Magadan (
http://goo.gl/maps/ZqBq ) non e' solo una citta', e' prima di tutto una "dimensione esistetiva". Magadan fu creata nel 1939 per essere una prigione tout court e tale e' rimasta. Mancano solo le sbarre. Provate a immaginare una citta di 100.000 abitanti, circondata da una parte dall'oceano, e dall'altra, da un territorio montagnoso che si estende per 2000km con una superficie grande quanto tutta l'Europa centrale popolato da appena 400.000 persone, aggiungeteci che d'inverno ci sono 4 ore di luce e 35 gradi sottozero e d' estate quasi sempre piove e mai si superano i 20...les jeoux son fait. Magadan non e' Russia. Magadan e' Magadan, e sono gli stessi cittadini i primi a sottolinearlo. Mosca si fa vedere soltanto quando c' e' da incassare - l'oro che nella regione da da lavoro all'60% della popolazione, per questo la sostiene con un benefit economico pari a 2,5 volte lo stipendio che prendono. A Magadan si respira ancora aria sovietica. I giovani tanto quanto gli anziani rimpiangono i tempi passati. Magadan e' un triste esempio di gloria decaduta. "Una volta -mi dice un signore dle posto- questa era la citta' modello. Gli edifici erano tutti tenuti bene, le facciate colorate e le strade erano rifatte annualmente. Oggi, sembra la Stalingrado delgi anni '50". In effetti non ha tutti i torti. Gli intonaci degli eidfici cadono a pezzi. Le strade hanno buchi profondi 40cm nel centro della citta'. Ovunque e' sporco e grigio. I veri padroni della citta' sembrano essere solo i gabbiani e i cani randagi. Seppur una delle regioni piu ricche della Russia, Magadan e' oggi fondalmentamente un luogo di paradossi. Li si vive di credito e tutti hanno Suv o jeep di grosse dimensioni. Tutti hanno l' I-Pod , l' I-Phone ma hanno internet a 12kb per secondo, si vestono dai cinesi, il cibo e' un optional tanto inutile quanto caro- cosi sembra. Non si capisce davvero dove vanno a finire tutti sti soldi e quando chiedi loro cio fanno spallucce e ti dicono "korupzia". Una pizza costa intorno ai 20 eur, un kilo di mele 6 eur, 1lt di latte supera i 2eur, 1kg di cetrioli prodotti in loco 10eur, mentre quelli importanti dalla cina li trovi a 1,5 eur: misteri del capitalismo. Sigarette a 80 cent, bottiglia di vodka a 4 eur, benzina a 1eur, birra in un pub dai 3 ai 5 eur, 200gr di Nutella 2,5eur, 500gr barilla 2 eur, 1kg di pollo dal brasile a 6eur. Pensione media 350eur, affitto medio di un appartamento di 50mq 500eur, stipendio medio 600eur con estreme oscillazioni che vanno dai dipendenti pubblici (350eur) agli ingenieri delle miniere d'oro (6000eur). Una sera nel tentativo di cucinare uan pasta che desse almeno l' illusione di un poco d'italianita, mi sono trovato costretto a ripiegare su un granchio oceanico di 4kg: al Pollo dal Brasile, sugo di pomodoro dalla Cina, pasta Ukraina, arachidi dall'Iran, MOZZARELLA DAL KAZAKISTAN, salciccia da Vladivostok ho detto no.
La gente veste e pensa in maniera semplice, esclusi quei pochi casi di umani che sono andati oltre la collina a vedere che aria tiri. La gente li sembra apparantemente non risentire di cio, sembra nn averne bisogno. Non ci sono sbarre alla loro prigione, ogni giorno vola un aereo a Mosca per 300eur -mi dicono, che ci vado a fare la, qui si guadagna di piu e si vive meglio. Ecco, una cosa l'ho capita, da queste parti il 90% delle persone misura lo stato di salute, la condizione di vita, la propria felicita' unicamente in funzione del denaro. Cio che non ho capito, e' come un paese sebbene tanto lontano da tutto e tutti, rimasto isolato dal mondo per 60anni, sotto un rigido sistema comunista, possa essere oggi cosi vicino a noi, anzi ci ha addirittura superato. Che sia merito del socialismo stesso, del lascito che vi ha lasciato o dei segreti che si e' portato nella tomba, questo non lo so, quello che so e' che qui quasi tutti vanno all'universita, la finiscono a 21anni, a 22 si sposano a 23 un figlio e un lavoro, a 25 divorziano eppure la sensazione di aver a che fare con persone felici ti sfugge, piuttosto delle persone che si sono abituate o li hanno convinti a credere che la loro qualita di vita sia alta. Nessuno sembra interessarsi degli effetti ambientali e sulle persone delle tonnellate di discariche a cielo aperto che ovunque si possono vedere e sentire. Parlare di differenziata- figuratevei quella nemmeno a Mosca, parlare di rispetto della natura, di politica o di quali siano le prospettive future dell'umanita sono problemi che a Magadan non si pongono, finche la giostra "oro-carbone" andra avanti, loro saranno sempre disposti a rinunciare a "pensare" per un posto di lavoro che gli dia la possibilita di comprarsi una buona macchina, un i-phon, di farsi una famiglia a qualsiasi condizione, umana o disumana che sia, poiche tanto il governo quanto la stessa gente lo sa che i Russi sono dei veri stakanovisti, ma a differenza della Cina e del Giappone, in Russia di umano c' e' ancora molto, solo non si vede, come dicono lor stessi -bisogna sedersi ad un tavolo, ascoltare le loro storie aspettando che il bicchiere si svuoti per assaporare l'essenza vera dei Russi. Uno si aspetterebbe di sentirsi dire: " odio il freddo, non vedo l'ora di andarmene " quando li senti parlare di temperature vicine a -60. Invece no! c'e' chi ama la neve e il freddo e la cerca anche d'estate in collina: "la neve e' tutto per noi, una sala giochi a cielo aperto, che ci distanzia dall'alcolismo" , come se ci fosse uan qualche connessione con le due cose, o vattelapesca che cosa per loro cio significhi. Magadan e' se stesso un paradosso, un luogo " esistentivo" in cui grezzezza e titoli di studio elevati vanno di pari passo invece di essere esclusivi.Il paradosso della conciliazione lo si vede nelle donne: donne dalla pelle dura come cartavetra che non hanno mai visto una crema nivea in tutta la loro vita, capaci pero' di accoglierti in casa loro, sporco di pece e puzzolente, senza nessun timore o sguardo preoccupato che tu non capisca la loro lingua o le possa fare male -perche loro non hanno paura di nulla, loro si sono fatti una rivoluzione, due guerre e 70anni di comunismo- e le donne " moderne" che le vedi usicre dalle Bugatti extralusso affiittate per un giorno, precise, pulite, incastrate dentro a minimali abiti, ballerine su tacchi a spillo vertiginosi, donne che non sanno nemmeno cosa siano sentimenti quali la compassione e la pieta'. Due cose le so, per vivere a Magadan o ci si e' nati o si e' tanto disperati o ciechi da vedere il denaro come unica ragione di vita, poiche una persona sana di mente, la non ci vivrebbe nemmeno se la pagassero. Non a caso gli unici stranieri la' sono quatrro idioti americani che non sapendo cosa fare hanno aperto un ristorante pizzeria italiana. La pizza e' alta 3 cm, non e' oggettivamente male. Non esiste la Margherita ma c'e' la pizza all'ananas. Costa circa 23eur una pizza da 40cm di diametro. Parlandoci un po capisco che alla fine del mese tirano su una vera fortuna, oltre 5000eur puliti. Ovvio vendono merda per oro, ma la colpa e' solo di noi italiani dalla lingua troppo lunga. Rifletto un attimo e penso...come non hanno la margherita, cristo di dio come la fanno una pizza. Vado dalla cassiera, ovviamente russa, e le pongo la questio...come cazz la fat na pizza sim mozzarella i pomodor? Lei mi guarda e mi dice: "no, abbiamo pomodoro e mozzarella." e allora perche non c'e' la margherita? " Ma cos'e' la margherita? -mi risponde nella piu totale ignoranza" Allora li mi incazzo e le chiedo di farmi parlare col titolare, sto becero di americano che dopo avermi sentito un attimo, spiega alla tipa come cazzo si fa una marghetita,e voila dopo 10min avevo la mia Margherita da 3cm. Tutto viene importato. Voi ci vivreste in un posto dove gli unici prodotti di qualita' ( prodotti la') sono cavoli, patate, carote e latte, dove il concetto di bello non esiste, e una delle massime aspirazioni e' comprarsi una jeep extralusso?. Io ci vedo solo un cane che si mangia la coda, ma loro questo non lo vedono, non sembrano vederlo. La loro vita riproduce nella stragrande maggioranza un banale consumistico stile di vita che non produce di fatto nessun cambiamento reale. Una sera sono in un pub, il Leningrad. La musica e' rock quella sera. A fianco a me si siede un ragazzo sulla ventina. Stazza piccola, biondo, occhi azzurri, giubotto in pelle. Nulla di strano se no fosse che ordina un caffe, ha le cuffie nelle orecchie e ha in mano un cubo di rubick. Siamo in un pub -dico io. Qual e' il senso di venire qui ascoltandosi la propria musica bersi un caffe con un cubo in mano? O questo e' un pazzo squlibrato o uno al di fuori dalle righe. Decido di rompere il ghiaccio sperando che non sia uno di quelli che in russia chiamano gopnik,(skinhead locali) e mi presento. Dalle prime battutte capisco che e' davvero un tipo strano, mi regala dolci sorrisi e sguardi incomprensivolmente minacciosi. Appena gli dico che sono italiano, non so perche ma mi mostra una foto dal suo I-Phon: Mussolini. Basito non faccio domande. Lui mi fa cenno di pollice su o giu, come dire tu da che parte stai. Io penso- qui la faccenda non e' esprimere o meno la mia opinione, ma non sbagliare la risposta. Al che, sperando di uscirne indenno, me la gioco con un semplice: "MUSSOLINI KAPUT ". Il tipo mi guarda, con l'aria di uno non troppo soddisfatto, mi fa un sorriso, da un sorso al caffe e sparisce in silenzio come era arrivvato.
La ragazza con cui ho vissutto nove giorni, vent'enne, studente di psicologia, lavorava come cantante in un nightclub. Non sposata. Non fidanzata. Ogni sera tornava alle due di notte. Mi salutava, fumava una sigaretta, mi diceva che avevo un bel culo e poi andava da sua madre a dormire. All'inizio ho pensato che fosse una puttana che andava a casa dei suoi clienti, poi mi sono reso conto che cosi' non era, allora le ho chiesto il perche. Lei mi dice: "Tu sei uomo e io donna" -io sbigottito le rispondo: "e allora? che io sono un uomo e tu una donna su questo non ci piove " "Allora una ragazza non fidanzata non dorme con un ragazzo" -mi dice. "E chi l ha detto questo?" -replico io. "La mamma lo dice" -risponde. Ahh beh se lo dice la mamma...tanti auguri. Vent'anni, cantava in una night club Ogni persona seduta pagava circa 7eur per una singola canzone. Ogni sera riempiva decine di tavoli.Ogni sera cantava dalle diciotto alle due e nei weekend fino alle quattro della mattina. Tornava di notte a casa, ma a Magadan alle tre e' gia giorno. Si svegliava alle due. Mangiava qualcosina, la prima schifezza che trovava a portata di mano -nemmeno aveva la cucina in casa, andava a farsi la doccia, si preparava e di nuovo al lavoro. Tutto questo non per il fatto che guadagasse 750eur al mese, ma perche era fermamente convinta di essere una privilegiata e che molti altri guadagnavano di meno, e quando io gli feci notare che al suo posto -visto l'incasso che contribuiva a produrre per il Night, visto che era una delle poche cantanti della citta', visto il fatto che non aveva tempo nemmeno per pranzare in pace, io avrei almeno chiesto il doppio se non il triplo, almeno me ne vado al ristorante ( non che faccia tutta sta differenza) invece di mangiare sempre di corsa la prima cosa al volo che passava. Lei mi rispose molto pacatamente con aria sorpresa: " non si puo" . Cosa non si puo'? Non si puo chiedere -io domando. "Se lo chiedi poi ti cacciano" -mi risponde. "E dove siamo, sotto dittatura, cos e' questo un film?" -ribatto. "Non lo so, cosi mi han detto" -risponde. Al che visto l'andazzo tento per un'altra via. " Chi te lo fa fare di far guadagnare un sacco di soldi a sta gente per poi essere trattata in questo modo?" -replico ancora una volta. Lei ci pensa un po e poi mi dice "mi danno molti soldi". Incredulo la guardo pensando fra me e me di essere su scherzi a parte. Poi ritento formulando la questione diversamente. "750eur sarebbero molti soldi a Magadan quando un cazzo di kilo di mele costa 6eur?. Rasentiamo l'inimmaginabile allorche lei mi risponde: "un kilo di mele mi dura 3 settimane" " e quanto spendi al mese per il cibo?"- replico io stizzito. "Non piu di 125eur" "e cosa mangi pane e burro tutti i giorni?" -dico io. "No, a me non serve mangiare molto, mi basta una volta al giorno". Pensando di avere gia toccando il fondo, mi gioco il jolly finale chiedendole che cazzo ci faceva allora con tutti sti soldi se poi non aveva tempo per spenderli, visto che tanto il cibo era un optional. La risposta fu "Non e' vero, domani vado a comprarmi un nuovo vestito perche al lavoro mi hanno chiesto di essere piu sexi perche ai clienti piace". Questa studiava psicologia per diventare una psicologa. Ahime per un attimo mi sono sentito un ingeniere della NASA, poi riflettendo mi e' venuto in mente solo la canzone dei CCCP: produci, consuma e crepa. Peccato che i CCCP si sono dimenticati di passare da Magadan. Nonostante tutto a Magadan ho incontrato bellissime persone che mi hanno offerto di tutto, regalato un sacco di cose, fermato per strada per farsi una una foto con me, e altri come Kiril e Sveta, i padroni del Leningrad che mi hanno portato su e giu per la citta, mi hanno aperto il bar alle sei del mattino per farmi vedere Italia-Spagna, mi hanno fatto da taxi ogni giorno senza chiedermi nulla in cambio, mi portavano il cibo a casa visto che non avevo una cucina per cucinare e mangiare fuori era una cosa da paperoni.
Magadan e' un luogo che consiglio vivamente per il rimbalzo percettivo che sia ha misurando il tutto con i nostri parametri. Tutto la puo sembrare logico e ragionevole, perfino quello che per noi sarebbe disumano.
Magadan e' un pugno nello stomaco, che invece di farti vomitare ti fa aprire gli occhi su quanto davverro tutto sia relativ
FOTO DI MAGADAN:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.377393468980787.97464.100001304105014&type=1VIDEO DI MAGADAN:
1)http://www.youtube.com/watch?v=wcXPD1Nzrq4&feature=plcp
2)http://www.youtube.com/watch?v=ICBGmCYQkEo&feature=plcp
3)http://www.youtube.com/watch?v=ADY3XuB5ByA&feature=plcp
4)http://www.youtube.com/watch?v=pKnmuY0iglo&feature=plcp
5)http://www.youtube.com/watch?v=AZzII_qnoRQ&feature=plcp
6)http://www.youtube.com/user/klemm1983?feature=mhee
7)http://www.youtube.com/watch?v=G7dFyW-dLIc&feature=plcp
8)Sfortunatamente il migliorvideo nn e possibile scaricarlo, la velocita di internet e bassissima