation before Tết, the eve of Tết, and the days of and following Tết, respectively. All of these customs are to celebrate Tết in Vietnam.

[edit] Before New Year's Eve
Tất Niên offering

This period begins one or two weeks before the actual celebration. The general atmosphere leading up to Tết is in the bustle of shopping, decorating the home, cooking traditional Tết food and waiting for relatives to return home. People try to pay off their debts in advance so that they can be debt-free on Tết. Parents buy new clothes for their children so that the children can wear them when Tết arrives. Because a lot of commercial activity will cease during the celebrations, people try to stock up on supplies as much as possible.

In the days leading up to Tết, the streets and markets are full of people. As the shops will be closed during Tết, everyone is busy buying food, clothes, and decorations for their house.

Vietnamese families usually have a family altar, to pay respect to their ancestors. Vietnamese families have a tray of five fruits on their altar called "Ngũ Quả", including banana, orange, kumquat, pomelo and finger citron. Each fruit conveys a different meaning. Pomelos promise a lucky and sweet year. Banana and finger citron symbolize a protective hand while kumquats and oranges represent success and prosperity. During Tết the altar is thoroughly cleaned and new offerings are placed there. Traditionally, the three kitchen guardians for each house (Ông Táo) (Kitchen God), who report to the Jade Emperor about the events in that house over the past year, return to heaven on the 23rd day of the twelfth month by lunar calendar. Their departure is marked by a modest ceremony where the family offers sacrifices for them to use on their journey.

In the days leading up to Tết, each family cooks special holiday foods such as bánh chưng and bánh dầy. Preparations for these foods are quite extensive. Family members often take turns to keep watch on the fire overnight, telling each other stories about Tết of past years.

[edit] The New Year
A boy in front of a tree decorated for Tết

The first day of Tết is reserved for the nuclear family. Children receive a red envelope containing money from their elders. This tradition is called mừng tuổi (happy new age) in the north and lì xì in the south. Usually, children wear their new clothes and give their elders the traditional Tết greetings before receiving the money. Since the Vietnamese believe that the first visitor a family receives in the year determines their fortune for the entire year, people never enter any house on the first day without being invited first. The act of being the first person to enter a house on Tết is called xông đất, xông nhà or đạp đất, which is one of the most important rituals during Tết. According to Vietnamese tradition, if good things come to the family on the first day of the lunar New Year, the entire following year will also be full of blessings. Usually, a person of good temper, morality and success will be the lucky sign for the host family and be invited first into the house. However, just to be safe, the owner of the house will leave the house a few minutes before midnight and come back just as the clock strikes midnight to prevent anyone else entering the house first who might potentially bring any unfortunate events in the new year to the household.

Sweeping during Tết is taboo or xui (unlucky), since it symbolizes sweeping the luck away. It is also taboo for anyone who experienced a recent loss of a family member to visit anyone else during Tết.

During subsequent days, people visit relatives and friends. Traditionally but not strictly, the second day of Tết is usually reserved for friends, while the third day is for teachers, who command respect in Vietnam. Local Buddhist temples are popular spots as people like to give donations and to get their fortunes told during Tết. Children are free to spend their new money on toys or on gambling games such as bầu cua cá cọp, which can be found in the streets. Prosperous families can pay for dragon dancers to perform at their house. There are also public performances for everyone to watch.

[edit] Decorations
Peach flower.
Paperwhite flower.
Hoa mai.

Traditionally, each family displays cây nêu, an artificial New Year Tree consisting of a bamboo pole 5 to 6 m long. The top end is usually decorated with many objects, depending on the locality, including good luck charms, origami fish, cactus branches, etc.

At Tết every house is usually decorated by hoa mai – Ochna integerrima (in the central and southern parts of Vietnam) or hoa đào – peach flower (in the northern part of Vietnam) or hoa ban (in mountain areas). In the north, some people (especially the elite in the past) also decorate their house with a Prunus mume tree (also called mai in Vietnamese, but referring to a totally different species from Ochna integerrima). In the north or central, the kumquat tree is a popular decoration for the living room during Tết. Its many fruits symbolize the fertility and fruitfulness that the family hopes for in the coming year.

Vietnamese people also decorate their homes with bonsai and flower plants such as chrysanthemum (hoa cúc), marigold (vạn thọ) symbolizing longevity, mào gà in Southern Vietnam and paperwhite flower (thủy tiên), lavender (viôlét), hoa bướm in Northern Vietnam. In the past, there was a tradition that old people tried to make their paperwhite flowers blossom right the watch-night time. They also hung up Dong Ho Paintings and thư pháp (calligraphy pictures).

[edit] Greetings
Tet Festival in Little Saigon, Orange County, California
2005 Tết Greeting - Year of the Rooster

The traditional greetings are "chúc mừng năm mới" and "cung chúc tân xuân" (Happy New Year). People also wish each other prosperity and luck. Common wishes for Tết include:

* Sống lâu trăm tuổi (Live up to 100 years): used by children for elders. Traditionally, everyone is one year older on Tết, so children would wish their grandparents health and longevity in exchange for mừng tuổi or lì xì利是.
* An khang thịnh vượng (Security, good health, and prosperity)
* Vạn sự như ý (萬事如意)(May a myriad things go according to your will)
* Sức khoẻ dồi dào (Plenty of health)
* Cung hỉ phát tài, from the Cantonese Gung hay fat choy (恭喜发财, 恭喜發財) (Congratulations and be prosperous)
* Tiền vô như nước (May money flow in like water): used informally

[edit] Food

In Vietnam, to celebrate Tết is to ăn Tết, literally meaning "Tết eating", showing the importance of food in its celebration. Some of the food is also eaten year-round, while other dishes are only eaten during Tết. Also, some of the food is vegetarian since it is believed to be good luck to eat vegetarian on Tết. Some traditional food on Tết are:

* Bánh chưng and bánh dầy: essentially tightly packed sticky rice with meat or bean fillings wrapped in banana leaves. Bánh chưng (rectangular) and bánh giầy (circular) are symbolically connected with Tết and are essential in any Tết celebration. Preparation is time-consuming, and can take days to cook. The story of their origins and their connection with Tết is often recounted to children while cooking them overnight.
* Hạt Dưa: roasted watermelon seeds, also eaten during Tết.
* Dưa Hành": pickled onion and pickled cabbage.
* Củ Kiệu: pickled small leeks.
* Mứt: These dried candied fruits are rarely eaten at any time besides Tết.
* Cầu Dừa Đủ Xoài - In southern Vietnam, popular fruits used for offerings at the family altar in fruit arranging art are the custard-apple/sugar-apple/soursop (mãng cầu), coconut (dừa), papaya (đu đủ), and mango (xoài), since they sound like "cầu vừa đủ xài" ([We] pray for enough [money] to spend) in the southern dialect of Vietnamese.

[edit] Games

People are delighted to enjoy exciting games during Tết: bầu cua, cờ tướng, ném còn, chọi trâu, đá gà, marshmallow toss, etc...They also participate in some competitions presenting their knowledge, strength and aestheticism such as: bird competition and ngâm thơ competition.

People can also visit fortune tellers, in temples and in the streets, to have their fortunes told. You must know your zodiac sign and the star you were born under to have your fortune read. Whether the fortunes are taken seriously depends entirely on the person receiving the fortune and the reputation of the fortune teller.

[edit] Customs and taboos

These customs come from traditions passed from generation to generation and have become standard. Because of the idea that the beginning will affect the middle and the end of the year, Vietnamese people avoid doing bad things and try to do good things during Tết holiday.

[edit] Dos

* One should give people lucky presents to enhance the relationship between themselves and others: new clothes, peach branches (for expelling evil), cocks (wishing for good manners), new rice (wishing for being well-fed), rice wine in a gourd (wishing for a rich and comfortable life), bánh chưng (or bánh tét) and bánh dày which symbolize sky and earth (for worshipping the ancestors), red things (red symbolizes happiness, luckiness, advantages) like watermelon, dogs (the bark – gâu gâu – sounds like the word giàu - richness in Vietnamese language), medicated oil (dầu in Vietnamese, also sounds similar to giàu).
* One should give lucky Dong Ho Paintings such as: "Gà đàn" (wishing for having many children), or "Vinh hoa", but should not give unlucky Dong Ho paintings like "Đánh ghen" related to legal proceedings.
* One should buy a lot of water for Tết, because people wish for money to flow like water currents in a stream (proverb: "Tiền vô như nước").
* One should sprinkle lime powder around the house to expel evil.
* One should return all things borrowed, and pay debts before Tết.
* Go gambling after you are done with the festivities.

[edit] Don'ts

* One shouldn't say or do bad things during Tết.
* One shouldn't hurt or kill animals or plants but should set them free. The reason for this originates from Buddhism's causality.
* One shouldn't sweep the house or empty out the rubbish to avoid luck and benefits going with it, especially on the first day of the new year. One shouldn't let the broom in confusion if people don't want it to be stolen.
* One shouldn't give these presents to others: clock or watch (the recipient's time is going to pass), cats (mèo in Vietnamese language pronounced like nghèo, poverty), medicine (the receiver will get ill), cuttle fish (its ink is black, an unlucky colour), writing ink (for the same reason), scissors or knives (they bring incompatibility).
* One shouldn't have duck meat because it brings unluckiness.
* One shouldn't have shrimp in case one would move backwards like shrimp, in other words, one would not succeed.
* One shouldn't buy or wear white clothes because white is the colour of funerals in Vietnam.
* One shouldn't let the rice-hulling mill go empty because it symbolizes failed crops.
* One shouldn't refuse anything others give or wish you during Tết.
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda pedrosauro » 08/02/2009, 13:44

Phu Quoc:
puntualissimo è il tassista mandato dal nostro albergo. L'imminenza del capodanno è visibile anche qui quando attraversiamo il centro della cittadina di Duong Dong e vediamo massaie indaffarete negli ultimi acquisti e ragazzi vestiti da drago cinese che a ritmo dei tamburi ballano e salutano l'anno ormai prossimo alla fine. Curiosa, ad un semaforo, una signora che tiene legati saldamente al manubrio dello scooter sette polli (dico sette!) appena scannati e ancora da spiumare che saranno sicuramente il piatto forte del banchetto per la celebrazione del nuovo anno. appena fuori città la strada asfaltata finisce e diventa polverosa e di un rosso intenso. In albergo incontriamo immediatamente Ahn (il nostro interlocutore per email) che ci consegna immediatamente le chiavi dello scooter richiesto, un Suzuki 125cc automatico...da paura! Il prezzo è di 10$ al giorno, ma fuori stagione si può trovare anche trai 5 ed i 7$. Per la camera dobbiamo pazientare ancora una mezzora, la stanno pulendo or ora. decidiamo di andare in spiaggia per fare colazione e ci sediamo al primo shack che incontriamo. Ci rilassiamo con le onde di sottofondo incantati da un piatto di frutta tropicale, un succo ed un caffè. Una volta in possesso della camera "sveniamo" fino alle 16 per un vero sonno restauratore, la giornata va via veloce tra una passeggiata in riva al mare ed una birra al tramonto. All'ora di cena ci ripresentiamo in spiaggia, scegliamo il risotrantino e decidiamo di sederci, illuminati solo da una candela, ad un tavolo spostato sul bagnasciuga. Quale migliore inizio? Stesi da un paio di bia (birra in vietnamita) Saigon e da una vodka con ananas ci facciamo travolgere dalla stanchezza e crolliamo ancor prima della mezzanotte senza nemmeno riuscire a vedere i fuochi d'artificio. Il sonno viene accompagnato dal continuo rullo dei tamburi......CONTINUA
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda pedrosauro » 08/02/2009, 19:31

26 gennaio, Capodanno.La sveglia è verso le 8.30, finalmente finalmente abbiamo recuperato fuso e stress del viaggio. Dopo la colazione l'obbiettivo numero uno è quello di far rombare il motore dello scooter ed andare a scoprire l'isola che ci ospita. Il cielo è coperto, meglio così almeno non ci ustioniamo già dal primo giorno. Tutte le case sono addobbate a festa con offerte di fiori freschi e frutti sugli altarini davanti agli ingressi. E' tradizione, nel primo giorno di Tet che le famiglie si riuniscano, che si visitino i parenti e capita spesso di vedere vere e proprie riunioni famigliari nei giardini e nei patii delle case a bordo strada. Percorsi una quindicina di chilometri arriviamo al villaggio di pescatori di Ham Ninh costeggiando il piccolo porto fluviale fino al lungo pontile che si erge sul golfo di Thailandia. Ai lati della strada principale chioschi vendono cibi cotti e crudi, prevalentemente granchi e conchiglie. Influenzata dal cielo grigio l'immagine del villaggio ne risulta come una cartolina in bianco e nero di un posto perso nel passato. Percorriamo a ritroso il viale principale adornato a festa con numerose bandiere vietnamite e al primo incrocio prendiamo la strada asfaltata in direzione di An Thoi. La prima deviazione è presto fatta, Bai Vong (Bai significa spiaggia); anche qui la strada è asfaltata, quattro chilometri indica il cartello e alla fine ci arriviamo. E' una spiaggia fantasma erosa dalla marea, un paio di casottini diroccati ed un pontile trascurato, buste di plastica e una mandria di mucche e vitelli a farla da padrona su questo loro regno. ...... CONTINUA
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda darietto » 08/02/2009, 20:19

Continua, continua, continua.....
Il Vietnam mi affascina troppo, partirei anche domani
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda pedrosauro » 11/02/2009, 12:34

Guidiamo ancora in direzione sud per una ventina di chilomentri (stavolta è asfalto!) fino a Bai Sao attraversando qualche villaggio e sempre salutati a festa dai bambini che incontriamo. Abbandoniamo la via principale per tornare su una stradina di terra e sabbia. La spiaggia è lunga e stretta ma molto bella, bianchissima (a fine viaggio la reputerò la più bella dell'isola) ombreggiata da palmizi e da una fitta vegetazione. Il tempo di posare la borsa e siamo già in acqua a goderci questo attimo di paradiso e a mettere in ammollo le natiche affaticate dei continui sobbalzi. Dopo un po' di relax e tentativi di abbronzatura ci concediamo un pranzo al ristorantino di turno a base di gamberi e riso. Anche questa volta mi cimento con le bacchette, il risultato non è dei migliori, direi proprio è una regressione rispetto ai prodigi esibiti la sera prima con le verdure. Ci riavviciniamo verso casa bypassando il porto di Ahn Thoi, ci ripasseremo nei prossimi giorni, e percorriamo incantati i venti chilometri di terra rossa che ci separano dal resort costeggiando la spiaggia di Long Beach sul lato ovest dell'isola. Di nuovo a casa dopo un'ottantina di chilometri di strade sconnesse ed un dolorino all'osso sacro. Ci meritiamo una bibita, un abgno tonificante ed un po' di sano poltrire sul bagnasciuga. Torneremo in spiaggia, dopo il tramonto, per la cena. Sul letto prima di dormire, ripenso alla giornata; i ricordi più vivi sono per la spiagga di Bai Sao e per le vampate di incenso che uscivano dalle case e dai templi addobati a festa.

27 Gennaio
La destinazione di oggi è la punta nord ovest di Phu Quoc per arrivare a vedere la costa cambogiana a soli cinque chilometri da Bai Dai. Attraversiamo di nuovo il porto di Duong Dong e le sue barche da pesca tutte azzurre. Le indicazioni stradali quasi non esistono, ma con il nostro buon fiuto, un po' di senso dell'orientamento e un abuona dose di fortuna imbocchiamo la strada giusta. Oggi di asfalto non se ne parla, man mano che ci allontaniamo dal centro la carreggiata si stringe e le buche si allargano. Non ci perdiamo d'animo, ci vuole altro a scoraggiarci e puntiamo a nord.
La prima deviazione la troviamo dove un cartello nuovo di zecca illustra il progetto di un resort che verrà costruito nei prossimi anni, una striscia di breccia appena messa giù conduce alla bella spiaggia di Bai Thin (almeno mi sembra si chiamasse così), comunque è la parte di sud di Ong Long altra spiaggia con un paio di resort già costruiti. La spiaggia è bella, il mare calmo, l'ideale per un tufffo che ci tolga di dosso la calura e soprattutto la polvere. Tornati sulla strada principale, dopo un'altra lunga razione di buche attraversiamo l'abitato di Cua Can altro villaggio di pescatori posto in prossimità della foce di un fiume. Meraviglioso, sembra di essere in un acquarello, un posto così diverso, fatto di case rialzate su palafitte per sopravvivere alla stagione dei monsoni quando le forti pioggie allagano le campagne ed aumentano paurosamente la portata dei fiumi. La sorpresa l'abbiamo appena fuori dal villaggio, rallentiamo per superare un ruscello su di un ponticello fatto con tubi di cemento ed all'improvviso ci vengono incontro tre ragazzotti massimo ventenni in tenuta verde militare dell'esercito. Panico! Oddio cosa avremmo mai combinato? Ci salutano, ci stringono la mano e immancabilmente ci augurano giustamente un happy new year; qui le celebrazioni per il capodanno durano una settimana. Questo stupido episodio mi ha fatto riflettere su quanto siamo condizionati da quello che ci è stato propinato a scuola o dai media, da come certe volte ci facciamo cogliere impreparati o con preconcetti davanti a certe situazioni. Chiudo la riflessione. La nostra meta è il Nord e seguiamo la linea rossa tra scorci di mare turchese e vegetazione lussureggiante fino ad arrivare alle spiaggie di Bai Vong e Bai Dai. Ci sono solamente sparuti gruppi di vietnamiti che fanno pic nic e giocano a carte all'ombra di qualche palma. Il pranzo è pressocchè obbligato presso l'unico ristorantino della zona, sulla spiaggia di Bai Vong. Un'altra meravigliosa sorpresa: in riva al mare ci portano un mini barbeque dove dovremmo arrostirci i calamari ed i gamberi ordinati. Che goduria siamo al settimo cielo, estasiati dalla situazione e da tutto ci che ci circonda. Il ritorno è lento e polveroso, si viaggia a 20/30 km/h con punte di 40 ove la pista lo permetta. Torniamo alla base felici e sempre pronti a ricambiare o ad anticipare il saluto degli affabili bambini che si sporgono con le manine dal ciglio della strada. Giusto in tempo per il puccio e per il rito della birra a tramonto. Una giornata memorabile, ci addormentiamo felici anche se un po' acciaccati con, sulla schiena, il peso degli oltre ottanta chilometri percorsi.
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda pedrosauro » 21/02/2009, 11:08

palaz ha scritto:
pedrosauro ha scritto:il viaggio e' splendido, i posti ancora di piu'...il resoconto lo scrivo su un taccuino, poi lo sistemo e lo posto quando torno alla base. buon anno!


Aspetto il resoconto, per sognare un luogo che a meno di improbabili vincite al gioco (non gioco) non visiterò mai :( .


il costo della vita è ridicolo, se trovi il volo ad un pezzo decente si può fare tranquilllamente senza dissanguarsi
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda scareface » 21/02/2009, 13:15

interessante il vietnam!

mangiato qualcosa di interessante/strano?! :)
- Anton -

qui tu non riderai, tu non piangerai qui si riga dritto e basta!

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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda obe » 28/02/2009, 14:22

troppo bello questo racconto! ;)
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda pedrosauro » 09/03/2009, 16:47

Il 28 gennaio è una giornata tranquilla. Scossi dalle peripezie dei giorni passati decidiamo di prendercela molto comoda. La sveglia è presto come al solito verso le otto, non per nostro teutonico ritmo, ma perchè effettivamente la sera si va a letto presto e alle 8 si è già dormito un sufficiente numero di ore, metteteci poi la luce che filtra attraverso le esili tendine del bungalow, il cinguettio instancabile degli uccellini ed i vicini vietnamiti con un gruzzolo di bimbi fanno poi il resto...
La mattinata, dopo un pieno di benzina a 11000 dong al litro (mezzo euro), la passiamo zigzagando per le vie di Duong Dong prima con lo scooter, poi a piedi ci inoltriamo nell'affollato mercato. Papere e galline vive, snacks, frutta e verdura dai colori e dalle forma più strane e poi granchi, conchiglie, lumache di mare tutto venduto da minute donne col tradizionale copricapo conico vietnamita. Tanta confusione, rumore e peccato gli odori non si possano descrivere. C'è anche parecchia sporcizia...diciamo che i vietnamiti ancora non sono stati sensibilizzati ai problemi dell'inquinamento e del riciclaggio dei rifiuti...speriamo ci arrivino presto! E' un'impresa aprirsi un varco tra questa moltitudine disordinata di persone, animali, biciclette e motorini. Ci concediamo poi una visiti ad un tempio buddista per ritemprare lo spirito ed una più venale sosta al bancomat per rimpinguare le saccocce. Il resto della giornata passa pigro in spiaggia, l'unico problema è se bere birra Saigon o Tiger. A notte, dopo cena, è d'uopo la visita al mercatino serale, molto affollato prevalentemente dedicato all'offerta di cibi con bancarelle ceh vendono e grigliano di tutto. Affollati sono anche gli stand che vendono perle e simili, sono incuriosito ma non avendo riferimenti sulla fattura e la qualità delle stesse, nè tanto meno su quale sia un prezzo equo mi limito a guardare e non toccare onde evitare che, ad un prezzo esorbitante mi rifilino pallette di plastica rosa made in china.
Anche il 29/1 è un giorno faticoso, con lento bighellonare tra sdraio, amaca, bar, tuffi in mare e sul lettino. Lo sforzo più duro che metterà a dura prova i miei bicipiti risulterà il tenere sollevato il libro (consiglio edizioni economiche e non le pesanti prime edizioni con la copertina rigida). Per la prima volta dopo il capodanno ho notato che una buona parte dei pescherecci hanno ripreso il mare e , a sera, l'orizzonte era illuminato da un'interminabile fila di luci delle barche per la pesca dei calamari (tipo le nostre lampare) che donavano al cielo la luminosità che manca nelle notti di luna nuova. A proposito non dimenticate una buona torcia, utilissima per le passeggiate serali sul bagnasciuga.

Il 30/1 è il giorno scelto per una gita in barca che ci porterà tra le isolette al sud di Ahn Thoi, con visita a un mercato del pesce galleggiante e soste per pescare (un'ora zero pesci, con me la sopravvivenza della specie è assicurata) e un paio di ancoraggi per snorkeling. I fondali sono una delusione, i coralli sono quasi tutti morti e danneggiati a causa dell'uso, in passato,delle bombe per pescare. Speriamo solo che in futuro la situazione possa migliorare.
La sera non domi, torniamo al mercatino serale, oggi hanno aperto anche un'appendice con parco giochi, giostre e tiro al bersaglio, un po' come erano da noi qualche lustro fa. Stavolta non resisto e compro anche le perle (allevate) per la precisione una collana e quattro paia di orecchini (che regaloni!) al modico prezzo, dopo immancabile trattativa, di complessivi 340000 VND ovvero 15€. Torno a casa tronfio e soddisfatto del mio acquisto come un bambino col trenino nuovo.
Ultima modifica di pedrosauro il 09/03/2009, 18:01, modificato 1 volta in totale.
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda pedrosauro » 09/03/2009, 17:43

Capitolo prezzi:
Il costo della vita è molto ragionevoli, specie per noi area euro.
1€ = 22500 VND
La cena al ristorante per due persone (piatti a base di gamberi, calamari..) costa circa 120000 VND se servita al ristorante di città, il doppio se consumata ai ristoranti sulla spiaggia.
Una birra va dai 10.000 ai 24.000 VND
Una stecca di marlboro 165.000 VND
Tshirt al mercato a Saigon 22.000 VND ovviamente trattando i prezzi visto che partono sempre da una richiesta che è più del doppio. Quanto mi diverto a mercanteggiare!
Trasferimento Aeroporto - Ho chi minh centro max 100.000 VND, le richieste dei tassisti partono da 200000, anche in questo caso trattate.
Biglietto autobus 3000 VND
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Re: Pedro in Vietnam

Messaggioda Aideena » 09/03/2009, 17:51

pedrosauro ha scritto:Capitolo prezzi:
Il costo della vita è molto ragionevoli, specie per noi area euro.
1€ = 22500 VND
La cena al ristorante per due persone (piatti a base di gamberi, calamari..) costa circa 120000 VND se servita al ristorante di città, il doppio se consumata ai ristoranti sulla spiaggia.
Una birra va dai 10.000 ai 24.000 VND
Una stecca di marlboro 165.000 VND
Tshirt al mercato a Saigon 22.000 VND ovviamente trattando i prezzi visto che partono sempre da una richiesta che è più del doppio. Quanto mi diverto a mercanteggiare!
Trasferimento Aeroporto - Ho chi minh centro max 100.000 VND, le richieste dei tassisti partono da 200000, anche in questo caso trattate.
Biglietto autobus 3000 VND
Ottime e preziosissime informazioni :D
Ps: Che tu sappia ci sono difficoltà ad entrare in aereo per esempio su Saigon e uscire da Hanoi?
Impariamo a volerci bene: http://www.saicosatispalmi.org/
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