Cominciamo il resoconto di questo secondo, bellissimo giro nei Balcani.
E cominciamo con Tirana, la capitale dell'Albania, dove siamo atterrati con Alitalia e da cui poi ripartiremo.
Atterriamo tardi, ci vengono a prendere in aereoporto. Abbiam scelto un alberghino su Venere appena fuori dalla citta', molto bellino e molto economico.
Come e' Tirana?
Calda. Caotica. Trafficata. Colorata e vivacissima. Abbiam perso un bel po' nella piazza principale, dove c'e' la Moschea e la Torre dell'Orologio.
Ci siam concessi un solo museo perche' volevamo stare all'aperto. quello di arte contemporanea.
Abbiam visto la fortezza e il quartiere di Bbloku dove abbiam sia pranzato che cenato, ci siam polleggiati nel parchetto che c'e' nella zona universitaria.
Ci siamo divertiti tantissimo nei mercatini dove sembrava di esser tornati indietro di almeno 20 anni, abbiam chiacchierato con un sacco di gente, qui molti parlano l'italiano e han proprio piacere a scambiare due chiacchiere. E' stata una giornata piacevole, anche se il caldo era quasi insopportabile. Come e' stato piacevole tornare nel nostro alberghino un po' in campagna, un po' piu' fresco.
Abbiam scoperto che gli albanesi mangiano poche cose dolci, e non a colazione.
E si', abbiam visto tanti palazzi coloratissimi, come del resto ci aspettavamo.
Il traffico lo abbiam toccato con mano la mattina dopo perche' siamo andati a ritirare la nostra auto a noleggio. Ci danno una Opel Corsa con cambio automatico nonostante avessimo pagato per un'auto di categoria inferiore, cosi' contenti ci avviamo al confine con la Macedonia.
Di confini alla fine ne faremo ben 5.
Ohrid meritebbe un capitolo a parte, tanto e' bella sia la cittadina che il lago.
La prima passeggiata, alla sera, ci rivela una localita' estiva bella, vivace, piena di gente, di colori, di musica.
Ci piace, ma il bello verra' tutto la mattina dopo quando andremo sul lago.
La guida ci consiglia la localita' di Pestani, dove facciamo in bagno in un'acqua cristallina e caldissima e mangiamo in un ristorantino proprio davanti, una trota eccezionale.
Ci sarebbe da spendere un capitolo a parte sui prezzi e sull'accoglienza delle persone, mi limitero' a dire una cosa sola: gli animali in questi posti vengono trattati da dio.
Avete presente i film di Kusturica, con le mucche e le galline per strada e nelle case?
Non e' surreale, e' la realta'.
Abbiam visto la piazza di un paese fermarsi per far attraversare una mucca.
Macchine incolonnate senza nessuna protesta perche' il pastore transitava con le sue capre.
Maialini e galline indisturbati sul ciglio della strada.
Abituati e sereni.
Questi sono animali che vivono magnificamente finche' non arrivano sulla tavola degli esseri umani, e la carne che ci si trova nel piatto e' ovviamente buonissima.
Ne avrebbe da imparare il dio profitto dell'allevamento intensivo a questo proposito...
Dopo mangiato torniamo a Ohrid e andiamo a visitare chiese, vicoletti, monasteri, sopra a tutti quello che domina il paese e che e' quasi il simbolo della Macedonia.
Compriamo anche delle cose, c'e' molto artigianato locale.
E ceniamo di nuovo in riva al lago, e di nuovo ottimo pesce.
Spendendo quato qui si spende per un panino e una bibita in pausa pranzo.
Il proprietario della guesthouse dove alloggiamo, Antonio, simpaticissimo, ci chiede del nostro viaggio.
Gli sembra strano quasi che vogliamo andare a Skopje e proseguire poi per il Kosovo.
Ma la mattina dopo ci fermiamo prima a Sveti Naum. La spiaggetta e' bellissima, un altro bagno e' d'obbligo. Cosi' come la visita al monastero.
Qui incontriamo una famiglia italiana in viaggio da Durazzo. Padovani. Simpatici, viaggiatori un po' maniaci come noi, pensano di farsi il confine a piedi (passa poco oltre, quello con l'Albania, sotto Sveti Naum).
Giochiamo un po' coi simpaticissimi pavoni (geo, prrrrt ), guardiamo il panorama, e' un posto proprio bello, sereno, mette pace.
E ripartiamo.
qui le foto:
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(continua)