Ireland - Guida del viaggiatore perditempo - Cogadh na Saoi

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Ireland - Guida del viaggiatore perditempo - Cogadh na Saoi

Messaggioda Voronezh » 23/03/2009, 16:46

Riporto qui appunti di viaggio della mia permanenza irlandese tra il settembre del 2005 e quello del 2006.
Una anno vissuto intensamente e intimamente con la terra irlandese e i suoi sperduti paesini di fronte all'Atlantico, dove alcuni di voi già sanno che ero di base a Cork, da cui partivano piccoli viaggi per l'intero paese.
Giorni di cui conservo un ricordo che parole e foto non bastano.

Sono appunti sparsi, alcuni già stati scritti e che ora volevo riportare in un unico quadro per dargli una parvenza di omogeneità e poter essere più fruibili dal viaggiatore curioso.

Il consiglio che vi do è quello di visitare l'Irlanda anche fuori dagli itinerari turistici più gettonati, magari facendovi ispirare da un racconto, una frase trovata su una guida o su un libro di Heinrich Böll, per sentirvi catapultati in un altro tempo.
Ultima modifica di Voronezh il 28/04/2009, 17:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda Voronezh » 23/03/2009, 18:04

Essendo l'Irlanda un paese piccolo ma con oltre 5000 km di coste, quasi come l'Italia, che sono poi la cosa più bella che possiede assieme al cielo - oltre alla birra scura e le colline - il viaggiatore si renderà conto che sotto questo punto di vista è un paese di medie dimensioni che vale tranquillamente un viaggio di 3 settimane per vederne buona parte.
Per cui magari prima è meglio farsi un'infarinatura generale, poi scegliere una zona che risponda alle proprie suggestioni.

Io come prima volta non metterei Dublin come essenziale. Al contrario di molti la ritengo affascinante, ma meritevole di 3 giorni pieni, non 1, ed essendo poi convinto che le capitali non siano fondamentali per la visita di un paese, neanche London o Paris, questo discorso vale ancora di più per l'Irlanda, che è e rimarrà sempre un paese profondamente country, rurale.

Si sta velocemente urbanizzando ma a parte le prime 7 città (Dublin, Belfast, Cork, Derry, Limerick, Galway, Waterford) tutte le altre sono cittadine che mantengono un aspetto di attivo mercato rurale/new economy.
E questo è uno dei pregi e segni di riconoscimento irlandesi.

Comuque i dintorni di Dublin - di cui spesso ci si dimentica - non andrebbero persi, anche se in genere si visita la città e poi ci si butta verso ovest.
Oltre ai borghi marinari della sua baia, poco a sud della città ci sono le Wicklow Mountains che nulla hanno da invidiare ai percorsi più famosi.

Le "zone" più belle e per cui si possono raggruppare tappe di un ipotetico viaggio, sono appunto:
Dublin, Wicklows, Galway, Connemara, Burren-Clare, il Kerry, le 5 penisole tra Kerry e Cork, la Cork County, Wexford e il sud-est, il Mayo, il Donegal, e l'Ulster.

Manca tutto il centro, che non manca di attrattive ma effettivamente è meno "spettacolare" rispetto alla costa, che però è ricco di spunti, specie rovine monastiche o alcune cittadine medievali meritevoli, come Kilkenny - l'antica capitale dell'Irlanda - per cui una volta definito l'itinerario di massima, nei vari trasferimenti non mancherei di visitare qualcuna di queste eccellenze.

Un itinerario con una settimana a disposizione potrebbe essere quello che interessa Galway city, Cliffs & Burren, Clare & Loop, Aran Islands, Connemara, Mayo, Achill Island .

Io spezzo una lancia a favore del Nord Irlanda, che, al di là del vederlo ideologicamente irlandese o inglese, geograficamente, storicamente e alcolisticamente è profondamente irish.

Vedo che se ne parla poco in giro, e che i confini fanno il loro effetto nella concezione mentale di Isola d'Irlanda, credo perchè spesso associato all'Inghilterra più che all'Irlanda, ma secondo me è una delle sue regioni più belle.
Le sue due città principali, Belfast e Derry, oltre ad avere notevoli spunti interessanti, nelle brutture e assurdità dei quartieri dei troubles offrono interessantissimi spaccati di cosa voglia dire quella guerra civile che noi consideriamo medioevo o roba da terzo mondo.

I segni sono ancora molto evidenti, come evidente è la diversa lettura che il turista dà ai due "fronti" nei segni dei murales, nelle rovine e nei fili spinati ancora esistenti (e nelle incredibilmente numerose telecamere che seguono anche il turista), e il diverso ritorno di immagine e pubblicità che ne hanno saputo trarre gli irlandesi rispetto agli inglesi.
E' molto interessante anche vedere come le città ne stanno lentamente venendo fuori, e respirare l'aria di coprifuoco che è ancora fortissima in certe aree, aria cutre che il turista respira più per ricordo giornalistico che paura reale, ma che nelle facce degli abitanti è ancora viva.

Secondo me un viaggio qui è molto più istruttivo di tanti musei.
Perchè poi, appena si esce da queste città, comunque belle, attive e moderne, ci si ritrova immersi in quella cosa che ha reso l'Irlanda famosa nelle sue più conosciute località: la costa struggente e le scogliere.

La Antrim Coast, la costa che da Belfast arriva, passando per le Giant's Causeways - uno spettacolo, ma solo se ce si sono le condizioni metereologiche giuste, altrimenti belle ma non impressionanti - fino a Derry, e da cui in molti punti si vede nitidamente la costa scozzese, è un incanto, e il suo tratto finale, appena prima di arrivare a Portrush, è mozzafiato:
scogliere calcaree bianche, rovine di antichi castelli a picco sul mare, distillerie (vedi Bushmills, per la felicità del Cozzi), e spiaggie di sabbia bianchissima, grotte naturali, surfisti, erba verde che cade nel mare...

**************

Nota tecnica: suggerisco l'acquisto di mappe in scala 1:50.000 della Ordnance Survey per le singole aree, molto utili per vedere tutto ciò che di più nascosto c'è in zone ben definite, dalle calette alle rovine ai piccoli paesini, e il road atlas irlandese per gli spostamenti più lunghi.

Il noleggio auto ha prezzi molto onesti, consiglio l'assicurazione contro incidenti, almeno quella base, che per 13-15€ al giorno (2006) mette al riparo dalla maggior parte dei problemi anche il viaggiatore più sbadato.

Meteo: http://www.met.ie/
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Ultima modifica di Voronezh il 28/04/2009, 17:02, modificato 2 volte in totale.
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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda nonnomario » 26/03/2009, 19:54

Carl Bro ha scritto:vale ancora di più per l'Irlanda, che è e rimarrà sempre un paese profondamente country, rurale.

Infatti l'atmosfera che si respira e che si tocca con mano in questo paese, mia moglie ed io l'abbiamo apprezzata soprattutto nelle aree rurali, dove chiunque che incontri anche se sei in auto ti saluta, se ti fermi a chiedere una indicazione questa diventa una bella chiaccherata che a volte continua in qualche pub, ricordo anche strade bellissime con pochissimo traffico ad esempio da Clifden a Westport nel Mayo oppure nel Donegal.....che nostalgia.
Ciao
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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda Voronezh » 27/03/2009, 14:05

nonnomario ha scritto:
Carl Bro ha scritto:vale ancora di più per l'Irlanda, che è e rimarrà sempre un paese profondamente country, rurale.

Infatti l'atmosfera che si respira e che si tocca con mano in questo paese, mia moglie ed io l'abbiamo apprezzata soprattutto nelle aree rurali, dove chiunque che incontri anche se sei in auto ti saluta, se ti fermi a chiedere una indicazione questa diventa una bella chiaccherata che a volte continua in qualche pub, ricordo anche strade bellissime con pochissimo traffico ad esempio da Clifden a Westport nel Mayo oppure nel Donegal.....che nostalgia.
Ciao

il "problema" è che non poca gente che visita l'Irlanda visita le sue città pensando ai modelli europei e rimane delusa... senza sapere che la vera cultura e nostalgia irlandese sta nella campagna e nei piccoli borghi costieri :) .
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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda Jena Plissken » 27/03/2009, 15:09

Bravo Carl bel topic l' Irlanda del nord è a mio avviso molto sottovalutata dopo aver visto Belfast e a breve scriverò qualcosa mi è venuta ancor più voglia di vedere il resto almeno Derry e la costa, almeno 5/6 giorni ci stanno tutti per vedere e respirare le cose principali ;)
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda cozzi11 » 27/03/2009, 23:57

Con questo topic Carl sfondi un portone con me.

L'unica cosa che mi viene da dire sull'Irlanda è girare girare e girare,ogni stradina insignificante di campagna ha qualcosa da dire.
أنا أعرف كيف يكتب في الخارجية

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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda Voronezh » 30/03/2009, 13:58

5 o 6 giorni ci stanno tutti, tra l'altro anche nell'interno ci sono cittadine interessanti, che io per motivi di tempo non potei visitare. Come anche il Lough Neagh, il settimo lago più grande dell'Europa Occidentale.
La costa, specie quando il sole squarcia le nuvole, è struggente e il fatto di essere molto a nord rende i colori in un certo senso "elettrici".

Se non l'hai già visto, ti consiglio la visione di Bloody Sunday di Paul Greengrass in versione integrale, prima di andare a Derry. E' fatto molto molto bene.
Trovarsi in un giorno coperto di pioggia di fronte al monumento ai 14 civili caduti durante la pacifica marcia civile del 30 gennaio '72 - The day innocence died - avvolge il luogo di un'atmosfera malinconica, tesa e surreale, che lascia il segno.

Ma in tutta Derry si respira un'atmosfera un pò surreale, che forse anche per questo motivo rimane una delle mie città preferite.

Da non perdere il piccolo Mussenden Temple, romantico tempio circolare modellato su quello italiano di Vesta, a picco sulle scogliere di Castlerock, nella costa a nord-est di Derry, parte del complesso di Downhill House.
Il tempio riflette la personalità eccentrica del vescovo Frederick Augustus Hervey, che lo fece costruire qui nel 1785 come biblioteca, in memoria del cugino Frideswide Mussenden.

http://www.nationaltrust.org.uk/main/w- ... illestate/
Allegati
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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda nonnomario » 30/03/2009, 18:29

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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda Voronezh » 30/03/2009, 18:37

Ci passai sopra!
conduce su un'isola scoglio a pochi metri dalla costa, con una bella vista sul mare, anche se la parte più bella è arrivare al ponte, lungo un sentiero a picco sul mare. Il biglietto si fa prima del sentiero, quindi senza pagare non si arriva neanche di fronte al ponte.
Questa zona è alcuni km a est delle Giant's Causeways ;)

dal web:
"A short coastal footpath leads to Carrick-a-Rede Rope Bridge. On the way, there are wonderful vantage points to stop and take in the natural beauty. The geology, flora and fauna have won Carrick-a-Rede recognition as an area of special scientific interest. Fulmars, kittywakes, guillemots and razorbills breed on the islands close to the rope bridge.

Traditionally fishermen erected the bridge to Carrick-a-Rede island over a 23m-deep and 20m-wide chasm to check their salmon nets. Today visitors are drawn here simply to take the rope bridge challenge! "
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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda Moran » 31/03/2009, 12:17

cozzi11 ha scritto:L'unica cosa che mi viene da dire sull'Irlanda è girare girare e girare,ogni stradina insignificante di campagna ha qualcosa da dire.

E come no? Mi ricordo una giornata dove per andare da Dublino a Galway decidemmo di vagabondare a caso esplorando ogni viottolo che ci ispirava, anziché fare la strada diretta. Capitammo tra gli altri in un posto chiamato Ballynacarrigy dove non c'era praticamente nulla, se non una chiusa su un canale che formava un laghetto con un bel prato verde... un angolino di bellezza rurale stupendo. Devo scannerizzare qualche foto.
...quel misterioso gerundio dell'anima che è l'eterno presente del viaggio.
(Paolo Rumiz)
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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda Jena Plissken » 31/03/2009, 12:52

Carl Bro ha scritto:
Se non l'hai già visto, ti consiglio la visione di Bloody Sunday di Paul Greengrass in versione integrale, prima di andare a Derry. E' fatto molto molto bene.
Trovarsi in un giorno coperto di pioggia di fronte al monumento ai 14 civili caduti durante la pacifica marcia civile del 30 gennaio '72 - The day innocence died - avvolge il luogo di un'atmosfera malinconica, tesa e surreale, che lascia il segno.

Ma in tutta Derry si respira un'atmosfera un pò surreale, che forse anche per questo motivo rimane una delle mie città preferite.



Fighissima la chiesetta sulla scogliera ;)

Ci tornerò credo il prossimo anno Derry mi ispira da tempo, ho visto Sunday Bloody sunday più volte è davvero nella sua tragicità un bel film, da non dimenticare la Sunday scritta da John Lennon davvero un pugno dello stomaco e quasi contemporanea ai fatti di Derry ;)
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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda obe » 19/04/2009, 15:08

belle annotazioni Carl!
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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda gluone » 19/04/2009, 23:02

Noi ci siamo stati a novembre devo dire che come scrivi servono tre settimane per visitarla, io purtroppo ne avevo due e ho dovuto sacrificare un po' l'itinerario.
Concordo anche sulla questione del nord, ricordo ancora il filo spinato nei cortili di belfast prima di averla visitata non avevo compreso la portata effettiva dei troubles.
Noi ci siamo ripromessi di tornare e dedicarci al connemara che è la zona che più ci è piaciuta.
L'irlanda ti rimane davvero sottopelle.
L'unico rimpianto è che non ci hanno fatto entrare nella distilleria perchè avevamo la bimba con noi :( (ci hanno fatto sentire dei genitori degeneri....noi non pensavamo che una visita a una distilleria potesse influenzare una bimba di 1 anno :? )
Poi altri mille ricordi come il volo sulle aran, o il ring of kerry.
Sicuramente ci toneremo anche se in altra stagione infatti è molto umido in inverno.
Ma soprattutto mi ricordo i limiti di velocità, secondo me dei limiti altissimi per la dimensione delle strade.
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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda Jago83 » 20/04/2009, 12:45

Che figata la prima foto del Northern Ireland Monument!!!!

Ehhhhh, prima o poi anche l'Irlanda, non so se prima l'Irlanda o l'Islanda, boh, vabbé, prima tocca ad altre destinazioni comunque....Chissà se riesco a farle tutte, anche perché, porca zozza, mi ispirano sempre e solo posti carissimi!!! :? :(
SCARFACE GRAZIE PER AVER TOLTO QUELL'OMINO SCHIFOSO!!!QUEST'IMMAGINE MI PIACE MOLTO DI PIU'!!!!!!!!!!!!!
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Cork - Corcaigh

Messaggioda Voronezh » 28/04/2009, 15:07

Cork a prima vista non sorprende il viaggiatore più indaffarato, spesso usata come sosta intermedia tra Dublino e il south west.
In realtà se si conosce l'Irlanda è una città che ha molto da dire, qui nacquero personaggi che si distinsero nella Irish War of Independence o Tan War o Cogadh na Saoirse (dal gennaio 1919 a luglio 1921), e la città si distinse sempre per la sua resistenza agli inglesi. Da qui (dalle banchine di Cobh per l'esattezza) partirono vari movimenti migratori e passarono milioni d'irlandesi che si imbarcarono verso le americhe contribuendo a rendere l'Irlanda molto più grande di quello che è la sua isola.

Nel 1491 giocò una parte importante nelle guerre delle rose quando Perkin Warbeck, un pretendente al trono inglese, arrivò nella città cercando di reclutare gente per sconfiggere Enrique VII d'Inghilterra. Il sindaco di Cork e molti cittadini importanti si misero con Warbeck e partirono per l'Inghilterra, ma quando la ribellione terminò furono tutti catturati e giustiziati.
Capitale culturale del sud, alter ego per eccellenza di Dublin, è chiamata orgogliosamente dai suoi abitanti la città ribelle e la vera capitale irlandese per i fatti precedenti, da cui il suo nickname The Rebel City.
Per la città è facile incontrare magliette e gadgets con scritto The People's Republic of Cork, stampati in vari idiomi tra cui inglese, gaelico, polacco, spagnolo e italiano.

Il nome della città deriva dalla parola gaelica Corcaigh, che letteralmente significa palude . Il nome attuale, Cork, fu una semplice traduzione del suono della parola Corcaigh in Cork, in inglese significa sughero.

Città portuale di oltre 200.000 abitanti, capitale della contea del Munster, si sviluppa lungo la parte finale del fiume Lee, appena prima di entrare nel Lough Mahon, che a sua volta si butta nella seconda baia naturale più grande del mondo, la Cork Harbour, dove si sviluppa il porto cittadino, sia lungo le banchine a est del centro storico, a sud e nord del fiume Lee, sia nella baia, nella zona di Ringaskiddy, e poi ancora verso il faro, all'imboccatura della baia.

Offre un'ampia gamma di locali, dai tipici pub dove gustare una pinta (tra cui la Beamish e la Murphy's, con le loro fabbriche direttamente in città), ascoltare musica dal vivo o trovarsi in mezzo a un concertino improvvisato, o ancora finire la notte in compagnia di qualche goliardico ubriacone. La varietà di locali e concerti è notevole.

Non offre grandi cose turisticamente parlando, ma va vissuta per le strade e nei pub, e molto dipende dal tempo che si incontra.
Paesaggisticamente però ha un certo fascino, dato che si trova quasi alla foce del fiume Lee e si distribuisce lungo la "valle" creata da quest'ultimo, valle che proprio dove sorge la città diventa più stretta e rende le due sponde irte, indipercui la città è costituita da strade a volte anche molto in pendenza e che offrono notevoli scorci panoramici.

Il centro storico sorge su un'isola formata dal fiume, dotando la città di numerosi ponti e piacevoli passeggi lungo i 4 lungo fiume. In città troviamo due cattedrali, St. Mary's Cathedral e la St. Finbarre's Cathedral, attiva sin dal VII secolo, mentre un'altra importante chiesa si trova nel caratteristico quartiere di Shandon, appena a nord del centro, su una collina, con la semplice torre campanaria con orololgio, The four-faced liar, della St Anne's church.
Nel XVIII secolo molta dell'architettura medievale fu sostituita da edifici georgiani neoclassici.
Nel vecchio centro finanziario, che si trova in South Mall, ci sono molte banche che all'interno conservano l'assetto tipico del XIX secolo, edifici georgiani, in alcuni è possibile entrare, tra cui si segnala la Allied Irish Bank.
Dall'altra parte del fiume, a sud, si trova l'Hospital Mental, l'edificio più grande d'Irlanda.
La moderna Casa de la Ópera di Cork, sede di eventi culturali e concerti, è uno dei pochi edifici polivalenti che esistono in Irlanda.

Merita sicuramente una visita e un riposo sull'erba la UCC, l'università locale col suo bellissimo campus, e all'interno la Lewis Glucksman Gallery, edificio moderno sulla sponda del Lee, circondato da vegetazione rigogliosa.
La maggior parte dei palazzi rappresentativi della città sono in stile georgiano, tra cui valgono una visita il Cork City Hall, il municipio, sul braccio di fiume a sud, e la Cork Courthouse, in Washington Street; merita un giro nelle sue ore più movimentate l'English Market, il mercato cittadino dove trovare di tutto e cibo fresco, tra cui pesce, originario del 1610 anche se l'attuale edificio data l'anno 1786, e una visita alla fabbrica della Beamish, proprio in centro. Spesso l'odore del luppolo si sente per tutta la città.
Il Blackrock Castle, lungo il fiume verso il mare, appena fuori città, è ideale per fare una corsa "verso la baia".

Il Cork Vision Centre, in centro, è un piccolo spazio interattivo sede di varie esposizioni:
http://www.corkvisioncentre.com/corkvis ... isitor.htm

Una nota divertente. L'industria principale della regione è quella farmaceutica, con la Pfizer Inc. e la svizzera Novartis che forniscono molti posti di lavoro alla regione, e il prodotto più famoso della Pfizer di Cork è il Viagra.
La strada che porta al centro di ricerca dove lavorai nell'estate del 2006 passa proprio accanto alle ciminiere della fabbrica della Pfizer, nel sobborgo di Ringaskiddy, abitato prevalentemente da vecchi. Si dice che la popolazione dell'area sia molto attiva 8-) , per l'aria che si respira.

Se vi piace camminare, molto bello è passeggiare per i quartieri storici che si inerpicano sulle colline a nord e sud, tipo a Sunday's Well Road e Blarney Street, in mezzo a tipiche case georgiane, a volte decadenti e piene di muffa&fascino. In alcuni angoli si aprono viste panoramiche sulla città.
Subito dopo il St Patrick's street Bridge salire sulla ripida Audley Place in cima alla Patrick's Hill, oppure prendere per North Summer Hill o Wellington road che vanno allo slargo di St. Luke's Cross e Montenotte, tipicio quartiere vittoriano.

Bello camminare per St Patrick's Hill, Merchants Quay, Mac Curtain St (dove c'è il teatro), Union Quay, South Mall, Sullivan's e Georges Quay e i due ponti di Wandesford Quay. Il ponte forse più famoso è il Patrick's bridge.
La Europea walking route E8, che attraversa il continente, cpmincia a Cork e finisce 4700 km dopo a Istambul.

Se rimane tempo prendere il treno a Cobh, borgo marinaro dal passato nobile, dove la baia di Cork si apre e offre viste panoramiche sulla rada.
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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda fabietto » 28/04/2009, 15:31

che bel racconto carl, complimenti.
secondo te qual'è il periodo migliore per andarci, valutando il clima che comunque si sa cosa si trova e magari evitando masse turistiche classiche in agosto.
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Re: Ireland - Guida del viaggiatore perditempo

Messaggioda Voronezh » 28/04/2009, 16:23

fabietto ha scritto:che bel racconto carl, complimenti.
secondo te qual'è il periodo migliore per andarci, valutando il clima che comunque si sa cosa si trova e magari evitando masse turistiche classiche in agosto.
In realtà lo stavo modificando mentre leggevi, ti tocca rileggere :)
Periodo migliore da fine maggio a metà agosto, agosto non ti preoccupare che "masse" non ne incontri.
Anche se poi ogni anno è una storia a sè e dipende da quanto è piovuto in inverno.
Quandi ci vivevo io l'inverno non fu molto piovoso, maggio fu uno dei più piovosi della storia e da fine maggio fino a metà agosto fece quasi sempre sole ;)
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