Era l’inizio di Luglio di circa 15 anni fa, di mattina presto, quando lasciammo la casa e cominciammo un viaggio che aveva come meta il Perigord, scelta motivata dal fatto che mia moglie aveva in quel periodo letto dei libri che parlavano di uomini (cro-magnon), che vivevano nelle caverne in riva alla Dordogna e desiderava conoscere quei posti.
Ci eravamo documentati attraverso opuscoli (un bel pacco) presi alla Maison de France a Milano, libretti di catene di Hotel, Chambres d’hotes, e cartine, ma la strada doveva essere essa stessa una piacevole passeggiata, quindi scegliemmo di percorrere la Val di Susa ed attraverso il colle del Monginevro entrare in Francia.
La prima sosta la facemmo a Briançon, che scendendo nel versante francese è la prima città che si incontra, una sosta breve anche se la cittadina meritava una visita più approfondita, i suoi forti ed il suo centro storico sono molto caratteristici, un rivolo d’acqua scorreva al centro della strada principale come si vede in alcune città francesi.
Proseguimmo in direzione del Col di Lautaret, la giornata era stupenda, e le montagne erano una stupenda cornice, dalla cima del passo (2000 m. sul mare), inizia la strada che sale al Col di Galibier, noto a coloro che appassionati di ciclismo, seguono il Tour, infatti era percorsa da molti ciclisti, il problema era sorpassarli in quanto non c’era un guard-rail , solo paracarri e la strada piuttosto trafficata e stretta.
Giunti al culmine del passo (m. 2650), la vista fu spettacolare, ci fermammo un po’ poi scendemmo sulla stessa strada che avevamo percorso a salire e ci dirigemmo verso Grenoble, ma giunti alla periferia preferimmo salire nel Vercors, Villard de Lans era la nostra meta per quella giornata.
Era pomeriggio inoltrato quando vi giungemmo, la cittadina piacevole, non avevamo alcuna prenotazione ma al primo albergo che ci rivolgemmo per alloggiare, trovammo posto.
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