ciao ragazzi,
vorrei parlarvi in questo freddo weekend di inizio primavera (cosi' per contrasto e per provare a portare un po' di Africa nelle vostre case... ) di un viaggio che mi e' rimasto particolarmente nel cuore: quello feci nel 2001 in Kenya con mia mamma.
premessa:
Al tempo avevo 15 anni e fu il mio primo vero viaggio inteso come zaino in spalla, la prima volta lontano fuori Europa (ero stato prima da solo in Inghilterra, Francia etc), per di piu' in un paese lontano e a me praticamente sconosciuto...
devo dire che prima di partire avevo un po di dubbi e forse ero anche un po spaventato..
non fu un viaggio convenzionale nel senso stretto del termine in quanto io in pratica seguivo mia mamma che andava a lavorare come infermiera in un ospedale missionario sulle sponde del Lago Vittoria.
nonostante non mi ritenessi impreparato prima di partire (guardavo spesso documentari da tutto il mondo e i miei mi parlarono da sempre di altre realta' diverse dalla nostra) devo dire che questo fu un viaggio particolarmente forte, a volte difficile ... e che sicuramente mi ha lasciato dentro un segno profondo. Ma assolutamente non ho rimorsi nel averlo fatto, anzi a distanza di anni devo ringraziare i miei genitori per avermi dato un'opportunita' straordinaria per ampliare i propri orizzonti, per capire molte cose, per conoscere...
non c'e' nulla da fare, certe realta' vanno viste con i propri occhi
non c'e' racconto, foto o video che tenga...
mappa & itinerario
29giu - 27lug - 2001
2gg Nairobi
3 settimane - Ospedale missionario - Lago Vittoria (Karungu)
1 settimana in giro per il Kenya tra 2 parchi nazionali e Nairobi
clicca sull'immagine per i dettagli sull'itinerario
chiedo venia per la qualita' scarsa delle foto, ma sono state tutte scansionate da pellicola in quanto al tempo ero ancora 'analogico'.
@Jago girati dall'altra parte,
mi spiace ma stavolta non ce ne per te
St. Camillus Karungu Mission Hostpital
pazienti dell'ospedale
come spesso accade i ragazzini (specie quelli piu' piccoli) cascando accidentalmente nel focolare all'aperto davanti casa...
l'effetti e' particolarmente vistoso a causa del fatto che il colore della pelle che si rigenera non e' subito scura..
in compagnia dei miei 'colleghi' internazionali, qui Sherri una poliziotta di Austin, TX
per chi non poteva venire con i propri mezzi al ospedale 1 volta alla settimana si fanno le visite a domicilio..
compleanno in terra Africana!
a sx padre Emilio Balliana, direttore del Ospedale e del centro per orfani di HIV
Emilio con i 'suoi' ragazzi del orfanotrofio
nell'orto cresceva un po di tutto, dalle papaya (pianta qui in foto) agli ananas, mango e addirittura l'uva (importata dal veneto dai camilliani) praticamente sconosciuta da quelle parti!
mango
difronte alla nostra sala mensa nidificava, in cima ad un cactus dalle dimensioni di un albero, una splendida coppia di acquile pescatrici che era solita andare a pescare nel lago distante poche decine di metri..
cactus enormi..
dai fiori bellissimi!!
strelizia
una stella di natale dalle dimensioni di un albero (perenne)
ananas
stella del deserto (almeno loro la chiamavano cosi'..) e lago sullo sfondo
altra 'stella del deserto'
canna
il giovane falco pescatore durante le sue 'lezioni di volo'
i genitori
strani nidi su un albero di acacia costruiti da abili uccelli con fili d'erba intrecciati
mango ormai maturi da cogliere..
come sempre orde di ragazzini dappertutto, specie se c'e' una un bianco in giro...
e' straordinario vedere come riesconoa costruire dei giochi con 4 cavolate
sono piu' curiosi di una piccola scimmietta!
un 'normalissimo' villaggio lungo le sponde del lago..
il lago e' sia posto dove pescare, lavare i panni, se stessi, prendere l'acqua etc etc
al mercato (estremamente povero)
dai pescatori, i pesci che vedete sono quelli di cui vi parlavo l'altra volta
ironia della sorte la popolazione locale non ha i soldi per comprare questo pesce che va tutto per l'export
le barche che solcano il lago ti chiedi come fanno a stare a galla
le tele sono di sacchi di plastica vecchi..
questa invece e' un'altra causa di un disastro ecologico (insieme a quello del persico del Nilo)
importata forse per sbaglio, e' proliferata a dismisura e toglie l'ossigeno al lago
le persone del posto invece mangiano questo pesce miscroscopico fatto essiccare al sole tra sporcizia e animali razzolanti
chi puo' permetterselo si compra un asino
mezzo di trasporto per acqua, merci etc
mezzi di trasporto pulman collettivi, pickup e pulman sgangherati
ovviamente tutti carichi all'inverosimile...
le funzioni religiose come al solito sono molto sentite
accompagnati da danze, canti e lunghi sermoni interminabili...
(che sonno! )
di ritorno verso Nairobi siamo passati attraverso un paio di parchi nazionali
qui quella che secondo me e' la regina della savana: le giraffe
nonostante la stazza sono talmente leggiadre ed eleganti quando si muovono attraverso l'erba alta...
direi quasi femminili!!
ed ecco la ciurma degli ospiti al completo..
da sx a dx la jappo di Kyoto, io, mia mamma, la poliziotta texana
le classiche gazzelle di Thomson (non sono le gazzelle ad essere piccole, ma e' l'erba che supera i 1,50-2m di altezza...)
qui al parco nazionale del lago Turkana (uno dei numerosi laghi salati che si trovano sul fondo del Great Rift)
e' abitato da migliaia di fenicotteri rosa, che si cibano dei crostacei che vivono nell'acqua salmastra
pellicani
altre gazzelle di Thomson
in fondo tra i cespugli si intravedono 3 rinoceronti
e per fortuna che stavano alla larga
tornando verso Nairobi
in questa occasione mi ricordo di un aneddoto tragicomico: vicino a queste donne che vendevano lunghe canne da zucchero c'era un posto di blocco della polizia (come accade di frequente in africa, naturalmente con delle sbarre di ferro chiodate)
beh non ci crederete ma l'unica arma dei poliziotti era un pezzo di canna da zucchero che brandivano a mo di manganello!
ma il piu' bello era che finito il controllo se ne tornavano tranquilli a sedersi all'ombra vicino alle loro macchine di ordinanza a sgranocchiare il loro manganello di canna da zucchero!!!!
cosi' finita la giornata buttavano via il pezzo di canna ormai esaurito per riacquistarne uno fresco il giorno seguente
sugli altopiani verso NBO ci sono enormi piantagioni di the (praticamente tutti facenti parte del gruppo Lipton)
i pulman Kenya bus con i quali ci siamo mossi noi, leggermente sopra la media come qualita'
anche se ovviamente non esenti da scassature improvvise che potevano capitare in qualsiasi momento..
ad ogni fermata si veniva assaliti da un'orda di venditori ambulanti che offrivano la loro mercanzia (piu' che altro roba da mangiare) con dei lunghi bastoni facendo passare il cibo nella finestra del bus...
NBO
credits to fabio beltrami per alcune foto