14 novembre - l'arrivo
Ci siamo! 3 ore e siamo al El Calafate; la giornata è splendida, peccato non essere già sui ghiacciai.
Sento il bisogno di una doccia.. guardo fuori dal finestrino e mi intravedo nel riflesso.. sto sorridendo.. bella sensazione.
In queste ore di bus ho avuto parecchio tempo per pensare (oltre che per dormire), pensieri che spaziano in molteplici argomenti... su me stesso, su cosa sono, sulle cose che ho scoperto di me in questo viaggio, su quello che non potrò mai essere.. ecco, forse ora son più consapevole di chi sono e so che se voglio posso arrivare ovunque.
Poi ho pensato ad altro.. a come sia bello un sorriso e alla sua potenza, al calore di un abbraccio inaspettato, alla sensazione eccezionale di godersi un posto fantastico in totale solitudine, a come noi spesso diamo troppo importanza agli oggetti (ho incontrato gente che con niente sono molto più felici di chi ha tutto), alle tante persone incontrate fin qui, compagni di qualche minuto o di qualche giorno.
E riguardo me, oltre questo, ho constatato che non son proprio il tipo da viaggio in solo zaino (mi da troppo fastidio!) e da ostello in camera condivisa.
Per il resto, sto viaggiando da solo e son finito in situazioni che difficilmente avrei affrontato con altra gente. Adoro viaggiare con i miei amici, ma ogni tanto essere messo con le spalle al muro aiuta, ti obbliga a reagire, interagire, affrontare di petto quello che la vita ti mette di fronte.
Nel frattempo sto completando il mio viaggio in bus da Nord a Sud, non era programmato, non so neanche quanti km sono, ma personalmente, per me, questo è un gran traguardo.
19.30
mi sto godendo una birra sotto il sole patagonico, un pò di relax dopo tanto correre.
Non fa il freddo che mi aspettavo ma c'è un vento parecchio fastidioso; ho appena prenotato il tracking sul Perito Moreno e fatto la spesa al supermercato per il pranzo al sacco di domani; sono eccitato ma anche un pò preoccupato, alla fine sono 4 ore piene con i ramponi sul ghiaccio! vediamo come andrà.
Per il resto El Calafate non mi piace molto, sono quelle cittadine nate solo per il turismo, una strada di soli negozi-ristoranti-agenzie viaggio-hotel. Va bene solo come punto d'appoggio e poi qui i prezzi sono Europei, mi sa che da questo punto di vista la pacchia è finita, anche B.Aires sarà abbastanza cara.
Intanto oggi e domani son in compagnia del tedesco conosciuto nell'ostello a Bariloche e ri-beccato sul bus; un pò di compagnia fa sempre piacere.. tra l'altro è rimasto scioccato quando abbiamo preso il tour BigIce in agenzia.
Quando la tipa ci fa "siete fortunati,a quest'ora il BigIce è già tutto esaurito" io ho risposto ridendo "allora ci fai uno sconto, lastminute".. lui è rimasto di sasso e anche dopo continuava a ripetere “lastminute” e a ridere....
Ovviamente lo sconto non ce l'hanno fatto.
Stasera dopo cena preparo lo zaino e via a letto, domani voglio essere in grande forma.
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15 novembre - il ghiacciaio
Sono le 19.20, ho appena finito di fare la doccia dopo essere tornato dal tour sul Perito Moreno; posso solo dire una cosa.."fantastico", una delle giornate e delle esperienze più belle della mia vita.
Son stanchissimo ma stra-soddisfatto; tutte le fatiche, le peripezie per arrivare qui sono già alle spalle, ne è valsa la pena per questa cosa imperdibile.
Questo giro lo sentivo particolarmente; anzi la sera prima son in tensione pre tour, spero di farcela bene visto che lo danno come abbastanza duro e così, per distrarmi, son andato a cenare con una pizza orribile al costo di quella italiana (el Calafate mi gusta ancora meno!).
Comunque il tour si sviluppa così: transfert, un'ora di visita sulle balconate di fronte al ghiacciaio, barca panoramica con attracco sulla sponda opposta, 1 h e mezza di camminata nel sentiero che il ghiacciaio in modo da arrivare all'altezza giusta, ramponi e 4 ore di camminata sopra il ghiaccio, ritorno scendendo nel sentiero di prima, barca e ritorno a casa.
Sveglia alle 6 e già la giornata inizia bene, a far colazione vedo una gran bella raga, ovviamente è accoppiata ma attacco subito bottone con loro e scopro che sono polacchi.. inutile commentare.
Colazione e si parte, mi ricongiungo con Anton (il tedesco)
Sento quel tremolio, quella voglia di arrivare, voglio vedere il ghiacciaio il prima possibile, mi sento un po’ come quando da bambino aspettavo impaziente natale.
Quando arriviamo alle balconate, verso le 9, non c'è nessuno, siamo solo noi del gruppo (una 40ina). come tutte le meraviglie naturali non puoi spiegarle ad altri, puoi solo ammirarle e viverle.
C'è anche un arcobaleno e alcune nuvole lasciano che il ghiacciaio sia illuminato del sole a volte si e a volte no, dando un effetto e colori differenti.
Sinceramente io sarei già soddisfatto così, è una meraviglia.
Poi nella giornata si prosegue come previsto; bellissima la barca anche perché, appena attraccati, vediamo un pezzo di ghiaccio staccarsi, il rumore simile ad un tuono e poi lo osserviamo che crolla nell'acqua per poi riaffiorare e galleggiare.. non so, dal vivo ti da un senso di potenza assurda.
Della camminata posso dire che non è leggera, anzi, però la si può fare tranquillamente con poco poco allenamento.
Delle 4 ore in cima al ghiacciaio mi hanno impressionato parecchie cose.. il vento forte che a volte sembra quasi ti faccia cadere, le insenature nel ghiaccio così diverse l'una dall'altra, i fiumiciattoli che si creano, i colori (questi veramente eccezionali.. in particolare quando il sole riflette sul ghiaccio e il blu dell'acqua.. un blu vivo, accesso.. mai visto prima.)
Poi mi ricordo ancora il silenzio rotto solo dai rumori dei ramponi sul ghiaccio, il pranzo al sacco con intorno solo il bianco, il fatto che l'itinerario non è fisso ma scelto sul momento dalle guide in base al ghiaccio ed per chiudere la sorpresa finale sulla barca.. bicchiere di whisky con ghiaccio del Perito Moreno.
Tutte cose che raccontate non rendono ma a viverle te le ricordi per sempre
Oggi ho sentito veramente la sensazione di forze e potenza che ti trasmette il ghiacciaio.. lui sta lì, non lo smuove niente e nessuno… Ti senti quasi onnipotente.
Bè ora vado a mangiucchiare una specialità dell'ostello e poi a farmi una birra con il tedesco per salutarlo.
Domani volo per B. Aires, ultima tappa di questo viaggio.
Qui sarà meno improvvisato, ho sentito i parenti e in serata mi verranno già a salutare..
Ultimi 6 giorni e mi sembra di essere via da almeno 2 mesi.