GIORNO 2: DELHI
Anche oggi, con la scusa del fuso orario, decido di prendermela comoda. Il check-out è alle 12:00, decido di non pagare la "mazzetta" di 200 rupie per avere la possibilità di rimanere in camera fino alle 20:00, deposito i bagagli nell'apposito reparto ed esco a visitare la città, stavolta contratterò con i motorisciò ogni tratta: respirerò un po' più di smog ma risparmierò qualche soldo.
Cose visitate:
- tomba di Humayun (primo esempio in India di un tipo di architettura che poi si evolverà fino al più famoso Taj Mahal);
- Akshardham temple (che non mi è piaciuto, troppo falso, troppo nuovo.... inoltre all'ingresso devi lasciare praticamente ogni oggetto in un deposito, da quelli per cui si può essere d'accordo come sigarette o accendini, ad altri per cui rimane un po' di perplessità come cellulari o cibo, fino ad altri che non si capisce proprio il motivo, come macchine fotografiche o addirittura libri!
).
Gli indiani sono un popolo molto curioso, probabilmente anche nella capitale vedono pochi turisti ed ogni volta che qualcuno è entrato in contatto con me, ho ricevuto una serie di domande standard:
- Da quale nazione arrivi? (e quando dicevo Italia la maggior parte raccontava di Sonia Gandhi, -vedova italiana di Rajiv Gandhi- ed ora uno dei politici più potenti dell'India).
- Quando sei arrivato?
- Per quanto tempo rimarrai in India?
- Quali città hai visto fin'ora e quali città vedrai poi?
Qualcun altro si spingeva a fare domande anche piùttosto personali come che lavoro faccio o addirittura quanto prendo di stipendio! Alla tomba di Humayun c'erano diverse scolaresche; una turista "nordica" (carnagione chiara e capelli rossi) è stata letteralmente assaltata da una comitiva di bambini che la riempivano di domande, volevano stringere la mano e volevano fare una foto con lei
... finchè sono stati ripresi dalla maestra!
(studentesse all'interno della tomba di Humayun)
Per tornare dall' Akshardham temple riesco ad evitare i motorisciò ed a prendere la metropolitana; il prezzo è irrisorio, sotto le 10 rupie. Mi colpisce una cosa che avevo visto anche il giorno precedente nel treno dall'aeroporto alla città: le stazioni sono presidiate da militari, c'è un metal detector e la macchina a raggi X (la stessa degli aeroporti) dove infilare eventuali zaini o borse. Come se non bastasse c'è una postazione, protetta da sacchi di sabbia, con dietro un militare armato di mitragliatrice! L'India è un Paese in guerra: ci sono stati attentati terroristici, anche recenti, e non so queste misure quanto siano solo deterrenti e quanto invece utili, comunque nella capitale le ritroverò un po' ovunque, compreso all'ingresso della stazione ferroviaria. Fuori la capitale, invece, l'atmosfera è un po' più rilassata.
Finalmente si parte, treno notturno fino ad Amritsar, a nord, quasi al confine con il Pakistan.... ovviamente ri-sbaglio stazione ferroviaria
, il treno non parte da quella in cui mi trovo ma da Old Delhi! Non mi scoraggio, anche perchè sono in anticipo di un paio di ore, prendo un motorisciò e arrivo nella nuova stazione.
Il treno, causa nebbia, è in ritardo. Prima dicono 1 ora, poi diventano 2, poi 2 ore e mezzo, poi 3 infine 4 ore, partirò alle 2 di mattina. Bene (per modo di dire), inizio a bighellonare per la stazione, c'è solo un punto ristoro dove ci si può sedere, ordino qualcosa, poi riesco, ri-bighellono, poi rientro e riordino, poi riesco, ecc, così per 4 ore, durante le quali curioso in giro. Due militari (uomini) mi passano accanto, noto che... si stanno tenendo per mano? Sì, è proprio così! Inizialmente penso a San Francisco ed al racconto di un mio amico a proposito di un poliziotto in servizio con il lucidalabbra... poi mi ricordo di aver incontrato altri uomini che camminano mano nella mano anche nel quartiere indiano di Singapore: per loro è una cosa normale, un po' come lo è per le nostre teenager... comunque vederne due in divisa militare e con tanto di fucili a tracolla fa uno strano effetto!
La prima sensazione che ho avuto raggiungendo i binari è un forte odore di escrementi e di urina, ci sono parecchi cani randagi... dipenderà da loro? La stazione è PIENA di persone accampate, sdraiate per terra, parecchi bambini e mi domando chissà quanti sono quelli che devono partire (ed aspettano il loro treno) e quanti in realtà ci passeranno tutta la notte. A mio avviso quest'ultimi sono la netta maggioranza.
Una bambina si cala nei binari... perchè? Mi affaccio e capisco: è per fare i propri bisogni... mi chiedo perchè non utilizzi il bagno della stazione, non trovo una risposta valida. Una madre fa fare la pipì ad un bambino che si regge a malapena sulle sue gambe... ma invece di fargliela fare al bagno, o sulle rotaie, o al limite in un angolo, gliela fa fare nella banchina, lì dove c'è la gente sdraiata.... continuo a non capire, forse il problema sono io che mi faccio troppe domande: funziona così e basta.