Forse non mi sono spiegata bene: non e' che ho paura di essere derubata, ho solo la sensazione di rimanere "separata" dalla gente a causa di tutte le cose che mi porto dietro e del mezzo con cui giriamo. Se entri nel mercato orto-frutta vestito in jeans e felpa o se ci entri vestito con pantaloni da moto, stivali da moto e macchina fotografica, fai un effetto diverso, non ti "confondi" con la gente, tutti ti guardano, e io ODIO essere guardata in modo strano, ecco tutto... Prima di viaggiare in moto giravo in modo molto piu' incospicuo, spesso accompagnata da gente del posto, e anche la macchina fotografica era piccola e la tiravo fuori solo quando serviva. Ora con la reflex faccio piu' fatica a tirarla fuori e dentro dal marsupio che a tenerla al collo tutto il tempo quindi e' piu' evidente. Insomma penso che per viaggi in paesi ricchi e abituati al turismo non mi sentirei assolutamente a disagio anche vestita / attrezzata a questo modo, ma in paesi piu' poveri mi da' questa sensazione di "saltare all'occhio" che non mi piace. Non sto dicendo che non voglio piu' usare la reflex o andare in viaggio in moto, ma solo che in viaggi verso l'est mi sembra di rimanere piu' "in superficie" in questo modo.
Quanto al correre oppure stare piu' tempo in un luogo, sono d'accordo che se contatti gente del posto ti viene voglia di rimanere di piu'. Peccato che io non riesca a smettere di pensare "vorrei vedere anche questo, e quello, e quello..." . Quando sono stata nei paesi Baltici avevo 24 giorni per i 3 paesi e sono stati ampiamente sufficienti per vedere i luoghi che volevo e mi avanzava un sacco di tempo da gestirmi come capitava. Di giorno giravo come una matta da sola e di sera vedevo le persone, ma ho avuto tempo anche per passare qualche ora a leggere o a chiacchierare durante i pomeriggi. In questo viaggio il tempo era molto meno e siamo partiti pensando "in questi paesi non ci torneremo mai piu' di sicuro" per cui volevamo assolutamente vedere i luoghi piu' importanti. A dire il vero i miei punti fermi "obbligatori" erano i monasteri serbi del Kosovo, Ohrid, Berat e Gjrokaster, per il resto non mi importava gran che di perdermi qualcosa, ho rinunciato senza problemi ad alcuni luoghi che avevamo pensato di vedere. Abbiamo comunque corso meno del nostro solito e abbiamo passato un po' di tempo con le persone, anche se poco e' stato sicuramente meglio del nostro solito "quasi niente"
Comunque se giri in moto come ho gia' detto e' piu' difficile approfondire i rapporti con la gente del posto perche' il mezzo stesso ti spinge a cambiare localita' ogni giorno: stare 3 notti nello stesso posto sembra un po' uno spreco, se hai portato fino li' la moto e' per farle fare strada, per vedere i posti piu' isolati... La sera sei stanco morto e non ti va di uscire. La mattina ti vuoi alzare presto e partire perche' hai 300 km da fare e non sai se lo stato delle strade e' decente o disastrato. Per cui anche se dovessi contattare gente del posto sembra un po' troppo da "freeloader" arrivare la sera alle 8 e ripartire la mattina dopo, e abbiamo evitato volontariamente di scrivere a nessuno stavolta.
Insomma un viaggio in moto e' molto diverso da quelli che si fanno in bus o treno, e ammetto che questi ultimi mi mancano un po'
Mostar, l'anno scorso. tutti a dirmi si vede in 3 ore. si' vero. ma se ti entra dentro, se sei alloggiato presso una famiglia fantastica, se se se, sinceramente sarei rimasta pure un altro giorno che ci avevan proposto di fare rafting

Anche a me Mostar aveva colpito tanto, la citta' e' di per se notevole in vari sensi, ma sicuramente e' stato anche grazie a chi mi ospitava, e viaggiando da sola in bus ho deciso di starci 1 notte in piu' del previsto. Ma anche in Albania e Kosovo (forse meno in Macedonia) abbiamo conosciuto un po' di persone anche se brevemente e i luoghi dove abbiamo avuto questi scambi mi sono sicuramente entrati piu' nel cuore degli altri. Pero' non credo che avrei rinunciato a proseguire, a vedere ad esempio Berat mentre ero a Ohrid, perche' mi attirava vedere anche Berat e a Ohrid non c'era nulla che mi trattenesse, ecco.
Secondo me e' una sensazione a pelle, deve sentirti nel posto e del posto. Per questo da qualche anno preferisco vedere un posto in meno ma vivere con piu' lentezza e piacere il viaggio. Tanto anche se sta dall'altra parte della terra a Shanghai ci torno, ma la Chungking Mansion se non stavo coi cs sai quando la vedevo?
Bastava prenotare uno degli ostelli super-economici di HK, ho letto che si trovano tutti nella Chungking Mansion
Scherzi a parte, sto cercando anche io di tornare a ritmi piu' lenti di viaggio. Pero' se con luoghi tipo Shanghai pensi "vabbe' anche se non ci vado stavolta ci vado di sicuro in un altro viaggio, la Cina e' enorme e ci sta che torniamo a vederne un altro pezzo", in paesi come l'Albania per quanto vicini dubito fortemente che torneremo per cui ho cercato di mediare tra il godersi i luoghi e il riuscire a vedere almeno le cose piu' importanti. Per cui in questo viaggio siamo stati comunque un po' rapidi, ma per lo meno ci siamo detti "saltiamo questo e questo, non importa" e abbiamo dato la priorita' ad alcuni luoghi da vedere con calma.
Tornando in topic, se in Kosovo pensate di non dormire a Pristina e state valutando Pec o Prizren, io vi consiglierei piu' Prizren. Per quel poco che abbiamo visto e' la citta' piu' carina delle tre, anche se forse la piu' "turistica" per quanto possa esserlo il Kosovo (ci abbiamo visto una carrozzella per turisti e c'era pure gente a bordo!!!).