Mosca: Vegetariani dalla nascita!

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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda cametauval » 08/02/2012, 11:25

flyingsoul ha scritto:
cametauval ha scritto:
flyingsoul ha scritto:
cametauval ha scritto:Ripeto che non mi vanto di questo perchè non mi ha comportato particolari sacrifici. Alcuni amici, invece, mi hanno raccontato che dopo poche settimane da vegetariani hanno avuto una crisi e sono tornati, con grossi sensi di colpa, carnivori.


Bisogna distinguere dalla motivazione. Non si torna indietro dopo aver aperto gli occhi sull'assurdità della cultura antropocentrica dell'uomo e tutte le sue conseguenze. Se invece le motivazioni sono modaiole (sono vegetariano perché il mio migliore amico è vegetariano) oppure salutistiche, in questo caso si può cedere, per il semplice fatto che viene vissuta come una RINUNCIA a qualcosa, e non ad un diverso modo di vivere. esser vegetariani, almeno per me, vuol dire innanzitutto essere antispecisti e contro la violenza verso altri esseri senzienti (anche se su molti uomini non disdegnerei di usarla! :lol: )


ma a me parevano anche convinti ma temo che il nostro corpo ci manda dei segnali e a volte il segnale è il bisogno di carne, magari perchè se ne è mangiata molta, nell'infanzia, o magari perchè il fisico risente di alcune carenze....
Io non ho quato problema, per fortuna


L'assuefazione passa come qualunque tipo di intossicazione. Tutto sta al cervello, non abbiamo bisogno di carne.


Una russa una volta mi aveva detto: in Russia non è freddo, il freddo è solo nella mente, se non ci pensi non c'è. La stessa cosa me l'ha ripetuta, mutatis mutandis :lol: una ragazza che, in una caldissima giornata cubana, vestiva con un tailleur pantalone di puro poliestere, con camicetta presumo dello stesso materiale.
Onestamente penso che, con una "educazione" adeguata ci si possa anche riuscire, a non sentire il caldo o il freddo o la fame o la voglia di determinate cose. Ma non ho mai trovato nessuno che fosse un San Francesco, neppure tra i religiosi :lol:
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda Leia74 » 08/02/2012, 11:50

Ugh avevo risposto 10 minuti fa ma il messaggio non compare... forse ho sbagliato qualcosa. :?:
Comunque era breve: in effetti io non sono molto interessata a quello che indosso o a trucchi e gioielli, mi basta stare comoda e metterci 5 minuti al mattino a preparami, per cui niente trucchi, niente accessori, solo pantaloni e felpa e stivali / scarpe basse e via :-) insomma per me non e' una rinuncia, anzi e' un sollievo non andare per negozi in mezzo al casino! Allo stesso modo non e' una rinuncia dire di no a birra o vino o altri alcolici visto che mi piacciono relativamente, io di solito bevo acqua ai pasti :lol: ma se mi parlate di viaggi o libri o cibo ecco allora non riesco a dire di no, di qualsiasi tipo di viaggio o libro o cibo si tratti, in questi 3 campi sono decisamente onnivora e AFFAMATA! :lol: :lol:
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda cametauval » 08/02/2012, 11:58

Leia74 ha scritto:Ugh avevo risposto 10 minuti fa ma il messaggio non compare... forse ho sbagliato qualcosa. :?:
Comunque era breve: in effetti io non sono molto interessata a quello che indosso o a trucchi e gioielli, mi basta stare comoda e metterci 5 minuti al mattino a preparami, per cui niente trucchi, niente accessori, solo pantaloni e felpa e stivali / scarpe basse e via :-) insomma per me non e' una rinuncia, anzi e' un sollievo non andare per negozi in mezzo al casino! Allo stesso modo non e' una rinuncia dire di no a birra o vino o altri alcolici visto che mi piacciono relativamente, io di solito bevo acqua ai pasti :lol: ma se mi parlate di viaggi o libri o cibo ecco allora non riesco a dire di no, di qualsiasi tipo di viaggio o libro o cibo si tratti, in questi 3 campi sono decisamente onnivora e AFFAMATA! :lol: :lol:


Ecco, appunto... Io invece, per resistere alle tentazioni, avrei anche una notevole forza, con l'educazione che ho avuto :x
Il fatto è che mi dico: perchè dovrei rinuciare a questo? e se non mi so dare una buona risposta... non rinuncio :lol:
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda geom.Calboni » 08/02/2012, 11:58

flyingsoul ha scritto: Se invece le motivazioni sono modaiole (sono vegetariano perché il mio migliore amico è vegetariano)

A me sembra che da meno di un anno a questa parte, neanche i vegetariani ma proprio i vegani come di conseguenza i ristoranti appositi, si sono centuplicati. Dove era tutta questa gente fino ad un anno fa?
Se chiedete il significato del termine vegano in giro molti non vi sapranno rispondere o si confonderanno col termine venusiano 8-) , sintomo che è la moda del momento :roll:
Fliyng non pensare che mi rivolgo a te ;) ma...è un dato di fatto l'aumento negli ultimi tempi di una cosa sconosciuta al 95% delle persone. Almeno in Italia.
O tutti si sono ravveduti o molti lo fanno come moda.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda flyingsoul » 08/02/2012, 12:11

Leia74 ha scritto:Hai voglia a dire "non abbiamo bisogno di carne", se io ADORO i salumi (e anche altri cibi di origine animale) mi risultera' estremamente difficile rinunciarci. Esattamente come non riesco a fare a meno della cioccolata e dei dolci, anche se ci provo spesso ma non resisto piu' di una settimana. Puoi anche farmi vedere filmati di come trattano male gli animali, ma io quando vedo un salame (e non fate subito pensieri ambigui :lol: ) non resisto, mi piace troppo. Saro' egoista, specista, quello che ti pare, ma non ce la faccio a rinunciare a uno dei piaceri principali della vita cioe' il cibo, TUTTO il cibo. Non sono brava a resistere alle tentazioni... O probabilmente non lo voglio abbastanza. Ammiro chi ci riesce, piu' ancora che per le ragioni animaliste per motivi legati all'inquinamento e alla distribuzione del cibo nel mondo. Ma io non sono in grado, mi dispiace. :oops:


Il problema è che quello che tu chiami cibo è in realtà un pezzo di cadavere semiputrefatto intriso di antibiotici, frutto di un omicidio premeditato e di atroci sofferenze. Se a te tutto questo sta bene allora uccidi un animale con le tue stesse mani ogni qual volta ti viene voglia di mangiare carne. Il nostro corpo NON ha bisogno di carne, la mangiamo solo per retaggio culturale, imposto ovviamente.
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda flyingsoul » 08/02/2012, 12:14

geom.Calboni ha scritto:
flyingsoul ha scritto: Se invece le motivazioni sono modaiole (sono vegetariano perché il mio migliore amico è vegetariano)

A me sembra che da meno di un anno a questa parte, neanche i vegetariani ma proprio i vegani come di conseguenza i ristoranti appositi, si sono centuplicati. Dove era tutta questa gente fino ad un anno fa?
Se chiedete il significato del termine vegano in giro molti non vi sapranno rispondere o si confonderanno col termine venusiano 8-) , sintomo che è la moda del momento :roll:
Fliyng non pensare che mi rivolgo a te ;) ma...è un dato di fatto l'aumento negli ultimi tempi di una cosa sconosciuta al 95% delle persone. Almeno in Italia.
O tutti si sono ravveduti o molti lo fanno come moda.


In parte geometra, infatti NON l'ho escluso. Ma anche questo serve a far passare il messaggio. C'è chi fra questi modaioli sarà più sensibile alla questione e andrà più a fondo realizzando personalmente questa scelta. I vegani esistono dalla notte dei tempi, lo specismo è una questione recente, nata insieme alla "civiltà"
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda cametauval » 08/02/2012, 12:14

geom.Calboni ha scritto:
flyingsoul ha scritto: Se invece le motivazioni sono modaiole (sono vegetariano perché il mio migliore amico è vegetariano)

A me sembra che da meno di un anno a questa parte, neanche i vegetariani ma proprio i vegani come di conseguenza i ristoranti appositi, si sono centuplicati. Dove era tutta questa gente fino ad un anno fa?
Se chiedete il significato del termine vegano in giro molti non vi sapranno rispondere o si confonderanno col termine venusiano 8-) , sintomo che è la moda del momento :roll:
Fliyng non pensare che mi rivolgo a te ;) ma...è un dato di fatto l'aumento negli ultimi tempi di una cosa sconosciuta al 95% delle persone. Almeno in Italia.
O tutti si sono ravveduti o molti lo fanno come moda.


No, non è una moda del momento, cioè dipende anche dal significato che diamo al termine moda. Se intendi trend sì, i vegetariani crescono costantemente e anche i vegani, nel nord Europa per esempio sono moltissimi e quindi le località turistiche piano piano si sono dovute organizzare. Ai vegetariani aggiungi alcuni giovani mussulmani che, ho notato, spesso dicono di essere vegetariani, non so se lo siano veramento o se è per non cominciare a spiegare i fatti loro... Poi che la carne nella ristorazione porta anche un sacco di problemi...
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda flyingsoul » 08/02/2012, 12:16

cametauval ha scritto:Una russa una volta mi aveva detto: in Russia non è freddo, il freddo è solo nella mente, se non ci pensi non c'è. La stessa cosa me l'ha ripetuta, mutatis mutandis :lol: una ragazza che, in una caldissima giornata cubana, vestiva con un tailleur pantalone di puro poliestere, con camicetta presumo dello stesso materiale.
Onestamente penso che, con una "educazione" adeguata ci si possa anche riuscire, a non sentire il caldo o il freddo o la fame o la voglia di determinate cose. Ma non ho mai trovato nessuno che fosse un San Francesco, neppure tra i religiosi :lol:


Ma se una scelta è sbagliata alla lunga ne paghi le conseguenze, mentre non mangiar carne non mi pare faccia male (sto usando un eufemismo ovviamente, è chiarissimo il contrario)
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda Leia74 » 08/02/2012, 12:38

flyingsoul ha scritto:Il problema è che quello che tu chiami cibo è in realtà un pezzo di cadavere semiputrefatto intriso di antibiotici, frutto di un omicidio premeditato e di atroci sofferenze. Se a te tutto questo sta bene allora uccidi un animale con le tue stesse mani ogni qual volta ti viene voglia di mangiare carne. Il nostro corpo NON ha bisogno di carne, la mangiamo solo per retaggio culturale, imposto ovviamente.


Sono d'accordo con te sulle atroci sofferenze e sulle schifezze che fanno mangiare / iniettano agli animali o nella carne perche' siano piu' produttivi e vendibili. Idealmente mi piacerebbe sapere che la mia bistecca viene da una mucca che ha vissuto la sua vita in modo degno e che e' stata uccisa rapidamente senza farla soffrire. Non ho nemmeno mai detto che la carne e' indispensabile.
Ma per il momento (mai dire mai) non ho voglia di rinunciare al mio piacere personale (si', se finiro' all'inferno sara' sicuramente nel girone dei golosi) per cui non penso a quello che sto mangiando e me lo godo per il gusto che mi da'. Non ho mai avuto problemi ad apprezzare quello che sento con le papille gustative senza pensare a cos'era in origine, che passaggi ha fatto e che ingredienti ci sono dentro, non solo se si tratta di carne ma anche altro (ad esempio mangio verdure mezze marce se il gusto e' ancora buono, mangio i bocconi che sono caduti per terra, mangio la Nutella anche se mi dicono che dentro c'e' il veleno, etc. Diciamo che poche cose mi schifano tra cui le muffe). Sono il contrario di un palato fine, per me tutto fa brodo :lol:
Sara' fare lo struzzo ma non ho nessuna voglia adesso di impegnarmi ANCHE su questo fronte, ne ho altri su cui sto gia' combattendo e credo che uno alla volta sia piu' che sufficiente se no si rischia di non riuscire in nulla. Se mai un giorno sentiro' che la mia pena per gli animali e' piu' forte della mia voglia di una fetta di prosciutto allora smettero' di mangiare carne.
Ultima modifica di Leia74 il 08/02/2012, 12:40, modificato 1 volta in totale.
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda geom.Calboni » 08/02/2012, 12:40

A me sembra comunque che il termine vegano ed i suoi connessi sia balzato prepotentemente fuori solo di recente. Non che prima non ci fossero...
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda flyingsoul » 08/02/2012, 12:42

Leia74 ha scritto:(si', se finiro' all'inferno sara' sicuramente nel girone dei golosi)


Più facilmente in quello degli assassini ;)

Leia74 ha scritto:Sara' fare lo struzzo ma non ho nessuna voglia adesso di impegnarmi ANCHE su questo fronte, ne ho altri su cui sto gia' combattendo e credo che uno alla volta sia piu' che sufficiente pena non riuscire in nulla. Se mai un giorno sentiro' che la mia pena per gli animali e' piu' forte della mia voglia di una fetta di prosciutto allora smettero' di mangiare carne.


Ovviamente DEVE essere una scelta personale, se è forzata non funzionerà mai.
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda flyingsoul » 08/02/2012, 12:43

geom.Calboni ha scritto:A me sembra comunque che il termine vegano ed i suoi connessi sia balzato prepotentemente fuori solo di recente. Non che prima non ci fossero...


Lo hai ben detto. E' stato semplicemente coniato un termine per definire qualcosa che esiste da sempre ed è assolutamente naturale :)
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda cametauval » 08/02/2012, 16:05

geom.Calboni ha scritto:A me sembra comunque che il termine vegano ed i suoi connessi sia balzato prepotentemente fuori solo di recente. Non che prima non ci fossero...


Forse non le sentivi perchè non ne avevi intorno, in Italia anni fa si usava anche vegetaliano, adesso non lo sento più.
http://en.wikipedia.org/wiki/Veganism
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda flyingsoul » 05/03/2012, 13:30

Continuo da qui:
viewtopic.php?f=11&t=39&p=40736#p40729

alessandra lampy ha scritto:
flyingsoul ha scritto:
alessandra lampy ha scritto:Buona sta cosa dei piatti vegetariani :mrgreen: Mio marito è vegetariano e ricordo una volta in autogrill sull'appennino che ha chiesto se poteva avere un panino solo formaggio.Sai cosa gli hanno risposto? " No ,non si può perchè i panini pronti sono tutti cotto e formaggio.e Lui" vabbè , ma non può togliere il cotto da un panino e darmi quello?" e No non si Può."..ma vaff :twisted: Quindi ci credo che in Ucraina siano più avanti e non solo per quello.Anche ad Amsterdam, Stoccolma e Berlino, per citarne alcune ci sono i menu vegetarian. Vabbè ,povera Italietta. :?


Aspe' non fraintendere. Non hanno menù vegetariani, è proprio nella loro cucina tradizionale che ci sono dei piatti vegetariani.
Quanto al panino nell'autogrill, in parte capisco il gestore (che comunque può preparartene uno ad hoc) e dall'altro lato dipende il motivo per cui fai la scelta. Io non mi farei mai togliere il prosciutto dal panino, sarebbe come mangiare gli spaghetti cotti con le vongole senza mangiare le vongole.

Meglio se ci sono piatti vegetariani. Che centrano le vongole? :lol: Lui voleva un panino al formaggio,essendo vegetariano non mangia carne e salumi. :mrgreen:


Anche se si parla di ukraina, almeno il topic è più conforme al discorso.
L'esempio che ti ho portato era per farti capire il senso della scelta. Io non voglio che il cibo che mangio abbia nulla a che fare con animali morti, nemmeno se vengono "semplicemente" confezionati insieme.
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda alessandra lampy » 05/03/2012, 13:56

Tutto chiaro ;)
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Re: Mosca: Vegetariani dalla nascita!

Messaggioda flyingsoul » 29/03/2012, 12:14

Scusate ma mi son sentito in dovere di riportare questa perfetta descrizione della stupidità umana in merito al consumo di animali:

Hemingway nell’arena

La cultura serve all’imbecille per legittimare intellettualmente la propria imbecillità.
Quando si parla di violenza sugli animali, i suoi più strenui difensori sono quelli più istruiti, specialmente se progressisti. Con i mezzi dialettici e la protervia forniti loro da lauree e letture, costoro fanno puntualmente appello a chissà quali principi filosofici per giustificare la propria brama di pancetta.
Il bifolco ha molta più onestà intellettuale. Lui, almeno, con un po’ di senso della dignità, ti dice nudo e crudo: “A me le sarsicce me piaciono, cor cazzo che smetto de magnalle. Chissenefrega dell’animali”.
L’intellettuale progressista no. Lui è di Sinistra, lui ha una coscienza critica e un senso etico, a lui stanno a cuore le disparità sociali ed i problemi ambientali, quindi non potrà mai ammettere il suo mero egoismo. Attraverso acrobatici e sofisticati – nel senso alimentare del termine – eurismi accademici, tenterà di convincerti – e soprattutto convincersi – che lui non continua a mangiare pajata soltanto perché gli piace, no: lui mangia pajata per un ideale.
L’intellettuale farebbe di tutto per difendere le sue grigliate di pesce conservando la propria illusione di superiorità etico-intellettivo-culturale. Tecniche di autosopravvalutazione.
Ti dirà che per noi è necessario mangiare animali, perché siamo onnivori. Gli dici che no, non siamo onnivori, bensì frugivori adattabili, come la maggior parte dei primati. Perché sì, nonostante il nostro cervello in grado di creare un microchip, siamo nient’altro che dei primati. Ricercatori universitari, geniali artisti, dotti scienziati, uomini in carriera, sappiatelo: siete dei primati. Tanta fatica, tanto studio, e rimanete egualmente degli oranghi spelacchiati nati senza ragione su un sassolino buttato in un angolo sperduto a caso nell’universo in espansione verso il Big Crunch. Dura da mandar giù, eh? Ma fatevene una ragione come me la sono fatta io: siamo scimmie con il pollice opponibile, e neanche tra le meglio riuscite.
Che poi questi qua comprano la bistecca al supermercato, vanno a casa, la consumano al tepore di un camino davanti alla televisione e si sentono simili a un leone, a un puma, a un giaguaro.
Immagino il risentimento di un leopardo: “Ehi! Così non vale! Io mi faccio un culo così per un pezzo di carne a settimana!”.
Allora l’intellettuale ti accuserà di sentirti migliore, mentre in realtà sei egoista quanto lui perché: “E allora le piante?”. Ma sta fingendo, perché lo sa benissimo anche lui che esistono tre regni biologi ben distinti: minerale, vegetale, animale. E che dunque dire: “Che differenza c’è tra un coniglio e una carota?” è come dire: “Che differenza c’è tra le zucchine e la ghiaia?” o ancora: “Che differenza c’è tra mio zio e uno scoglio?”. A meno che lui non sbucci il coniglio ed accarezzi la carota, ovvio.

Magari gli rispondi che la stragrande maggioranza dei vegetali viene coltivata per foraggiare gli allevamenti, e che quindi, smettendo di mangiare prodotti di origine animale, ne beneficiano anche le piante. Ma è la logica alla base della sua osservazione ad essere quantomeno pirotecnica. Egli infatti ti sta praticamente dicendo: “Visto che qualche essere vivente lo dobbiamo uccidere, tanto vale ucciderli tutti”. Che è un po’ come dire: “Visto che per rifare il bagno devo buttare giù un tramezzo, tanto vale demolire la casa”.
L’impatto zero non esiste: il solo fatto di venire al mondo di un individuo di qualsiasi specie, comporta il danneggiamento e la distruzione di altri e di parte dell’habitat. Ma ho sempre reputato assodata la saggezza del “limitare i danni”.
Probabilmente il progressista continuerà sostenendo che sì, gli allevamenti intensivi sono una mostruosità, ma seguendo il metodo di una volta, in campagna, col contadino amorevole, è tutta un’altra cosa e all’animale spetterebbe “la dolce morte”. “La dolce morte”: “il tumore carino”, o l’eutanasia praticata su uno che sta bene, o il suicidio di uno non consenziente.
Sono sempre stato contrario all’aggiunta dell’aggettivo intensivi quando ci si esprime contro gli allevamenti. Come se essere ammazzati nella Vecchia Fattoria o nella Casa nella Prateria fosse tutta un’altra cosa. Intensivi o virgiliani, la segregazione, lo sfruttamento e l’uccisione non sono mai arcadici. Personalmente, so di non voler essere ammazzato né in galera né nella Playboy Mansion. Quando qualcuno mi parla di quanto sia accettabile morire nella stalla di Metastasio, gli faccio una proposta: “Ora ti lascio vivere libero. Viaggi, trombi, ti diverti, dormi, ti finanzio una vacanza lunghissima. Poi tra cinque anni ti sparo in testa, non sentirai nulla. Ti sta bene?”. Non accetta mai nessuno.
Forse si giocherà la carta dell’onnivorismo proletario: “Un povero non potrebbe permettersi di essere vegano!”. Un chilo di fagioli della tipologia più pregiata, un euro; un chilo di carne, la più economica, quella di scarto, cinque, bene che vada. Quello è un intellettuale che non suole fare la spesa.
E non ci si dimentichi dello strumento dialettico prediletto del vero democratico: il relativismo voltairiano. “Voi fate proselitismo. Tu sei libero di non mangiare la carne, è una tua scelta che rispetto, ma non puoi pretendere che lo faccia pure io. Anche tu devi rispettare le mie opinioni ed il mio modo di vivere”. Non si comprende che tra me e te c’è un terzo che ci rimette: se io smetto di mangiare carne ma tu no, il maiale muore lo stesso. Non si tratta di un’oziosa querelle puramente teorica tra due parti: c’è una terza parte che viene accoppata sul serio. “Tu sei libero di non stuprare quella donna, ma non puoi impedire a me di farlo”.
C’è anche l’argomento individualista: “La gente diventa vegana per moda”. Al pollo non interessano i motivi per i quali non lo ammazzi: ciò che gli preme è unicamente che non lo ammazzi. Anche a me, non è che mi importi granché sapere se il portinaio non mi spara per radicate convinzioni morali o soltanto per quieto vivere o per convenienza o per non finire in galera: l’importante è che continui a non spararmi.
Infine, l’intellettuale concluderà che lui è un umanista e non trova giusto equiparare il dolore degli animali a quello degli esseri umani, noi antispecisti pratichiamo una sorta di antropomorfizzazione degli animali. Ma, tendenzialmente, ad usare l’argomentazione “con tanti esseri umani che soffrono, voi pensate agli animali!” sono sempre quelli che non si interessano né agli animali né agli esseri umani.
E poi ci sono le gloriose tradizioni: il Palio di Siena, la corrida, ‘ste cose qui. E a questi eventi l’intellettuale ci tiene particolarmente.
Anche in questo caso, il bifolco brilla per sincerità: “All’ippodromo e a la corrida me tajo da le risate”. Non la tira troppo per le lunghe.
L’intellettuale progressista no: l’ippodromo lo incendia, e riguardo la corrida, ad esempio, ti parlerà delle usanze secolari, millenarie, dell’enorme importanza culturale della conservazione dei riti ancestrali, del tema della rimozione della Morte nella cultura occidentale, della globalizzazione a cui la corrida si oppone, della dimensione mitico-simbolica della sfida Uomo-Natura, e di tante altre questioni “troppo complesse” per essere affrontate sbrigativamente. Ti dirà che sei un ignorante, perché pensi che il toro venga drogato e invece non è vero; perché confondi i banderilleros con i picadores; perché sei convinto a torto che sia un bieco intrattenimento ludico, mentre invece si tratta di un rituale dall’alta valenza storico-culturale. Quindi informati, poi parla.
Penso al toro.
TORO Cazzo, adesso mi drogate, poi mi fate massacrare dai banderilleros e poi mi trucidate per divertimento!
SPECIALISTA Ma no, ignorantone! Prima di tutto, non ti droghiamo affatto; in secondo luogo, a massacrarti sono i picadores; ma ciò che conta più di tutto il resto è che ti trucidiamo per un profondo valore storico-culturale.
TORO Ah, allora va bene.
Ecco, se uno vuole accoltellarti e tu lo implori di non farlo, quello ha tutto il diritto di dirti: “Ma taci, ché non sai niente sulle pratiche di accoltellamento, sulla loro storia e sul rapporto uomo contro uomo. Lo sai che tipo di lama è questa? Non lo sai. Lo sai di che materiale è fatta? Non lo sai. Lo sai da dove deriva il gesto con cui intendo spanzarti? E allora che parli a fare?!”. Pertanto, in quei casi, con umiltà, è bene ammettere la propria insipienza in materia e farsi accoltellare con entusiasmo, perché è un’esperienza che può arricchire molto intellettualmente parlando.
Quello che i dotti sostenitori della corrida si ostinano ad ignorare è che al toro, della rimozione della Morte nella cultura occidentale, del valore sociale del rito, della globalizzazione, della diversa concezione del dolore in Savater e Singer, nun je ne frega ‘n cazzo.
Voi l’avete mai visto un cinghiale che legge Lévi-Strauss? Io no.
E pure i puledri del Palio di Siena mi sa che della storiografia urbana, mi sbaglierò, ma se ne sbattono i rognoni.
Coinvolgere gli animali nei nostri interessi è l’unica vera antropomorfizzazione degli animali.
Io sarei favorevole alla globalizzazione dell’intelligenza.
Le tradizioni popolari violente che prevedono l’utilizzo di animali hanno da sempre suscitato l’interesse di prestigiosi intellettuali. Tra quelli che amo di più, mi sovvengono Eugenio Montale appassionato del Palio di Siena, Guillermo Arriaga cacciatore, Ernest Hemingway maniaco della corrida.
Ho imparato presto che il talento non ha niente a che vedere con la sensibilità. I grandi scrittori, i grandi artisti, sono in fondo persone che sanno fare bene qualcosa, possiedono un dono naturale, una tecnica, né più né meno di chi è portato per il bricolage o è bravo a giocare a pallone.
Per un uomo colto, però, ritengo il suo sapere un’aggravante della sua mancanza di empatia, dal momento che avrebbe tutti gli strumenti cognitivi per comprendere le pecche della barbarie.



Ma voglio dare, che so, agli eruditi amanti della corrida una possibilità di ottenere il mio rispetto.
Sicuramente, in giro per il mondo, da qualche parte, in qualche tribù, si staranno ancora facendo dei sacrifici umani, riti ancestrali che provengono da un passato antichissimo e che perciò hanno un’enorme significato culturale.
Ecco: il giorno in cui vedrò uno di questi istruiti sostenitori della tauromachia offrirsi volontariamente per essere massacrato, trucidato, ammazzato in un rito di sangue al fine di sostenere con i fatti e in prima persona l’importanza socio-culturale della conservazione dei rituali arcaici che mettono al centro la Morte permettendone la prosecuzione, non solo ricomincerò a mangiare animali e prodotti di origine animale, ma comprerò il biglietto per andare a vedere la corrida, ne diventerò indefesso sostenitore a mia volta e cercherò persino di diventare picador o banderillero, o al limite allevatore di tori de lidia.
Fino a quel momento, però, mi riserverò di considerarli nient’altro che vigliacchi scolarizzati.
Se no è troppo facile. “Il rituale ancestrale, la rimozione della Morte”, e poi tu in poltroncina a prendere appunti per il prossimo libro mentre quell’altro si becca le lame in corpo nell’arena? E no, eh. Comincia a prendere le coltellate tu o a frantumarti addosso alla parete di una curva per consentire ad un altro preparatissimo autore di celebrare la nobiltà di certe usanze, poi mi racconti cosa si prova a stare dall’altra parte.
Dice il saggio: “So’ tutti froci col culo dell’altri”.
“Mettete sullo stesso piano uomini e animali, è indecente”. È vero: in effetti nessun toro ha mai pagato un biglietto per vedermi sgozzare da qualcuno.
È sufficiente capire una cosa semplicissima: un pollo, nella sua diversità, è più simile a noi che a un ferro da stiro.

Fonte: http://arielveganfashion.blogspot.it/20 ... na_26.html
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Re: Karganda, ovvero nel mezzo del nulla!

Messaggioda flyingsoul » 06/07/2012, 15:27

Maxdivi ha scritto:Andrei in questo posto solo se si organizzasse una coppa in mio onore del gioco del polo con la testa di capra/montone :lol: :lol: e...poi voglio vedere la faccia di Flying durante i match :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Max, questa non fa ridere.
Ti faccio un esempio chiarificatore, facciamo che la partita la giocano con la testa di tuo figlio ed io sto a guardarmi la tua faccia dagli spalti. Divertente vero?
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Re: Karganda, ovvero nel mezzo del nulla!

Messaggioda Maxdivi » 06/07/2012, 16:10

flyingsoul ha scritto:
Maxdivi ha scritto:Andrei in questo posto solo se si organizzasse una coppa in mio onore del gioco del polo con la testa di capra/montone :lol: :lol: e...poi voglio vedere la faccia di Flying durante i match :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Max, questa non fa ridere.
Ti faccio un esempio chiarificatore, facciamo che la partita la giocano con la testa di tuo figlio ed io sto a guardarmi la tua faccia dagli spalti. Divertente vero?


ma su dai..si scherza...
dai ti chiedo scusa su... se ti sei infasitidito :)
Mi conosci un po'. non pensavo ti avrebbe infastidito cosi'..in fondo in passato si parlava anche con teste d'agnello con palaz ad esempio...e non hai detto nulla a riguardo..

Ps.: non ho figli 8-)
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Re: Karganda, ovvero nel mezzo del nulla!

Messaggioda Maxdivi » 06/07/2012, 16:57

darietto ha scritto:Non è che mi son dimenticato di rispondervi (o non l'ho scordato di proposito? :lol: ) è solo che sono stato incasinatissimo tra ieri ed oggi. Domani o domenica vi prometto una ampia disamina su quello che vedo ogni giorno qui (oltre al fiume ed il Gorki Park sorseggiando una birra dal "balcone" di casa)


Flying si e' chiuso nel silenzio....se vuole posso anche cancellare il messaggio/battuta gaffe se e' necessario....piu' di cosi' e chiedere scusa...di piu' non posso fare.....
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Re: Karganda, ovvero nel mezzo del nulla!

Messaggioda Jena Plissken » 06/07/2012, 17:28

Credo perchè sia animalista vegano convinto ma comunque non credo ci sia da prendersela la battuta non era cattiva ne personale quindi ci stava, i capretti si mangiano e si ammazzano da che mondo è mondo , se poi uno non vuole mangiarli o esserne responsabile delll' uccisione tanto di cappello ma non mi sembra il caso di drammatizzare, intanto per rintuzzare le polemiche a volte mi fanno innervosire quelli che postano a ripetizione foto di cani uccisi e torturati ( esempio europei ), come A se servisse a qualcosa in casi specifici B poi magari se vedono un cristiano in difficoltà sdraiato per terra passano oltre o del fatto che muoiono che muiono 50 bambini al giorno in Siria o Iraq questo non gli interessa e non merita ne menzione ne attenzione.
E non giustifichiamo con il fatto che gli animali sono meglio degli uomini, non è sempre vero, se uno avesse un bambino piccolo e passeggiasse per Drobeta Turnu Severin in Romania rischiando che venisse azzannato da orde di cani rabbiosi, famelici e pericolosi ( visto con i miei occhi ) forse cambierebbe idea ( certo si dovrebbe prendere a monte altri provvedimenti ).
Questo detto da me che amo gli animali e non farei male ad una mosca ;)

Torniamo in topic che fa caldo :mrgreen:
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

il mio nuovo blog : http://jenaplissken.tumblr.com/
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