scareface ha scritto:darietto ha scritto:Tu magari scherzi ma io ho dovuto firmare un modulo in cui acconsentivo a venire inserito a vita nei database dell'fbi e di non mi ricordo più che altra agenzia federale.
ma per entrare sul suolo americano?!
anche io ricordo il modulo dell'immigrazione con le domande piu' assurde (ne devo avere una copia trafugata da qualche parte ancora) del tipo estraneita' al regime nazista, sul terrorismo/attentati e via di scorrendo...
Si questo novembre. Però solo perchè avevo un visto m1 come studente pilota (sono anche dovuto andare all'ufficio di polizia a farmi prendere le impronte digitali. Se vuoi ridere, la prima volta che ci si vede, ti faccio vedere la foto sul cellulare.
Il problema sta nel fatto che gli aeroporti sono troppo estesi e non hanno una zona sensibile per i transiti internazionali. Quindi devi fare frontiera come chi entra e beccarti l'intervista (che non è più rapida di quella per i visitatori). L'unico lato positivo di tutta questa cosa è il fatto di riprendere i bagagli e rispedirli alla destinazione finale. Almeno se non arrivano sai dove si sono persi
ATL poi e' veramente mostruoso, affollato in qualsiasi ora del giorno e della notte e pure disorganizzato
per fare tutta la trafila e passare da un lato al altro del aeroporto ci ho messo due ore buone...
@nello
credo che come al solito dipenda molto dalla persona che ti trovi difronte e l'impressione che gli fai
comunque anche io sono un po prevenuto nei confronti degli states
[/quote]
Atlanta è il peggio del peggio. Solo il T3 del JFK è paragonabile. Immenso, incasinatissimo e con inimmaginabili code al controllo passaporti
Io: Vero Ground good morning, Warrior **** over Pine island, inbound for landing on rwy 22L
Twr: Warrior **** please note that Vero Ground cound't care less of what you said, but I'm Vero tower and so I care about you